Fondazione di Vignola: primo anno dell’era Manfredi

30 novembre 2014

E’ trascorso più di un anno dalla “elezione” di Valerio Massimo Manfredi a presidente della Fondazione di Vignola (vedi). E con il passare dell’anno 2014 si chiude anche la prima annualità intera della nuova gestione (come presidente e vicepresidente hanno ricordato nei giorni scorsi a mezzo stampa). Che non ha mancato di introdurre discontinuità rispetto ai due mandati della presidenza Zanasi. E di mettere in campo nuove progettualità: alcune molto convincenti, altre assai meno. In ogni caso non è opportuno rimandare la valutazione dell’operato dei nuovi organi della Fondazione di Vignola al termine dei quattro anni di mandato. Sebbene alcune scelte siano ancora in formazione ed alcune attività ancora in divenire è opportuno iniziare ad esprimere qualche valutazione. Anzi, proprio perché non tutto è già stato definito un po’ di dibattito pubblico è un fatto positivo. Magari pure utile. Ecco dunque un contributo. Leggi il seguito di questo post »


Manifesto per una nuova regione. Un documento dei sindaci PD delle città capoluogo dell’Emilia-Romagna

27 novembre 2014

Il 4 settembre scorso, pochi giorni dopo il ritiro del “suo” candidato alle primarie del PD per la scelta del presidente della giunta dell’Emilia-Romagna (vedi), il sindaco di Bologna Virginio Merola ha presentato un “documento programmatico” condiviso con i sindaci di alcune delle più importanti città capoluogo della regione. Oltre che dal sindaco di Bologna, il documento è stato sottoscritto dai sindaci di Ferrara (Tiziano Tagliani), Imola (Daniele Manca), Modena (Gian Carlo Muzzarelli) e Reggio Emilia (Luca Vecchi). “Manifesto per una nuova Regione” – questo il titolo (qui il documento in pdf). Non è chiaro quanto rimanga attuale terminata la capagna elettorale (e dopo il disastroso dato sulla partecipazione elettorale registrato il 23 novembre scorso: vedi). Vale comunque la pena prenderlo sul serio, visto che contiene una prospettiva di ridisegno degli equilibri del potere regionale che, se messo in pratica, toccherebbe i territori “periferici”, penalizzandoli (dunque anche questo territorio). Leggi il seguito di questo post »


Elezioni regionali 2014. Entusiasmo zero

21 novembre 2014

In un passato non troppo remoto la regione Emilia-Romagna era considerata un “laboratorio politico”: insieme un luogo di buon governo e di sperimentazione di politiche innovative. Nonostante questa regione rimanga saldamente ai primi posti in Italia, il divario rispetto all’Europa aumenta – come testimoniato dall’indice di competitività regionale UE relativo al 2013 (vedi). Tra le 262 regioni europee l’Emilia-Romagna si colloca al 141° posto per “competitività regionale”! Già solo questo dato testimonia del fatto che da tempo c’è qualcosa che non va (alle generali difficoltà dell’intero paese, si aggiunge l’appannamento delle politiche regionali caratterizzate da eccessivo continuismo). Ma il candidato PD destinato a subentrare a Vasco Errani dopo tre legislature non è affatto accreditato come figura in grado di ripristinare la capacità innovativa della Regione (vedi). Ovunque prevale scetticismo, quando non proprio ostilità o disaffezione. Basta chiedere in giro per raccogliere dichiarazioni di non partecipazione al voto in misura assai superiore che in passato. Leggi il seguito di questo post »


Vignola per “il Vignola”. Possibile che manchi uno spazio culturale su Jacopo Barozzi?

17 novembre 2014

Può sembrare paradossale ma a Vignola non c’è uno spazio culturale su Jacopo Barozzi detto “il Vignola”! Eppure, al di fuori dei confini della provincia, la nostra cittadina è conosciuta per due ragioni: le ciliegie (presso un pubblico assai ampio) e Jacopo Barozzi da Vignola (presso un pubblico più ristretto, ma comunque significativo). Fatto assai singolare nessuno dei due “prodotti vignolesi” ha un luogo della cultura, un museo o simili, in cui poter essere adeguatamente presentato ai cittadini residenti ed ai visitatori. Non lo è l’improbabile MAC-Museo all’Aperto del Ciliegio, un progetto fatto partire in sordina sotto l’amministrazione Denti e destinato a perdersi nell’irrilevanza (pdf). Mentre invece per Barozzi non c’è neppure quest’imbarazzo, non essendoci proprio nulla. Gli unici “segnaposto” sono una torta (anche questa con notorietà oltre i confini provinciali!) ed un bassorilievo (vedi) apposto sul palazzo che oggi chiamiamo Barozzi (per la consulenza che “il Vignola” ha dato alla progettazione, forse anche solo dei “corpi posteriori”: loggiato e scala “a lumaca”) anziché Contrari-Boncompagni (i nomi delle famiglie che ne hanno avuta la proprietà; il palazzo fu infatti costruito negli anni 1565-1568 per volontà di Ercole Contrari “il vecchio” che però morì nel 1570). C’è in verità, in aggiunta, anche una fontana (in piazzetta Ivo Soli) che l’allora sindaco Roberto Adani volle a forma pentagonale per ricordare palazzo Farnese di Caprarola (vedi), una delle più straordinarie realizzazioni di Jacopo Barozzi (forse la maggior parte dei 500mila euro impiegati per questa fontana potevano essere più utilmente destinati all’allestimento di un luogo “espositivo” dedicato a Barozzi). Leggi il seguito di questo post »


Serve un dibattito pubblico sul futuro dell’ASP

16 novembre 2014

Uno dei punti di forza dei servizi sociali del distretto di Vignola è stato a lungo la gestione associata, ovvero intercomunale. In questo ambito Vignola e gli altri comuni del territorio sono stati all’avanguardia. Ad esempio con la costituzione del Consorzio Intercomunale per i Servizi Sociali (COISS) l’1 aprile 1997. Poi fatto evolvere, secondo la normativa regionale, in Azienda di Servizi alla Persona (ASP) dall’1 gennaio 2007 (vedi). La costituzione della nuova azienda ha portato a confluire in essa anche le due “vecchie” IPAB di Vignola e Spilamberto, con l’idea che un unico contenitore consentisse di migliorare funzionalità ed efficienza. Quella svolta fu anche l’occasione di un dibattito nelle sedi istituzionali in cui si confrontarono due diverse visioni dell’assetto del welfare locale: un ulteriore potenziamento dell’ASP (secondo la logica “tutto il sociale in quest’unico contenitore”) versus un recupero di funzioni da parte dell’Unione ed il ridimensionamento dell’ASP a gestore di alcuni specifici servizi (strutture residenziali e semiresidenziali, assistenza domiciliare) (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Il documento programmatico di Stefano Bonaccini. Un’analisi

12 novembre 2014

E’ zeppo di strafalcioni. E questa scarsa attenzione alla forma riflette anche una certa povertà di elaborazione. Accanto ad aree tematiche definite, ve ne sono altre in cui si individuano obiettivi condivisibili, ma senza essere in grado di precisarne le modalità operative. Ma vi sono anche dei veri e propri buchi programmatici (della problematica dell’inquinamento ambientale e di come farvi fronte, ad esempio, non si dice una parola!). Uno sguardo minimamente lucido e critico mette in luce agevolmente le lacune del documento programmatico che Stefano Bonaccini (vedi) ha presentato a nome della coalizione ad egemonia PD che lo sostiene (pdf). E’ il segno, questa debolezza del programma, di un abbassamento della qualità della proposta politica del PD per questa regione. Leggi il seguito di questo post »


Anche Renzi contro l’assunzione di Luca Gozzoli in Provincia!

10 novembre 2014

C’è un passaggio del recente discorso all’assemblea ANCI fatto da Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e segretario del PD, che sembra proprio indirizzato all’assunzione di Luca Gozzoli come componente dell’ufficio di staff del presidente della Provincia di Modena Giancarlo Muzzarelli (vedi). Ma non è un plauso, bensì una critica! Renzi in sostanza dice che nel nuovo assetto i presidenti di Provincia non hanno bisogno – non debbono avere bisogno – di un proprio portavoce o di un proprio team. “Una sorta di servizio che si svolge alla comunità” – sono queste le sue parole nel descrivere il nuovo ruolo di presidente della Provincia. A Modena, “basso impero PD”, le cose vanno ovviamente in modo assai diverso! Leggi il seguito di questo post »


La Provincia del fare: un incarico per Luca Gozzoli

6 novembre 2014

Dopo aver pianto miseria e strepitato per i tagli ai trasferimenti alle province contenuti nella legge di stabilità in approvazione al Parlamento, il presidente della Provincia di Modena, Giancarlo Muzzarelli, scopre di avere comunque sufficienti risorse per offrire un contratto per quattro anni al collega di partito Luca Gozzoli. Così gira oggi la politica in questa parte dell’Emilia, ultimo bastione della “ditta”. In fondo la politica è “servizio”. Oppure no? Leggi il seguito di questo post »


Autovalutazione delle scuole. Cosa facciamo a Vignola?

5 novembre 2014

Non troppo distante da noi, a Cesena, il Liceo Statale “Vincenzo Monti” terrà, giovedì 6 novembre, un convegno pubblico dedicato all’autovalutazione d’Istituto (vedi). Un plauso. Si tratta di uno dei primi istituti scolastici in regione che di fatto avvia il processo di “autovalutazione d’Istituto”, come richiesto dal Ministero dell’Istruzione (vedi; su tale programma è stata emanata la circolare n.47 del 21 ottobre 2014: pdf). Il processo è di grande importanza e merita di essere seguito da ogni genitore con figli a scuola. Merita anche di essere supportato con forza dagli enti locali (vedi). Non deve passare il messaggio che è “roba” delle istituzioni scolastiche. Riguarda invece profondamente la comunità in cui le scuole sono insediate. Vediamo perché. E come supportarlo. Leggi il seguito di questo post »


Architettura e welfare community. Sul progetto di Paolo Portoghesi per la nuova casa protetta di Vignola

3 novembre 2014

Rendering_a1Una mano che si sospende e si allunga verso il centro della città” – così l’architetto Paolo Portoghesi rappresenta il tema guida del progetto per la nuova casa protetta di Vignola, come a voler intensificare le relazioni tra la struttura ed il resto della comunità (riducendo la sensazione di un “corpo separato” o forse anche “estraneo”). Il progetto, di cui conosciamo solo alcuni rendering, può piacere o non piacere. Sta di fatto che esso sollecita una riflessione sull’innovazione del nostro sistema di welfare locale. Passa necessariamente (o anche solo prioritariamente) per il contributo dell’architettura a disegnare i nuovi luoghi di cura? Vediamo. Leggi il seguito di questo post »