1859. Dal territorio di Vignola nascono i nuovi comuni di Castelvetro, Marano e Savignano

30 giugno 2012

1859 e 1860 sono anni di grande cambiamento dal punto di vista politico, ma anche amministrativo, in provincia di Modena (all’inizio del periodo parte del Ducato di Modena e Reggio). Ancora prima della fine della seconda guerra d’Indipendenza nella provincia modenese prendono avvio le procedure per l’annessione al Regno di Sardegna. Fra incertezze e tribolazioni – l’armistizio di Villafranca sembra rimettere tutto in discussione per quanto riguarda l’annessione del ducato di Modena e Reggio al Piemonte – si svolge un’intensa attività politico amministrativa con ben due elezioni nel volgere di pochi mesi (a Vignola il 18 settembre 1859 e poi il 12 febbraio 1860). Ma tra le due tornate elettorali si situa una importante novità amministrativa: il ridisegno delle amministrazioni locali intervenuto con decreto dittatoriale del 4 dicembre 1859 di Luigi Carlo Farini, dittatore delle provincie modenesi e parmensi e governatore delle Romagne (vedi). E’ a seguito di quel provvedimento che il territorio della comunità di Vignola viene scomposto, dando vita a nuovi comuni: oltre a Vignola anche Marano, Savignano e Castelvetro. Anche queste vicende storiche dovrebbero aiutarci a vedere l’assetto amministrativo non come un dato “naturale”, ma come uno strumento rispondente ad un progetto. Sono considerazioni che possono risultare utili nella discussione sulla fusione dei comuni anche nella Valle del Panaro. Leggi il seguito di questo post »


Il sindaco di Castelvetro minaccia di querelare il comitato. E’ questa la risposta della politica?

29 giugno 2012

Ho dato mandato ai miei legali di querelare il comitato [Comitato No Impianto a Biomasse Inalca] per diffamazione. Non perché abbia chiesto le mie dimissioni, ma per averle motivate con falsità smentite dai fatti, scrivendo che non mi sarei interessato abbastanza alla vicenda. In più, non erano accettabili le modalità, visto che uno del comitato è entrato in aula durante un consiglio comunale, un mese fa, per consegnare quella lettera a tutti i consiglieri”. Esattamente così avrebbe dichiarato ieri in conferenza stampa il sindaco di Castelvetro, Giorgio Montanari. Il testo è riportato da il Resto del Carlino di oggi, 29 giugno (p.21), ed è virgolettato, dunque dovrebbe essere la trascrizione fedele delle parole del sindaco. Quando la politica ricorre alle querele è il segno che qualcosa non va. Ma è un fenomeno in crescita ed è giusto dedicarvi qualche riga di riflessione. Leggi il seguito di questo post »


C’è ancora amianto a Vignola. Come tutelare la salute e promuovere la riconversione ecologica dell’economia? di Monica Maisani

26 giugno 2012

Tra le tante incombenze di un sindaco ve ne è una che dovrebbe essere considerata la più importante di tutte:  la  tutela della salute dei cittadini. La discussione (meglio dire la chiacchiera)  pubblica  si concentra molto sull’economia, sulla qualità dei servizi, sul “marketing urbano”, sul come far decollare i “Centri commerciali naturali”, si dispensano  consigli o critiche su questa o quell’opera pubblica, ma ci si dimentica di verificare e di chiedere conto al primo cittadino su quanto ha fatto e intende fare  per la nostra salute.  Che non vuol dire solo occuparsi della prevenzione delle malattie, ma anche, in una prospettiva più ampia, di garantire il diritto di noi tutti ad un ambiente salubre e quindi ad un miglioramento della qualità della vita. Leggi il seguito di questo post »


Riccò G. E se la città trovasse il modo per ringraziare?

25 giugno 2012

Una delle foto storiche oggi sulle vetrine del negozio Riccò G., in centro storico a Vignola (foto del 23 giugno 2012)

La notizia, oltre che dal passaparola cittadino, era stata data da Modena Qui il 16 maggio scorso: Riccò G., storico negozio del centro storico di Vignola, chiude. O forse no. “Non si tratta di una chiusura, ma solo di una sospensione dell’attività” – così assicurava la titolare, Chiara C., dalle colonne del quotidiano. Da quasi settant’anni quel negozio di “terraglie” (così recita la licenza del 1944), di casalinghi, poi di “argenteria, cristalleria, porcellane” (come recita l’insegna di oggi) ha accompagnato la vita di molti cittadini vignolesi. Ed ha presidiato il centro storico della città. Negli ultimi anni diventando un fattore importantissimo di richiamo, un elemento di qualità e di qualificazione di un centro storico in difficoltà (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Battaglia sul sorteggio classi alla scuola media L.A.Muratori

24 giugno 2012

“Battaglia sul sorteggio classi. I genitori: ‘E’ un’ingiustizia’” Così titola il Resto del Carlino del 22 giugno scorso in merito al conflitto tra genitori (alcuni? La maggior parte? tutti?) e la scuola media L.A.Muratori di Vignola (vedi). Il riferimento è ad una riunione, convocata dalla scuola per il 20 giugno, al fine di presentare i criteri di selezione delle richieste di inserimento nelle classi prime in formazione (3 nell’anno scolastico 2012/2013) in cui la seconda lingua straniera sarà il tedesco (in tutte le classi la prima lingua straniera è l’inglese). Il problema da affrontare è infatti quello dell’eccesso di domanda rispetto ai posti disponibili nelle tre classi con seconda lingua tedesco. Il numero di posti disponibili (71) risulta inferiore al numero di domande presentate (88). La scuola, come già successo in anni passati per affrontare lo squilibrio domanda-offerta, ha proposto un criterio di selezione cercando di interpretare un principio di pari opportunità e di equità. Ed è qui che “son volati i coltelli”. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


Tra il dire e il fare … Rimane bassa la spesa per “manutenzioni e ristrutturazioni” destinata alle aziende locali

22 giugno 2012

Per il tessuto produttivo sono previsti “circa 1.500.000 € di investimenti in manutenzioni e ristrutturazioni a sostegno delle imprese della filiera dell’edilizia locale”. Così sindaco e giunta annunciavano nelle primissime pagine della Relazione Previsionale e Programmatica dell’anno 2010. Impegno che trovate enunciato a pagina 5, nella sezione dove si annunciano interventi di contrasto della crisi economica. E l’amministrazione comunale annunciava un pacchetto di 2 milioni di euro, di cui appunto 1,5 milioni derivanti da “manutenzioni e ristrutturazioni”, a beneficio delle attività economiche locali. Che ne è stato di quell’intervento? E’ stato realizzato? Era solo fumo o c’era anche l’arrosto? Giusta la prima. L’idea dell’amministrazione comunale di “indirizzare” le spese per “manutenzioni e ristrutturazioni” a beneficio delle imprese locali non ha prodotto i risultati “annunciati”. Leggi il seguito di questo post »


Bilancio di missione 2011 del comune di Vignola. Ancora non ci siamo

21 giugno 2012

Amministrare una città come Vignola è faccenda complessa. Non è facile darne una rappresentazione complessiva e far capire, anno dopo anno, se gli obiettivi principali che l’amministrazione si è data sono stati raggiunti (o si stanno approssimando) oppure no. Per fare ciò servono strumenti di rendicontazione sofisticati, ovvero articolati in più aree ed item, basati su dati oggettivi, con una struttura (o indice) predefinito, magari con confronti con realtà analoghe. Uno di questi strumenti dovrebbe essere il “bilancio di missione” che per questo è previsto, come adempimento a carico della giunta, nello Statuto del comune di Vignola (vedi). Peccato che l’amministrazione comunale non prenda sul serio il compito di rendicontare la propria attività ed il raggiungimento degli obiettivi assunti in sede di bilancio di previsione e di specifici programmi. Succede dunque che il bilancio di missione del comune di Vignola, giunto quest’anno alla seconda edizione, rimanga un documento che affastella dati e testi (con eccesso di verbosità) uno sull’altro, senza la dovuta sistematicità, senza un confronto vero con gli obiettivi assunti, senza capacità di offrire un apparato analitico che consenta di abbozzare una risposta al quesito: “dove” o “come” sta andando questa città? Leggi il seguito di questo post »


Centrale a biomasse Inalca. Cosa succede?

20 giugno 2012

La Conferenza dei servizi, riunitasi il 22 maggio scorso, ha stabilito che “non risulta possibile concedere l’autorizzazione a realizzare l’impianto di cogenerazione”. La decisione era stata anticipata a Il Resto del Carlino, in modo decisamente singolare, dall’assessore provinciale Stefano Vaccari (era il 3 maggio: pdf; si deve tenere conto che pochi giorni dopo si tenevano le elezioni comunali a Castelnuovo Rangone, uno dei comuni interessati dall’impianto!). Ma la vicenda non finisce qui. Sempre nella seduta del 22 maggio, il rappresentante di Inalca ha comunicato che “la ditta ritiene prioritaria la realizzazione della sezione di rendering, che può essere alimentata dai motori e dalle caldaie già esistenti presso l’impianto. Richiede pertanto di valutare separatamente le due sezioni impiantistiche”. In pratica l’originario progetto viene diviso in due. La seconda parte viene “bocciata” (il termovalorizzatore per la produzione di energia) – appunto nella seduta del 22 maggio. Si andrà invece a realizzare solo la prima parte. Per ora. Così, con gran tempestività, è stato certificato dalla Conferenza dei servizi del 18 giugno scorso. Che ha approvato questo “nuovo progetto” (vedi).

Cartelli della Coldiretti contro la centrale Inalca (foto del 18 giugno 2012)

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Il lavoro prima di tutto. L’economia, la sinistra, i diritti. Un libro di Stefano Fassina

17 giugno 2012

L’ultimo libro di Stefano Fassina, responsabile del dipartimento economia e lavoro del PD, si intitola Il lavoro prima di tutto. L’economia, la sinistra, i diritti (Donzelli, Roma, 2012, pp.191, 16,50 euro: vedi). Vuole essere sia una diagnosi della gravissima crisi economica che ci accompagna dal 2008, sia una indicazione di una possibile via d’uscita, per l’Europa e per l’Italia. Al tempo stesso è una presa di posizione sul tema dell’identità della sinistra. Rispetto a ciò il titolo è già un programma. Il tentativo è interessante, anche perché la sinistra è davvero alla ricerca di una identità più precisa, e merita di essere preso sul serio. Il modo migliore per farlo è un’analisi critica. Illuminante e del tutto condivisibile è la diagnosi della crisi. Ma altri aspetti lo sono assai meno.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto stato, 1901 (Museo del Novecento, Milano, foto del 27 dicembre 2010)

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Via Libertà: cronistoria degli impegni disattesi, di Simona Plessi

16 giugno 2012

Via Libertà (foto dell’1 novembre 2009)

In modo puntuale Simona Plessi ha elencato le date degli eventi e degli atti amministrativi più importanti sul progetto di “risistemazione” di via libertà dal 2009 ad oggi. Sono trascorsi 3 anni e mezzo e via Libertà è ancora così, come ce la consegnano decenni di incuria. Come si vedrà molti sono gli impegni disattesi dall’amministrazione Denti. Un primo cantiere, su metà della via, dovrebbe partire nel 2012. Il completamento dovrebbe avvenire nel 2013. Il condizionale è d’obbligo. La spesa, in origine stimata a 500mila euro, è nel frattempo raddoppiata. L’impegno a “salvare il più possibile gli alberi” è disatteso: il progetto prevede che 25-27 vengano abbattuti. Che dire? Si può fare diversamente e meglio.
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