Vignola per la prima volta al ballottaggio per la scelta del sindaco

Le elezioni comunali del 2009 consegnano per la prima volta ai vignolesi l’esperienza del ballottaggio per la scelta del sindaco. Daria Denti, candidata del PD sostenuta anche da altre quattro liste (Italia dei Valori, Rifondazione comunista, Comunisti Italiani, lista civica Vignola Noi) ottiene infatti 6.117 voti, pari al 44,89% dei voti validi. Un valore insufficiente per essere eletta al primo turno. Il Partito Democratico registra anche a Vignola un calo rispetto alle elezioni politiche del 2008 (dove ottenne 6.961 voti pari al 46,82%), così come rispetto alle elezioni comunali del 2004 (allora i voti di DS e Margherita furono 6.678, pari al 51,3%). Infatti a Vignola ottiene 5.506 voti alle elezioni europee (pari al 40,43%; voti validi alle europee: 13.617); alle provinciali 5.293 voti (pari al 40,98%; meno voti, ma percentuale più alta, visto che alle provinciali ci sono più schede bianche e schede nulle rispetto alle europee; voti validi alle provinciali: 13.379); 4.721 voti alle comunali (pari al 35,91%; voti validi alle comunali: 13.626). Tra i voti del PD alle europee e quelli alle comunali c’è una differenza di 785 voti. Frutto della differente offerta politica alle elezioni comunali (con due liste di centrosinistra: Vignola Cambia con candidato sindaco Chiara Smeraldi, 1.051 voti pari al 7,71% e Città di Vignola con candidato sindaco Francesco Rubbiani, 819 voti pari al 6,01%; entrambe ottengono un consigliere comunale). Frutto anche di una valutazione non entusiasta che gli elettori hanno riservato al candidato PD. E questo dopo una campagna elettorale che ha visto la messa in campo di testimonial di altissimo profilo come Pierluigi Bersani, Vasco Errani, Mariangela Bastico. Ed anche dopo una intensissima campagna giocata dall’amministrazione comunale, sindaco uscente in testa, con la diffusione a tappeto di “Dieci”, il bilancio di mandato, ma soprattutto con una presenza intensa ed assidua sui quotidiani e con presentazioni a getto continuo di progetti per il futuro di Vignola più o meno plausibili, ma con la funzione di “coprire” ogni possibile tema.

Chiara Smeraldi, candidata a sindaco con la lista civica "Vignola Cambia": con 1.051 voti è una delle sorprese delle elezioni comunali 2009 di Vignola

Chiara Smeraldi, candidata a sindaco con la lista civica "Vignola Cambia": con 1.051 voti è una delle sorprese delle elezioni comunali 2009 di Vignola

Nessuna delle liste della coalizione a sostegno di Daria Denti ottiene risultati soddisfacenti. Nessuna otterrà un consigliere comunale. Significativa, in negativo, è la performance della lista Italia dei Valori: 426 voti alle comunali (pari al 3,24%) contro i 918 voti (pari al 6,74%) delle europee. “Restituisce” quanto aveva ottenuto (in più) nelle elezioni comunali del 2004 quando l’Italia dei Valori beneficiò del posizionamento nella scheda elettorale (il simbolo di partito perfettamente allineato al nome del candidato a sindaco). Come risultò evidente dallo stesso effetto in altre realtà (es. a Carpi dove a beneficiarne furono i Comunisti Italiani) un tale “effetto posizione” paga, visto che alcuni elettori fanno la croce sul simbolo del partito “allineato” anziché sul nome del candidato sindaco (nel 2004, a Vignola, per questo motivo l’Italia dei Valori ottenne alle comunali il doppio dei voti rispetto alle provinciali, dove non beneficiava dell’effetto di posizione nella scheda elettorale). In questo caso, nel 2009, a beneficiarne è invece il PRC che in tal modo limita le perdite alle comunali della scelta di essere “partito di lotta e di governo” (ottiene 419 voti alle comunali, pari al 3,18%; 373 alle provinciali, pari al 2,89%; 387 alle europee, pari al 2,84%). Praticamente inesistenti le altre due liste: 228 voti alla lista civica Vignola Noi (1,73%); 159 voti ai Comunisti Italiani (1,20%). In quest’ultimo caso si rileva che sono stati di più i cittadini vignolesi a sottoscrivere per la presentazione della lista che … a darle il voto nel segreto della cabina elettorale!

Graziano Fiorini e Daria Denti al ballottaggio il 21 giugno per la scelta del sindaco di Vignola

Graziano Fiorini e Daria Denti al ballottaggio il 21 e 22 giugno per la scelta del sindaco di Vignola

Situazione interessante si presenta sul fronte del centrodestra. Il partito che ottiene più voti è infatti il PdL: 2.026 voti alla lista (pari al 15,41%), 2.056 voti al candidato a sindaco, Maria Pia Bazzani (per un commento alla proposta: vedi). Ma al ballottaggio andrà Graziano Fiorini, candidato a sindaco sostenuto dalla Lega Nord (1.884 voti, pari al 14,33%) ed anche dalla lista civica Vignola per Tutti (542 voti, 4,12%), voluta caparbiamente da Marco Sirotti ed amici. Scelta vincente, visto che consente a Graziano Fiorini di partecipare al ballottaggio. Fortemente ridimensionate, rispetto alle aspettative, risultano tutte le altre liste, nessuna delle quali ottiene un consigliere comunale. Paolo Morselli non va oltre 393 voti (376 alla lista UdC, pari al 2,86%) (per un commento alla proposta: vedi). Gianluca Ruggeri ottiene 370 voti (366 per la lista civica Vignola per me, pari al 2,78% – dopo ben quattro anni di lavoro assiduo …) (per un commento alla proposta: vedi). Antonio Francesco Orlando ottiene 149 voti (150 alla lista Libertà e Futuro, pari all’1,14%) (per un commento alla proposta: vedi). Mauro Molinari ottiene 97 voti (alla lista Comunisti per Vignola vanno 89 voti, pari allo 0,67%; anche in questo caso sono risultati di più i sottoscrittori degli elettori). Per ora mi fermo qua. Per un commento più sofisticato (e più politico) occorre proseguire nell’analisi e nel confronto con gli esiti del voto nelle altre realtà paragonabili (Castelfranco Emilia, Mirandola, Sassuolo).

22 Responses to Vignola per la prima volta al ballottaggio per la scelta del sindaco

  1. Marcello ha detto:

    Qualche spunto dal confronto europee-comunali: le liste civiche hanno avuto un bel peso e qualche candidato sindaco dovrebbe essere più deluso di altri:

    UDC: 579 voti alle europee solo 393 per Morselli sindaco e 376 alla lista

    PDL: 3292 voti alle europee e 2056 (il 37,5 % in meno) al candidato sindaco, 2026 alla lista

    Lega Nord: circa 100 voti in meno alle comunali rispetto alle europee

    PD: è stato detto

    IDV: è stato detto

    Alla luce di ciò è lecito considerare Città di Vignola una lista di centro – sinistra ? Secondo me no, il suo elettorato è in buona parte rintracciabile fra i 1500 elettori di PDL-Lega-UDC che sono mancati alle comunali

  2. Luca Ghiaroni ha detto:

    Gentile Sig. Paltrinieri, ho letto con piacere la sua disquisizione (più altro numerica) sui risultati. Non capisco però come e perchè abbia bollato la lista Città di Vignola di centro-sinistra, quando è dichiaratamente apartitica e apolitica, come scritto nel programma, nel sito, e nella mente di tutti quelli che ne fanno parte.

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Ciao Luca, ho visto che sei un candidato di quella lista e dunque prendo atto che, almeno tu (ma immagino anche molti tuoi compagni d’avventura), la intendi non collocabile sullo schieramento destra-sinistra. In effetti a pagina 2 del programma (che mi sono letto per intero) dite chiaramente: “crediamo più nella qualità degli uomini che nel colore di appartenenza”. Debbo però aggiungere che, al di là delle vostre opinioni personali o anche collettive, mi sembra che quello che avete scritto nel programma porti un osservatore a collocarvi nel campo del centrosinistra. Io poi forse sono anche stato indotto a collocarvi lì perché conosco, seppure in modo assai superficiale, la storia politica del vostro candidato, Francesco Rubbiani. Ma in effetti questo potrebbe essere fuorviante. Quando però a pagina 3 del programma parlate del comune come di un ente che gioca un ruolo importante “per la distribuzione del reddito in modo da ridurre le diseguaglianze per creare una società più giusta e più uguale”, fate un’affermazione che vi colloca naturalmente nel campo del centrosinistra. Insomma è per questi “segnali” che vi ho considerato una lista civica collocata nel campo del centrosinistra (ma non intendevo di certo “bollarvi”). Prendo atto che la vostra collocazione è perlomeno un po’ più complessa … Vedo comunque che altri (es. Marcello ed Alessio) collocano la lista Città di Vignola sul versante del centrodestra – facendosi guidare, in questo, da una valutazione dei dati elettorali o dalla conoscenza dei candidati consiglieri. Indubbiamente può essere che i “messaggi” dati con il candidato a sindaco, con i candidati in lista per il consiglio, con i programmi non siano del tutto coerenti (dal punto di vista dello schieramento politico). Una vera lista “pigliatutto”?

  3. unicode ha detto:

    Credo sia ancora presto per tentare di analizzare nel profondo cosa sia accaduto a Vignola con il primo turno delle amministrative del 6 e 7 u.s.. Sappiamo per certo che ci sarà un ulteriore turno perchè si determini chi governerà la città nei prossimi cinque anni. L’astensionismo ha giocato un ruolo importante ma, ritengo, non determinante se non si tiene conto anche dell’ampia “offerta” di candidati e liste che hanno avuto a disposizione i cittadini vignolesi, delle rotture che si sono determinate (in senso lato e in alcuni casi concretamente) tra e con i gruppi che in un qualche modo hanno avuto un ruolo di primo piano nella vita economica e politica di Vignola negli ultimi vent’anni. Non voglio ora mettermi già a pensare se dovrò dare un voto utile perchè il messaggio forte e chiaro è arrivato, non andare a votare (ri-votare) oppure: che vinca il migliore, o presunto tale. Personalmente rifletterò molto su ciò che riuscirò a carpire e capire, in termini d’informazione, nel lasso di tempo che da oggi al prossimo turno succederà a Vignola. Intanto mi piace pensare che oltre al mercato del giovedì non se ne prepari un altro, anche se solo in queste due settimane, per sopperire ad una candidatura debole che è stata evidenziata con argomentazioni convincenti anche in questo blog. Credo che da subito, se la candidata ed il PD volessero, si potrebbero inviare alcuni semplici messaggi ai cittadini elettori vignolesi e a quelli che non hanno condiviso la candidatura votando altrimenti, perchè si proceda, finalmente e concretamente, con segnali forti di cambiamento, trasparenza, rottura ma soprattutto ascolto. Il PD, precedentemente DS, sono anni che non ascolta, non si relaziona se non per nomine da fare o posti da occupare. Ha al suo interno gruppi di potere che fanno e disfano senza dar conto a niente e a nessuno (oggi però andiamo al secondo turno delle amministrative), non cambiano mai se non ruoli e/o funzioni (sempre gli stessi, però, sono. Vedi: Fondazione, poi verrà l’ASP, poi…la società patrimoniale srl…. poi…..). Li senti parlare di politica e pretendono d’insegnare agli altri che questa è: servizio, mettersi a disposizione ecc.ecc.. Mi auguro (solo io?) che almeno due segnali di coerenza li diano subito: dimissioni dalle cariche di partito e rinuncia alle nomine già ricevute o in procinto d’esserlo. Saranno in grado di farlo? Mi auguro di sì anche se nutro fortissimi dubbi. Credo però che lo debbano a tutti coloro che ultimamente si erano avvicinati al PD, ai giovani, che pur ci sono e sanno scegliere tra destra e sinistra (ricorda qualche cosa a qualcuno?), lo debbono a coloro che in tanti anni hanno solo dato (feste e manovalanza come gratificazione) e mai ricevuto, lo debbono perchè mi auguro siano coraggiosi e non si arrovellino più con autocritiche, auto-analisi e così via che fanno venire la gastrite e le ragioni per non dimettersi sono sempre “altre”, perchè è giusto dare ma è altrettanto giusto fare spazio e far sì che la democrazia funzioni, almeno in questo caso, per davvero. Ecco, forse presuntuosamente e con poca politica, si potrebbe ripartire da qui. Dal dare trasparenza alle cose, dall’avere vetri e non muri di gomma davanti. D’altro canto è anche su ciò, oltre a prese di posizione chiare e precise, che la candidata Smeraldi ha raccolto il suo consenso, compreso il mio. No, non è sfogo è semplicemente voglia di voltare pagina, vedere un partito che mette da parte riti, contumelie, interessi personali e fa “il salto” di qualità che, credo, tanti aspettano. Non fateli aspettare invano nè per molto tempo, fatelo subito, buttate il cuore oltre l’ostacolo, questo è certamente il momento buono. Approfittatene perchè le mie parole non hanno molto, anzi nulla, di ragionamento politico più o meno sofisticato. Approfittatene perchè altrimenti il “chi ci sta e condivide, rimane, gli altri possono andare via” potrebbe, dopo questo primo avvertimento elettorale, essere rivolto non solo a voi, ma a tutti coloro, per fortuna sono ancora tanti, che “ingenuamente” hanno creduto e ancora credono in un partito nuovo che ancora non c’è.

  4. edoardo ha detto:

    Grazie Unicode per questo commmento, che mi sembra preciso, bello e approfondito. Il PD vignolese è ingessato e bloccato nelle sue abitudini,inflazionato soprattutto dalla figura di Adani (che maleducatamente ieri sera girava per il comune ostentando e dichiarado la loro presunta vittoria..sbruffone). La Denti è meglio di quanto sembri o comunichi (pessima la comunicazione della coalizione, a partire dal manifesto)…ma con certe zavorre non anrdà molto lontano sulla strada del rinnovamento. Che dia un segnale forte: fare la giunta con persone estranee alla giunta precedente, tecnici e giovani in primis. La Smeraldi deve lavorare molto, ma il segnale è fortissimo: se si lavora sulla piazza e a viso aperto, il bacino di sinistra vignolese risponde. Spero ora non diano indicazioni di voto, l’elettore di sinistra in cuor suo sa cosa votare…non certo la destra xenofoba e arrivista. In ultimo, la lista Rubbiani (pessima) è una lista non di centro sinistra, ma esplicitamente di centro-destra, contando i giovani candidati come i ghiaroni, borri, ecc. tutte persone dichiaratamente di destra. Cmq, anche tutti sommati assieme non faranno più del 35%….

  5. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Le valutazioni che ho fatto nell’articolo sull’attribuzione dei seggi sono errate, dunque non vanno tenute in considerazione. Il sistema di assegnazione dei consiglieri non è affatto intuitivo. La norma è la seguente:
    “L’attribuzione dei seggi di consigliere alle liste o gruppo di liste collegate è effettuata dividendo in maniera successiva per 1, 2, 3, 4,… la cifra elettorale complessiva ottenuta dalle liste o dai gruppi di liste collegate “nel turno di elezione del sindaco”, determinando i quozienti più alti fino alla concorrenza del numero dei consiglieri da eleggere” (D.Lgs. 267/2000, art. 73, comma 8). Si tratta del cosiddetto sistema d’Hondt:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_D%27Hondt
    Nei prossimi giorni vedrò di formulare ipotesi un po’ più precise.

  6. Alessio ha detto:

    Non penso che la destra sia xenofoba,credo che la sinistra sia arrivista quanto la destra,e non vedo il motivo di definire pessima la lista di Rubbiani solo perchè,come dici tu,è esplicitamente di centrodestra.I valori sono un’esclusiva della sinistra?Io Voterò Fiorini,lo preferisco alla Denti indipendentemente dalla sua provenienza politica.Dopo tutte le critiche sollevate nei confronti della Denti, mi sembra assurdo non votare Fiorini perchè non è di sinistra.Durante la campagna elettorale si è parlato più volte della necessità di cambiare….ora vi tirate indietro?

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Cambiare, tema importante ed impegnativo. Assicurarsi, però, di cambiare … in meglio. Non è scontato.

  7. PAOLO ha detto:

    IL BALLOTTAGGIO VERRA’ VINTO DA QUEL CANDIDATO CHE MEGLIO SAPRA’ PROPORSI ALLA CITTADINANZA E MEGLIO CHIARIRA’ GLI EVENTUALI APPARENTAMENTI CHE INTENDERA’
    FARE E SULLA BASE DI QUALI ACCORDI.
    PER IL CENTRODESTRA SARA’ MOLTO FACILE PER IL CENTRO SINISTRA LA COSA SARA’ UN PO PIU’ COMPLICATA.
    IN OGNI CASO IL 23 GIUGNO AVREMO LA RISPOSTA DEGLI ELETTORI VIGNOLESI

  8. sara ha detto:

    una cosa è chiara: fiorini per vincere è disposto ad allearsi con tutti, la coalizione di sinistra no
    per fortuna che doveva essere lì il cinismo
    è la copia di renzi a firenze
    un peccato che a sinistra ci sia sempre da litigare

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Fiorini ha una chance piccolissima, forse inesistente. Fa bene a giocarsela al meglio. Vedremo cosa sarà in grado di proporre a questa città. La competizione vera dovrebbe aiutare tutti a dare il meglio di sé. Il PD è ancora oggi un grande bacino di “intelligenza”. Vedremo come saprà reagire a questo momento, inatteso, di “crisi”. Se con più trasparenza, più innovazione, più apertura, più valore a capacità e competenze … Oppure con più chiusura, più arroganza, più accordi corporativi, più difesa di una classe dirigente che tende a non distinguere con accuratezza ruoli politici e ruoli istituzionali … Sul litigare. Tema impegnativo, su cui occorre intendersi. Il conflitto è un aspetto ineliminabile della vita. Un partito grande – quello che vuole essere il PD – deve imparare a gestire la diversità interna, a valorizzarla, dunque a valorizzare anche questo “tipo di conflitto”. Ci debbono essere arene in cui “litigare” – es. i congressi. Ma ci debbono essere anche procedure trasparenti in cui ricompattare il partito sulla linea vincente. Con intelligenza “emotiva”. Oggi sul versante del centrosinistra a Vignola c’è una coalizione capeggiata dal PD ed una lista civica – Vignola Cambia – che chiede con forza e chiarezza alcune cose: più rispetto del territorio, più democrazia locale e più partecipazione dei cittadini alle grandi scelte sul futuro di questa città. Saprà il PD dare una risposta convincente a tali questioni? Oppure giocherà in modo opportunistico, puntando al logoramento dell’esperienza “civica” ed a qualche ulteriore ricerca degli “effetti speciali” del marketing politico? Questo è il nodo della situazione attuale. Un nodo che va sciolto. Insomma, ci sono diverse strade davanti al PD. Vediamo quale imbocca.

  9. Alessio ha detto:

    Se non si prova non si può sapere se il cambiamento è positivo o negativo.Non sono tesserato con nessun partito,voto il programma che penso migliore e la persona che reputo adatta a ricoprire il ruolo di sindaco e questo lo faccio indipendentemente dal partito a cui appartiene.Se vincerà la Denti,molto probabilmente,non sarò certo disperato.La cosa importante è che chiunque vinca pensi prima ai cittadini poi al partito.

  10. edoardo ha detto:

    Anche se non votero assolutamente Fiorini, sono parzialmente d’accordo con Alessio. Prima i cittadini poi il partito. Via i residuati dalla nuova giunta (Gasparini & co…), non c’è odio per questa classe politica, ma il PD per autoconservarsi al potere in questi 5 anni deve dare una prova vera di innovazione, non solo con l’anagrafica del nuovo sindaco. E Vignola Cambia deve fare la vera lista di sinistra, e lavorare con la base, cosa che ne rifondazione tantomeno il PD fanno a Vignola (e neppure fuori).

  11. Marcello ha detto:

    La cosa divertente è capire il comportamento dei leghisti al ballottaggio: in teoria dovrebbero rifiutare la scheda del contemporaneo referendum. Un po’ troppo complicato e impegnativo. C’è il rischio di qualche assenza

  12. riccardo ha detto:

    in risposta a quanto scritto a proposito dell’Italia dei Valori. Mi dispiace constatare che ancora si creda che la posizione del simbolo possa raddoppiare i voti,diciamo che purtroppo a Vignola l’Italia dei Valori è stata rappresentata dalla Sig.Ra Mazzei che pur avendo ricoperto la carica di assessore alle politiche sociali per 5 anni ha ootenuto lo splendido risultato di ZERO preferenze ai lettori l’ardua sentenza.E in ogni caso alle provinciali e alle europee il risultato è assai diverso

  13. vincenzo ha detto:

    Sono un elettore del PD, non deluso, ma realisticamente preoccupato per la crescita del consenso delle destre, vedi Lega Nord, presso il nostro elettorato.
    Questo è un fenomeno che risponde a logiche più ampie della realtà comunale. Molto sinteticamente vorrei esprimere il mio pensiero sul risultato di queste elezioni a Vignola.
    Come sempre accade in una democrazia l’elettorato riesce a determinare nel segreto delle urne l’equilibrio necessario perché chi “gode del potere” sia costretto comunque a rendere conto delle sue scelte e dei propri errori. E’ innegabile che nell’ultimo quinquennio a Vignola questo equilibrio non c’è stato, e di conseguenza chi ha governato il comune, come è “naturale” che accada a chi è eccessivamente sicuro del consenso, ha dimenticato di confrontarsi con i cittadini su determinate scelte che avrebbero ed hanno inciso profondamente sul territorio, preferendo un modello di governo dall’alto anziché dal basso.
    Bene gli elettori tramite le urne hanno manifestato questo malcontento, ed attribuendo il 7% delle preferenze alla lista Vignola Cambia hanno dato corpo a questi malumori cittadini che serpeggiavano da tempo.
    Ora tocca al PD, nella persona del candidato sindaco, Daria Denti, accogliere ed ascoltare queste rimostranze, facendole proprie e cercando di dare delle risposte che a ben guardare sono già scritte nel suo programma, ma che devono trovare forma e consistenza nel dialogo con la lista civica Vignola Cambia, che riporta in quota una “mozione verde” dimenticata in alcune occasioni e disattesa in altre nella precedente amministrazione.
    Ovviamente penso che Chiara Smeraldi possa dialogare solo con chi ha la sua stessa sensibilità verso gli argomenti sopra citati, e che questa possibilità ci sia solo con il PD, visto il vuoto assoluto di idee e proposte pervenuto dalla Lega Nord e dal PDL, la cui campgna elettorale si potrebbe riassumere in uno slogan (modus operandi a loro molto caro): poche idee e molto confuse.
    Vorrei concludere spiegando perché non sono deluso: penso che questa sia una grande occasione di crescita sia per il mio partito, all’interno della realtà locale, che per la mia comunità che potrebbe ritrovarsi (e spero fortemente che sia così) il 23 giugno ad essere governata da idee nuove, incarnate in due giovani donne, degno frutto di una storia antica fatta di lotte sociali, associazionismo e senso civico.

    • Andrea Paltrinieri ha detto:

      Ciao Vincenzo, il livello di delusione è correlato al livello di aspettative. Più queste sono basse, meno è la delusione. Lo ricordo solo perché la delusione esprime un sentimento, un’emozione … che è bene sostanziare di argomenti razionali. Io sono realisticamente preoccupato per la crescita dei consensi del centrodestra e per la perdita di consensi del PD (-2.200 voti rispetto alle politiche 2008; – 800 voti tra europee 2009 e comunali 2009), segno che diverse cose “non hanno funzionato” negli ultimi anni (a partire dalla candidata a sindaco). So che la penso diversamente da te – mi ricordo dei tuoi interventi al Comitato direttivo del PD. Forse alcune delle cose che dicevo allora – es. un’amministrazione priva di una vera volontà di confrontarsi con la città sui progetti di grande trasformazione urbana – tornano di attualità dopo il voto del 6 e 7 giugno. D’altro canto sono valutazioni (critiche) che ritrovo anche nel tuo intervento (oggi). Comunque, per stare al tema: ho l’impressione che ci siano diversi elementi che ostacolano ed impediscono la prospettiva da te auspicata. Uno di questi sta certamente nelle caratteristiche della candidata a sindaco del PD – che io, evidentemente, valuto diversamente da te (ma posso dire, diversamente da te, di averla vista all’opera per ben dieci anni – e non mi ha entusiasmato). Mi fa piacere, comunque, che tu non sia deluso perché cogli in questo passaggio critico “una grande occasione di crescita” per il PD. Ho l’impressione che nei 5 anni della prossima legislatura di occasioni di crescita ce ne saranno tante. Anch’io spero che dal 23 giugno Vignola possa essere governata da idee nuove (e da modi di fare nuovi). In che cosa consistano queste idee e questi modi di fare sarebbe però opportuno dichiararlo prima, magari con un po’ più di precisione rispetto a quanto fatto finora:

      Il programma elettorale di Daria Denti e del PD di Vignola. Un’analisi

      Aggiungo un’ultima cosa, perché è bene innanzitutto non “raccontarla” a se stessi. Poi succede che ci si sveglia nel mondo che non si vuole. Il programma che Graziano Fiorini ha presentato agli elettori non può essere liquidato come “poche idee e ben confuse”. Questo lo si può dire di quello del PdL – un’offesa all’intelligenza dei vignolesi. Il programma di Fiorini è un programma che non può essere liquidato con una battuta (intanto sono 40 pagine ed è evidente, Vincenzo, che non lo hai letto). Ovviamente contiene per me tante cose che non condivido, ma forse un po’ più di serietà nella valutazione fa bene a tutti. Ribadisco: perché altrimenti non ci si rende conto del perché il mondo gira in un certo modo …

  14. alessio ha detto:

    Credo che queste elezioni siano fondamentali per il pd.Se vince Fiorini,e se delude gli elettori,fra 5 anni il pd partirà in netto vantaggio.Se vince la Denti.e dovesse continuare per altri 5 anni la politica “adaniana”,il pd prenderà la metà dei voti di oggi, lasciando la porta del comune spalancata alla Smeraldi,che personalmente preferisco.é grande la responsabilità che ha la Denti fra le mani.Attenzione,votare il male minore potrebbe trasformarsi in danno futuro,un effetto boomerang, che potrebbe ulteriormente indebolire il pd.Vignola stà veramente cambiando,nessun candidato sindaco ,ha più la certezza di essere eletto al primo turno,credo che queste sia un bene,un input,che li sproni ad avere maggior impegno e rispetto per il territorio ed i cittadini.

  15. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Un ulteriore elemento di riflessione, anche per valutare meglio la strategia di Daria Denti alle elezioni del 6 e 7 giugno (quelle che, retrospettivamente, possiamo ora definire il “primo turno”) deve riguardare la scarsa performance della lista civica Vignola Noi (228 voti, pari all’1,73%). In origine l’idea di una lista civica, dunque non di partito, con un target generazionale (i giovani) sembrava buona anche a me (anche se, come altri dentro al PD, mi hanno lasciato perplesse le modalità di costituzione). A posteriori lo scarso appeal elettorale può essere facilmente giustificato. Queste liste civiche funzionano in genere se sostengono “candidati civici” (per esempio alla Riccardo Illy a Trieste od alle regionali in Friuli-V.G.). Daria Denti è però chiaramente un candidato di partito. Penso che questa incongruenza abbia pesato sulla performance di Vignola Noi.

  16. edoardo ha detto:

    Ma come mai nessuno del PD vignolese o la Denti stessa non intervengono mai sui blog? Se non lo fanno per paura, c’è da preoccuparsi per la capacità di difendere le proprie opinioni. Se non lo fanno per snobismo, vorrei informarli che si parla degli articoli dei giornali e di quelli apparsi sui blog allo stesso livello…

  17. Simona Monari ha detto:

    Mandate a casa la Denti non sa fare niente se non chiacchiere e nient’altro. A tutti i lettori sono Monari Simona e nel 2 novembre 2010 mi hanno ammazzato un fratello in via x sassuolo in un incidente tra le tante chiacchiere la denti subito al giornale x farsi pubblicita disse: faro’ qualcosa in maniera che nessun altro incidente possa accadere dando la colpa alla scarsa visibilita’. naturalmente neanche una dimostrazione o un semplice gesto verso quelle persone che ancora oggi passano da li e che ancora piangono nel ricordo di monari moreno

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