Entro il 30 settembre le amministrazioni comunali debbono effettuare, con voto del consiglio comunale, una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi adottati in sede di bilancio preventivo, certificando anche la presenza o meno degli “equilibrio di bilancio”. Martedì 28 settembre è stato il turno del consiglio comunale di Vignola. Leggere la Relazione predisposta dalla giunta e dagli uffici comunali non è proprio il massimo. Che gli italiani leggano poco è noto. Pensare che si cimentino con i documenti amministrativi è davvero troppo. Eppure i relativi documenti dicono cose interessanti sull’operato degli amministratori di Vignola. E su una certa “incertezza” (si potrebbe anche dire “confusione”) in merito agli obiettivi che intendono perseguire, nonostante sia passato più di un anno dall’insediamento della nuova amministrazione. Inoltre l’assessore al bilancio Romina Bertoni sta tentando, per ora senza successo in verità, di dare una diversa leggibilità ai documenti di bilancio. Motivo in più per dar loro un’occhiata. Vediamo, dunque.

Mulino di Tavernelle: dal 2004 è nelle disponibilità del comune di Vignola per la realizzazione di 12-14 appartamenti ERP (case popolari). Ad oggi non è stato fatto nulla, neppure dall'amministrazione Denti (foto del 12 dicembre 2009)
[1] Che cosa apprende, dunque, un ipotetico cittadino vignolese che si avventura nel tour de force (110 pagine) della lettura della Relazione che accompagna la verifica degli equilibri di bilancio del settembre 2010? Provo ad elencare le cose per me più interessanti. Occorre subito osservare che diversi “nodi” critici non sono affatto trattati; altri vengono presentati secondo un “principio di carità” (che dice in sostanza che l’amministrazione sta comunque facendo bene, anche se le cose non stanno proprio così o comunque sono discutibili). Su altri si riconosce che i programmi non sono stati realizzati e, ben che vada, sono spostati in avanti nel tempo. Su molte cose regna l’incertezza. Su altre la visione nient’affatto chiara degli amministratori. Vediamo qualche esempio. La Relazione di accompagnamento al bilancio di previsione 2010 (delibera del consiglio comunale n.97 del 28 dicembre 2009) dava priorità alle politiche anticrisi, lanciando la “nuova parola d’ordine”: “sobrietà” (sic!). Questo a parole. Poi è successo che il calendario delle manifestazioni è rimasto esattamente lo stesso del 2009 (politiche anticrisi?), si finanzia con soldi pubblici la stagione teatrale (26.000 euro per i 5 spettacoli del 2010), si fa la seconda edizione della “Notte Rosso-ciliegia” e così via. Dall’altro lato, però, si tagliano i servizi scolastici (soppressione del trasporto scolastico per le scuole materne, taglio del 60% della spesa per la qualificazione dell’offerta formativa, reintroduzione dei piatti di plastica nelle mense, contenimento dei servizi per l’handicap e così via: vedi). Insomma la parola d’ordine “sobrietà” è stata applicata ad una scuola già sofferente per i tagli del governo Berlusconi (epperò nella Relazione programmatica per il 2010 si dichiarava di “riconoscere” “come priorità anche il diritto allo studio” – sic!). Qualche problema si evidenzia anche sul versante delle politiche anticrisi. 450mila euro il fondo complessivo a disposizione di tutto il distretto (di cui 280.000 per il primo semestre). Grazie al fondo anticrisi 21 famiglie di Vignola hanno beneficiato di un contributo (valore medio 2.400 euro; dunque un valore complessivo di contributi erogati stimato in circa 50mila euro) (per una rassegna più dettagliata: vedi). Ma 58 famiglie sono rimaste escluse (al 30 giugno), nonostante presentassero i requisiti richiesti! Rimandate ad ottobre confidando che si arrangino in un qualche modo. Insomma “sobrietà” per il mondo della scuola e misure anticrisi (poche) per le famiglie in difficoltà. Per tutti gli altri: panem et circenses. Questi ovviamente sono dati che non trovate nella Relazione, probabilmente perché un po’ scomodi.

Le basse di Vignola. L'assessore Scurani aveva proposto un "piano straordinario" per l'agricoltura. Se ne farà qualcosa? (foto del 31 marzo 2010)
[2] Veniamo al piano degli investimenti. Tra le opere pubbliche più significative nei programmi 2010 un posto centrale era assegnato a quattro interventi, ereditati dall’amministrazione Adani: (a) polo per la sicurezza; (b) polo scolastico; (c) ristrutturazione dell’ex-mercato ortofrutticolo; (d) centrale di cogenerazione e rete di teleriscaldamento. A dicembre 2009 si parlava di questi interventi come imminenti: pochi mesi e si parte! Di questi quattro progetti solo il Polo della sicurezza (seppure fortemente ridimensionato) sta andando (faticosamente) avanti. Nel 2010 è stato portato a termine il progetto definitivo che consente di stimare il costo dell’opera in 7,5 milioni. Mancano però ancora gli accordi con gli altri comuni per la partecipazione alla spesa ed il progetto esecutivo non sarà pronto prima dell’estate 2011. Probabilmente questa sarà l’unica, tra queste opere, che il sindaco Daria Denti ha una qualche chances di poter inaugurare. E che la città di Vignola potrà avere a disposizione entro questa legislatura. Ma forse sono ottimista. Del Polo scolastico (vedi) abbiamo oramai sentito dire di tutto: che non è più necessario (a Vignola non nasce più nessuno? I nati però saranno 250 anche nel 2010) o che non ci sono i soldi. Nella Relazione si adotta questo secondo argomento: “non sussistono attualmente le condizioni economiche per la [sua] realizzazione a breve” (p.55). Epperò i cittadini vignolesi continuano a pagare la tassa di scopo e sarebbe bene dire loro qualcosa di preciso su questo progetto! In ogni caso ad oggi non è stato reso pubblico alcun dossier di valutazione dell’effettiva necessità e/o finanziabilità del Polo scolastico. Probabile che non ci sia alcun dossier adeguatamente argomentato. Intanto però – va ricordato – l’amministrazione comunale aveva lanciato ad agosto 2009 un “bando” per rilevare l’interesse delle associazioni sportive sull’uso della “nuova” palestra annessa al “polo”. Che però non si farà. Evidentemente le idee non sono molto chiare. Così come non è stato effettuato nel 2010 (slitterà ad uno dei prossimi anni?) il previsto intervento di ristrutturazione della palestra della scuola I.Calvino di Brodano. Della ristrutturazione dell’ex-mercato ortofrutticolo, la cui progettazione (addirittura “partecipata”) doveva prendere il via ad inizio 2010, si dice laconicamente: “non è stata avviata la programmazione” (p.90), senza fornire alcuna altra informazione o giustificazione. Ma probabilmente la cosa più buffa di tutte (sic!) è quella dell’impianto di cogenerazione e della rete di teleriscaldamento – un progetto presentato in pompa magna e di imminente realizzazione nel dicembre 2009 (dicendo: nel 2010 realizzazione della centrale di cogenerazione e di un primo stralcio della rete di teleriscaldamento) (si vedano le pp.64-65 della Relazione). Si diceva addirittura: “Una notevole riduzione di emissioni in atmosfera si potrà ottenere con la Centrale di Cogenerazione e la Rete di Teleriscaldamento perché grazie all’elevato rendimento del processo si riuscirà a ridurre il consumo di combustibile a parità di calorie prodotte.” Oggi le nostre prospettive di riduzione delle emissioni inquinanti sono affidate … al piedibus! Epperò l’amministrazione comunale ha aderito (con delibera consiliare a giugno 2010) al “patto dei sindaci” che prevede la riduzione del 20% delle attuali emissioni cittadine di CO2 alla data del 2020. Ovviamente non sa minimamente come conseguire questo risultato, ma tanto chi ci sarà più nel 2020 a chiedere conto di un impegno mancato?

Via Libertà. Anche per il 2010 l'intervento di riqualificazione non verrà fatto per le incertezze dell'amministrazione comunale (foto dell'1 novembre 2009)
[3] Ma ci sono altre cose che meritano di essere evidenziate. Le cito nell’ordine stesso in cui le leggo nella Relazione. Pag.15: si sta ancora discutendo “come attivare l’inizio” e quale “forma statutaria” dare alla Fondazione per la violenza sulle donne, istituita dopo l’episodio del maggio 2008 (vedi). Peccato che siano passati due anni! Le donne che subiscono violenza o che corrono questo rischio (un’aggressione si è registrata a Vignola anche nel 2009) possono attendere! Pag. 17: di due milioni circa di risorse per i buoni casa ne sono stati erogati per un importo di 176mila. Pag. 25-27: tutta solo verbale la descrizione delle manifestazioni la cui organizzazione è affidata a Vignola Grandi Idee, senza alcun accenno all’importo dei trasferimenti ed all’efficacia di questa spesa. Pag. 30: misere risultano le politiche per l’integrazione degli stranieri. Più volte viene citato il Forum dei cittadini stranieri (che nel cambio di legislatura è stato tenuto fermo per più di un anno) senza mai dire che cosa ha fatto di significativo in questi anni. Pag. 35: si parla dell’acquisto della stazione di fotosegnalamento a disposizione della Polizia Municipale, dimenticandosi però di dire che ad oggi non è usato per problemi di tipo burocratico. Pag. 42: delle due colonnine SOS Beghelli ci si dimentica sempre di dire quanto sono (non) utilizzate. Però l’estensore del testo ritiene che basti la loro presenza per “scoraggiare eventuali atti criminosi”. Un bell’esempio di voodo politics! Pag. 43: Vignola ha avuto il primo esempio mondiale di “rotatoria partecipata” (quella all’intersezione tra via Libertà e via Circonvallazione). Peccato che la rotatoria non si farà (magari in uno dei prossimi anni)! Pag. 44: si parla dell’attuazione del vigente Piano Urbano del Traffico e si dice che “la riorganizzazione degli spazi viari [dovrà] rendere possibile una «coesistenza pacifica» tra pedoni, biciclette ed auto”. Si dimentica però che tra 2009 e 2010 sono 3 (tre) i pedoni/ciclisti morti in incidenti stradali a Vignola. Pag. 45: il servizio di Prontobus (autobus urbano a chiamata) sarebbe “in fase di valutazione economica”. Esattamente come nei 5 anni passati! Pag. 50: la realizzazione della ciclo-pedonale di via C.Battisti è in forte ritardo sui tempi di realizzazione, ma non si dice nulla sui “pasticci” combinati da HERA sulle reti interrate. Pag. 66: la tempistica del PSC (a cui le amministrazioni del territorio lavorano dal 2006 e che prevede un sostanziale re-inizio dell’iter) è chiaramente assai poco realistica, soprattutto nel caso non si voglia calare dall’alto sulla città l’atto più importante per disegnare il futuro di questo territorio (vedi). Pag. 72: l’ampliamento della raccolta porta a porta oltre i confini del centro storico (medioevale) è stato al momento abbandonato (mentre era previsto il suo avvio nel 2010). Pag. 77: si dà conto dell’azione di sollecito di HERA per due importanti “problemi” (collettore acque bianche di Brodano e sistemazione della gestione degli scarichi della zona agroalimentare di Vignola), ma non dell’esito conseguito e degli impegni di HERA (a cui vanno comunque più di 3 milioni di euro all’anno per i servizi). Pag.83: dopo aver ritenuto indispensabile l’introduzione di una ZTL in centro storico (era prevista nei programmi 2010) l’amministrazione si “è accorta” che il problema non esiste. Pag. 87: neppure il progetto della ripresa e trasmissione dei lavori del consiglio comunale tramite webcam sarà realizzato nel 2010 “per problemi tecnici”. Pag. 89: la riqualificazione di via Libertà, su cui sono stati impegnati i cittadini negli ultimi mesi del 2009, non si farà nel 2010 (e probabilmente neppure nel 2011). Tu chiamala se vuoi … partecipazione! Pag. 97: “Salvaguardare l’offerta formativa è stato un obiettivo che nonostante le difficoltà economiche si è cercato di mantenere.” Traduzione operativa: tagli alle risorse per la qualificazione dell’offerta formativa per circa il 60% (vedi). Grazie, basta salvaguardia!

La protesta dei dipendenti della Cherry Grove, una delle prime aziende vignolesi a sentire gli effetti della crisi (foto del 22 luglio 2009). Ad oggi manca ancora una valutazione sistematica, un report, sulla crisi nel nostro territorio.
[4] Ovviamente nell’operato dell’amministrazione ci sono anche iniziative valutabili positivamente, anche se annegate in un mare di incertezze o di cose fatte con l’occhio al breve termine (ed al consenso immediatamente incassabile). E’ migliorata la manutenzione del verde pubblico, anche se siamo ancora lontani da standard ottimali. Si rileva un impegno forte verso le iniziative ed i programmi “culturali” e gli eventi (ma qui non siamo proprio nell’ottica della “sobrietà” che, come abbiamo visto, più che essere assunta è stata applicata innanzitutto al sistema scolastico). E’ positiva la riorganizzazione del corpo di Polizia Municipale a livello di Unione (nonostante la fuoriuscita di Savignano), anche se non disponiamo ancora di dati sugli “effetti”. E soprattutto va salutata con un giudizio positivo l’avvio dell’esperienza del Last Minute Market di cui per primi abbiamo parlato su questo blog (vedi). Lascio al lettore trarre, dal mix circa gli aspetti positivi e quelli invece negativi, un giudizio su questo primo anno e mezzo di legislatura. Io mi cimenterò prossimamente sul tema con dovizia di argomentazioni (come provo sempre a fare).

La pavimentazione in ciottoli del centro storico, realizzata due anni fa, si sta degradando. Insistiamo con il farci circolare le auto? (foto del 6 agosto 2010)
[5] Un po’ di dati economici (questi debbono esserci per forza e sono curati dal Servizio Ragioneria, non dalla giunta). La ricognizione sugli equilibri di bilancio non evidenzia squilibri. La variazione complessiva della spesa corrente ammonta a poco meno di 100mila euro su un bilancio, per la parte corrente, di poco più di 19 milioni di euro (si tratta, dunque, dello 0,5%). Si conferma l’importanza dei trasferimenti all’Unione Terre di Castelli: 9.649.109 euro, pari al 50,3%. Più del 50% del bilancio comunale per la parte corrente non viene dunque speso dal Comune, ma dall’Unione. Ragion per cui sarebbe opportuno mettere mano a nuovi dispositivi di governance (indirizzo, controllo, rendicontazione, trasparenza) – tutte cose di cui oggi non c’è traccia! Dei vari capitoli di spesa le variazioni davvero significative sono poche: crescono le spese per le “liti”, ovvero il “contenzioso” (in genere spese per avvocati), con un incremento di 58mila euro (da 148mila a 206mila); crescono – seppur all’interno di un capitolo (manifestazioni turistiche) in lieve contrazione – i trasferimenti per “eventi e comunicazione” (da 60mila a 107mila) (e qui sarebbe interessante sapere come sono stati spesi e “cosa ha prodotto” questa spesa – ma di ciò non v’è traccia nella Relazione); cresce la spesa (+93mila euro) per lo smaltimento dei rifiuti (è questa voce, non i servizi scolastici, quella più imponente nell’ambito dei trasferimenti all’Unione!). Più significativa, invece, la variazione intervenuta sulla spesa in conto capitale, ovvero sugli investimenti. In questo caso la variazione è dovuta alla contrazione dei proventi da alienazioni. Detto altrimenti, la vendita del patrimonio non va come sperato: la previsione iniziale di 4,3 milioni di euro è oggi ridotta a 2,6 milioni di euro (ma potrà essere ulteriormente abbassata da qui alla fine dell’anno).

La nuova pavimentazione del centro storico nel 2008, appena tolto il cantiere (foto del 17 agosto 2008)
[6] L’assessore al bilancio Romina Bertoni vorrebbe essere accreditata come colei che cambia la fisionomia dei documenti di bilancio, rendendoli più leggibili (sic!) e consentendo il confronto tra gli impegni assunti in sede di bilancio di previsione con quanto effettivamente realizzato. Intenti nobili, ma ad oggi neppure lontanamente raggiunti. E che difficilmente lo potranno essere domani se si continua a lavorare in questo modo. I documenti di rendicontazione dovrebbero contenere poche parole e tanti dati. Quelli del comune di Vignola continuano a contenere tante parole e nessun dato! Si sente invece il bisogno di una politica sobria (questa sì), all’anglosassone, dove la Relazione previsionale fissa in modo chiaro (numerandoli) gli obiettivi (formulati in modo che risultino misurabili) che l’amministrazione si assegna per l’anno che viene, consentendo quindi di richiamare quegli obiettivi (numerati) ad ogni passaggio in consiglio dei documenti di bilancio. Invece anche la Relazione approvata dal consiglio comunale in settembre è del tutto verbosa ed offre pochissimi dati (anche quando ciò sarebbe possibile con relativa facilità)! Non basta affiancare il testo della Relazione previsionale (del dicembre 2009) con la Relazione sull’attuazione del programma (settembre 2010), quando il primo testo non è stato costruito nell’ottica della rendicontazione! Inoltre alcuni “nodi critici” sono stati fatti del tutto sparire! Nel rendiconto di settembre il nuovo Piano Urbano del Traffico (PUT) ed il Piano della Sosta sono scomparsi! Ma erano due documenti di pianificazione che l’amministrazione comunale si era impegnata a redigere entro il 2010! Ed in effetti il loro approntamento sarebbe stato opportuno, visto che l’opera viaria più importante messa in funzione nel 2009 si chiama nientemeno che Pedemontana (vedi) e che essa è stata voluta e giustificata perché avrebbe tolto traffico di attraversamento dal centro di Vignola. Dal 2009, dunque, i tempi sono maturi per riprendere in mano il tema dell’organizzazione della mobilità a Vignola e di un “piano dei parcheggi” di cui la città sente sempre più il bisogno (soprattutto se si vuole provare a liberare qualche area del centro cittadino dal soffocamento del traffico, offrendo al tempo stesso qualche opportunità di parcheggio in più). Nonostante fossero impegni per il 2010 la Relazione non dedica loro neppure una riga (solo un accenno fugace dove si parla di “consulenze”, a p.110). Inoltre, in tutta la Relazione non trovate mai citata né la Sipe, né il “tecnopolo” – ed anche questo dice tanto sulla visione strategica di questa amministrazione.

Sistemi di videosorveglianza in centro storico. In questi giorni abbiamo appreso dalla stampa che per problemi di server non sempre funzionano! (foto del 17 agosto 2008)
[7] La Relazione della giunta consta di 110 pagine (ecco qua il testo in pdf). Coerentemente con l’impostazione data al bilancio di previsione 2010, l’attività dell’amministrazione comunale è stata suddivisa in cinque macro-aree o programmi. Questa articolazione, tuttavia, non è né chiara, né equilibrata. Un primo indizio di ciò è fornito dal diverso peso che la Relazione assegna a ciascuna di loro: il programma “La città delle persone” occupa il 56,4% del documento (53 pagine sulle 94 dedicate ai programmi); il programma “Sostenibilità ambientale e mobilità” il 21,3% (20 pagine); il programma “Sviluppo integrato del territorio” il 12,8%; il programma “Partecipazione e trasparenza” il 6,4%; il programma “Efficienza amministrativa” il 3,2% (3 pagine). Gli ultimi due programmi, dunque, pesano per il 10% del documento di rendicontazione – segno che non c’è grande sostanza. La gran parte delle attività è collocata nel programma “La città delle persone”, anche se non è affatto intuitiva la collocazione in esso di alcune cose e non di altre. Vi si trovano le attività sulla protezione civile e sul polo della sicurezza – ad esempio – ma non il sostegno alle politiche scolastiche e l’edilizia scolastica, che invece stanno nello “sviluppo integrato del territorio”. Insomma, ci sarebbe ancora parecchio da lavorare. Solo che, vedendo come ci si è mossi fino ad ora, si dispera che l’impegno profuso possa portare a qualche risultato apprezzabile in termini di maggiore trasparenza e di una più puntuale (e vera) rendicontazione.
Ringrazio per questo resoconto sintetico ma allo stesso modo esauriente perchè non mi sarei addentrata nelle 110 pagine della relazione di Giunta ; personalmente sarei interessata ad approfondire: 1) integrazione stranieri (corsi di italiano?); 2) eventi – manifestazioni (Vignola Grandi Idee? Strada dei Vini? funzionano ?) e potenzialità di uno Sviluppo Turistico “mai sviluppato ” anche partendo da un collegamento con gli eventi culturali, ma non solo ….