Ingloriosa fine del Casale della mora, ostello comunale inaugurato pochi anni fa

Era stato inaugurato il 21 marzo 2004. Meno di 9 anni fa. Oggi si trova in una situazione di abbandono. E di degrado. Parliamo del “Casale della mora”, l’ostello comunale nonché sede della gloriosa (sic) Strada dei vini e dei sapori “Città Castelli Cilegi” (vedi). Un sopralluogo effettuato in data odierna, con tanto di servizio fotografico (vedi), ne attesta la situazione di disuso e di degrado. Eppure proprio l’amministrazione Denti aveva rinnovato la convenzione, nel dicembre 2010, con l’Associazione Strada dei vini e dei saporiCittà Castelli Ciliegi” a fronte – udite, udite – di “un piano di sviluppo della struttura ricettiva” (pdf)! Dopo due anni è evidente che quel “piano” è stato un fallimento! Vediamo.

Il complesso del "Casale della mora", ostello e sede della Strada dei vini e dei sapori (foto del 10 marzo 2013)

Il complesso del “Casale della mora”, ostello comunale e sede della Strada dei vini e dei sapori (foto del 10 marzo 2013)

[1] Inaugurato nel marzo 2004 sul finire della prima amministrazione Adani, il “Casale della mora” si trova in via Tavoni 20, nell’area verde adiacente al centro nuoto intercomunale, in prossimità del fiume Panaro. Ottenuto dalla ristrutturazione di un complesso rurale è composto da 3 edifici:

  • l’ostello vero e proprio, con 7 camere (una per disabili) e 19 posti letto;
  • uno stabile dedicato a servizi igienici, docce, lavatoio;
  • un terzo edificio adibito a sede della locale Strada dei vini e dei sapori con degustazione e acquisto di prodotti tipici.

Rappresenta (rappresentava?) un punto tappa del progetto europeo di piste ciclabili “Greenway Rever-Med”. Come sta scritto nella presentazione sul giornalino dell’amministrazione comunale (Vignola Informa, n.4, aprile 2004, p.8: pdf) “l’ostello vuole favorire il turismo soprattutto dei giovani e di chi cerca una vacanza rilassante in una zona interessante, sia dal punto di vista ambientale che storico come la collina modenese”.

Una discarica a cielo aperto sul retro degli edifici di servizio (foto del 10 marzo 2013)

Una discarica a cielo aperto sul retro degli edifici di servizio (foto del 10 marzo 2013)

[2] Sono bastati pochi anni di amministrazione Denti per mandare tutto in malora, come testimoniano le immagini (qui la slideshow: vedi). Il retro dei due edifici di servizio sembra una discarica a cielo aperto. La stanza adibita a lavanderia è sporca e piena di cose buttate alla rinfusa. In tutti e tre gli edifici sono visibili segni  di deterioramento, conseguenza di manutenzioni per troppo tempo rimandate. L’edificio dedicato a spazio di “degustazione e acquisto di prodotti tipici” è divenuto un magazzino in cui sono accatastate una sopra l’altra le cose più disparate. Tutta l’area offre l’impressione dell’abbandono e del degrado. In effetti la nostrana “Strada dei vini e dei sapori” ha vissuto anni di grande tribolazione (frutto di gestione dissennata) (vedi). E fa puntualmente (purtroppo) il paio con un’amministrazione comunale (sindaco Daria Denti) che sin qui ha evidenziato scarsa attenzione, ma soprattutto scarsa capacità nella gestione anche dei progetti meno impegnativi (vedi). L’assessore Daniele Santi, con delega a “sport, benessere e promozione della Città”, evidentemente è assai distratto. E così, una strutturata inaugurata 9 anni fa sta lentamente andando in malora. E l’attuale gestione non risulta in grado di valorizzarne le potenzialità. Essendo aperto (teoricamente!) “365 giorni all’anno” (così è stato scritto nella risposta ad una interrogazione consiliare il 3 febbraio 2011), l’ostello ha una capacità massima di 6.935 presenze (19 posti letto x 365). Nel 2009 ha registrato 2.094 presenze (pari al 30,2%). Nel 2010 2.054 presenze (29,6%). Da allora sono ulteriormente calate. Ed oggi la struttura si presenta in condizioni pietose – dunque non più in grado di accogliere dignitosamente alcun ospite.

Come si presenta oggi la sede della Strada dei vini e dei sapori (foto del 10 marzo 2013)

Come si presenta oggi la sede della Strada dei vini e dei sapori (foto del 10 marzo 2013)

PS A proposito. Sul sito web dell’Associazione Strada dei vini e dei sapori “Città Castelli Ciliegi” trovate ancora scritto: “Il servizio di ricettività di questa struttura, che si trova immersa nei ceraseti di Vignola della Valle del Panaro, prevede un’ospitalità di 19 posti letto, divisi in 7 camere, compresa quella per disabili, tutte arredate in stile ottimamente tradizionale e confortevole. All’interno della stessa, è presente la sede dell’Associazione Strada dei Vini e dei Sapori “Città Castelli Ciliegi”, oltre ad uno show-room di prodotti enogastronomici di nicchia che caratterizzano questa associazione” (vedi). Sempre aggiornati! Auguri. D’altro canto nella Relazione Previsionale e Programmatica che accompagna il bilancio di previsione 2012, la giunta ha scritto (p.73): “Si collabora inoltre con l’Associazione Strada dei Vini e dei Sapori impegnata nella gestione dell’Ostello “Casale della mora”, struttura che dovrà essere sempre più valorizzata come punto di accoglienza di turisti, attori, ecc. che soggiornano sul nostro territorio e che amano calarsi in uno spaccato del nostro civiltà contadina principalmente cerasicola.” Di nuovo. Auguri. La convenzione tra comune di Vignola e Strada dei vini e dei sapori scade il 31 dicembre 2013. Forse è il caso di interromperla prima. Per inadempienza.

Segnaletica all'ingresso dell'area. Da sostituire con: "Attenzione: area degradata!" (foto del 10 marzo 2013)

Segnaletica all’ingresso dell’area. Da sostituire con: “Attenzione: area degradata!” (foto del 10 marzo 2013)

PPS I dati sulle presenze 2009 e 2010 sono ottenuti da una risposta ad un’interrogazione del gruppo consiliare PdL (pdf). Dati più recenti, ovviamente (sic), non sono disponibili. Alla faccia della “trasparenza” e della “rendicontazione” ai cittadini (i suoi “datori di lavoro”, come Daria Denti li ha definiti in campagna elettorale).

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13 Responses to Ingloriosa fine del Casale della mora, ostello comunale inaugurato pochi anni fa

  1. Danyoff ha detto:

    Il ” quasi abbandono” è il tipico titolo di testata di giornale , il cui significato puo’ essere ad effetto inappropriato , come discarica a cielo aperto …. dalle foto si vede SOLO una situazione di inutilizzo e di disordine.

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      In effetti il “quasi” è di troppo. Errore mio. Una struttura in queste condizioni, che pure dovrebbe essere aperta 365 giorni all’anno (così dicono), è evidentemente abbandonata. Poi sei libero di definire “disordine” quello che si vede dalle foto. In realtà, secondo i canoni ordinari, questo è degrado bello e buono. Sul retro è a tutti gli effetti “una discarica a cielo aperto” – puoi guardarti tutte le foto. In ogni caso il fatto è che questa struttura è oggi inutilizzata ed inutilizzabile. O Vignola vuole ospitare qualcuno, magari proveniente dall’estero, in mezzo a questo “disordine”? Non pensi che sia scandalosa questa gestione? Non pensi che questo sia sperpero di denaro pubblico?

      • Danyoff ha detto:

        Se si vuole parlare di mala gestione , sperpero di risorse e che sia un valore aggiunto perso per la citta’ condivido , ma per discarica a cielo aperto devi essere piu’ coerente nel dare tali giudizi , e se ne sei convinto di tale affermazione fai una denuncia di ” discarica a cielo aperto ” agli organi competenti.
        E’ troppo facile sedersi dietro un p.c. dare sentenze su fatti visti e documentati senza fare nulla

        • Andrea Paltrinieri ha detto:

          Certo che ne sono convinto. E sono convinto che chiunque si rechi a controllare confermerà il giudizio. La denuncia la faccio, come sempre, rivolgendomi al “tribunale dell’opinione pubblica” (per usare una nobile espressione del XVIII secolo). Questo mi basta. Altri se vogliono possono muoversi diversamente. Un’ultima osservazione: è troppo facile dare consigli “interessati” rimanendo nascosti nell’anonimato.

        • Danyoff ha detto:

          Cogliere il senso con definizioni non appropriate fa’ travisare il tutto , se un individuo vede ed è convinto di un reato perchè non andare da un organo competente per fare una denucia ? se io vedo un furto non faccio foto e ne parlo con amici al bar , ma chiamo le forze dell’ordine. Creare una discarica a cielo aperto è un reato persiguibile dalla legge

  2. Lanfranco Viola ha detto:

    Interessante segnalazione che dimostra ,se mai ce ne fosse bisogno, la totale INCOMPETENZA di chi dovrebbe occuparsi di TURISMO in tutta la Regione.
    Difficile trovare una “bufala” più Bufala della Strada dei Vini e dei Sapori che è emanazione di Ascom-Confcommercio.
    tanto e vero che la sede della “Strada dei Vini” a Ferrara e all’interno della sade Ascom,anche se pudicamente non lo dichiarano.nel sito.
    Per come vanno le cose quì da noi, le varie “Strade”, per non fare nulla di produttivo Turisticamente,probabilmente prendeno anche dei contributi. dalla A.P.T.Regionale.
    vedi
    http://www.stradaviniesaporiferrara.it/italiano/it
    Il proverbio afferma che ” Il pesce inizia a puzzare dalla testa.”
    a patto però che una testa pensante esista: fatto di cui non sono più sicuro.
    tutto ciò accade proprio mentre l’Ad. di APT Regionale ( emanazione di Ascom ),in questo momento si trova a dirigere,immagino con uno stipendio maggiorato , ( se non 2 ) l’Enit di Roma nel silenzio assordante di tutti, ma specialmente dei Mezzi di Informazione
    Per tante ragioni, nessun Comune,nessun socio di Ascom osa dire nulla; meglio non farsi notare
    .Non si sa mai!
    E poi vi meravigliate che sia stato lasciato andare in malora il vostro piccolo Ostello ?

  3. sergio smerieri ha detto:

    Dare consigli “interessati” rimanendo nascosti nell’ anonimato…è legittimo e fa parte delle “non regole” dei blog… è più scandaloso soffermarsi sui dettagli invece che cogliere il senso…un po’ la storia del dito e della luna…
    Per quanto riguarda il :E’ troppo facile sedersi dietro un p.c. dare sentenze su fatti visti e documentati senza fare nulla…
    questa denuncia non è il “nulla”…per definizione è una denuncia.
    Nulla è quello che fanno ( chi?) per tenere viva una struttura che, dopo gli scandaletti di alcuni anni fa, ora non viene valorizzata.

  4. Lanfranco Viola ha detto:

    Anche se tutte le previsione degli analisti danno l’Industria Turistica in crescita del 3% annuo nei prossimi 3 anni,perchè ,secondo voi questa Struttura dovrebbe funzionare,produrre occupazione e reddito,di fronte ad una situazione del settore TURISMO lasciata da decenni in mano ad (in)competenti delle varie associazioni di categoria,solo per guadagnarsi la loro benevola disattenzione?
    Per TV hanno comunicato oggi che a Modena il Museo Casa Natale di Enzo Ferrari ha avuto nel primo anno SOLO 70.000 visitatori cioè una media di191 visitatori al giorno = 19 visitatori all’ora circa, di Media
    Per quanto tempo credete che potrà rimanere aperto ?
    Poi farà inevitabilmente la fine dell’Ostello di Vignola.
    Mandateli tutti a casa!

  5. giancarlo ha detto:

    Sono molto a disagio a commentare queste immagini e questa situazione, ma credo sia mio dovere farlo. Anzitutto ringrazio Andrea per aver illustrato le condizioni della struttura. Sono convinto che Vignola abbia la potenzialità e la capacità di dare una immagine di se maggiormente attrattiva per le tante bellezze che possiede. Per il caso in oggetto mi impegno a chiarire la situazione e nei limiti del possibile a risolverla dandone comunicazione nelle sedi istituzionali. Mi sia permessa però fare una breve riflessione sul problema turismo. Sono convinto da tempo, chi mi conosce sa quanto mi stia a cuore il problema, che sia necessario attuare una politica più ampia per attrarre visitatori nelle nostre zone. Ad esempio dovrebbero essere possibile vendere i nostri prodotti ( ad esempio nocino, lambrusco, parmiggiano reggiano, castagne, ciliegie, marmellate, aceto balsamico ) in tutte le manifestazioni che si svolgono sul nostro territorio. Avrebbe dovuto essere il compito della strada dei vini e dei sapori certo ma occorre rifondare e riprendere l’idea abbandonando questo modello gestionale le cui prodezze sono già state ampiamente illustrate. accanto a questo occorre riprendere mano all’offerta culturale del nostro territorio. Ma ovviamente è necessario anche migliorare i trasporti (tra cui la ferrovia bologna vignola ma anche qui non mi dilungo essendo il problema noto ) C’è insomma la necessità di ripartire cercando di dare slancio e sviluppo a tutti coloro che lavorano per far si che Vignola sia all’altezza della sua storia e della sua tradizione. Giancarlo

    • lanfrancoviola2011 ha detto:

      Mi dispiace deludere le fantasie di chi in passato si è affidato ad organismi di qualunque tipo ,nati dalle associazioni di categoria,per creare sviluppo Turistico ed Escursionistico nei propri territori. Ovunque loro hanno fatto i cavoli loro: sia che si chiamassero Strada dei Vini e dei Sapori, sia che si chiamassero A.P.T.Regionale.
      tanto è vero che quast’ultima da Dicembre è senza AMMINISTRATORE DELEGATO, senza che nessuno faccia un fiato in tutta la regione.
      Come mai ?

  6. Lucinio ha detto:

    La situazione dell’ostello è diretta conseguenza di una politica locale che tutto si pone nei suoi obiettivi tranne il servizio al cittadino e tantomeno al turista.

    E’ risaputo che il buco di bilancio della strada dei vini creatosi durante la sciagurata gestione Contri e la conseguente situazione di indebitamento che è ne è derivata, limita (e non poco) da diverso tempo le risorse dell’associazione e le capacità di perseguire i propri obiettivi; tutto questo nonostante la gestione economicamente oculata degli ultimi anni, che vede anche esempi di buone pratiche da parte della stessa strada, che gestisce con discreti risultati uffici turistici a Spilamberto, a Zola Predosa, a Sasso Marconi.
    Questo fa aumentare il rammarico per quello che poteva essere la strada dei vini ma che non è riuscita ad essere: uno strumento dei rete per dare una identità turistica ad un territorio assai sfilacciato sia a livello pubblico che privato.
    Anche perchè, pur concedendo le attenuanti del caso di una eredità assai difficile, di certo la strada non è esente da colpe strategiche e di gestione: la rinuncia di fatto al marketing territoriale e alla comunicazione moderna, il progressivo indebolimento della rete e delle sinergie pubblici-privati a favore di un certo spostamento verso il “pubblico” della attività operativa ( inteso non come persone purtroppo, ma come enti pubblici… ) , la generale mancanza di progettualità: quel vivere “alla giornata” che ha anche portato alla perdita nel tempo di risorse umane e tecnici preparati.

    Nel caso specifico, la situazione del ostello Casale della Mora è inaccettabile e paradossale. Ma ritengo che in questo caso le evidenti colpe della strada sono quantomeno da dividere con una amministrazione comunale davvero miope.
    Molti sanno che la associazione da tempo manifesta apertamente con il comune le difficoltà di una gestione di una struttura che per limiti di capacità produttiva e problemi strutturali ( e perchè no, per una inadeguata promozione ) chiude in perdita da molti anni consecutivi. Tutto è anche documentato anche nella risposta all’interrogazione parlamentare che contiene dati di 3-4 anni e credo si possa presumere che la situazione non sia migliorata di recente ( anzi… ) .

    Dunque, abbiamo una associazione in crisi di finanze e di idee, che si trova a gestire una struttura che di fatto è una ulteriore zavorra dal punto di vista economico, che dice apertamente al comune che “così non ce la può fare” e si rende disponibile a farsi da parte .
    Dall’altro lato abbiamo un comune che messo a conoscenza della situazione, lascia correre tutto sottotraccia senza fare alcunchè, tappandosi occhi e orecchie e sperando che la situazione prima o poi si risolva da sola: non cerca altri interlocutori o alternative, non interviene in prima persona, nulla di nulla.

    Un bel giorno all’ostello si trova la porta chiusa e nessuno che risponde al telefono. E ci si meraviglia? Ma di cosa?

  7. lanfrancoviola2011 ha detto:

    Però la situazione attuale a Vignola come a Ferrara dipende anche dal silenzio colposo DI TANTI sulle finte attività che fintii assessori al Turismo hanno fatto in tutti questi anni.
    Adesso con il Movimento stellare che c’è in giro forse è il momento,per tutti, di darsi una MOSSA

  8. Lanfranco Viola ha detto:

    OGGI, 27/10, NON SONO RIUSCITO A COMMENTARE LA NOTIZIA CHE TORNA A PARLARE DELL’ABBANDONO DELL’OSTELLO.- Lo segnalo qui.

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