Mercoledì 30 giugno, ore 21 al Teatro Cantelli di Vignola, si terrà un incontro dedicato a “Problematiche di fine vita. Il registro comunale dei testamenti biologici”. L’iniziativa è promossa dalla lista di cittadini Vignola Cambia (vedi). L’incontro, moderato da Chiara Smeraldi, consigliere comunale di Vignola, vede la presenza di Maria Laura Cattinari, presidente nazionale dell’associazione “Libera Uscita”; di Marcello Bettelli, medico di famiglia co-promotore della proposta di delibera popolare sul testamento biologico; di Federico Ricci, consigliere comunale di Modena (gruppo Sinistra Ecologia e Libertà). L’incontro vuole offrire un’occasione di riflessione e di dibattito sulla rilevanza del principio di autodeterminazione della persona (art. 32 della Costituzione Italiana) nelle situazioni di terapie che mantengono artificialmente in vita un malato terminale – un tema che ha colpito l’opinione pubblica italiana soprattutto con la vicenda di Eluana Englaro (vedi).
Un registro comunale dei testamenti biologici? Se ne parla al Teatro Cantelli mercoledì 30 giugno
29 giugno 2010Segni. Cinque secoli di graffiti nella Rocca di Vignola
28 giugno 2010Con il titolo “Segni” è stata inaugurata il 12 giugno una singolare esposizione alla Rocca di Vignola. Oggetto della mostra sono appunto i “segni” che una popolazione varia – abitanti, ospiti, visitatori – ha lasciato sulle pareti della Rocca stessa. Incisioni, disegni, scritte, scarabocchi, impronte. Nelle sale affrescate, nelle prigioni, nei camminamenti, nelle stanze degli armigeri. Dal XV al XX secolo. Molti segni risultano incomprensibili o dicono davvero poco. Altri sono firmati o consentono comunque di fare congetture sull’autore. Qualcuno offre un piccolo squarcio sulla vita di allora e sulla condizione di chi lo lasciò. “CAPPE. ALTE. RICCI. QUI. ENTRO’. SENSA MOTIVO CIURA DI FARE VENDETTA” – così si legge inciso in una cella della torre Nonantolana. “ADI 16 8br 1581 IO GALVANO FUI MISO IN PRIGIONE CREDENDO DI FARE BENE P[ER] IL NOSTRO PATRONE ET TROVAI A GRAN MIO DANO ET COSTO CHE FEZE MALE” – questa scritta è invece nello stipite di una porta della sala delle colombe, un tempo riservata all’amministrazione della giustizia. Graffiti e scritte sui muri della Rocca ci offrono un diverso punto di vista su più di cinque secoli di storia. Una storia “dal basso”, fatta delle vicissitudini, tribolazioni, sogni del “volgo” che ha frequentato il castello di Vignola. Una storia complementare a quella delle fonti ufficiali; quest’ultima più attenta a fornire elementi di conoscenza delle élites locali (con l’eccezione degli atti dei tribunali, spesso uniche fonti che consentono di ricostruire le microstorie quotidiane della gente del popolo – un bellissimo esempio è il libro dello storico Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del ‘500, Einaudi, Torino, 1976: vedi). La mostra rende accessibile questa dimensione di storia popolare.
La fusione dei comuni offre una chances per questo territorio?
23 giugno 2010Sono da tempo finiti gli anni in cui fare l’amministratore comunale voleva dire tagliare nastri e fare inaugurazioni. Oggi, purtroppo, gli amministratori sono chiamati a decidere dove applicare i tagli alla spesa, ovvero quali servizi od interventi ridimensionare o tagliare del tutto. Già per il 2010 è stato difficile definire il bilancio di previsione dell’Unione Terre di Castelli (e dei Comuni) – ed in effetti è a breve prevista una “manovra correttiva” per recuperare la mancata riduzione della spesa che la Giunta dell’Unione contava di conseguire con il trasferimento delle funzioni di “scodellamento” al personale scolastico (salvo dover fare retromarcia, non da ultimo per il modo maldestro con cui ha gestito la vicenda). Ulteriori riduzioni dei trasferimenti dallo stato (ed abbassamenti dei tetti alla spesa dei comuni) sono previste per il 2011 e 2012 a seguito del Decreto Legge n.78/2010 che impone tagli per 4 miliardi di euro in due anni per i Comuni (oltre a tagli per diversi miliardi ancora per Regioni e Province; le “correzioni” alla manovra vengono presentate oggi alla Conferenza Stato-Città, ma unanime è la valutazione fortemente critica degli amministratori locali ed anche dell’ANCI). Insomma, per certo sappiamo che l’operazione di downsizing dei comuni è solo all’inizio. D’altro canto il debito pubblico sale verso quota 120% del PIL e da dieci anni a questa parte l’Italia ha un’economia a “crescita zero” (o quasi). In questa situazione è altamente probabile che si proceda a tagliare la spesa pubblica, non con interventi spot, ma in modo costante anno dopo anno. Può fare qualcosa la politica locale? Ad esempio, può avere senso prendere in considerazione l’ipotesi di una ricerca di maggiore “efficienza” della macchina amministrativa tramite la fusione dei comuni (anche solo di una parte) dell’Unione Terre di Castelli? Può fare la differenza cercare di “recuperare” risorse oggi impiegate per l’apparato politico-amministrativo così da poterle impiegare sul fronte dei servizi o degli interventi per imprese e cittadini? Sono domande a cui non so rispondere, ma che è bene non eludere. Forse non escludere a priori questa ipotesi, certo assai complessa, potrebbe offrire una chances in più per questo territorio. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »
Una cattiva retorica della comunità: non si può proprio far meglio?
20 giugno 2010Ogni tanto anche a Vignola la lotta politica si accende attorno a questioni simboliche: Babbo Natale (vedi), il crocefisso, la memoria dei caduti. L’ultimo episodio si è avuto nel mese di aprile 2010. Episodio “minore”, in verità. Una polemica tutta giocata a mezzo stampa tra PD e Lega Nord (vedi). Per l’occasione un comunicato stampa a nome “della maggioranza” (ma utilizzante l’Ufficio Stampa dell’amministrazione comunale!) ha dichiarato: “Offendere la memoria dei caduti vignolesi è offendere la nostra comunità”. Il tema della memoria e dell’uso pubblico della storia – anzi, dell’uso politico della storia – entra così (un poco) rumorosamente nell’arena politica vignolese. Un episodio decisamente minore nella vita cittadina, ma che ha comunque una qualche importanza. Forse più per quello che lascia intendere che per quanto detto esplicitamente. Nel post precedente ho provato a spiegare perché (vedi). Qui vorrei evidenziare le insidie in cui sembra cadere il sindaco stesso (ed il PD locale che si affida per intero ai comunicati stampa dell’amministrazione) nell’utilizzare una retorica della “comunità” che, paradossalmente, sembra ricalcare la retorica leghista. Leggi il seguito di questo post »
La Lega Nord e la guerra ai simboli della nazione
16 giugno 2010La recente polemica vignolese tra PD e Lega Nord sul monumento ai caduti in guerra è certamente poca cosa rispetto a quello che sta succedendo a livello nazionale dove sempre più spesso le forze politiche del centrodestra – tra cui in primo luogo la Lega Nord – mettono in discussione i simboli dell’unità nazionale ed, anzi, si propongono di scrivere una diversa storia dell’Italia. Probabilmente da noi la Lega Nord mostra il suo volto più pragmatico. Ma non c’è dubbio che, magari con modalità attenuate, anch’essa lavora allo “smontaggio” del sentimento di solidarietà della nazione. E’ bene non sottovalutare questa “lotta sui simboli”, evitando di ridurla solo a folklore. Leggi il seguito di questo post »
Piantagione teatrale di un parco agricolo a Vignola
6 giugno 2010Ogni città che si rispetti ha all’origine un atto di fondazione. Un àugure suggerisce il luogo, il fondatore ne traccia con fermezza i confini, quindi procede all’edificazione. Ogni parco urbano che si rispetti dovrebbe avere all’origine un atto fondativo rituale (o teatrale) come quello compiuto dalla Compagnia Teatrale Koiné oggi, domenica 6 giugno, in occasione della bella festa “Vignola è tempo di ciliegie”. Fondare una città, fondare un grande parco urbano (pur dedicato alla ciliegia) significa condividere una visione. Raccontare ciò che ancora non esiste. Condividere, tramite il racconto, l’impresa con la comunità dei cittadini.
La collina di Vignola: le immagini
2 giugno 2010La collina ad ovest di Vignola. “Sopra” la città. Con il borgo di Campiglio, la chiesa di San Michele Arcangelo, la località Santa Croce, la località Il Poggio, Santa Maria Rotonda (XV secolo). Villa Martuzzi, il sentiero panoramico da Campiglio alla Pieve romanica. Alla sua base, oltre alla Pieve, anche il Mulino di Tavernelle (XVII secolo). Occorre recuperare il legame della città con questa parte di territorio (vedi). Davvero bello.
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