Due letture per i tempi difficili. Quelli che ci attendono

30 gennaio 2016

L’ultimo libro tradotto di Saskia Sassen (vedi) è un vero shock. E’ la descrizione di una incipiente società distopica. Il fatto è che lei non è autrice di fantascienza, ma sociologa della Columbia University (vedi). Dunque la società distopica che la Sassen in parte descrive ed in parte prefigura è la nostra. Questa è la cattiva notizia. Che diventa ancora più cattiva per il fatto che non è accompagnata da una buona – come dovrebbe essere nelle storielle migliori. Ovvero: sono in atto processi di degradazione economica, ambientale e sociale (la Sassen riunisce tutto sotto la categoria delle “espulsioni” – questa è la parte meno convincente) e non c’è nessuno in grado di “governare” (ovvero contrastare) questi processi. Anzi, la capacità di governo rimane decisamente e sconsolatamente inadeguata. Dunque, prepariamoci al peggio. La prognosi non è diversa nel saggio di Wolfgang Streeck tradotto nel numero 5/2015 di Micromega-Almanacco della scienza (vedi). Il titolo originario (How will capitalism end? – il saggio è stato pubblicato sulla New Left Review nel 2014 ed è accessibile in lingua inglese: vedi) è stato reso in italiano come “Il capitalismo morirà per overdose”. Streeck non è uno sprovveduto e sa bene di essere stato preceduto da una lunga schiera di autorevoli personaggi che hanno gridato “al lupo, al lupo!”. Ma corre ugualmente il rischio di essere preso per uno dei tanti profeti di sventura (poi smentiti dai fatti). Essendo comunque uno dei più autorevoli osservatori della società occidentale (per lungo tempo a capo del Max Planck Institut per la ricerca sociale di Colonia: vedi) merita di essere preso sul serio. Leggi il seguito di questo post »


Politiche per l’integrazione degli stranieri: alcune cose da fare

27 gennaio 2016

L’episodio sciagurato della vigilia dell’Epifania (vedi) ha riacceso l’attenzione degli amministratori locali sul “che fare” per facilitare l’integrazione della popolazione straniera, complessivamente pari ad oltre il 17% della popolazione totale vignolese (vedi) – un dato che ci pone ai primi posti nella “graduatoria” provinciale. Non tutte le idee abbozzate in questi giorni sono però ugualmente valide – non lo è ad esempio la proposta del “consigliere aggiunto” (straniero) al consiglio comunale avanzata dagli organizzatori della manifestazione di sabato 23 gennaio (vedi). Anche il PD di Vignola prova a riprendere a pensare sul tema – questo vorrebbe testimoniare il comunicato del neosegretario Federico Clò e del consigliere comunale Niccolò Pesci – dopo che per almeno cinque anni ha assistito muto allo smantellamento delle politiche per l’integrazione da parte dei suoi amministratori (vedi). Ma se l’intenzione è encomiabile, il risultato è striminzito. Non basta infatti la volontà per progettare buone politiche per l’integrazione – servirebbe anche la competenza. Comunque, prima che l’attenzione al tema svanisca (dirottata su altro), sarebbe bene provare a fissare alcuni obiettivi e modalità operative che diano la misura di un rinnovato impegno dell’Unione Terre di Castelli (visto che è a questo livello che bisognerebbe muoversi) su un tema che ci accompagnerà ancora per molto tempo. Leggi il seguito di questo post »


Consorzio della Bonifica Burana: la lista Cittadini nel Consorzio intende verificare la regolarità del voto

25 gennaio 2016

Ho ricevuto il testo di questo comunicato in merito a quanto sta accadendo al Consorzio della Bonifica Burana (vedi) e lo pubblico volentieri poiché mi sembra necessario aumentare il grado di trasparenza di enti del genere. Persona giuridica pubblica a struttura associativa con sede a Modena, il Consorzio cura un bacino che riguarda 55 comuni delle province di Modena, Mantova, Ferrara, Bologna e Pistoia per una superficie di 242.521 ettari, sostenendo spese per oltre 20 milioni di euro all’anno. E tutto questo con un’amministrazione eletta da una frazione piccolissima degli aventi diritto al voto: alle elezioni del dicembre 2015 i votanti sono stati complessivamente 2.457 su una base elettorale di 173.034, pari all’1,4% (trascuriamo le complessità del sistema elettorale). Solo che stavolta è entrato nel consiglio di amministrazione un esponente di minoranza (lista Cittadini nel Consorzio), mandando l’ente in fibrillazione (evidentemente non abituato ad essere osservato da vicino). Ecco qua. Leggi il seguito di questo post »


Stranieri in corteo. I dilemmi dell’integrazione

24 gennaio 2016

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Erano italiane le uniche bandiere sventolate in occasione del corteo promosso da cittadini stranieri (“un gruppo di cittadini immigrati a Vignola da paesi Musulmani“), tenutosi ieri, sabato 23 gennaio, contro i recenti fatti di violenza a Vignola (vedi). Una settantina i partecipanti, tra cui anche diversi cittadini italiani. Non c’erano invece bandiere italiane, ma solo di partito, alla manifestazione promossa dalla Lega Nord a Vignola, assai più partecipata (qualche centinaio i presenti), del 9 gennaio scorso (vedi). Chi come me si interroga sul significato di “integrazione” non può non rimanere colpito da questo uso di simboli diversi. Leggi il seguito di questo post »


Rane bollite e vecchi tromboni. Buoni argomenti per lo studio di fattibilità sulla fusione dei comuni

23 gennaio 2016

Giovedì 14 gennaio, a Spilamberto, un incontro pubblico ha dato voce ai contrari “a prescindere” alla fusione dei comuni (vedi). Al diavolo lo “studio di fattibilità” – sostengono gli organizzatori! Già solo analizzare i pro ed i contro delle diverse ipotesi in campo, tra cui la fusione (da mettere a confronto con l’ipotesi “manutenzione straordinaria” dell’attuale Unione Terre di Castelli), è considerato un atto sacrilego contro il “campanile”. Gli oppositori, inoltre, vorrebbero far credere che l’avvio dello studio di fattibilità porterà ineluttabilmente alla fusione, ma così non è come si capisce prendendo visione del percorso necessario (vedi): prima lo studio di fattibilità, poi (se gli amministratori decideranno di procedere – cosa che non è affatto scontata) delibera in ciascuno dei consigli comunali interessati, poi un referendum “consultivo” (ma con effetti di fatto vincolanti: vedi), quindi una legge regionale. Invece ci sono buone ragioni per prendere sul serio il tema e cercare innanzitutto di capire. Leggi il seguito di questo post »


Federico Clò nuovo segretario del PD di Vignola

19 gennaio 2016
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Prima Pagina, 18 gennaio 2016, p.12.

Classe 1993, il nuovo segretario del PD di Vignola, Federico Clò, ha dunque 22 anni. Fargli gli auguri di buon lavoro è pertanto il minimo. Quello che a me sembra un gesto temerario a quell’età – l’accettare un incarico altamente impegnativo: la “ricostruzione” del partito vignolese dopo la sconfitta epocale del 2014 (vedi) – ad altri potrà sembrare assolutamente normale. Addirittura banale. Chi ha fatto per un po’ vita di partito sa che banale non è. Comunque, Federico Clò è stato eletto, unico candidato, al congresso che il PD di Vignola ha tenuto domenica 17 gennaio. Leggi il seguito di questo post »


Integrazione degli stranieri: cosa significa?

17 gennaio 2016

Quando da molte parti s’invoca verso gli immigrati una politica volta all’integrazione, di che cosa parliamo in realtà? Che cosa intendiamo esattamente? E per cominciare: in che cosa pensiamo che gli immigrati debbano integrarsi?” Inizia così un recente articolo di Ernesto Galli Della Loggia che mi è stato segnalato da un amico (con il titolo “Integrare senza sensi di colpa” è apparso sul Corriere della Sera del 10 gennaio scorso: vedi). Si tratta di un tema di grande rilevanza visto che la concezione dell’integrazione che facciamo nostra ha conseguenze significative sulle politiche da implementare, tanto a livello nazionale, quanto a livello locale. Comunque, esso intreccia due svolgimenti interconnessi. In positivo illustra cosa si deve correttamente intendere per “integrazione”. In negativo assume il “multiculturalismo” come bersaglio polemico (per una presentazione del concetto: vedi). Due linee argomentative complementari, ma entrambe poco convincenti (seppure per ragioni diverse). Leggi il seguito di questo post »


Cosa succede in Valsamoggia? Le minoranze si dimettono dai consigli di municipio

16 gennaio 2016

Quello che sta succedendo nel nuovo comune unico di Valsamoggia è eclatante e merita la dovuta attenzione. I consiglieri di minoranza che siedono nei Consigli di Municipio si sono dimessi (17 su 18; rimane un solo consigliere di minoranza nel Consiglio di Municipio a Savigno). E plausibilmente non saranno surrogati dai primi dei non eletti, visto che anch’essi rinunceranno alla carica. Insomma dopo neppure due anni del nuovo comune di Valsamoggia (vedi) i nodi di un’architettura istituzionale mal congegnata vengono al pettine. Di fronte a questo gesto eclatante il sindaco Daniele Ruscigno, PD, accusa l’opposizione di insensibilità istituzionale e di volontà di “alzare i toni”. Si tratta però di una lettura partigiana. Se non nasconde malafede, nasconde l’incapacità di riconoscere gli errori grossolani di progettazione dell’assetto istituzionale della rappresentanza nel nuovo comune. Vediamo perché. Leggi il seguito di questo post »


Forum e politiche per l’integrazione degli stranieri dell’Unione. Una replica, di Francesco Lamandini

11 gennaio 2016

Ricevo e quindi pubblico questa replica di Francesco Lamandini, ex-sindaco di Spilamberto ed ex-presidente dell’Unione Terre di Castelli, in merito allo “smantellamento” del Forum dei cittadini stranieri e delle politiche per l’integrazione di cui lo ritengo corresponsabile (vedi). Ringrazio Francesco per questo contributo a cui replico a mia volta. Leggi il seguito di questo post »


Episodio grave a Vignola. Ma la politica locale ha un’idea del ‘che fare’?

9 gennaio 2016

Vignola è oggi un caso nazionale. Un fatto di violenza avvenuto la vigilia dell’Epifania tra alcuni giovani stranieri ed alcuni adolescenti italiani ha avuto rilievo nazionale, entrando in risonanza con il frame “guerra all’occidente da parte del terrorismo islamico”. Poco importa che in realtà all’opera non fossero né terroristi, né fondamentalisti, ma semplicemente alcuni giovani stranieri (un marocchino, due tunisini, un albanese di età 20-24 anni) convinti che il loro gesto fosse semplicemente una “bravata” (si sono infatti presentati spontaneamente alle autorità, nella giornata di ieri, a seguito del clamore esploso una volta che l’episodio è stato raccontato alla stampa). Lega Nord e centrodestra hanno prontamente cavalcato il caso, con interventi di esponenti locali, ma anche nazionali. Ovviamente, anche se per gli autori era solo uno “scherzo”, si è trattato di un atto di violenza verso persone, peraltro minorenni – e per questo è giusto che siano puniti secondo la legge. Né di più, né di meno. Non è il caso di evocare pene “esemplari” (se con ciò si intende straordinarie – tutte le pene comminate devono essere “esemplari” allo stesso modo se vogliamo parlare di “giustizia”), né immediate “espulsioni” (le invoca a mezzo stampa il leghista Roberto Calderoli). In questa situazione la politica locale sembra smarrita, magari non priva di un giudizio adeguato sull’episodio, ma priva certamente della consapevolezza circa il “che fare”. Non che politiche di integrazione anche perseguite con determinazione possano azzerare il rischio di episodi di questo tipo. Ma è però vero che nell’Unione Terre di Castelli tali politiche sono state dismesse nella passata legislatura commettendo un grave errore. Che sarebbe bene rimediare. Leggi il seguito di questo post »