Si sta progressivamente sfaldando la targa affissa per ricordare i 400 anni dalla nascita di Jacopo Barozzi, illustre architetto nonché cittadino vignolese (1507-1573). La targa è collocata sulla facciata di Palazzo Barozzi, sul lato destro di chi guarda, e venne lì posta il 6 ottobre 1907 alla presenza del ministro della pubblica istruzione Luigi Rava (la vicenda è raccontata in modo dettagliato nel libro realizzato da Giuliano Grandi, Vignola per “Il Vignola”. Commemorazione di Jacopo Barozzi nel IV centenario della nascita – 1907. Cronaca delle celebrazioni di un centenario, Vignola, 2007, specialmente alle pp.138-148). L’iniziativa allora venne presa da un “comitato vignolese” appositamente costituito per le celebrazioni barozziane. La targa in bronzo è opera dello scultore Giuseppe Graziosi ed è inserita in una lastra di “pietra serena” (arenaria) che, da qualche anno, mostra i segni inferti dal tempo. A più di un secolo dalla collocazione l’arenaria si sta sfaldando (degrado già documentato dalle foto del 2007, e che nel frattempo è ulteriormente progredito). Il “verbale della inaugurazione” della targa a Jacopo Barozzi, riportato per intero nel libro di Giuliano Grandi (p.142), si chiude così: “il sig. Favali avv. Secondo Vice Presidente del Comitato, ha dichiarato di consegnare – siccome consegna – al sig. Muzzioli rag. Pietro Sindaco del Comune, che dichiara di accettare nel nome e nell’interesse dell’Amministrazione che ha l’onore di rappresentare la Targa di cui sopra con assicurazione che sarà gelosamente conservata a perpetuo ricordo del ‘Novello Vitruvio’ dell’Architettura moderna”. Seguono le firme autografe di Favali, del sindaco di Vignola (Pietro Muzzioli) e di altri, tra cui l’autore dell’opera, Giuseppe Graziosi. Ecco. Sarebbe bene tener fede a quel solenne impegno – “gelosamente conservata”. Prima che ulteriori lastre d’arenaria si distacchino bisognerebbe davvero metter mano all’opera di manutenzione e restauro. Ce la farà il nostro sindaco, erede di quello di allora?