Dresden Mitte è il nome di una delle fermate cittadine della linea ferroviaria S2 che collega l’aeroporto (flughafen) con la città di Dresda. Sta appunto per “Dresda centro”. Una corsa ogni mezz’ora, 27 minuti di percorrenza, grande puntualità – ho avuto occasione di sperimentarlo nel novembre scorso. Dresda è la capitale del land della Sassonia ed ha una Staatliche Akademie der Bildenden Künste che dal 2 ottobre 2017 ospita Sara Paltrinieri, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Venezia. La possibilità di frequentare l’Accademia a Dresda per un semestre o poco meno, con borsa di studio di 230 euro mensili (non proprio tantissimo – qualche università, come Unibo, aggiunge un proprio contributo), è garantita dal programma Erasmus+, la nuova versione 2014-2020 del programma Erasmus che dal 1987 consente la circolazione degli studenti nelle diverse università europee. Erasmus è l’acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, ma è anche un riferimento ad Erasmo da Rotterdam, che nel 1506 si laureò all’Università di Torino (la libera circolazione degli studenti sta alla base dell’idea di università, ovvero universalità, come ci ricorda la storia della prima università al mondo, lo studium di Bologna: vedi). Dal 1987 al 2017 il programma Erasmus ha coinvolto oltre 3 milioni di studenti europei (circa 400mila quelli italiani). E’ l’Europa che ci piace. Quella che offre nuove opportunità ed amplifica chances di vita. Ma è un’Europa che riguarda ancora un numero troppo piccolo di giovani, anche se negli ultimi anni è raddoppiato. Sarebbe bene che il potenziamento del programma (e magari anche un servizio civile europeo come a suo tempo proposto da Ulrich Beck e Daniel Cohn-Bendit: vedi) fosse uno dei punti in agenda per le prossime elezioni europee, nel 2019. Leggi il seguito di questo post »
Todo cambia, ma la sega no!, di Stefano Corazza
19 gennaio 2018Todo cambia, canta Mercedes Sosa, ma certo non vale per l’atteggiamento verso gli alberi degli amministratori comunali di Vignola di qualunque parte essi siano. E’ così che il primo vero intervento su un’area verde della città di questa amministrazione non si discosta molto da quanto fatto dalle precedenti. Nell’area attorno al campo da tennis coperto, in zona piscina, sono stati tagliati, tra ieri e oggi, almeno una trentina di alberi, una dozzina dei quali pioppi di grande dimensione alti fino a 20 metri e disposti principalmente in filare lungo il canale che delimita l’area. Due di essi, tra i più grandi, si trovavano accanto al Casale della Mora. Non dubito che si leveranno immediatamente a motivare l’intervento giustificazioni quali “messa in sicurezza”, “pulizia e sistemazione del verde pubblico”, addirittura “riqualificazione del verde”. Leggi il seguito di questo post »