Per il novantesimo compleanno di don Giuseppe Monari

26 giugno 2016
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Don Giuseppe Monari (foto del 2 giugno 2012)

Nato a Bomporto il 26 giugno 1926 don Giuseppe Monari, parroco di Vignola dal 1980 al 2001, compie oggi 90 anni. Ordinato sacerdote il 24 aprile 1949 – così si legge sulla nota della Chiesa Cattolica in merito alla parrocchia di Camurana (comune di Medolla) dove ha chiesto di ritornare dopo il lungo impegno vignolese. A Camurana è stato dapprima parroco, ora è “collaboratore in parrocchia”. E’ stata una presenza importante per la comunità vignolese. Sarebbe banale identificare l’importanza della figura con l’importanza del ruolo – come se tutti i parroci fossero ugualmente rilevanti (come se tutti i sindaci fossero ugualmente rilevanti – per stare su un diverso piano). Importante per determinazione e rigore applicati alla “risistemazione” della parrocchia dal punto di vista economico e patrimoniale (ricordiamo solo l’acquisto della casa vacanze in val Brenta). Ma importante ancora di più per l’azione formativa esercitata sui gruppi giovanili e sulla comunità tutta – con una forza d’attrazione magnetica ed una capacità straordinaria di apertura degli orizzonti culturali. Insuperata. Nell’augurargli buon compleanno per i suoi novant’anni vorrei provare a mettere a fuoco – tra i diversi possibili – uno dei motivi per cui la comunità vignolese, non solo quella parrocchiale, gli deve riconoscenza. Leggi il seguito di questo post »


Islam, Jihad, Occidente … Leggere Olivier Roy

25 febbraio 2016

I cittadini vignolesi avrebbero qualche ragione in più per leggere gli scritti di uno dei più profondi conoscitori dell’Islam dei nostri tempi. Perché proprio qui da noi la retorica dello “scontro di civiltà” e della “guerra del fondamentalismo islamico contro l’occidente” ha avuto una fiammata dopo i fatti di violenza del 5 gennaio scorso (vedi) e qualcuno corre il rischio di prenderla per vera. Retorica usata a sproposito. E comunque fuorviante per inquadrare non solo l’azione di quattro “sfigati” (cit.), ma anche il terrorismo islamico nell’attuale versione Isis. In ogni caso chi volesse provare a comprendere cosa succede nell’Islam contemporaneo dovrebbe leggere Olivier Roy, di cui il Corriere della Sera, molto intelligentemente, ha pubblicato una raccolta di articoli (usciti negli ultimi anni su Le Monde) con il titolo La paura dell’Islam. La questione islamica, il conflitto tra generazioni, gli equivoci dello scontro di civiltà (in edicola dall’11 febbraio al prezzo di 7,50 euro: vedi). Basta stereotipi. Ma un tentativo di analisi dei fatti. Leggi il seguito di questo post »


Una stretta di mano, un sorriso. Contro i gufi della non integrazione

13 febbraio 2016

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La foto che campeggia sulla prima pagina della Gazzetta di Modena dell’11 febbraio vale più di mille parole. Il vescovo di Modena Erio Castellucci e Adil Laamane, autorità religiosa musulmana, si danno la mano sorridenti davanti al fotografo. Location dell’evento è la sala dei Contrari della Rocca di Vignola. In occasione dell’incontro su “Integrazione, cultura, sicurezza e legalità” tenutosi martedì 9 febbraio su iniziativa dell’amministrazione comunale di Vignola. Quella stretta di mano e quel sorriso dei due principali protagonisti della serata, autorità religiose, sono un messaggio di speranza. La migliore risposta agli scettici circa le possibilità di integrazione degli immigrati di religione musulmana nella società democratica occidentale. E la migliore risposta a coloro che operano per alimentare la diffidenza o anche l’ostilità verso tutti i musulmani (o verso tutti gli stranieri). Leggi il seguito di questo post »


Dialogo interreligioso e convivenza civile. A Spilamberto un’iniziativa con l’Imam Kamel Layachi

1 dicembre 2015

Nell’Unione Terre di Castelli è da tempo il comune di Spilamberto quello che esibisce il maggior impegno in iniziative di dialogo interreligioso e confronto tra culture. La presenza di Overseas onlus e di alcune vitali comunità di stranieri (in primo luogo cingalese, ma non solo) con relativa comunità religiosa sono le principali determinanti. Ad esse si aggiunge una forte sensibilità degli amministratori locali che oggi propongono, assieme all’associazione islamica Isaaf, un nuovo episodio: un incontro con l’Imam Kamel Layachi su Islam. Dialogo interreligioso e convivenza civile (allo spazio eventi L.Famigli, venerdì 4 dicembre ore 20.30). Intervengono all’incontro anche il sindaco di Spilamberto Umberto Costantini e Ruggero Cavani co-fondatore del gruppo “Camminare Insieme” (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Dopo un lungo stop-and-go l’amministrazione Denti riattiva il Registro comunale dei testamenti biologici

28 settembre 2012

Due anni e mezzo a cincischiare. Il Registro prima attivato, nel giugno 2010, solo per pochi mesi, e poi sospeso nel 2011. Ora l’annuncio che dall’1 ottobre 2012 sarà di nuovo attivo. Insomma, poche idee e ben confuse. Di seguito un comunicato della lista di cittadini Vignola Cambia. E la spiegazione di cosa è veramente successo. Leggi il seguito di questo post »


Colpo al cuore. Il museo per la memoria di Ustica

6 aprile 2012

Non ne posso più della scuola. Il maestro è un cretino” – dice una voce sussurrata di bambina. Una delle 81 voci che bisbigliano quello che potrebbe essere stato il pensiero di ciascuno degli 81 passeggeri al momento dell’impatto. “Il ristorante di piazza San Giorgio sarà aperto dopo le dieci?” – sommessamente. Voce di uomo. 81 specchi neri alle pareti. Ciascun visitatore, passando, può specchiarsi. Riflettersi in un destino tragico. Poteva capitare a ciascuno di noi. Se siamo vivi è perché siamo sopravvissuti. Inconsapevoli di ciò. E 81 lampadine pendenti dal soffitto. La luminosità di ciascuna si abbassa progressivamente, fin quasi a spegnersi. Ma poi riprende. Al ritmo di un respiro. Tenace, non cede all’oscurità. Segno anche del potere della memoria. Fragile, ma ostinato. E’ il Museo per la memoria di Ustica (vedi) nell’allestimento di Christian Boltanski. A Bologna, in via di Saliceto, 3/22, presso la sede del Quartiere Navile. Una civile cattedrale della memoria.

Il Museo per la Memoria di Ustica. Il DC9 Itavia ricostruito (foto del 6 aprile 2012)

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Perché Vignola ha disattivato il Registro comunale dei testamenti biologici?, di Enrico Matacena

29 ottobre 2011

Oramai da alcuni mesi presso il  comune di Vignola non è più possibile usufruire del sia pur monco e farraginoso servizio del testamento biologico,  istituito l’anno scorso. Il motivo (la fragile scusa) sarebbe, almeno a quanto viene riferito al pubblico, una direttiva del Ministero dell’Interno, in seguito alla quale il prefetto di Modena inviò una circolare ai comuni di tutta la provincia. Questo però accade solo a Vignola, mentre in tutti gli altri comuni d’ Italia e della provincia di Modena che l’hanno istituito (Modena, Spilamberto, Savignano, Maranello, Nonantola, Formigine, ecc. ) i registri comunali dei testamenti biologici (o Dichiarazioni Anticipate di Trattamento – DAT) funzionano regolarmente. Leggi il seguito di questo post »


2 agosto 1980: trent’anni dopo. Chi ricorda cosa?

2 agosto 2010

Bologna è il più grande nodo ferroviario italiano. Facile che prima o poi si passi di lì. Il 2 agosto 1980, alle 10.25, erano in effetti in tanti ad essere alla stazione ferroviaria – i più in partenza per le vacanze o a Bologna quale tappa di un viaggio in Italia. Ciascuno di noi, di coloro che allora erano nati, poteva essere lì in quel momento. Fu solo un caso, un accidente del destino che evitò che altri fossero lì. E fece invece che ci fossero coloro che furono investiti dallo scoppio della bomba. Leggi il seguito di questo post »


Un registro comunale dei testamenti biologici? Se ne parla al Teatro Cantelli mercoledì 30 giugno

29 giugno 2010

Mercoledì 30 giugno, ore 21 al Teatro Cantelli di Vignola, si terrà un incontro dedicato a “Problematiche di fine vita. Il registro comunale dei testamenti biologici”. L’iniziativa è promossa dalla lista di cittadini Vignola Cambia (vedi). L’incontro, moderato da Chiara Smeraldi, consigliere comunale di Vignola, vede la presenza di Maria Laura Cattinari, presidente nazionale dell’associazione “Libera Uscita”; di Marcello Bettelli, medico di famiglia co-promotore della proposta di delibera popolare sul testamento biologico; di Federico Ricci, consigliere comunale di Modena (gruppo Sinistra Ecologia e Libertà). L’incontro vuole offrire un’occasione di riflessione e di dibattito sulla rilevanza del principio di autodeterminazione della persona (art. 32 della Costituzione Italiana) nelle situazioni di terapie che mantengono artificialmente in vita un malato terminale – un tema che ha colpito l’opinione pubblica italiana soprattutto con la vicenda di Eluana Englaro (vedi).

Mercoledì 30 giugno, ore 21, presso il Teatro Cantelli: iniziativa sul testamento biologico ed il Registro comunale.

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Dare vitalità al rito. Ancora riflessioni sulla commemorazione dell’eccidio di Pratomavore

3 agosto 2009
Monumento ai caduti di Pratomavore (foto del 31 maggio 2009)

Monumento ai caduti di Pratomavore (foto del 31 maggio 2009)

Anche i riti muoiono. Sono “caduchi”, come tutti i prodotti “sociali”. Una lingua non parlata muore, così come muore un comportamento sociale non reiterato. Muoiono piano piano, quando la “popolazione” dei praticanti si assottiglia sempre più e, dunque, quando se ne perde la misura della rilevanza. Anche in questo post il tema è dunque quello del mantenere vitale uno dei riti civili più importanti della comunità vignolese: la commemorazione dell’eccidio di Pratomavore, avvenuto il 13 febbraio 1945. Ma in questo caso la sollecitazione non proviene dall’invito di Aldo Balzanelli a rinnovare la cerimonia del 2 agosto a Bologna (vedi). Tema di riflessione è invece il confronto tra il rito civile della commemorazione del 13 febbraio e la processione religiosa del primo sabato di maggio, rito celebrato dalla Parrocchia di Vignola a seguito di un voto fatto alla Madonna della Pieve nel 1775. Leggi il seguito di questo post »