“Buona mobilità. La partecipazione dei cittadini al nuovo Piano regionale Integrato dei Trasporti” – questo il titolo della giornata che, sabato 26 febbraio, ha visto circa 150 cittadini provenienti da tutta la regione trovarsi a Bologna per un evento di “partecipazione” sui temi della mobilità. L’iniziativa è stata promossa dalla Regione Emilia-Romagna e, secondo le parole dell’assessore alla mobilità Alfredo Peri, si tratta della prima applicazione regionale della nuova legge sulla partecipazione (L.R. 3/2010; per un commento: vedi). Per una intera giornata, dalle 10.30 alle 17.30, questi cittadini hanno discusso, all’interno di 8 gruppi tematici, i temi della mobilità individuale, collettiva, sostenibile. Al termine della giornata le principali considerazioni emerse sono state confezionate in un “instant report” consegnato a tutti i partecipanti ed ai funzionari regionali (ecco il pdf). E presto disponibile sul sito web MobilitER. Tra i 150 anche due cittadini vignolesi (io e Rita Gambuzzi), entrambi coinvolti sui temi della mobilità ferroviaria e soci fondatori dell’associazione degli utenti “In prima classe per Bologna-Vignola” (vedi). Esperienza interessante. Proviamo a leggerla criticamente, riflettendo sia sui temi della mobilità (i contenuti), sia su quelli della partecipazione (lo strumento). Leggi il seguito di questo post »
Buona mobilità. 150 cittadini discutono i temi del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT)
28 febbraio 2011Battaglia navale a Vittorio Veneto, di Stefano Corazza
27 febbraio 2011Il destino del Bagolaro “1267”, un esemplare di almeno 50 anni, collocato sulla rotonda Barozzi (alla confluenza di viale Vittorio Veneto con Via Tavoni), è ufficialmente “segnato”. Il marchio è posto: sarà abbattuto! Ora se è vero, come sento dire e come credo, che la vita e la stabilità dell’albero sono state a tal punto compromesse, da lavori compiuti sulle sue radici e sul suo tronco, da renderne indispensabile l’abbattimento per eliminare i rischi che comporta la sua presenza, la prima domanda che mi viene in mente è: chi è stato? Leggi il seguito di questo post »
Con un po’ troppa leggerezza il gruppo consiliare PD boccia un emendamento sulle pratiche eco-sostenibili in edilizia. Una replica di Eleonora Mariotti
26 febbraio 2011Il 15 febbraio scorso, in occasione della discussione del bilancio di previsione 2011 del comune di Vignola, Rossella Masetti, consigliere comunale PD, è intervenuta per confutare una proposta di emendamento presentato da Vignola Cambia. L’emendamento proponeva di incentivare le pratiche eco-sostenibili in edilizia, tra cui il riciclaggio dei materiali inerti (frutto della demolizione di vecchi edifici). Pur ammettendo di non essere un’esperta della materia la Dott.ssa Masetti ha sostenuto, affidandosi al parere di un tecnico, la non fattibilità della proposta. Un modo singolare di procedere. Comunque sia, ecco qui una replica di Eleonora Mariotti, architetto. Leggi il seguito di questo post »
Commercio equo e solidale a Vignola. Gesti quotidiani per un mondo più giusto
25 febbraio 2011Ci sono azioni che possono contribuire a realizzare un mondo “migliore”. Succede anche con il banale gesto di acquistare un prodotto alimentare. A condizione che sia del commercio equo e solidale. Ogni acquisto genera un’opportunità per i piccoli produttori, spesso associati, dei paesi in via di sviluppo, appartenenti alla filiera del fair trade. Oltre 5 milioni di persone in Africa, America Latina e Asia beneficiano del commercio equo, ottenendo prezzi maggiori di quelli “di mercato” per i loro prodotti (vedi). Noi, abitanti del mondo occidentale, possiamo fare la nostra parte per sostenere questo pezzo di economia più equa e per farla crescere ancora di più. Anche qui a Vignola. Come? Leggi il seguito di questo post »
Il tao della decrescita. Serge Latouche a Bologna
24 febbraio 2011Ospite a Bologna di Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria ed inventore del Last Minute Market (vedi), questa sera Serge Latouche ha tenuto una conferenza su “il tao della decrescita” (aula magna Ciamician, Facoltà di Chimica). Proprio oggi, tra l’altro, è uscito il suo ultimo libro in traduzione italiana: Come si esce dalla società dei consumi, Bollati Boringhieri, Torino, 2011 (pp.203, 16 euro; vedi), in cui le conclusioni si intitolano, appunto, il tao (il sentiero) della decrescita. Latouche è il “guru” della decrescita. Ovviamente questa definizione non gli farebbe piacere, ma un po’ del guru ce l’ha. Latouche è un economista francese, professore emerito di scienze economiche all’Università di Parigi-Sud, uno dei fondatori della rivista antiutilitarista “Mauss”. Da tempo è sostenitore dell’idea di “de-crescita”, ovvero dell’importanza di abbandonare la “fede” nel progresso e nella crescita economica intesa semplicemente come aumento del PIL. Non sono un esperto del suo pensiero, ma vorrei comunque riportare alcune delle cose che Latouche ha detto nell’incontro bolognese. E svolgere alcune considerazioni.
Dilettanti allo sbaraglio. La giunta vignolese e la partecipazione dei cittadini
21 febbraio 2011In diverse occasioni il sindaco Daria Denti e gli assessori della giunta vignolese hanno dichiarato che la partecipazione dei cittadini alle decisioni più importanti per il futuro della città è un chiaro obiettivo di questa amministrazione. Ci sarebbe da dubitarne (e la verifica è molto semplice: la giunta sta lavorando al nuovo PSC da un anno, ma né i cittadini, né le realtà associate sono ancora state coinvolte; lo saranno quando tutte le decisioni rilevanti saranno state adeguatamente confezionate). Ma supponiamo qui che ciò sia vero. Come chiunque sa, però, un conto sono le intenzioni, un conto i risultati. La relazione tra “impegno” e “profitto” è infatti mediata dalle capacità. E questo è un tasto dolente per l’amministrazione vignolese. Capacità di visione (quando e come fare partecipazione), capacità di discernimento (quale applicare tra le numerose metodologie), capacità di realizzazione (far sì che le esperienze di partecipazione messe in campo non siano solo un atto di testimonianza – così da poter dire: “abbiamo fatto partecipazione!” – ma piuttosto un’esperienza di successo, che cambia le cose e immette più qualità nel processo decisionale) – su tutti questi fronti la realtà dell’amministrazione vignolese è desolante. Per questo l’immagine dei “dilettanti allo sbaraglio” non è solo un artificio comunicativo, ma contiene un nocciolo di verità. Via della partecipazione, il bilancio “partecipato” 2010, il bilancio 2011 preparato con “questionario” ai cittadini, la mancata partecipazione alla definizione del futuro PSC. Ma anche la pseudo-partecipazione di “Forse non tutti sanno che …”. Chi si prende la briga di analizzare in dettaglio questi episodi non può che giungere a questa conclusione. Che, in tema di partecipazione, si tratta di “dilettanti allo sbaraglio”. Provo ad argomentare. Leggi il seguito di questo post »
Una nuova sede per l’AVIS di Vignola. Perché proprio in mezzo al villaggio artigiano?
18 febbraio 2011La nuova sede dell’AVIS di Vignola sorgerà nel bel mezzo del villaggio artigianale. Un lungo e travagliato lavoro d’istruttoria dell’amministrazione comunale ha portato a questa decisione. AVIS, pur preferendo altre collocazioni, alla fine si è adattata a questa proposta – l’unica che l’amministrazione comunale le ha fatto. E avendo davanti una scadenza ravvicinata – il 31 dicembre 2012 – per rispondere pienamente, anche dal punto di vista strutturale, ai requisiti dell’accreditamento non ha potuto fare diversamente. La decisione è maturata all’interno dell’amministrazione comunale e delle forze di maggioranza. I gruppi consiliari di minoranza hanno appreso della “proposta” un mese fa ed hanno provato, inutilmente, a richiamare l’attenzione dell’amministrazione sull’irrazionalità di questa collocazione. Ma con l’approvazione del bilancio di previsione 2011, avvenuto mercoledì 16 febbraio, la decisione è stata assunta. E’ stato formalizzato il punto di non ritorno. Quando ho saputo di questa soluzione non ci volevo credere. Mi sembra infatti altamente irrazionale. Esistevano alternative che l’amministrazione comunale non ha voluto o saputo mettere in campo. Vorrei dunque provare a raccontare questa vicenda, visto che oramai non rimane che una possibilità di testimonianza. Così, quando tra qualche anno, i cittadini vignolesi, ma anche i soci di AVIS, si chiederanno: “ma come cavolo si è arrivati a ficcare la sede di AVIS in questo posto?”, sarà possibile trovare traccia dell’infelice percorso che ha portato a questa decisione. Procediamo. Leggi il seguito di questo post »
La politica con le bollicine. Serve davvero la “casa dell’acqua” a Vignola?
14 febbraio 2011Tra i programmi dell’amministrazione comunale di Vignola per il 2011 vi è quello di realizzare la “casa dell’acqua”. L’espressione non rende immediatamente comprensibile di cosa si tratta. Il termine casa, infatti, fa pensare ad una dimora, a mura e tetto, ad un luogo protetto. Insomma, una dimora per che cosa? Per capire di cosa si tratta bisogna leggere la Relazione previsionale e programmatica (la relazione firmata dalla giunta – vedi – chi materialmente la scrive non si sa) a pagina 64: “Entro il 1° semestre 2011 sarà installato un distributore di acqua (naturale e gassata) che, prelevando l’acqua dall’acquedotto pubblico ed a seguito di processi di purificazione, metterà a disposizione dei cittadini acqua di ottima qualità a costi molto bassi. L’investimento, previsto complessivamente in ca. 25.000 euro sarà sostenuto dalla Vignola Patrimonio con risorse proprie, senza alcun ricorso al credito.” Ecco svelato l’arcano. Si tratta di un “distributore” d’acqua. Insomma, poco più di una fontana (tecnologicamente un po’ più sofisticata). Se ci pensate a modo vedete subito come il progetto – vedremo dopo se meritorio o no – sia stato piegato ai fini del marketing politico. Nessuno ha pensato di chiamare i distributori di latte fresco, installati negli ultimi anni anche a Vignola, la “casa del latte”. Infatti quelli sono principianti del marketing. In comune a Vignola no. Al di là di questi aspetti comunicativi, rimane la questione essenziale: serve davvero la “casa dell’acqua” a Vignola? Leggi il seguito di questo post »
Se non ora, quando? La risposta della società civile
13 febbraio 2011Domenica 13 febbraio, in oltre 230 città d’Italia, alcuni milioni di persone hanno manifestato chiedendo “rispetto per le donne e dignità delle istituzioni”, come si leggeva su uno degli striscioni portati per le vie di Bologna. Oltre 20.000 le persone in corteo nel capoluogo emiliano. Persino commovente vedere camminare gente di tutte le età, famiglie con i bambini nel passeggino, signore anziane, giovani coppie. E’ la risposta della società civile. Che afferma la volontà di “salvare l’Italia” – Salviamo l’Italia, come recita il titolo di un bel libriccino dello storico Paul Ginsborg (vedi). La gente ha detto in modo inequivocabile che la misura è colma e che questo paese, se vuole avere un futuro, deve essere in grado di voltare pagina. Qui una sintetica rassegna fotografica della manifestazione bolognese.
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