Demografia 2015 a Vignola: si è fermata la crescita della popolazione residente

28 febbraio 2016

25.353 residenti al 31 dicembre 2015. Questo è il dato ufficiale – si registra dunque un incremento di 109 unità rispetto al 31 dicembre 2014 (quando i residenti erano 25.244). In realtà i residenti sono probabilmente diminuiti visto che per più di 800 di essi è stata avviata la procedura di cancellazione dall’anagrafe per irreperibilità (plausibilmente il grosso di questi ha definitivamente lasciato il comune). Insomma, stagnazione economica produce stagnazione demografica. Ecco l’aggiornamento 2015 dei principali dati demografici del comune di Vignola. Leggi il seguito di questo post »


Islam, Jihad, Occidente … Leggere Olivier Roy

25 febbraio 2016

I cittadini vignolesi avrebbero qualche ragione in più per leggere gli scritti di uno dei più profondi conoscitori dell’Islam dei nostri tempi. Perché proprio qui da noi la retorica dello “scontro di civiltà” e della “guerra del fondamentalismo islamico contro l’occidente” ha avuto una fiammata dopo i fatti di violenza del 5 gennaio scorso (vedi) e qualcuno corre il rischio di prenderla per vera. Retorica usata a sproposito. E comunque fuorviante per inquadrare non solo l’azione di quattro “sfigati” (cit.), ma anche il terrorismo islamico nell’attuale versione Isis. In ogni caso chi volesse provare a comprendere cosa succede nell’Islam contemporaneo dovrebbe leggere Olivier Roy, di cui il Corriere della Sera, molto intelligentemente, ha pubblicato una raccolta di articoli (usciti negli ultimi anni su Le Monde) con il titolo La paura dell’Islam. La questione islamica, il conflitto tra generazioni, gli equivoci dello scontro di civiltà (in edicola dall’11 febbraio al prezzo di 7,50 euro: vedi). Basta stereotipi. Ma un tentativo di analisi dei fatti. Leggi il seguito di questo post »


Archivivi. Urge una ripartenza

23 febbraio 2016

Un anno fa nasceva l’associazione “Archivivi”. Sua missione la promozione dello studio della storia del territorio e la divulgazione del patrimonio documentale degli archivi storici dei comuni dell’Unione Terre di Castelli in via di ricollocazione nel nuovo Polo Archivistico (vedi). 35 i soci fondatori provenienti dai comuni del territorio (tra di essi ci sono pure io). Purtroppo il primo anno di vita (sic) si è risolto con un nulla di fatto. Zero. Resisto alla tentazione di fare polemica (qualche ragione l’avrei, viste le considerazioni fatte a suo tempo, il 16 gennaio 2015, in occasione dell’assemblea di costituzione dell’associazione) poiché, nonostante la falsa partenza, le ragioni dell’iniziativa rimangono intatte. Ed in considerazione del fatto che l’intero consiglio direttivo si presenta dimissionario all’assemblea dei soci convocata per il prossimo 2 marzo (pdf). Insomma, meglio lavorare per una ripartenza.  Leggi il seguito di questo post »


Ancora sul nuovo museo al castello di Levizzano. Dilettanti allo sbaraglio?

21 febbraio 2016

Sembra che anche Castelvetro avrà presto il suo museo che non visita nessuno. Non che proprio gli mancasse, visto che già oggi Castelvetro è al top nell’Unione Terre di Castelli in tema di musei senza visitatori con il MUSA-Museo dell’Assurdo (o Assurdo di Museo? vedi) – qui gli ultimi dati sui visitatori (vedi; a proposito, ritengo scandalosa questa non volontà/incapacità di tenere aggiornati i dati “di performance” dei musei, ennesima dimostrazione dell’incapacità di “manutenere” le nuove realizzazioni – nel caso specifico una sezione web dedicata ai musei ). Guardo dunque perplesso l’entusiasmo con cui l’assessore Giorgia Mezzacqui e la responsabile dell’ufficio cultura Alessandra Anderlini lavorano al progetto per un nuovo museo presso il castello di Levizzano di volta in volta definito “museo legato alle tradizioni castelvetresi, lambrusco in primis”, “museo etnologico”, “museo etnografico”, “ecomuseo”. Come se questo territorio (incluso Castelvetro) non avesse memoria dei tanti progetti di cui in passato si decantarono le magnifiche e progressive sorti, poi abortiti (eppure proprio il MUSA dovrebbe essere un monito sufficiente). Perché come ho già cercato di argomentare non sono le idee “brillanti” (sic) che mancano, quanto piuttosto una concezione realistica della “sostenibilità” di tali iniziative culturali (proprio con riferimento al nuovo museo di Levizzano: vedi). La domanda vera, per intenderci, è: in quali condizioni si ritroverà un tale museo a cinque anni dall’apertura? Un progetto serio dovrebbe partire da qui. Leggi il seguito di questo post »


Splendida la nuova Galleria Estense a Modena!

14 febbraio 2016
Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591-Bologna 1666), Venere, Marte e Amore, 1633

Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591-Bologna 1666), Venere, Marte e Amore, 1633

Il nuovo allestimento della Galleria Estense (a Palazzo dei Musei, Modena) consente ora di apprezzare adeguatamente un patrimonio artistico (dipinti, sculture, altri oggetti) davvero notevole. La raccolta artistica, pure ampliata (609 opere in mostra, circa 50 in più che in passato), è di nuovo accessibile al pubblico: ha riaperto il 29 maggio 2015 dopo la forzata chiusura a seguito del terremoto del 2012 (vedi). Oltre ai grandi capolavori – di Bernini, Velazquez, Guido Reni, Correggio, El Greco, Cosmè Tura – numerose sono le opere importanti che meritano l’attenzione del pubblico. Nel corso del post ne segnalo dieci che mi hanno particolarmente colpito. Nel 2015 la Galleria Estense ha avuto 24.131 visitatori (il dato è riferito al periodo dal 29 maggio a fine anno). Un dato incoraggiante. Ma come ha ricordato il nuovo direttore delle Gallerie Estensi Martina Bagnoliin termini assoluti sono cifre ancora basse rispetto alle potenzialità di queste collezioni” (vedi). Considerato che, come in tutti i musei statali, la prima domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito (e l’orario di apertura è ampliato) questo post vuole essere anche un invito alla visita. Non fatevi scappare questa occasione! Leggi il seguito di questo post »


Una stretta di mano, un sorriso. Contro i gufi della non integrazione

13 febbraio 2016

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La foto che campeggia sulla prima pagina della Gazzetta di Modena dell’11 febbraio vale più di mille parole. Il vescovo di Modena Erio Castellucci e Adil Laamane, autorità religiosa musulmana, si danno la mano sorridenti davanti al fotografo. Location dell’evento è la sala dei Contrari della Rocca di Vignola. In occasione dell’incontro su “Integrazione, cultura, sicurezza e legalità” tenutosi martedì 9 febbraio su iniziativa dell’amministrazione comunale di Vignola. Quella stretta di mano e quel sorriso dei due principali protagonisti della serata, autorità religiose, sono un messaggio di speranza. La migliore risposta agli scettici circa le possibilità di integrazione degli immigrati di religione musulmana nella società democratica occidentale. E la migliore risposta a coloro che operano per alimentare la diffidenza o anche l’ostilità verso tutti i musulmani (o verso tutti gli stranieri). Leggi il seguito di questo post »


Cosa impedisce il superamento del canile tradizionale?, di Roberto Monfredini

11 febbraio 2016

Per meglio comprendere la situazione attuale in merito all’affido o all’adozione dei cani abbandonati recuperati nei territori della nostra provincia occorre interrogarsi se l’affidamento della gestione di un canile (e servizi annessi) ad un’impresa, anche in forma cooperativa, possa essere una soluzione vincente. Innanzitutto occorre stabilire dei criteri orientativi in materia, o obiettivi del progetto. Senza questi obiettivi (o se non si è d’accordo su ciò) tutto il discorso seguente non ha nessuna validità. Leggi il seguito di questo post »


Intorno a noi le fusioni di comuni vanno avanti. E non riguardano solo piccoli comuni

9 febbraio 2016

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A Spilamberto la raccolta di firme contro la “fusione” è già partita prima ancora che potesse iniziare la discussione. Anzi, ancora prima della fine dello studio di fattibilità. E’ evidente che l’intento del clan Bonezzi & soci è altro – l’importante è essere contro l’amministrazione Costantini (vedi). Tutt’intorno però il mondo va avanti. Fusioni incluse. Il prossimo 6 marzo si terrà un referendum sulla fusione di due comuni in provincia di Piacenza. Nel momento in cui scrivo altre 6 fusioni sono in itinere in questa regione (vedi). Ed un certo dinamismo si riscontra anche nel resto del paese. 25 nuovi comuni sono sorti l’1 gennaio 2016 da percorsi di fusione (vedi). Erano stati 7 all’inizio del 2015 (vedi); 24 all’inizio del 2014 (vedi). Un’impennata rispetto alla stagnazione degli anni precedenti. Insomma, dal 2014 qualcosa si è mosso. Segno che amministratori e cittadini, in molte realtà, si sono convinti dei vantaggi di una tale operazione. In larga maggioranza riguardano comuni di piccole dimensioni, ma non solo. Tra i nuovi comuni in via di costituzione c’è anche “Nuova Pescara”, nato dalla fusione del comune di Pescara con due comuni più piccoli, per complessivi 190mila abitanti circa (vedi). Tutto questo per ribadire – ancora una volta – che è saggio cercare di capire quali sono i pro ed i contro della fusione anche per i comuni dell’Unione Terre di Castelli. Solamente questo. E non pare poco visti i figuri che sono in giro (a raccogliere firme). Leggi il seguito di questo post »


Il manichino della storia: flop colossale della mostra al Mata di Modena

6 febbraio 2016

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Sono stato uno dei 16.817 visitatori della mostra al MaTa (ex-Manifattura Tabacchi) di Modena, “Il manichino della storia. L’arte dopo le costruzioni della critica e della cultura”, curata da tal Richard Milazzo. Già il titolo è un capolavoro di marketing: invita a starne alla larga. Sono comunque un visitatore pentito – lo confesso. Perché la mostra era priva di qualsiasi sostanza culturale. Un semplice affastellamento di 90 opere (alcune anche pregevoli) senza un vero nesso tra di loro se non quello di essere arte contemporanea. Ma per l’assessore alla cultura (sic) di Modena – sembra si chiami Gianpietro Cavazza – trattasi comunque di un’operazione riuscita. Invece no. La mostra è stata un flop clamoroso, e non solo dal punto di vista economico. E’ anzi proprio sul piano culturale che si è rivelata del tutto inconsistente. Leggi il seguito di questo post »


Più parcheggi a pagamento? Un progetto condivisibile, ma non può essere gestito in modo così maldestro

5 febbraio 2016

Guardo perplesso l’amministrazione Smeraldi che si incarta sulla questione della messa a pagamento dei parcheggi nell’ex-mercato ortofrutticolo. Perché indubbiamente ci sarebbero delle buone ragioni per aumentare le zone con sosta a pagamento nel centro urbano di Vignola (non necessariamente nell’ex-mercato). Ma ci vorrebbe una visione, ovvero ragioni consistenti pubblicamente riconoscibili, per una tale operazione. E dico subito che le ragioni ci sarebbero anche, ma se non vengono comunicate con largo anticipo il “cittadino comune” percepirà solo l’intenzione di fare cassa (e più o meno è quanto emerge dalle proteste riportate da Il Resto del Carlino del 3 febbraio: pdf). Se poi l’intento di ragionare su una tale ipotesi viene anche comunicata ai giornali prima che l’idea sia affinata e poi anche condivisa con l’intera maggioranza allora significa che non si è ancora capito come si fa politica: un progetto comprensibile su cui si lavora per costruire il consenso prima della decisione (pur sapendo che un consenso unanime non ci sarà mai, specie su progetti come questo). Non mi è chiaro cosa è successo, ma su questa vicenda l’amministrazione civica non fa bella figura. Anche se il tema sarebbe di quelli da proporre alla città. Leggi il seguito di questo post »