Crolla la capacità di manutenzione e cura della città

Come ti volti vedi un pezzetto di città che urla: ho bisogno di manutenzione!!!!” ha scritto un amico su facebook. Sì, era riferito a Vignola. Sembra un’eco delle conclusioni di Via della partecipazione, quando (era l’inizio della legislatura: dicembre 2009) i cittadini fissarono tra i principi inderogabili per l’azione dell’amministrazione anche questo: “manutenzione, manutenzione, manutenzione” (vedi). Invece Vignola è paese di inaugurazioni (sempre meno, in verità!), ma non di manutenzioni! Lo conferma la situazione della città. Sempre meno curata. Con sempre meno lavoro di manutenzione. Vediamo.

Uno degli ingressi alla città, da qualche anno contrassegnato da un ulivo secco. Segnale di benvenuto? (foto del 14 luglio 2013)

Uno degli ingressi alla città, da qualche anno contrassegnato da un ulivo secco. Segnale di benvenuto? (foto del 14 luglio 2013)

[1] Ringhiere divelte e non riparate per mesi, in alcuni casi anni. Un vecchio ulivo da tempo secco che offre bella mostra di sé in un’aiuola “sponsorizzata” all’ingresso della città. Arredi vecchissimi non sostituiti nei parchi (nonostante gli annunci del sindaco a mezzo stampa). L’aiuola verde, con tanto di alberi (due dei quali segati a metà altezza, ma rimasti così da un anno), di via Ponte Muratori diventata un pezzo di giungla urbana. La siepe che delimita il parcheggio di Corso Italia mai potata da quando è stato inaugurato (era il 2004). Fontanelle inaccessibili ai bambini e spesso circondate da acqua stagnante (vedi quella del parco della biblioteca: vedi). Le lastre della pavimentazione rotte e divelte da anni (vedi dove via Castelvecchio si immette in piazza dei Contrari). Persino il mosaico disegnato da Gino Covili (ubicato al centro delle Corti) da anni perde i pezzi senza che nessuno si senta chiamato in causa (vedi)!

Ringhiera a protezione dei pedoni all'imbocco di via Cesare Battisti. E' così da un anno (foto del 13 luglio 2013)

Ringhiera a protezione dei pedoni all’imbocco di via Cesare Battisti. E’ così da un anno (foto del 13 luglio 2013)

Non li vedo solo io questi segni di degrado urbano. Me li segnalano, invece, moltissimi cittadini – da quando hanno scoperto AmareVignola, che si occupa e preoccupa della città. Così Gianluca segnala i cubetti di porfido che si staccano dalla pavimentazione in Corso Italia ed i ciottoli divelti in viale Mazzini. Giovanni richiama l’attenzione sul manto stradale (con annesse buche) su diverse vie cittadine. Rita lamenta lo stato in cui si trova la lavanda ai bordi della pista ciclabile che costeggia via Nazario Sauro (quella del cimitero). Nicola osserva che le piante pensili nel cortile interno della biblioteca, schiacciate a terra dalla neve in febbraio, non sono ancora state risollevate (e siamo a luglio). Davide mi avvisa dell’abbandono di rifiuti ingombranti per le vie cittadine, senza che le autorità intervengano. Finanche una signora che riconoscendomi come “blogger” (odio questo termine) mi ferma per strada per segnalarmi lo stato eccessivamente rigoglioso – da urban jungle – del verde pubblico in alcune aiuole. Insomma, Vignola è una città che ogni giorno si scopre più “rotta” e brutta. A volte anche un po’ meno civile. Ma che non ha la capacità di reagire. A partire dai propri amministratori, sindaco in primis, che fanno finta di niente. Di non vedere.

Il cortile interno della biblioteca. Le piante sono a terra dalla nevicata all'inizio dell'anno. Sono passati più di 6 mesi (foto del 20 luglio 2013)

Il cortile interno della biblioteca. Le piante sono a terra dalla nevicata all’inizio dell’anno. Sono passati più di 6 mesi (foto del 20 luglio 2013)

[2] Non basta addurre come ragione il calo delle risorse a disposizione dell’amministrazione comunale. In un bilancio di quasi 18 milioni di euro (vedi) è chiaramente una questione di priorità – la cura e la manutenzione della città non rientrano tra queste, per cui le risorse sono state progressivamente tagliate. Ma se le risorse scarseggiano, le idee per fronteggiare una tale situazione – migliorando la performance senza aumentare le risorse – sono proprio zero. In realtà cose da fare ce ne sarebbero tante – a partire da un programma di ri-connessione dei cittadini con il proprio ambiente urbano. Lavorare perché cresca giorno dopo giorno la quota di coloro che pensano e dicono “I care!”. E dunque agiscano di conseguenza. Per fare ciò bisogna però partire dall’inizio, ovvero dal coinvolgimento dei cittadini nel governo della città a partire dall’atto più importante: la definizione del bilancio, ovvero l’allocazione delle risorse. Dove sono finiti gli incontri di quartiere sul bilancio promessi nel programma elettorale (vedi)? Ed anche: che fine hanno fatto i proclami sul coinvolgimento dei cittadini nella progettazione degli interventi urbani? Significativa è la vicenda del “nuovo” parco di via di Mezzo – nato male e “vecchio”, senza alcun coinvolgimento dei residenti del quartiere e dei cittadini (vedi).

Da qualche anno non viene più fatta manutenzione al filare di lavanda che abbellisce la pista ciclabile lungo via Nazario Sauro (foto del 13 luglio 2013)

Da qualche anno non viene più fatta manutenzione al filare di lavanda che abbellisce la pista ciclabile lungo via Nazario Sauro (foto del 13 luglio 2013)

Quartiere per quartiere, zona per zona serve un confronto costante nel tempo per decidere assieme cosa deve e può fare l’amministrazione comunale, quale aiuto possono dare le associazioni presenti, i comitati, i cittadini singoli. Servirebbe, dunque, quello che oramai quattro anni fa abbiamo chiamato “patto di quartiere” (vedi). A testimoniare che si vuol far sul serio, poi, occorre che ogni pezzetto di patrimonio pubblico (parco, aiuola, monumento, ecc.) ed ogni arredo urbano riporti un numero di telefono ed un indirizzo e-mail per segnalare la necessità di intervento quando ci sono problemi di manutenzione. E poi servirebbe un po’ di coraggio per “socializzare” le segnalazioni dei cittadini, così da far vedere che ci sono altri interessati al “bene pubblico” e da offrire l’opportunità di monitoraggio sui tempi di intervento (o le ragioni di non-intervento) dell’amministrazione – il contrario di quanto avviene oggi con il sistema di segnalazione web RilFeDeUr che invece “privatizza” le segnalazioni (vedi). Si potrebbe continuare. Inutile però tenerla lunga se nell’amministrazione comunale nessuno si interessa al tema. Anzi. La vicenda dell’ostello comunale Casale della Mora testimonia che essa è parte del problema: l’incapacità di governo genera degrado e abbandono (vedi). Per questo il premio IgNobel per la non-cura della città spetta d’obbligo all’amministrazione Denti (vedi).

Un altro degli ingressi alla città: l'aiuola verde su via Ponte Muratori. Perfetto esempio di urban jungle (foto del 14 luglio 2013)

Un altro degli ingressi alla città: l’aiuola verde su via Ponte Muratori. Perfetto esempio di urban jungle (foto del 14 luglio 2013)

PS Tutte le foto utilizzate a corredo di questo post (solo un piccolo campionario di quello che si vede in città) sono state scattate tra giugno e luglio 2013 (solo l’ultima è del maggio 2013).

Altro esempio di urban jungle: qui siamo in via Barella e, tra l'aiuola e la ringhiera delle case ci sarebbe un marchiapiede. Inghiottito dalla giungla (foto del 6 luglio 2013)

Altro esempio di urban jungle: qui siamo in via Barella. Tra l’aiuola e la ringhiera delle case ci sarebbe il marciapiede. Inghiottito dalla giungla (foto del 6 luglio 2013)

Un pezzo di pavimentazione in centro storico: è così da anni - qui siamo in via Castelvecchio, alla confluenza con Piazza dei Contrari (foto dell'8 giugno 2013)

Un pezzo di pavimentazione in centro storico: è così da anni – qui siamo in via Castelvecchio, alla confluenza con Piazza dei Contrari (foto dell’8 giugno 2013)

La siepe che delimita il parcheggio di Corso Italia: a quando la potatura? (foto del 14 luglio 2013)

La siepe che delimita il parcheggio di Corso Italia: a quando la potatura? (foto del 14 luglio 2013)

Arredi del parco di via Ungaretti: residuati della "grande guerra"? (foto del 25 giugno 2013)

Arredi del parco di via Ungaretti: residuati della “grande guerra”? (foto del 25 giugno 2013)

La fontanella nel parco della biblioteca: e poi il sindaco emette ordinanze per la lotta alla zanzara tigre? (foto del 20 luglio 2013)

La fontanella nel parco della biblioteca: e poi il sindaco emette ordinanze per la lotta alla zanzara tigre? (foto del 20 luglio 2013)

Una fioriera in centro storico: qui via Cantelli. Arredo "urbano"? (foto dell'1 giugno 2013)

Una fioriera in centro storico: qui via Cantelli. Arredo “urbano”? (foto dell’1 giugno 2013)

Nessuna manutenzione, da tempo, nelle aiuole urbane: qui lungo via per Sassuolo, alla confluenza con via della Pace (foto del 6 luglio 2013)

Nessuna manutenzione, da tempo, nelle aiuole urbane: qui lungo via per Sassuolo, alla confluenza con via della Pace (foto del 6 luglio 2013)

Arredi del Parco E.Berlinguer in via Ragazzi del '99 (foto del 18 maggio 2013)

Arredi del Parco E.Berlinguer in via Ragazzi del ’99 (foto del 18 maggio 2013)

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9 Responses to Crolla la capacità di manutenzione e cura della città

  1. lanfrancoviola2011 ha detto:

    Quello che viene qui denunciato, non crediate sia un brutto vezzo solo dell’amministrazione di Comunale di Vignola.
    Oramai tutti gli assessori, di ogni ordine e grado, come di città grandi e piccole, sono ossessionati dal problema della loro rielezione, il prossimo anno. Pertanto, cercano di inaugurare tutto ciò che possono, nella speranza di acquistarsi la gratitudine ed il voto di qualcuno gratificato
    da tante generosità pelosa. A Ferrara hanno recentemente prima ristrutturato,poi inaugurato uno spazio Teatrale OFF all’interno di orrendi capannoni artigianali che invece avrebbero dovuto essere demoliti in quanto in prossimità delle Mura cittadine
    http://www.estense.com/?p=316811
    Senza però nemmeno precisare il costo di tale ristrutturazione, né il numero presunto di spettacoli che vi verranno effettuati.
    Ne consegue che anche a Ferrara, ovunque in città la MANUTENZIONE lascia a desiderare. Ovviamente soldi per tutti non ci sono più.

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Ciao Lanfranco, purtroppo è così. La politica vive sempre più spesso di eventi e sempre meno di routines. Perde di credibilità giorno dopo giorno, e per colpire i propri cittadini si compiace degli “effetti speciali”. Che a volte risultano di una banalità disarmante. La manutenzione, la cura quotidiana dei luoghi si deve invece basare su routines. Sulla quotidianità di azioni, interventi, segnalazioni, coinvolgimenti, rendiconti. Bisognerebbe saperla organizzare questa quotidianità della manutenzione (magari anche sperimentando forme di coinvolgimento dei cittadini – sono convinto che si possa fare molto di più di quel nulla che si fa oggi) e poi anche saperla raccontare. Ma nessuno se ne preoccupa. E invece sarebbe un modo, per politici ed amministratori, per recuperare credibilità.

      • lanfrancoviola2011 ha detto:

        Purtroppo ,ciò che manca in quasi tutti gli amministratori, da quello che leggo, è l’AMORE per la propria città e per il proprio lavoro.
        Per arrivare a galleggiare ,nel mondo dei compromessi, ( e noi sappiamo bene come si chiamano quelli che galleggiano) sono disposti a tutto, come si impara dai Media ogni giorno.
        E non dipende dal colore politico, ma dalla logica s-partica che ne condizione le scelte quasi sempre.
        Quello che mancano sono persone non disposte, magari come un normale Renzo Tramaglino a non sottostare ai vari Don Rodrigo.
        Basta leggere i commenti, che appaiono qui, molti dei quali anonimi.
        “Spes ultima dea” dicevano gli antichi. Quindi speriamo bene.

  2. lanfrancoviola2011 ha detto:

    Proverbio : ” Per un martello, il mondo è fatto di chiodi.”
    e quindi neanche di MANUTENZIONI

  3. Andrea ha detto:

    Post molto significativo!
    Volevo inoltre segnalare il primo “morto” del parco di via di Mezzo.
    Si è rotta (o almeno non c’è più) una parte dell’altalena a carosello ovvero non ci sono più i sedili!
    Diciamo che era l’unico gioco che potevano fare i bambini più piccoli! Speriamo in una pronta sostituzione!
    Comunque volevo farvi conoscere il sito:
    http://www.decorourbano.org/
    dove si possono fare le segnalazioni di “ciò che non va” e dove i Comuni, tramite credenziali, possono gestire la pratica e nel caso chiudere positivamente la segnalazione.
    Direi che in un territorio come Vignola sia ancora fattibile!
    E sarebbe una bella pubblicità per l’attuale amministrazione che si troverebbe uno strumento conoscitivo “già fatto” che però di contrappunto si potrebbe trasformare in un boomerang….!

  4. Gio ha detto:

    Può essere semplicemente incapacità, ma in questo caso l’ultima associazioni di volontari riesce ad avere molta più cura degli spazi loro affidati. Nonostante la crisi il parco della piscina o l’oratorio sembrano territori alieni e non penso che il parroco abbia trovato la gallina delle uova d’oro, anche lui come il polivalente faranno quel che possono. Non posso credere che non si possa fare meglio…oppure c’è una scelta consapevole di voler distruggere tutto ciò che è stato fatto prima, lasciare deperire e appassire la città. La lady di ferro inglese tagliò tutti i servizi sociali in modo radicale per educare i cittadini a non chiedere a non pretendere nulla dallo stato. Il bello è che ha funzionato per diversi anni, ma poi i cittadini si sono risvegliati in un paese devastato, senza neanche capire cosa fosse esattamente successo. Ho paura che la strategia sia: non posso manutenere Vignola e non ho idea di fare niente per migliorarla, quindi vi educo ad una città stile profondo meridione d’Italia e vi abituo a considerare l’aiuola, la pista ciclabile, il marciapiede, la pulizia, come beni di lusso superflui da non richiedere in tempi di crisi. Anzi l’azione tende a dimostrare che la cura della città era lo spreco di una società ricca che non ha ancora saputo adattarsi ai nuovi tempi. Se non si è capaci di curare ad un livello adeguato la città, si abbassa drasticamente il livello, in modo che questo diventi la nuova normalità. Basta spostarsi di qualche chilometro per scoprire che altri comuni, ad esempio Maranello, non hanno adottato questa strategia di abbandono, ma provano a resistere alla crisi. I grandi momenti di crisi avrebbero bisogno di grandi segnali di fiducia, avrebbero bisogno della consapevolezza che una comunità non si arrende e reagisce, con una nuova scultura, un viale alberato, una fontana, una piazza o un’aiuola fiorita, si facevano queste cose quando eravamo molto più poveri di oggi, erano un modo per dire che si credeva in un futuro migliore futuro… e per fortuna che i nostri antenati hanno buttato i soldi in quel modo, un modo che ha reso bello questo paese.

  5. Luciano Credi ha detto:

    Io penso che anche tu Andrea possa essere qualcuno che censuri… detto ciò perché si é vero che il mio commento deviava… ma il punto di vista politico é solo per chi vedi oh include tutti dai 0 ai 115 anni?

    Fare una crociata antiDaria attaccandoti su queste cose é riuscito bene nel 2009… ma perché, perché l’intelligentissimo ma inesperto (all’epoca e non su questioni lavorative)avvocato Costanzini con Vignolaperme ruppe gli schemi anni prima. Dico inesperto per quella occasione perché gli fecero credere che lo avrebbero ricoperto di allori ma poi alla fine lo hanno scaricato e gli altri hanno fatto fortuna. Ecco adesso vuoi raccontare che la Daria sbaglia tutto ma poi chi ci guadagna se lei non sarà più sindaco… la tua famiglia? intanto la Daria a te e alla Smeraldi(non aveva nessun diritto legale nel dire nello scontro fatto il piscina fra Denti e Fiorini che lei era lì in triplice veste, localismo vergognoso…) in data odierna vi ha cotto a fuoco lento, voi se volete essere competitivi per il 2014 dovete fare un bel tagliando. E poi che cazzo c’entra Viola con Vignola il suo accanimento contro
    la nostra amministrazione da uno che vive e non ha legami con il nostro territorio dovrebbe essere oggetto d’indagini. Tu Andrea se fai credere che sarai il nuovo messia e non lo sarai nel 2014 potresti anche far i bagagli, alla gente alla palle di uno che dice di essere autoctono e genio vignolese se non torna favorevole se ne frega. La manutenzione migliore in realtà dipende più che dal sindaco dal sistema con cui lavorano gli operai del comune. Zocca quando feci l’obiettore aveva un capouomini durissimo, ma i lavori dove intervenire o non li sceglieva lui non il sindaco ed era bravissimo. Ora anche per coprire una buca abbiamo bisogno di un appalto. Il caro consigliere Zaccarini(io lontano dal suo bersanismo, ma stimo questa persona…) ti trova intelligentissimo anche se non condivide quello che dici… io penso la stessa cosa sulle tue capacità ma mi rendo conto che la Daria mediaticamente ha già cotto te e la Smeraldi, quando si fa una maratona si deve pensare che bisogna percorrere 42 km e non 100 metri. Queste cose le devi dire alla gente e la manuntezione a Vignola é sinceramente un problema di secondo piano, si é vero non é quella di Locarno ma rispetto alla media delle città italiane non é terribile, e da noi le risorse non sono le stesse che nel canton ticino…

    Andrea fidati di me senza Marco Sirotti Fiorini non sarebbe mai arrivato al ballottaggio, ma non per i voti che ha portato ma per il ceto sociale che lo sosteneva, che ora non credo in data odierna sostenga te o la Smerladi, queste cose le devi capire, non é bello trovarsi fregati politicamente ed umanamente parlando come é capito da certe false promesse all’intelligentissimo avv. Costanzini… Sirotti fu un grande condottiero ma non siattaccava solo certe cose e anche non sempri Andrea come io e come tu le persone umane dici cose giuste… Ora devi scegliere con questo clima non si può andare avanti fino al giugno 2014, perché quando si litiga politigamente parlando a farne le spese sono sempre i più deboli, quindi calmati un attimo e buone vacanze.

    • lanfrancoviola2011 ha detto:

      Spett.le Dott.Luciano Credi visto che lei si chiede metaforicamente ” che cazzo c’entra Viola con Vignola ?” provo a risponderle.
      A Vignola ho amici ivi residenti che sento telefonicamente spesso come qualche volta capito a trovarli.
      In più il Castello di Vignola è GEMELLATO con il Castello Estense di Ferrara ed entrambi si trovano nel cuore della città ed entrambi non sono mai diventati dei veri attrattori Turistici per l’insipienza dei vari castellani, che si sono succeduti nel tempo.
      Potrei continuare ,ma mi fermo qui per carità di patria.
      Ho riletto due o tre volte il suo intervento ed ho capito solo che si tratta in sostanza di lamentele per beghe ,che la preoccupano,in una lotta cittadina di potere , fatta per l’approssimarsi delle elezioni amministrative.
      Esaminare quanto accade a Vignola, per me invece è altamente istruttivo e persino consolatorio.
      Significa che nella “m…a” non ci siamo solo noi a Ferrara.
      Quale sia il suo ruolo politico s-partico non mi è chiaro, mentre mi è chiaro che, come nell’Inferno di Dante, lei si augura solo che nessuno faccia l’onda. ( on line )
      Poiché sono un curioso, ho cercato e trovato sempre on line, il suo curriculum

      Fai clic per accedere a credi_o.pdf

      che ho trovato molto interessante, ma dal quale non sono però risalito alla sua attuale professione/ attività
      Se nel suo prossimo intervento volesse illuminarmi in merito gliene sarei grato
      distinti saluti

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Vedi Luciano, nonostante tu sia particolarmente verboso ed un po’ evanescente io pubblico tutto quello che scrivi basta che abbia un minimo di attinenza con quello di cui si parla. Se ogni tanto non è così mi perdonerai se rispedisco il commento al mittente. Come policy di questo blog si vorrebbe un po’ d’ordine. Altri intendono il web diversamente e accettano tutto. Qui non è così. E’ importante saperlo. Vedi:
      https://amarevignola.wordpress.com/questo-sito/
      Detto questo debbo dire che sono in disaccordo con tutto quanto dici. E questo non è di per sé rilevante, fino a quando non si argomenta il perché. Per punti:
      (1) Non ho l’ambizione di “fare una crociata antiDaria”, ma siccome sono davvero tante le cose che non mi piacciono di questa amministrazione (tra le poche che fa e quelle, di più, che non fa) mi prendo la libertà di dirlo. Un po’ di competenze le ho e le metto a frutto come “cittadino competente” che è stanco di “bere” quanto propinato da amministratori (e partito di maggioranza, il PD). Come un po’ di gente può testimoniare, ho svolto diverse osservazioni critiche all’operato del sindaco Adani quando ero consigliere comunale nella legislatura 2004-2009. Ma di Adani avevo stima, visto che l’ho visto lavorare da vicino (ciò non significa che non commettesse errori). Oggi proseguo un lavoro iniziato nella precedente legislatura (il blog ha preso il via nel novembre 2007), con una nuova amministrazione in cui all’opera c’é una sindaco di cui non ho stima (l’ho vista al lavoro da vicino) e che ha formato una giunta di cui personalmente non salverei praticamente nessuno (e li ho seguiti da vicino in questi anni – me lo vorrai riconoscere). Su AmareVignola ci sono più di 800 post. E tutti quelli che esprimono una valutazione o un giudizio sull’operato dell’amministrazione sono comunque argomentati (per questo sono spesso lunghi – ed i lettori si lamentano!). AmareVignola ha la pretesa di fare controinformazione. Questo sì. Diciamo un “correttivo” rispetto all’ufficio stampa del comune, che invece vede la “vita in rosa”. Tutto qua. Un esempio? La vicenda della ciliegia di Vignola IGP. Se oggi tutti sanno che NON è stata un successo e se anche il presidente del Consorzio e l’assessore provinciale debbono ammettere pubblicamente che “ci sono stati problemi” è grazie all’operazione trasparenza fatta su AmareVignola, grazie all’intervento di Arcadio Boschi:
      https://amarevignola.wordpress.com/2013/03/20/ciliegia-di-vignola-igp-ecco-cosa-non-va-di-arcadio-boschi/
      Ovviamente io mi auguro che l’IGP vada meglio nella seconda annualità. Ma perché questo accada è bene che si evidenzino i problemi emersi nella prima implementazione.
      (2) La manutenzione della città è un falso problema? E’ un problema irrisolvibile? E’ un problema che affligge tutte le città delle dimensioni di Vignola nello stesso modo? Io dico di no ed ho provato ad argomentarlo (sottolineo: argomentarlo) nel post. Nonostante questo sei ovviamente libero di pensarla diversamente e di essere felice di vivere (o tornare di tanto in tanto) in una città sempre più rotta e brutta. A me invece questo dispiace. E sono pure convinto che si possa fare meglio. Anche in una situazione di risorse calanti.
      (3) Mi farebbe poi piacere che il gioco delle argomentazioni non scendesse di livello e tu non ti arrogassi il diritto di interpretare meglio di me le mie intenzioni – ma mi rendo conto che esporsi pubblicamente (io metto la faccia in ogni cosa che scrivo, in ogni valutazione, in ogni giudizio – altri preferiscono l’anonimato) significa anche trovarsi in situazioni di questo tipo. Non mi piacciono, ma so che difficilmente possono essere evitate. Non ci sarebbe bisogno di rispondere, ma a volte ripeterlo giova: è segno di provincialismo culturale ritenere che un cittadino che con continuità scrive sulla città e valuta l’operato dell’amministrazione lo fa perché pretende di “essere il Messia”. Mi accontento di molto meno: essere preso sul serio. E so – te lo assicuro – che è così che molti intendono il lavoro fatto con AmareVignola. Semmai mi dispiace che non ce ne siano altre di voci di qualità nel web (locale) con cui confrontarsi. E’ un peccato, innanzitutto per la città. Alle altre bagatelle che dici (quando parli di “cottura”, “maratona”, ecc.) non dò davvero importanza. Non è per quello che “perdo” un paio d’ore quasi ogni giorno su questo blog. Credimi.

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