Marco Franchini, presidente dell’ASP G.Gasparini, vorrebbe convincerci che “il progetto di ristrutturazione della Casa Residenza [ovvero il cosiddetto Progetto Portoghesi: vedi] risponde alla più importante e valorosa delle sfide che la nostra società, sempre più invecchiata, ha davanti”. Ma la retorica della cura dei “nostri anziani” non basta a coprire i cattivi argomenti messi in circolazione a sostegno del progetto. Anzi, ad ogni nuova tornata argomentativa la proposta risulta meno convincente. Vorrei provare – ancora una volta – ad argomentare perché. Replicando a mia volta alla sua replica (vedi). Insomma, capisco che non è politicamente corretto affermarlo, ma il Progetto Portoghesi viene continuamente mescolato, ma il risultato non cambia. Poiché è inserito all’ordine del giorno della commissione non istituzionale sulla sanità prevista a Vignola per lunedì 3 ottobre è bene precisare ulteriormente perché non è affatto convincente. Leggi il seguito di questo post »
Il progetto Portoghesi verso il capolinea?
20 agosto 2016Giovedì 1 settembre ore 15 è convocato il Comitato di Distretto di Vignola con all’ordine del giorno, oltre ad altro, “determinazioni in ordine al progetto di costruzione di una nuova struttura residenziale per anziani (progetto Portoghesi)” (qui la convocazione: pdf). E’ un peccato che le sedute del comitato non siano pubbliche, come lo sono, ad esempio, quelle di un consiglio comunale. Purtroppo è la “nuova opacità” della governance locale – con un comune che “affida” parti importanti dei servizi per i propri cittadini ad enti di secondo livello, di cui però il consiglio comunale (e con esso i cittadini) perde capacità di controllo. L’impegno alla trasparenza ed alla partecipazione in questi “snodi”, contenuto nel programma “civico” del sindaco Smeraldi, rimane tuttora inapplicato (si veda quanto scritto a pag.28 del programma elettorale). Comunque sia, è bene ribadire che la ristrutturazione della casa protetta di Vignola con progetto affidato ad una archistar (Paolo Portoghesi od altri) non è una delle priorità di questo territorio. E neppure dell’ASP G.Gasparini che quel progetto ha sin qui promosso (vedi). Il tema vero rimane la qualità della vita degli ospiti (anziani non autosufficienti) e più in generale la qualità dei servizi residenziali, semi-residenziali, domiciliari, ecc. E’ bene non cadere nell’equivoco secondo cui sono le strutture a fare la qualità dei servizi (vedi). C’è dunque da sperare vivamente che il Comitato di Distretto e soprattutto i sindaci che ne fanno parte in rappresentanza delle corrispondenti amministrazioni facciano proprio questo orientamento, dopo alcuni anni di incertezza ed ambiguità rispetto ad un progetto troppo enfatizzato (del progetto si parla dal 2013: vedi).
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Riflessioni in merito all’articolo ‘ASP Gasparini: arte versus management?’, di Marco Franchini
19 aprile 2016Ciao Andrea, nel tuo post del 12 aprile 2016 (“ASP Gasparini: arte versus management?“: vedi) trovo diversi passaggi su cui vorrei esprimere alcune riflessioni. Ti dico fin da subito che non entrerò nel caso dell’ospite citato nell’articolo, se non in modo riservato e personale. Non perché mi manchino elementi a supporto (anche se il contesto riferito è molto generico), ma perché parlando di persone e non di numeri intendo difenderne senza “se” e senza “ma” l’intimità che questi importanti strumenti d’approfondimento, inevitabilmente, rischiano di valicare. Nel merito: tutti gli aspetti che mettiamo in campo, siano essi operativi, manageriali o culturali, devono ricondursi al miglioramento del servizio e avere al centro l’utenza. Se, dunque, il tuo articolo pone come elemento di rilevanza la centralità dei servizi nulla da eccepire. A loro dobbiamo in modo assillante rivolgere il nostro operato. Qui non si tratta di arte versus management o cultura contro operations, ma si tratta di operatori, responsabili e promotori culturali insieme verso l’efficace ed efficiente erogazione concreta di servizi. Per questa ragione, innanzitutto sui dati citati andrebbero fatte alcune specifiche di merito. Leggi il seguito di questo post »
ASP Gasparini: arte versus management?
12 aprile 2016“E’ la prima volta in Italia che si fa una cosa del genere, che per noi è parte del disegno organico di apertura alla città legato anche alla nuova sede progettata dall’architetto Paolo Portoghesi” – è quanto afferma, con una punta d’orgoglio, Marco Franchini, presidente dell’ASP G.Gasparini di Vignola (così sulla Gazzetta di Modena di oggi, 12 aprile 2016: pdf). Il riferimento è all’iniziativa “Theoria degli affetti: abitare le conseguenze”: l’artista Isabella Bordoni (vedi) vivrà per due settimane (giorno e notte) dentro alla casa residenza per anziani di via Resistenza a Vignola con l’obiettivo di realizzare un servizio fotografico da tradurre in mostra a beneficio della città (più installazione audio itinerante ecc.). Non c’è aspetto della vita quotidiana che non possa essere trasformato in arte o performance artistica – lo sappiamo da tempo. Ma mentre mi è chiaro che l’arte contemporanea vive (anche) di questo, confesso anche che mi aspetterei da parte dei vertici dell’ASP impegni meno artistici e invece più legati al management dei servizi ed al miglioramento della qualità della vita degli utenti. Insomma, mentre è chiaramente percepibile un meritorio intento di “relazione” tra l’ente e la città (“Lo scopo è che Vignola si metta in ascolto”, afferma Marco Franchini), non è ugualmente percepibile il lavoro, ugualmente “creativo” (ma poi da trasformare in routines), per migliorare la performance dell’ente e la qualità dei servizi che esso eroga. Leggi il seguito di questo post »
Serve un dibattito pubblico sul futuro dell’ASP
16 novembre 2014Uno dei punti di forza dei servizi sociali del distretto di Vignola è stato a lungo la gestione associata, ovvero intercomunale. In questo ambito Vignola e gli altri comuni del territorio sono stati all’avanguardia. Ad esempio con la costituzione del Consorzio Intercomunale per i Servizi Sociali (COISS) l’1 aprile 1997. Poi fatto evolvere, secondo la normativa regionale, in Azienda di Servizi alla Persona (ASP) dall’1 gennaio 2007 (vedi). La costituzione della nuova azienda ha portato a confluire in essa anche le due “vecchie” IPAB di Vignola e Spilamberto, con l’idea che un unico contenitore consentisse di migliorare funzionalità ed efficienza. Quella svolta fu anche l’occasione di un dibattito nelle sedi istituzionali in cui si confrontarono due diverse visioni dell’assetto del welfare locale: un ulteriore potenziamento dell’ASP (secondo la logica “tutto il sociale in quest’unico contenitore”) versus un recupero di funzioni da parte dell’Unione ed il ridimensionamento dell’ASP a gestore di alcuni specifici servizi (strutture residenziali e semiresidenziali, assistenza domiciliare) (vedi). Leggi il seguito di questo post »
Architettura e welfare community. Sul progetto di Paolo Portoghesi per la nuova casa protetta di Vignola
3 novembre 2014“Una mano che si sospende e si allunga verso il centro della città” – così l’architetto Paolo Portoghesi rappresenta il tema guida del progetto per la nuova casa protetta di Vignola, come a voler intensificare le relazioni tra la struttura ed il resto della comunità (riducendo la sensazione di un “corpo separato” o forse anche “estraneo”). Il progetto, di cui conosciamo solo alcuni rendering, può piacere o non piacere. Sta di fatto che esso sollecita una riflessione sull’innovazione del nostro sistema di welfare locale. Passa necessariamente (o anche solo prioritariamente) per il contributo dell’architettura a disegnare i nuovi luoghi di cura? Vediamo. Leggi il seguito di questo post »
Con Paolo Portoghesi si torna a parlare di architettura a Vignola. Per la casa protetta dell’ASP G.Gasparini
25 luglio 2013Sembra che siano passati secoli dall’ultima volta che si è parlato di architettura a Vignola. In realtà erano solo pochi anni fa. Era infatti nella legislatura passata. Quando il sindaco Roberto Adani aveva coinvolto Ben Van Berkel (vedi) nell’ipotesi di riqualificazione dell’ex-mercato ortofrutticolo di Vignola e aveva lanciato un concorso di progettazione internazionale per il nuovo “polo scolastico” – entrambi progetti poi abbandonati. Vicino a noi, invece, un progetto affidato ad un famoso architetto è stato realizzato: mi riferisco alla nuova biblioteca comunale di Maranello (vedi), progettata da Arata Isozaki (vedi). E’ dunque assolutamente sorprendente che oggi sia un amministratore giovane e “periferico” (rispetto ai centri del potere locale), il presidente dell’ASP G.Gasparini (vedi), Marco Franchini, a proporre alla città di Vignola l’ipotesi di un intervento affidato ad un noto architetto: Paolo Portoghesi (vedi). E’ quanto avvenuto pochi giorni fa. L’obiettivo? Dare qualità, grazie a una nuova architettura e a nuovi arredi, alla casa protetta per anziani di Vignola. Leggi il seguito di questo post »
Che succede all’ASP G.Gasparini di Vignola? Un comunicato di Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
4 dicembre 2012Riporto di seguito il comunicato emesso oggi, 4 dicembre 2012, da SEL- Forum “Welfare socio-sanitario” e SEL Terre di Castelli a proposito del progressivo impoverimento di funzioni e competenze dell’Azienda di Servizi alla Persona (ASP) G.Gasparini di Vignola, l’azienda incaricata dell’offerta dei servizi di assistenza domiciliare e dei servizi semi-residenziali e residenziali per minori, disabili ed anziani. Condivido in pieno questo grido d’allarme.
L’ASP di Vignola, nata nel 2007, tra le prime in regione, rischia di scomparire per sempre. Nell’arco di 5 anni, questa Azienda si è vista sottrarre e privatizzare un pezzo dopo l’altro. Prima il Servizio sociale professionale e l’Area Minori che sono stati assegnati all’Unione Terre di Castelli. Quest’anno sono state privatizzate, attraverso il sistema dell’accreditamento, la struttura protetta e il Centro Diurno di Spilamberto, il SED (Servizio Educativo Domiciliare) e il SAD (Servizio Assistenza Domiciliare) e in questi giorni si sta facendo strada l’ipotesi che venga smantellato quasi totalmente il servizio amministrativo. Leggi il seguito di questo post »
Pasticciaccio brutto/5. Pubblicato atto di nomina e CV di Giuseppe Novembre
15 gennaio 2012L’atto di nomina ed il curriculum vitae di Giuseppe Novembre sono stati infine pubblicati all’albo pretorio! Con la loro pubblicazione i cittadini hanno a disposizione ulteriori elementi per valutare la vicenda. Si conferma così quanto stiamo dicendo da tempo: il sig. Giuseppe Novembre non ha i titoli richiesti dallo statuto dell’ASP G.Gasparini di Vignola per entrare a far parte del consiglio di amministrazione – lo stiamo dicendo dall’inizio di questa vicenda (vedi)! Risulta dunque chiaro che il motivo per cui è stato scelto sta nell’essere il segretario dei Giovani Democratici dell’Unione Terre di Castelli – la nomina configura così un caso di occupazione delle istituzioni da parte del Partito Democratico, il partito che esprime il sindaco di Vignola e la maggior parte dei sindaci del territorio. Oggi però sappiamo anche qualcosa in più. Sappiamo che il sindaco di Vignola ha “preso per il naso” l’intero consiglio comunale, omettendo informazioni rilevanti quando ha dovuto rispondere ad una “domanda di attualità” sulla vicenda (presentata dalla lista civica Vignola Cambia). Omissione di informazioni – un modo disinvolto per “raccontarla”. E questo la dice lunga sul senso delle istituzioni del primo cittadino vignolese. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »
Pasticciaccio brutto/4. Tentativi di insabbiamento?
10 gennaio 2012Incredibile, ma vero. Il capitolo relativo alla nomina di Giuseppe Novembre, segretario dei Giovani Democratici dell’Unione Terre di Castelli, nel consiglio di amministrazione dell’ASP G.Gasparini (in violazione di quanto prescritto dallo statuto) non è ancora concluso! Intanto perché la nomina non è ancora perfezionata, visto che la delibera dell’organo nominante non risulta al momento pubblicata nell’albo pretorio online dell’azienda (vedi). Eppure la nomina del sig. Giuseppe Novembre è avvenuta, al più tardi, nella seduta dell’assemblea dei soci del 15 dicembre scorso (vedi). Sono passati più di 25 giorni e l’atto non è ancora reso pubblico! Cosa succede? Ma non è tutto. Il segretario direttore generale del comune di Vignola, Carmelo Stracuzzi, interviene a gamba tesa cercando di evitare al sindaco Daria Denti l’impegnativo onere di dare risposta ad un’interrogazione sulla vicenda presentata da Chiara Smeraldi, consigliere comunale della lista di cittadini Vignola Cambia. Insomma, c’è materia per un ulteriore “capitolo” sulla vicenda. Intanto il PD di Vignola (e modenese) continua a tacere. Segno di un crescente imbarazzo sulla vicenda? Vediamo. Leggi il seguito di questo post »