Nuova giunta regionale a guida Bonaccini. Più ombre che luci

3 gennaio 2015

Nel valutare la nuova giunta regionale formata da Stefano Bonaccini (vedi) qualche osservatore si è lasciato prendere da un eccesso di entusiasmo. Che è bene ridimensionare. Le note positive ci sono, ma sono limitate (Elisabetta Gualmini e Patrizio Bianchi). Il resto segue il solito copione: l’accordo di ferro con il segretario del PD bolognese Raffaele Donini (passato alla storia soprattutto per un video che inguaiava il PD in previsione della scelta del nuovo sindaco bolognese: vedi) che gli ha spianato la strada delle primarie (vedi); e la nomina di assessori in rappresentanza dei territori (l’unica provincia a non essere rappresentata – sarà un caso? – è Forlì-Cesena, quella dell’antagonista Roberto Balzani) (vedi). La novità, piuttosto, sta nella sovra-rappresentanza di Bologna (Sergio Venturi, Elisabetta Gualmini, Raffaele Donini) e di Modena (Palma Costi, Massimo Mezzetti, oltre allo stesso Stefano Bonaccini), che diversi commentatori hanno inteso come la pietra tombale sulla “regione policentrica” (vedi). Probabilmente sarà così. Ma va osservato che il nuovo equilibrio regionale che si annuncia ha contorni assai indefiniti, visto che nasce non dalle parole chiare di un documento programmatico (che, anzi, sul tema è piuttosto confuso: vedi), ma dal tentativo di coprire questo vuoto (segno della mancanza di un accordo nel PD regionale) scegliendo persone che in virtù del territorio natale (o di elezione) dovrebbero rappresentare l’idea, appunto, di un ruolo più forte di Bologna (e Modena) in regione (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Manifesto per una nuova regione. Un documento dei sindaci PD delle città capoluogo dell’Emilia-Romagna

27 novembre 2014

Il 4 settembre scorso, pochi giorni dopo il ritiro del “suo” candidato alle primarie del PD per la scelta del presidente della giunta dell’Emilia-Romagna (vedi), il sindaco di Bologna Virginio Merola ha presentato un “documento programmatico” condiviso con i sindaci di alcune delle più importanti città capoluogo della regione. Oltre che dal sindaco di Bologna, il documento è stato sottoscritto dai sindaci di Ferrara (Tiziano Tagliani), Imola (Daniele Manca), Modena (Gian Carlo Muzzarelli) e Reggio Emilia (Luca Vecchi). “Manifesto per una nuova Regione” – questo il titolo (qui il documento in pdf). Non è chiaro quanto rimanga attuale terminata la capagna elettorale (e dopo il disastroso dato sulla partecipazione elettorale registrato il 23 novembre scorso: vedi). Vale comunque la pena prenderlo sul serio, visto che contiene una prospettiva di ridisegno degli equilibri del potere regionale che, se messo in pratica, toccherebbe i territori “periferici”, penalizzandoli (dunque anche questo territorio). Leggi il seguito di questo post »


Elezioni regionali 2014. Entusiasmo zero

21 novembre 2014

In un passato non troppo remoto la regione Emilia-Romagna era considerata un “laboratorio politico”: insieme un luogo di buon governo e di sperimentazione di politiche innovative. Nonostante questa regione rimanga saldamente ai primi posti in Italia, il divario rispetto all’Europa aumenta – come testimoniato dall’indice di competitività regionale UE relativo al 2013 (vedi). Tra le 262 regioni europee l’Emilia-Romagna si colloca al 141° posto per “competitività regionale”! Già solo questo dato testimonia del fatto che da tempo c’è qualcosa che non va (alle generali difficoltà dell’intero paese, si aggiunge l’appannamento delle politiche regionali caratterizzate da eccessivo continuismo). Ma il candidato PD destinato a subentrare a Vasco Errani dopo tre legislature non è affatto accreditato come figura in grado di ripristinare la capacità innovativa della Regione (vedi). Ovunque prevale scetticismo, quando non proprio ostilità o disaffezione. Basta chiedere in giro per raccogliere dichiarazioni di non partecipazione al voto in misura assai superiore che in passato. Leggi il seguito di questo post »


Il documento programmatico di Stefano Bonaccini. Un’analisi

12 novembre 2014

E’ zeppo di strafalcioni. E questa scarsa attenzione alla forma riflette anche una certa povertà di elaborazione. Accanto ad aree tematiche definite, ve ne sono altre in cui si individuano obiettivi condivisibili, ma senza essere in grado di precisarne le modalità operative. Ma vi sono anche dei veri e propri buchi programmatici (della problematica dell’inquinamento ambientale e di come farvi fronte, ad esempio, non si dice una parola!). Uno sguardo minimamente lucido e critico mette in luce agevolmente le lacune del documento programmatico che Stefano Bonaccini (vedi) ha presentato a nome della coalizione ad egemonia PD che lo sostiene (pdf). E’ il segno, questa debolezza del programma, di un abbassamento della qualità della proposta politica del PD per questa regione. Leggi il seguito di questo post »


Primarie PD del 28 settembre: ecco perché votare per Roberto Balzani

23 settembre 2014

Domenica 28 settembre si tengono le primarie PD per la scelta del successore di Vasco Errani alla guida delle regione (le elezioni si terranno il 23 novembre). Sarà una sfida tra Stefano Bonaccini (attuale segretario regionale PD) e Roberto Balzani (ex-sindaco di Forlì nella legislatura 2009-2014), gli unici ancora in campo (vedi). Uomo di mediazione il primo, con un lungo cursus honorum interno al partito; uomo dell’innovazione e delle battaglie coraggiose il secondo (vedi). Seppur di grande importanza, alle primarie di domenica prossima si arriva un po’ in sordina. Serve invece una forte mobilitazione (ovviamente di chi si riconosce nel campo del centrosinistra) perché occorre un vigoroso cambiamento alla guida della regione, visto l’esaurimento del “modello amministrativo emiliano”. La profonda crisi economica che colpisce anche questa regione è però solo uno dei fattori che deve spingere al cambiamento (ovvero ad una diversa allocazione delle risorse, frutto di una nuova definizione di priorità). C’è in generale un tema del rinnovo dei servizi pubblici che giunta regionale ed assemblea legislativa non hanno saputo affrontare in questi anni. Vorrei presentare questo tema con riferimento al servizio ferroviario – un ambito che conosco sufficientemente bene. Leggi il seguito di questo post »


Per il post-Errani avanza la candidatura di Roberto Balzani, ex-sindaco di Forlì

30 luglio 2014

Dopo le dimissioni del presidente della giunta regionale Vasco Errani (vedi) si è aperta una fase di incertezza per il PD dell’Emilia-Romagna. Con ogni probabilità per la scelta del candidato alla presidenza verranno organizzate le primarie (forse “primarie di coalizione”). “La sfida si annuncia intensa, con le possibili candidature di Bonaccini, Richetti, Saliera, Balzani e Manca” (e forse qualcun altro ancora): così qualche giorno fa su uno dei quotidiani che seguono la vicenda (vedi). Dei nomi circolati sino ad ora – a fianco di uno Stefano Bonaccini, ex-segretario PD a Modena, mancato candidato sindaco per Modena, ed ora segretario PD dell’Emilia-Romagna, uomo per tutte le stagioni (prima fedelissimo bersaniano, ora fedelissimo renziano) – il più convincente è certamente quello di Roberto Balzani, ex-sindaco di Forlì (vedi). E che ora si dice disponibile a partecipare alle primarie PD. Vale la pena seguire quest’uomo! Leggi il seguito di questo post »