Politica 2017 a Vignola. Un bilancio

31 dicembre 2017

E’ sempre buona cosa cercare di fare periodicamente un bilancio dei fatti della politica. Ancora di più relativamente all’anno che oggi finisce, il 2017, che per Vignola è stato certamente un anno straordinario – o, se preferite, fuori dall’ordinario. Quattro sono i momenti che vanno ricordati: (1) il collasso della maggioranza civica che aveva vinto le elezioni comunali nel 2014 a seguito della spregiudicatezza politica dell’allora sindaco Mauro Smeraldi sull’affare Coop (vedi); (2) la più grande raccolta di firme della storia di Vignola – più di 3.000 firme per dire di no al progetto di spostamento ed ampliamento del supermercato Coop (vedi); (3) la vittoria della coalizione di centrodestra e del suo candidato a sindaco, Simone Pelloni, al ballottaggio del 25 giugno; (4) l’avvio della legislatura da parte della nuova maggioranza tra luci ed ombre. Quest’ultimo non è in realtà un fatto concluso, ma l’avvio di un processo: i nuovi amministratori si sono insediati ed hanno iniziato a fare delle cose, alcune convincenti altre meno. Ma si tratta per l’appunto dell’inizio di un percorso che durerà 5 anni (al momento non è lecito aspettarsi sorprese) e su cui è prematuro, indubbiamente, un giudizio, anche se alcune cose si possono già dire. Leggi il seguito di questo post »


Fine anticipata della legislatura. Scorrono i titoli di coda

29 gennaio 2017

h_rocky-mountainE’ terminata il 28 gennaio 2017, anticipatamente, la legislatura. L’amministrazione Smeraldi si ferma a metà. E’ l’effetto delle dimissioni di 10 consiglieri comunali su 16: 4 della lista civica Vignola per tutti, 5 del PD, uno M5S. La crisi aperta dall’uscita dalla maggioranza della lista Vignola per tutti è stata portata a termine grazie al sostegno fondamentale del PD. Bisogna dare atto a questo partito di essersi presentato in consiglio a schiena dritta, senza cedere agli inviti del sindaco Mauro Smeraldi a puntellare la sua non-più-maggioranza. Decade dunque il consiglio ed il sindaco Smeraldi è il primo sindaco vignolese, da quando c’è la legge elettorale n.81/1993, che non porta a termine la legislatura. Una figura tutt’altro che brillante e che si spiega non con un’ipotetica “congiura”, ma con l’incapacità del sindaco di essere il leader della maggioranza che lui stesso ha voluto e con cui si è presentato agli elettori nel 2014. Già si annuncia una campagna elettorale al veleno (Smeraldi ha annunciato di ricandidarsi), così come al veleno è stata questa ultima seduta del consiglio comunale. Leggi il seguito di questo post »


Il giorno della memoria il PD si ricorda di essere opposizione

27 gennaio 2017

La battuta viene facile: nel giorno della memoria il PD si ricorda di essere opposizione. Ed è una buona notizia – molti non ci avrebbero scommesso (io tra questi: vedi). Striminzito è il comunicato rilasciato il 27 gennaio dopo l’intensa discussione del consiglio direttivo nella serata di giovedì 26. E, ad essere sinceri, il comunicato non è proprio un capolavoro di chiarezza (vedi). Comunque, il passaggio cruciale è questo: “Pur avendo sempre agito con responsabilità e nell’interesse della collettività vignolese, il Partito democratico chiede ora al sindaco di prendere atto della situazione che la sua stessa maggioranza ha determinato e, in coerenza, di rassegnare le sue dimissioni con effetto immediato.Leggi il seguito di questo post »


Verso l’abbraccio tra Smeraldi e il PD

25 gennaio 2017

Aspettiamoci il peggio. Meglio non indulgere in alcun ottimismo. Sulla scena locale scarseggia la lucidità, scarseggia la responsabilità, scarseggia la capacità politica. Il sindaco – oramai è evidente a tutti – è mosso da una fortissima determinazione a portare a termine il “progetto Coop”, tanto da non aver avuto alcuna remora a far scoppiare la maggioranza ed a calpestare persino la “sua” lista civica, Vignola Cambia (che sempre più ha assunto la fisionomia di una lista “personale” del sindaco, non più di una “lista di cittadini”: vedi). E dopo aver ammesso un “errore di valutazione” nell’aver promosso l’alleanza del 2014 (così le dichiarazioni su Il Resto del Carlino – Modena di oggi, 25 gennaio 2017) nasconde però il fatto che ci sarebbero conseguenze da pagare (si chiamerebbe responsabilità politica), con dimissioni dovute. A sua volta il PD che in questa esplosione della maggioranza “civica” dovrebbe vedere l’occasione del riscatto ne è invece intimorito e non sa che fare. Sullo sfondo si percepisce – si percepisce, eccome – l’ombra degli interessi economici forti che, soprattutto quando la politica è debole, hanno modo di giocare un ruolo nel determinare la traiettoria di sviluppo (o inviluppo) della città. Leggi il seguito di questo post »


Il lungo inverno del PD vignolese

15 gennaio 2017

La chiusa dell’intervista del sindaco di Vignola è al veleno: “l’assenza del PD all’opposizione è totale: ha 5 consiglieri, ma è come non esistessero …” (così su Il Resto del Carlino – Modena del 31 dicembre 2016: pdf). Impossibile dargli torto. Il PD è davvero scomparso. Il 2016 doveva essere l’anno del rilancio, con il superamento del lungo periodo di “commissariamento” seguito alla débacle elettorale del 2014. Infatti a gennaio 2016 veniva incoronato segretario il baldanzoso giovane Federico Clò (vedi). Nei primi mesi si registrava un certo attivismo, magari scomposto e senza una chiara strategia. Ma subito dopo anche quello è scomparso. Ne è seguito il nulla. Non è il primo post che dedichiamo al tema – già in passato abbiamo provato a scuotere il partito (vedi). Inutilmente. Ma ora è passato esattamente un anno, un anno del nuovo segretario. Un bilancio è d’obbligo (e qui … li si aiuta). Anche perché il 2019 si avvicina. Leggi il seguito di questo post »


Il PD di Vignola sempre più piccolo, sempre meno significativo

17 novembre 2016

Il 2019 è lontano (è l’anno in cui si terranno le prossime elezioni comunali), ma il PD quelle elezioni le ha già perse – se stiamo alla sua inconsistenza in questa prima metà della legislatura. Questo il mio pronostico. Risale all’inizio di ottobre un comunicato del partito in cui dichiarava “Paralisi dell’azione della maggioranza” (vedi). Prima di allora mesi di letargo. Dopo di allora ancora … letargo. Il fatto è che ad essere paralizzato è in realtà il PD stesso. La maggioranza ha imparato a convivere con le proprie tensioni e l’amministrazione “civica” è di nuovo al lavoro: è avviato un percorso partecipato per un nuovo statuto della biblioteca comunale (vedi), è in corso la redazione del nuovo Piano Urbano del Traffico (vedi), è stata portata a termine la trattativa con il demanio ed acquisita l’area della stazione ferroviaria (pdf) e ci si appresta a definire il bilancio di previsione 2017 (ed altro ancora). Difficile intendere tutto ciò come “paralisi dell’azione della maggioranza”. Se invece si guarda a quanto non sta facendo l’opposizione allora risulta chiaro che ad essere paralizzato è il PD. Nessuna iniziativa né in consiglio comunale, né verso la città. Alla mancanza d’azione si affianca però anche un vuoto d’idee. Ecco perché è facile prevedere che, dovesse continuare ancora per un po’ questa modalità operativa, molto difficilmente consegnerà al PD una qualche chance di vittoria alle elezioni comunali del 2019. Dall’irrilevanza di oggi si arriva facilmente ad una nuova sconfitta elettorale nel 2019. Leggi il seguito di questo post »


Una seconda chance per la maggioranza civica

6 ottobre 2016

Dopo le fortissime tensioni interne di fine estate (con il rischio concreto di una fine prematura della legislatura) la maggioranza “civica” si dà una seconda chance. Essa sarà tale, tuttavia, solo se i compositi problemi esplosi nelle settimane scorse (dopo un lungo periodo di incubazione) hanno davvero dato maggiore consapevolezza a tutti – sindaco, assessori, consiglieri comunali – che occorre un diverso metodo di lavoro. Insomma, se l’episodio è stato (ribadisco: per tutti) occasione di apprendimento. Il “dispositivo” messo in campo (variamente denominato: gruppo di lavoro, cabina di regia, direttivo, ecc.) serve a garantire maggiore coordinamento e condivisione – nel tentativo di recuperare il sin qui mancato equilibrio tra ruolo di sindaco e ruolo di leader della maggioranza (vedi). Occorre tuttavia evitare il rischio che si trasformi anche in un luogo di decisioni (rispetto a cui non ha legittimità), decisioni che invece vanno mantenute negli appositi organi: giunta e consiglio sul versante istituzionale; liste civiche allargate sul versante “politico”. Questo è il nodo cruciale da presidiare. Se la “stabilizzazione” andasse a scapito del confronto aperto e del coinvolgimento ci si ritroverebbe assai presto con un nuovo fronte di problemi. Considerazioni che possono apparire astruse o cavillose, ma che sono fondamentali per gestire un’impresa collettiva come questa. Nel frattempo anche il PD dice qualcosa, interrompendo un lungo periodo di afasia (vedi). Ma “dire qualcosa” non è di per sé sufficiente. Leggi il seguito di questo post »


Ma il PD di Vignola è ancora vivo?

4 ottobre 2016

Una delle opere iconiche della Pop Art è il disegno di una pistola dalla cui canna si srotola il fumetto “bang!”. E’ la metafora perfetta del PD di Vignola. Che oramai ha rinunciato a fare qualsiasi “rumore”. Così non disturba. Lo si è visto chiaramente in quest’ultimo mese e mezzo, segnato da tensioni fortissime nella maggioranza “civica” (vedi). Con il rischio concreto – lo ha affermato il sindaco – di una fine prematura della legislatura. Eppure in tutto questo bailamme il PD di Vignola è riuscito nella strepitosa impresa di non dire nulla. Nulla. N-U-L-L-A. Insomma, non sono neppure stati capaci di fare “bang!”. Ovvero di chiedere conto alla maggioranza di quello che stava succedendo. Di impegnarla a dimostrare alla città d’essere ancora una maggioranza e di essere in grado di realizzare il programma con cui si è presentata agli elettori. Di risolvere le proprie tensioni in modo trasparente, senza accordi sottobanco. Negli ultimi 4 mesi sono stati capaci solo di un comunicato su via Libertà (vedi). Fatto senza troppa convinzione. Evidentemente per dimostrare innanzitutto a se stessi d’essere vivi. “Vedete? Abbiamo fatto pure un comunicato su via Libertà, per contrastare (sic) il progetto del senso unico!” Vivi? C’è da dubitarne. Di sicuro non vitali. E in ogni caso, ugualmente di sicuro, non sono rilevanti. Eppure il neo-segretario Federico Clò si era atteggiato a castigatore della maggioranza civica (vedi). Ed il neo-capogruppo in consiglio comunale, Niccolò Pesci, aveva solennemente dichiarato, all’atto dell’insediamento nella carica, che non avrebbe “fatto sconti all’attuale maggioranza al governo della città” (vedi). Per fortuna! Mai si era vista nella storia di Vignola un’opposizione più irrilevante e più povera d’idee. Leggi il seguito di questo post »


Il PD di Vignola privo di idee

15 marzo 2016

Non ho difficoltà a riconoscere che l’attuale amministrazione “civica” non ha al momento soddisfatto le aspettative di innovazione suscitate dopo il rocambolesco successo elettorale del giugno 2014 (vedi). Alcune importanti novità ci sono state (vedi), ma altre mancano all’appello. Ci sarebbe dunque spazio per un’opposizione sia incisiva, sia politicamente intelligente (in grado cioè di far percepire un progetto diverso di città mentre esercita il diritto-dovere di critica). Purtroppo oggi il PD di Vignola non è in grado di esercitare questo ruolo. Basta leggersi i (pochi) comunicati stampa prodotti dal nuovo corso del neo-segretario Federico Clò (a cui a suo tempo abbiamo augurato “buon lavoro”: vedi, proprio perché la democrazia vive di una responsabile e possibilmente intelligente dialettica tra chi amministra e chi sta all’opposizione). Se il buongiorno si vede dal mattino, dalle parti del PD di Vignola è ancora notte fonda! Leggi il seguito di questo post »


Federico Clò nuovo segretario del PD di Vignola

19 gennaio 2016
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Prima Pagina, 18 gennaio 2016, p.12.

Classe 1993, il nuovo segretario del PD di Vignola, Federico Clò, ha dunque 22 anni. Fargli gli auguri di buon lavoro è pertanto il minimo. Quello che a me sembra un gesto temerario a quell’età – l’accettare un incarico altamente impegnativo: la “ricostruzione” del partito vignolese dopo la sconfitta epocale del 2014 (vedi) – ad altri potrà sembrare assolutamente normale. Addirittura banale. Chi ha fatto per un po’ vita di partito sa che banale non è. Comunque, Federico Clò è stato eletto, unico candidato, al congresso che il PD di Vignola ha tenuto domenica 17 gennaio. Leggi il seguito di questo post »