Vignola finalmente città d’arte. E ora?

30 aprile 2016

La notizia è passata sostanzialmente inosservata. Poche righe sui quotidiani locali. Con delibera della Giunta Regionale n.485 dell’11 aprile 2016 la città di Vignola è stata riconosciuta “città d’arte”. In passato tale riconoscimento era particolarmente rilevante perché consentiva, nei comuni che l’ottenevano, di derogare dall’obbligo di chiusura festiva degli esercizi commerciali. Per questo motivo la legge regionale prevedeva un procedimento concertativo con associazioni imprenditoriali, sindacali e dei consumatori – procedimento che di fatto aveva sempre bloccato la richiesta dell’amministrazione comunale di Vignola (ci aveva provato senza successo l’assessore Carla Franchini nella legislatura 2004-2009) (vedi). La liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali (introdotta nel 2011) ha fatto venire meno l’oggetto del contendere, “banalizzando” il riconoscimento. Oggi dunque Vignola è città d’arte. Il provvedimento in realtà è stato promosso per poter accedere al bando per i fondi POR-FESR 2014-2020 Asse 5 (qualificazione dei beni ambientali e culturali), fondi europei erogati dalla Regione. Con l’obiettivo di finanziare un progetto di recupero e rifunzionalizzazione di Palazzo Barozzi del valore di 3,3 milioni di euro (si vedano le delibere della giunta municipale n. 41 del 19 aprile e n.45 del 26 aprile 2016), nell’ambito di un “più ampio Piano Strategico per la Città storica” (ad oggi, in verità, frutto più di elaborazioni della Fondazione di Vignola che dell’amministrazione comunale). E’ bene chiedersi se anche questo titolo recentemente acquisito può aiutare la comunità vignolese a percepire in modo diverso la propria città. Leggi il seguito di questo post »


L’Unione fuori dalla palude: come fare?

25 aprile 2016

La diagnosi è ampiamente condivisa. Diversi sindaci lo pensano. Lo stesso molti degli attuali consiglieri dell’Unione Terre di Castelli. Ex-amministratori concordano. L’Unione Terre di Castelli sta passando un grave momento di difficoltà (vedi). Il peggiore da quando è nata. L’immagine della “palude” – un terreno su cui si avanza, se si avanza, con grande difficoltà – vuole richiamare la difficoltà a prendere decisioni, ad affrontare progetti impegnativi, a mettere in agenda progetti di cui questo territorio avrebbe un grande bisogno (uno su tutti: interventi per lo “sviluppo locale”: vedi) ma di cui neppure percepisce l’urgenza. Circa un anno fa il sindaco di Castelnuovo Carlo Bruzzi chiese un “tagliando” sull’accordo che aveva portato il civico Mauro Smeraldi alla presidenza dell’Unione (vedi). Non se n’è fatto nulla. La vicenda della Polizia Municipale, il tira-e-molla sull’ASP, il PSC perso nelle nebbie, una progettazione culturale e turistica di territorio che non riesce a decollare – sono le manifestazioni di questa fase di stallo. Oggi evidente a tutti. Ed esplosa ulteriormente con il voto sul bilancio di previsione 2016 (vedi). Un’istituzione zoppa, dunque. Che determina di fatto un arretramento di questo territorio – mentre altri territori e soprattutto altre città risultano molto più dinamici. In questa condizione di depressione istituzionale la giunta ha data “rassicurazioni” ai due gruppi consiliari che in futuro ci sarà maggiore coinvolgimento. Il consigliere M5S Filippo Gianaroli, a sua volta, ha proposto un paio di modifiche al Regolamento del consiglio (turni di parola organizzati diversamente; differenza fra interrogazione ed interpellanza). Poi è calato il sipario. Insomma, la montagna ha partorito il topolino! Né le promesse fatte oggi per un futuro lontano, né un ritocco al funzionamento del consiglio dell’Unione sono sufficienti ad attutire il disagio istituzionale. Men che meno a rimettere l’Unione in carreggiata, portandola fuori dall’attuale “palude”. Serve altro. Leggi il seguito di questo post »


Un comitato di cittadini raccoglie fondi per il Parco delle Città Gemellate ed Amiche (ex-Parco di via di Mezzo)

24 aprile 2016

Il Comitato Parco dei Gemellaggi di ‪‎Vignola‬ ha iniziato alcuni giorni fa una campagna di raccolta fondi ‪‎per l’acquisto di un gioco per il “Parco delle Città Gemellate ed Amiche” di Brodano (il parco realizzato nell’area di via di Mezzo). Obiettivo raccogliere 5.000 euro per l’acquisto del “Il Castello di Re Caramella“, un gioco accessibile anche ai bambini con disabilità, grazie al quale tutti i bambini possano giocare con l’allegria e la spensieratezza di cui hanno diritto. Il progetto, denominato “Un Parco per tutti! Un Gioco per tutti!”, è presentato tramite questo video e merita di essere sostenuto!

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Sul mercato ambulante la giunta batta un colpo, di Michele Monari e Ivano Gorzanelli

22 aprile 2016

Da circa un paio d’anni é attivo presso la Confcommercio un tavolo per il rilancio del settore del commercio ambulante a Vignola. Non si tratta di altro che di un gruppo di persone di varia estrazione culturale, età ed esperienza che si sono messe al lavoro per cercare di capire cosa non va nel commercio ambulante vignolese e in generale nel commercio di questa città e dei suoi dintorni. Dopo alcune discussioni ne é nato un documento che in forma di lettera é stato esposto all’amministrazione vignolese. Tutto questo accadeva nei primi mesi dell’anno 2015. Si é partiti nel redigere questo documento da alcune considerazioni che qui riassumiamo. Leggi il seguito di questo post »


Un dipinto di Elisabetta Sirani del 1664 a Vignola

21 aprile 2016

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Nel 1664, all’età di 26 anni, Elisabetta Sirani dipinse un importante quadro per Leopoldo de’ Medici (1617-1675), principe distintosi in ambito culturale per l’attività di mecenate, collezionista e studioso e fratello minore di Ferdinando II, granduca di Toscana negli anni 1621-1670. Non è improbabile che tra le motivazioni che spinsero Leopoldo a commissionare un quadro alla bolognese Elisabetta Sirani vi fosse l’interesse ad acquisire un dipinto realizzato da una donna per la sua vasta collezione di mirabilia (in effetti una pittrice donna all’epoca era cosa rara). Questo quadro, intitolato La Giustizia accompagnata dalla Carità e dalla Prudenza è stato acquistato nel 2003 dal comune di Vignola che ne è tuttora proprietario. Leggi il seguito di questo post »


Riflessioni in merito all’articolo ‘ASP Gasparini: arte versus management?’, di Marco Franchini

19 aprile 2016

Ciao Andrea, nel tuo post del 12 aprile 2016 (“ASP Gasparini: arte versus management?“: vedi) trovo diversi passaggi su cui vorrei esprimere alcune riflessioni. Ti dico fin da subito che non entrerò nel caso dell’ospite citato nell’articolo, se non in modo riservato e personale. Non perché mi manchino elementi a supporto (anche se il contesto riferito è molto generico), ma perché parlando di persone e non di numeri intendo difenderne senza “se” e senza “ma” l’intimità che questi importanti strumenti d’approfondimento, inevitabilmente, rischiano di valicare. Nel merito: tutti gli aspetti che mettiamo in campo, siano essi operativi, manageriali o culturali, devono ricondursi al miglioramento del servizio e avere al centro l’utenza. Se, dunque, il tuo articolo pone come elemento di rilevanza la centralità dei servizi nulla da eccepire. A loro dobbiamo in modo assillante rivolgere il nostro operato. Qui non si tratta di arte versus management o cultura contro operations, ma si tratta di operatori, responsabili e promotori culturali insieme verso l’efficace ed efficiente erogazione concreta di servizi. Per questa ragione, innanzitutto sui dati citati andrebbero fatte alcune specifiche di merito. Leggi il seguito di questo post »


Pista ciclabile in via Modenese: solo un sogno?, di Davide Satrioni

17 aprile 2016

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Vignola, Via Modenese, per capirci quella che prosegue Viale Giuseppe Mazzini verso nord, fino a ricongiungersi con Via Per Spilamberto. Quanto si guadagna dalle piste ciclabili ? E’ vero che si verifica una crescita del giro d’affari dei negozi posti in prossimità delle bike lane? Sicuramente non è una perdita, ma non è questo che ci interessa … I benefici prodotti da una rete ciclabile efficiente dipendono anche dalle arterie nelle quali sono state create le piste ciclabili stesse, le interconnessioni. Già perché molto spesso il vero problema per chi va a fare acquisti in auto è quello di dove sistemare la propria auto, problema che non si pone con le bici. Arrivi, vincoli la bici al palo più vicino, entri, compri e vai! Leggi il seguito di questo post »


Lamandini ideologo della caccia come “pubblica virtù”. Una critica dal WWF di Modena

16 aprile 2016

Si diffonde l’ideologia della caccia come “pubblica virtù” (non come “vizio privato”), ovvero al servizio dell’agricoltura e della società. Ogni ideologia ha i suoi propugnatori e diffusori. Già il linguaggio è rivelatore – la caccia sarebbe contro le “specie selvatiche opportuniste”. Squalificarle moralmente (sic) aiuta il compito di legittimare chi “le fa fuori”. Ma forse le cose non stanno proprio così. Forse è bene guardarci dentro. Per questo pubblichiamo una nota predisposta da un esponente del WWF di Modena ed apparsa, in una versione leggermente diversa, su Prima Pagina del 14 aprile (in replica ad un intervento di Francesco Lamandini, presidente di ATCMO2, apparso invece il 12 aprile). Potrebbe risultare che le “specie opportuniste”, per così dire, siano altre. Leggi il seguito di questo post »


Contrastare le pulsioni di morte nella maggioranza civica

14 aprile 2016

Dopo l’intervista al sindaco Mauro Smeraldi sul tema fusione dei comuni, apparsa ieri su Il Resto del Carlino (pdf), il vicesindaco Simone Pelloni ha ritenuto opportuno rilasciare anch’egli un’intervista allo stesso giornale per dire l’esatto contrario. In più attaccando il sindaco stesso (pdf). Detto in sintesi: più una prova di forza che una prova di intelligenza. L’intervista del sindaco non conteneva nulla di così eclatante da dover suscitare le “parole durissime” (cit.) del vicesindaco (più avanti, in fondo al post, analizzeremo in dettaglio la questione). Qui ci interessa invece ragionare sulle tendenze regressive di questa maggioranza: le energie poste in questi conflitti interni sono sottratte al buon amministrare. Uno spettacolo tutt’altro che edificante. Guardo costernato ad episodi come questo – che peraltro si intensificano anziché diradarsi. Leggi il seguito di questo post »


ASP Gasparini: arte versus management?

12 aprile 2016

E’ la prima volta in Italia che si fa una cosa del genere, che per noi è parte del disegno organico di apertura alla città legato anche alla nuova sede progettata dall’architetto Paolo Portoghesi” – è quanto afferma, con una punta d’orgoglio, Marco Franchini, presidente dell’ASP G.Gasparini di Vignola (così sulla Gazzetta di Modena di oggi, 12 aprile 2016: pdf). Il riferimento è all’iniziativa “Theoria degli affetti: abitare le conseguenze”: l’artista Isabella Bordoni (vedi) vivrà per due settimane (giorno e notte) dentro alla casa residenza per anziani di via Resistenza a Vignola con l’obiettivo di realizzare un servizio fotografico da tradurre in mostra a beneficio della città (più installazione audio itinerante ecc.). Non c’è aspetto della vita quotidiana che non possa essere trasformato in arte o performance artistica – lo sappiamo da tempo. Ma mentre mi è chiaro che l’arte contemporanea vive (anche) di questo, confesso anche che mi aspetterei da parte dei vertici dell’ASP impegni meno artistici e invece più legati al management dei servizi ed al miglioramento della qualità della vita degli utenti. Insomma, mentre è chiaramente percepibile un meritorio intento di “relazione” tra l’ente e la città (“Lo scopo è che Vignola si metta in ascolto”, afferma Marco Franchini), non è ugualmente percepibile il lavoro, ugualmente “creativo” (ma poi da trasformare in routines), per migliorare la performance dell’ente e la qualità dei servizi che esso eroga. Leggi il seguito di questo post »