Confesso che non ci credevo. Pensavo che fosse una mission impossible. Tant’è che avevo già scritto, in anticipo, un commento alla sconfitta dell’aggregazione civica. L’ho cestinato. Invece il miracolo è avvenuto. Mauro Smeraldi diventa sindaco di Vignola dopo il ballottaggio! Ha avuto il 50,78% dei voti (4.791 voti su 9.435 voti validi; 9.614 i votanti, pari al 53,66% degli aventi diritto). Il PD va per la prima volta all’opposizione. Giancarlo Gasparini si ferma al 49,22% (4.644 voti). Per la cronaca: 114 schede nulle; 61 schede bianche; 4 voti contestati e non assegnati. Il “momento Renzi” non è sufficiente al PD di Vignola per garantire la vittoria al candidato Gasparini. Il “rinnovamento”, ovvero la “rottamazione”, di un intero gruppo di persone, dirigenti e candidati al consiglio, e la pretesa discontinuità con l’amministrazione Denti neppure. Alla fine le tre liste civiche (Vignola Cambia, Città di Vignola, Vignola per tutti) ed il loro candidato, Mauro Smeraldi, ottengono un risultato storico. Per la prima volta dal dopoguerra l’amministrazione di Vignola non è targata PD. Sono invece tre liste civiche, portatrici di orientamenti in parte diversi, ma che hanno lavorato per mesi per definire un programma comune di innovazione per la città, ad andare al governo per la legislatura 2014-2019.

Mauro Smeraldi in piazza durante la campagna referendaria per l’acqua pubblica (foto del 9 aprile 2011)
Il PD ha ovviamente criticato questa coalizione civica che, in forza di un lavoro programmatico intenso e di un programma condiviso, ha tuttavia costruito una compagine sufficientemente solida e credibile (lo testimonia proprio il 33,98% del primo turno). Anche la presenza di alcuni esponenti della Lega Nord non ha alterato il profilo “civico” della coalizione (basti pensare al consigliere che ha ottenuto più preferenze di tutti: Simone Pelloni) e del suo programma. Questa era in effetti la scommessa e le cose sono andate esattamente così. Non voglio certo dire che tutti gli elettori vignolesi hanno pienamente compreso ed apprezzato il senso dell’operazione. Ma non c’è dubbio che le tre liste civiche (Vignola Cambia, Città di Vignola, Vignola per tutti) hanno svolto egregiamente la loro funzione, raccogliendo consensi in bacini elettorali differenziati a supporto di un programma condiviso. L’operazione che da altre parti non ha avuto successo (per stare in zona: il riferimento è a Spilamberto), lo ha avuto invece nel caso vignolese, consentendo a Mauro Smeraldi di portare il candidato PD al ballottaggio (e “solo” con undici punti percentuali di differenza – nonostante il “momento Renzi”), cosa nient’affatto scontata. Il resto è storia di oggi. Mauro Smeraldi diventa sindaco al ballottaggio grazie ad uno scarto di 147 voti. Ora occorre mettersi al lavoro con serietà e determinazione per soddisfare le aspettative suscitate di cambiamento, di buon governo, di innovazione.

Confronto tra primo turno e ballottaggio: voti ottenuti da Giancarlo Gasparini e da Mauro Smeraldi. Per Gasparini -1.005 voti; per Smeraldi +513 voti.
Ecco la composizione del nuovo consiglio comunale di Vignola (16 consiglieri più il sindaco). Sindaco: Mauro Smeraldi. Dieci consiglieri di maggioranza: Vignola Cambia 4 (Chiara Smeraldi, Enzo Cavani, Erio Ricchi, Monica Maisani); Vignola per tutti 4 (Simone Pelloni, Marco Sirotti, Claudia Grandi, Gianfranco “Ugu” Uguzzoni); Città di Vignola 2 (Francesco Rubbiani, Giorgia Cristoni). Sei consiglieri di minoranza: M5S 1 (Nadia Piseddu); PD 4 (Giancarlo Gasparini, Niccolò Pesci, Federico Clò, Antonia Zagnoni); La Vignola che Vogliamo 1 (Enrico Bazzani). Qui i dati ufficiali dal sito web del Ministero degli Interni (vedi).
COMPLIMETI
Ed ora vorrei fare Vostra questa frase:
Come si dice nel Rugby: “Qualunque talento non può nulla se non collabora con la squadra.”
Davide Satrioni
adesso puoi chiudere il blog..la tua missione è compiuta..grazie Andrea per aver dato tutto…e avermi insegnato tanto. Sergio
speriamo che non chiuda iora il blog se no la sua mission sarebbe davvere poca cosa se si limitasse a una resa dei conti col PD.
Quanto alle persone nelle 3 liste alcune certamente positive e su cui riporre piena fiducia, altre discutibili, almeno per me e per la mia idea che ‘troppo liquido’ non faccia bene alla politica anche se ora pare molto di moda parlarne e straparlarne.
Buon lavoro, vi seguiremo con molto interesse
Guarda Alessandra, la “mission” di questo blog non è mai stata la “resa dei conti con il PD”. Certo, una parte consistente (ma comunque minoritaria) dei mille post di questo blog sono di critica dell’operato dell’amministrazione vignolese, ed in specie dell’amministrazione Denti. D’altro canto da qualche parte bisognava pure dibattere un modo di fare politica tutto piegato verso il marketing. Ma è stato anche il luogo dove sono state formulate proposte o per nuove politiche, per nuovi assetti istituzionali, per nuove modalità di partecipazione dei cittadini. Forse gli scritti “polemici” risaltano di più, ma di sicuro sono inframezzati con molti altri di “proposta”. Solo per fare un esempio di proposte avanzate in questa campagna elettorale:
1. Pedonalizzare il centro storico:
https://amarevignola.wordpress.com/2014/02/18/un-sasso-nello-stagno-della-campagna-elettorale1-pedonalizzare-il-centro-storico/
2. Tre pensieri sulla politica culturale:
https://amarevignola.wordpress.com/2014/04/01/un-sasso-nello-stagno-della-campagna-elettorale2-tre-provocazioni-sulla-cultura/
3. Innovare la governance socio-sanitaria:
https://amarevignola.wordpress.com/2014/04/14/un-sasso-nello-stagno-della-campagna-elettorale3-innovare-la-governance-di-sociale-e-sanita/
4. Rigenerare la democrazia locale:
https://amarevignola.wordpress.com/2014/04/27/un-sasso-nello-stagno-della-campagna-elettorale4-rigenerare-la-democrazia-locale/
Se AmareVignola continuerà (è pur sempre un “lavoro” che conduco da sette anni!) lo farà all’incirca con le medesime caratteristiche. Magari un po’ meno questioni “puntuali” ed un po’ più ragionamenti sistematici su politiche di settore. In ogni caso nulla è deciso.
Caro Andrea, mi fa piacere che almeno ora tu riesca ad allineare le tre liste che oggi hanno vinto a Vignola, all’operazione senza successo di Spilamberto. Cosa che non ti è riuscita invece durante tutta la campagna elettorale, nella quale hai fortemente sostenuto per Spilamberto il candidato sindaco del PD, Costantini. Cosa ha impedito lo stesso accostamento prima di ora non ci è ancora dato sapere. Nata dalla precedente Lista Spilamberto Solidarietà Ambiente, la Lista Spilamberto Libera e Responsabile si presentava come unica lista senza alcuna appartenenza partitica, anch’essa formata di persone dai diversi orientamenti, che hanno lavorato instancabilmente per quattro mesi su un programma completo delle cause che hanno generato i problemi, di soluzioni proposte, fino alla faticosa ricerca della copertura finanziaria necessaria per realizzarle. Programma che sicuramente hai potuto consultare assieme a quello del PD… Il mio rispetto per la libertà di pensiero e di stampa si estende fino all’incoerenza, quindi ti rinnovo i miei complimenti per il tuo blog, qualche volta ben documentato e puntuale. Complimenti soprattutto a Mauro Smeraldi e alle tre liste che a Vignola sono riuscite nella difficilissima impresa di sradicare il PD, che a Spilamberto invece dobbiamo tenerci per almeno altri cinque anni.
Ciao Paola, ci sono più risposte che potrei dare a questa tua osservazione. Ed in effetti proverò a mettere in luce le diverse motivazioni per cui, per Spilamberto, ho ritenuto e ritengo tuttora quella di Umberto Costantini un’ottima proposta (un giudizio peraltro condiviso dagli elettori di Spilamberto, o meglio dai votanti, che nella misura di poco meno del 60% ha scelto Umberto come sindaco – e bisognerà partire riconoscendo che si tratta di un risultato strepitoso). La prima risposta è che le persone contano. Con i loro comportamenti, la loro capacità di visione, la loro energia fanno la differenza. Umberto si è trovato consigliere comunale (per la prima volta) nel secondo mandato del sindaco Lamandini. Chiunque conosce la politica sa che è una delle condizioni peggiori. Io l’ho visto all’opera nel consiglio dell’Unione Terre di Castelli – è stato uno dei pochissimi, assieme a Simone Pelloni, anche lui giovane consigliere (ma vignolese e della Lega Nord) – ad esercitare davvero il ruolo di consigliere, con interventi, proposte, mozioni, interpellanze. E’ venuta da lui, giovane consigliere alla prima esperienza, l’idea della “fusione dei comuni” – prospettiva su cui si può anche dissentire, ma che comunque pone un tema che nessun amministratore dovrebbe lasciare cadere: come rafforzare la capacità di governo ed il peso politico di questo territorio (ed anche come superare quel “deficit di democrazia” che l’esperienza dell’Unione ha evidenziato). Ho seguito le primarie tra lui e Daniela Barozzi e mi sono convinto, ancora di più, che ha le qualità del vero leader politico. Certo, poi vedremo se ha anche capacità di tenuta in un ruolo difficile come quello di sindaco. Io scommetterei sul sì. Le persone contano dunque per le idee e le capacità che mettono in campo. E questo a volte mi fa considerare di minor rilievo il dove sono schierate. A Castelvetro, ad esempio, ho apprezzato tanto l’impegno di Roberto Monfredini nel M5S, quanto quello di Ernesto Amico nel PD. Tutte e due persone di valore che ho conosciuto seguendo la vicenda del Comitato No centrale a biomasse Inalca. Ma poi – e questa costituisce la seconda risposta – io non sono affatto anti-PD, visto che io stesso vengo da quella esperienza. Ne vedo i limiti (assai evidenti in quei territori, come il nostro, segnati da ininterrotto governo da decenni), ma anche i pregi (che pure ci sono). Comunque, a me interessano le idee per una nuova politica, una nuova gestione del territorio, un maggiore rispetto per l’ambiente, ecc. Da qualche parte il PD ha saputo davvero farsi interprete di questa prospettiva di cambiamento. Da altre parti ci ha magari provato, ma senza credibilità (per me è il caso di Vignola). Questo è quello che penso.
Nooo! non chiudere…anzi ora, ancora di più, continua a tenerci informati (possibilmente con obiettiva equidistanza) controllando “moment by moment” che il programma annunciato venga rispettato e, perchè no, anche migliorato.
Grazie.
Diana
P.S.: scusa, ma come si fa a togliere quella brutta facciotta verde che appare accanto alla mia mail?…non mi piace!
alessandra, non ho il piacere di conoscerti, ma SOLO ADESSO CI RIVELI CON MAGNANIMA INNOCENZA che la maggioranza che ha vinto è troppo liquida ? ma scherzi o lo sei daVVERO ?
Adesso Decenzio capisco che sei abituato a dialoghi di ben più alti contenuti, ma non serve fare lo spiritoso con Alessandra…Capisco anche che l’ustione non si è ancora rimarginata…Capisco anche che vuoi tenere alta la tensione…ma fattene una ragione e se è vero che noi siamo liquidi…non mi pare che voi foste molto solidi…e ( se permetti, questa volta con un pizzico di polemica), neppure all’interno del partitone troppo coesi…quindi…se anche qualcuno di noi è ingenuo, lascia stare per favore…vai oltre…altrimenti poi riparte la campagna elettorale …che mi sembra conclusa. O no?
Stefano Bonaccini, segretario regionale del PD, ha richiamato l’attenzione su un dato oramai inequivocabile. Non esistono più “rendite di posizione perenni”. Anche nelle zone storicamente vocate ad una parte politica (l’Italia bianca del Nord-Est, l’Italia rossa del Centro) lo “zoccolo” dei consensi ereditati dalla storia passata non è più sufficiente. Cresce dunque il numero di comuni in cui la congiuntura ed i fattori messi in campo ad ogni specifica elezione possono far saltare i risultati attesi. Afferma Bonaccini: “questo voto ci consegna tramontata l’idea che esistano rendite di posizione perenni. Vale per gli altri, si vedano le splendide affermazioni al Nord, come Pavia e Bergamo, o in città come Pescara e Campobasso, e vale anche per noi, a partire da Livorno, Perugia e Padova.”
http://www.europaquotidiano.it/2014/06/09/bonaccini-se-questa-non-e-una-vittoria-la-matematica-e-unopinione/
E’ così. Cresce dunque il numero dei comuni che risultano “contendibili”, in cui cioè il risultato non è scontato. E’ quanto è successo a Vignola. Un risultato strepitoso anche perché, come ho ricordato nel post, avvenuto nell’ambito di una congiuntura segnata dal “momento Renzi”, dunque nient’affatto favorevole alla proposta “civica”. E tuttavia mi sembra sia stato l’unico caso in Emilia-Romagna, in comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti (dunque con sistema elettorale a doppio turno), in cui a vincere è stato un “candidato civico”. Vuol dire davvero che qualcosa di straordinario è successo a Vignola.
Elisabetta Gualmini fa considerazioni analoghe: “I risultati del secondo turno delle comunali, combinati con gli esiti del primo, mandano un messaggio forte e chiaro. Vince chi cambia. Chi propone facce nuove e programmi che appaiono credibili.
E quanto più i partiti tradizionali riescono a rinnovarsi nella leadership e nei messaggi, a proporre candidati che segnano uno scarto rispetto alla deriva nostalgica in cui i due poli principali si erano chiusi negli ultimi anni, tanto più i movimenti di protesta come il M5S si sgonfiano, derubati della loro stessa essenza, battuti sul loro stesso terreno.
L’elettore fluttuante con cui abbiamo imparato a fare i conti dalle elezioni politiche di un anno fa, non lo freghiamo più. Non basta la nostalgia. Né il rimpianto o la malinconia. Perché l’elettore infedele è anche brutale. Il giovane non vota più come gli dicono i genitori, la moglie se ne infischia dei suggerimenti del marito, e il marito decide di testa sua, non c’è collega o amico che tenga.”
http://www.lastampa.it/2014/06/10/cultura/opinioni/editoriali/vince-solo-chi-cambia-SLcisFOhCo6SztseZ6n08K/pagina.html
Bella l’intervista di Valerio a Smeraldi, sul Carlino Modena di oggi.
Il carro dei vincitori sarà presto aperto? No eh?!?! A quello che si sente…
Incorruttibili e indefessi difensori del PD, uomini e umarèl, soldati e soldatini, sono già pronti, a quanto di sente, a saltare sul carro che ha vinto! Fate attenzione a chi imbarcate. I servi non servono a nulla.
Speriamo siano solo voci infondate..
mah
ora pensiamo alla sicurezza…. alla delinquenza,piaga del capoluogo
e alle aziende del territorio,massacrate da politiche sciagurate
Infatti, Smerieri, noi così poco coesi abbiamo perso, voi così liquidi da avere bisogno di diversi contenitori per assumere una forma, evaporerete alla seconda estate, o alla terza. E in ogni caso, io non ho interessi da difendere, così posso aspettare, senza che nessuno mi pari le terga. Con più tempo per guardare dentro al circolo PD, dove c’è molto da fare. Scusa il ritardo nella risposta…..