Festa degli alberi 2013: chiaro segno del fallimento di una politica

Pochissimi degli oltre 24.000 cittadini vignolesi si sono accorti dell’edizione 2013 della “festa degli alberi”. Quest’anno sarebbe in effetti la quarta edizione, l’ultima di questa legislatura. E quest’anno è la più spenta. La più inconsistente. Giusto un “segnalino” per il calendario. Degna conclusione di una politica fallimentare di sensibilizzazione culturale e di promozione del verde urbano. L’assessore Mauro Scurani ci ha provato. Purtroppo senza successo. Ma con l’amministrazione Denti non poteva che andare così. L’impressione (che, peraltro, abbiamo avuto per molti altri “progetti”) è che fosse ricercato più l’effetto in termini di marketing che di sostanza.  Adesso che possiamo valutare retrospettivamente questa iniziativa, passando in rassegna i risultati conseguiti (decisamente scarsi) sappiamo che è così. L’amministrazione Denti non passerà alla storia per aver istituito “la festa degli alberi” a Vignola, ma piuttosto per aver fatto “la festa agli alberi” (vedi).

Inaugurazione del parco di via di Mezzo. Peccato che la manutenzione del verde pubblico sia disastrosa! (foto dell'8 giugno 2013)

Inaugurazione del parco di via di Mezzo. Peccato che la manutenzione del verde pubblico sia disastrosa! (foto dell’8 giugno 2013)

[1] “Alberi e città. Sette giorni dedicati agli alberi e al futuro del verde urbano” – è il titolo che campeggia su una locandina affissa alla bacheca del municipio. Ma dei sette giorni di iniziative non c’è traccia! Quest’anno ci si è limitati ad un incontro di esperti, di fatto rivolto a pochi tecnici del verde (venerdì 22 novembre ore 9.30 presso la biblioteca Auris). Inoltre la “settimana” vedeva oggi (ma l’iniziativa sarà spostata al prossimo sabato, causa maltempo) la piantumazione di 278 alberi, il numero corrispondente ai nati 2012, come previsto da una legge nazionale del 1992 (vedi) e poi di nuovo dalla legge n.10 del 14 gennaio 2013 (vedi). Insomma, di anno in anno la “festa degli alberi” si è ridotta sempre di più e sempre meno ha saputo coinvolgere i cittadini. Il contributo che essa ha dato alla crescita della consapevolezza sull’importanza degli alberi in città è pari a zero, come è zero il coinvolgimento di scuole, realtà associative, quartieri, insomma dei cittadini di Vignola. Il programma 2013 della “festa degli alberi” è così striminzito che l’amministrazione comunale si vergognava a farne un comunicato stampa. Che in effetti non c’è (qui quello del 2012: pdf). L’unico comunicato stampa emesso riguarda la piantumazione degli alberi – si tratta del comunicato n.124 del 22 novembre 2013 (pdf). Che riproduce sostanzialmente quello degli anni precedenti.

Un albero di castagno piantato da cittadini (di nascosto dall'amministrazione!) in uno dei parchi vignolesi (foto del 18 marzo 2013)

Un albero di castagno piantato da cittadini (di nascosto dall’amministrazione!) in uno dei parchi vignolesi (foto del 18 marzo 2013)

[2] Priva di eventi e priva di alcun significativo coinvolgimento di cittadini la “festa degli alberi” promossa dall’amministrazione comunale è diventata un vuoto simulacro. Appunto una iniziativa utile solo per farci un comunicato stampa (nel 2013 neppure quello!). Insomma, anche da questo specifico punto di vista questa legislatura (2009-2014) evidenzia un chiaro fallimento. Di tutta la politica del verde (sic) praticata dall’amministrazione Denti in questi anni non resterà alcuna traccia – con l’eccezione (lodevole sì, ma decisamente insufficiente) degli alberelli piantumati secondo le norme di legge: un albero per ogni nuovo nato (ma poi pessimamente curati, tant’è che una quota non trascurabile di quegli alberelli non è più in vita!). Non lo ripeteremo mai abbastanza: la qualità di un’amministrazione si misura, in tempi di downsizing della pubblica amministrazione e di spending review, nel “consolidamento della città”, ovvero nella sua cura e manutenzione (vedi), e nel coinvolgimento  dei cittadini in queste attività (vedi), almeno quanto nell’innovazione della città. E da questo punto di vista l’amministrazione Denti è stata una pessima amministrazione. Priva di visione, priva di idee, priva di capacità.

Manifestazione in difesa dei tigli di via Liberta (foto del 24 agosto 2013). E' la vera "festa degli alberi".

Manifestazione in difesa dei tigli di via Liberta (foto del 24 agosto 2013). E’ la vera “festa degli alberi”.

[3] Eppure poteva non andare così. Gli ingredienti per fare qualcosa di significativo c’erano tutti, anche in una condizione di carenza di risorse.

  • Una parte significativa della popolazione residente a Vignola è infatti sensibile verso i temi ambientali, apprezza gli alberi (nonostante richiedano cura e, a volte, provochino pure disagi) ed è anche disposta a “mobilitarsi” per curare e far crescere il patrimonio verde della città, come testimoniano anche alcuni piccoli episodi di “guerrilla gardening” nel quartiere Vescovada (vedi), presso le scuole (vedi), nelle nuove urbanizzazioni di Brodano (vedi).
  • Sensibilità per il verde e “cultura ambientale” non sono date una volta per tutti. Possono essere fatti crescere, se a tal fine si provano a governare i “fatti urbani” che implicano il verde e gli alberi. I conflitti, ad esempio, possono giocare un ruolo importantissimo (e positivo), visto che sono uno dei fattori più potenti di catalizzazione dell’attenzione e che innescano processi che possono generare cultura (nuove conoscenze, nuove consapevolezze e sensibilità, nuovi riti). E di conflitti (es. tra chi gli alberi li vuole abbattere e chi invece li vuole salvare) è piena la città. Pensiamo alle principali vicende che hanno punteggiato questa legislatura: prima l’intervento di sistemazione su via Barella (vedi); poi l’intervento di sistemazione di via Libertà (vedi); a monte il processo di progettazione partecipata di “via della Partecipazione” (vedi); a lato la realizzazione del parco di via di Mezzo (vedi). E sopra tutto ciò la cornice di un PSC tanto importante per il futuro della città, quanto sottovalutato come “strumento” di produzione culturale (vedi). Tutti episodi che potevano dare un contributo ricchissimo alla produzione di una cultura di maggiore attenzione al verde urbano ed all’ambiente (vedi). Ma così non è stato, anche per i tatticismi e l’atteggiamento manipolatorio e di chiusura che quest’amministrazione ha esibito.
  • Una grande occasione di “sensibilizzazione” era poi data dall’opportunità di realizzare il secondo, per dimensioni, parco pubblico vignolese: il parco di via di Mezzo (vedi). In quell’occasione si poteva attivare un percorso di progettazione partecipata che chiamasse i cittadini a “lavorare”, a discutere ed a confrontarsi, sul valore del verde urbano, sui criteri della sostenibilità dei parchi e sul contributo che gli alberi danno al benessere in città (vedi). Nulla di tutto ciò è stato fatto. L’occasione è stata semplicemente sprecata. Maldestramente sprecata. Ed ora il “nuovo” parco di via di Mezzo, frutto di un pessimo progetto (vedi), è diventato una landa desolata, il “parco delle erbacce” – una delle peggiori realizzazioni in assoluto in tema di verde urbano a Vignola (vedi).
Il parco di via di Mezzo secco, infestato da erbacce, con una dislocazione disfunzionale delle alberature. Doveva essere inaugurato il 30 giugno scorso (foto del 13 agosto 2012)

Il parco di via di Mezzo secco, infestato da erbacce, con una dislocazione disfunzionale delle alberature. Doveva essere inaugurato il 30 giugno 2012. E’ stato inaugurato l’8 giugno 2013 (foto del 13 agosto 2012)

[4] Queste sono le occasioni mancate, le opportunità che questa amministrazione non ha saputo cogliere, ma ha semplicemente buttato. Ad esse si aggiungono altre occasioni mancate, altre incapacità, altre mancanze di visione – strettamente collegate al tema del verde urbano. Ad esempio non si è fatto nulla per cercare di mobilitare i cittadini nella cura della città, sulla base dello “scambio simbolico” tra maggiore partecipazione e coinvolgimento nelle decisioni importanti e nel processo di pianificazione, da un lato, ed impegno alla cura, manutenzione, sorveglianza, animazione, dall’altro (vedi). Ribadisco. Si poteva fare diversamente. Si poteva fare molto meglio pur in una condizione di scarsità di risorse. In effetti a metà del 2009, proprio prendendo spunto dalla mobilitazione in difesa dei tigli di via Libertà (“Non il mio nome”: vedi), si traeva la conclusione che anche il conflitto può costituire una risorsa: “come spesso succede è grazie ad un conflitto che una popolazione più ampia di quella direttamente coinvolta focalizza l’attenzione su un tema – in questo caso proprio il “valore degli alberi”.” Allora auspicavo che proprio quella vicenda potesse spingere l’amministrazione ad aprire spazi di confronto, discussione, apprendimento in città, contribuendo ad una “mobilitazione cognitiva” diffusa. Fosse stato così la “festa degli alberi” avrebbe avuto un senso, trattandosi di una celebrazione che si innestava su pratiche quotidiane e diffuse di attenzione al verde (vedi). Ma così non è stato. L’edizione 2013 certifica il fallimento di una politica. Sempre che di solo marketing non si trattasse.

La lettera che il sindaco Daria Denti ha mandato, in occasione della "festa degli alberi" 2013, alle famiglie a cui è nato un figlio nel 2012 (fonte: fb)

La lettera che il sindaco Daria Denti ha mandato, in occasione della “festa degli alberi” 2013, alle famiglie a cui è nato un figlio nel 2012 (fonte: fb)

PS Le famiglie dei 278 bambini nati nel 2012 hanno ricevuto in questi giorni la lettera del sindaco che li informa della messa a dimora del “corrispondente” albero. Riportiamo qui i riferimenti di legge per l’obbligo di “un albero per ogni nuovo nato”.In attuazione  degli  indirizzi  definiti  nel  piano  forestale nazionale, i comuni provvedono, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero  nel territorio comunale.” (Art.1, comma 1 della legge 29 gennaio 1992, n. 113 Obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica: vedi). Inoltre: “Entro il termine di cui al comma  1,  l’ufficio  anagrafico comunale  fornisce  informazioni  dettagliate  circa   la   tipologia dell’albero e il luogo dove l’albero e’ stato piantato  alla  persona che ha richiesto la registrazione anagrafica.” (Art.1, comma 2)

PPS Sulla legge n.10/2013 si veda anche il commento di Stefano Corazza: vedi.

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