Dobbiamo davvero accettare una politica che racconta balle? PSC e consumo di territorio

I documenti del PSC appena adottati dalla giunta comunale di Vignola e dalla giunta dell’Unione Terre di Castelli prevedono a Vignola 189.000 mq di “nuovo territorio rurale urbanizzabile” (vedi). Si tratta, in altri termini, della possibilità di consumare ancora territorio non compromesso. Nuove case o nuovi capannoni al posto di territorio agricolo. Altri comuni hanno fatto scelte diverse. Hanno adottato “piani regolatori” (o altri strumenti di pianificazione territoriale) a crescita zero (vedi). Non è così, invece, per Vignola. Peccato che in campagna elettorale il sindaco Daria Denti avesse promesso diversamente (vedi). Peccato che il programma elettorale del PD e degli alleati di allora (nel frattempo evaporati) prevedesse appunto “stop al consumo di territorio non compromesso”. Vogliamo davvero una politica che in campagna elettorale prende impegni che poi non rispetta? Per me la risposta è scontata: no.

Manifesto della campagna elettorale 2009: "non prometto ciò che non posso mantenere". Davvero? (foto del 24 aprile 2009)

Manifesto della campagna elettorale 2009: “non prometto ciò che non posso mantenere”. Davvero? (foto del 24 aprile 2009)

[1] Il programma elettorale del PD e soci alle elezioni comunali del 2009 su questo punto parlava chiaro. L’impegno assunto era “stop al consumo di territorio non compromesso” (si trova a p.16 del programma di coalizione – potete controllare qui: pdf; la stessa cosa è detta – pari pari – a p.15 del programma elettorale del PD). A pagina 15 l’impegno è ancora più stringente: “stop a nuove aree di espansione edilizia”. E’ singolare, ma nelle prime righe (p.1) qualcuno (inconsapevole?) aveva scritto: “siamo un partito che ha il coraggio di promettere cose concrete e di impegnarsi a realizzarle.” Oggi possiamo concludere: è il PD bellezza! E’ questa la visione? E’ questa la coerenza? Sino ad ora il PD di Vignola non ha speso una parola per giustificare questa inversione di rotta. L’imbarazzato silenzio conferma in realtà che non c’è giustificazione per un impegno allora preso ed ora disatteso.

Dichiarazioni di Daria Denti a Il Resto del Carlino del 17 giugno 2009. Allora diceva: "stop al consumo di territorio". Ma il PSC del 2013 prevede l'urbanizzazione fino a 189.000 mq di terreno agricolo.

Dichiarazioni di Daria Denti a Il Resto del Carlino del 17 giugno 2009. Allora diceva: “stop al consumo di territorio”. Ma il PSC del 2013 prevede l’urbanizzazione fino a 189.000 mq di terreno agricolo.

[2] Ma non solo l’impegno a non consumare ulteriore territorio agricolo era stato fissato nel programma elettorale. Anche sui giornali, durante la campagna elettorale, quell’impegno era stato ribadito dall’allora candidato Daria Denti. Ad esempio in una dichiarazione a Il Resto del Carlino del 17 giugno 2009: “La Denti, dopo aver ricordato la propria estraneità al piano regolatore attuale risalente a due legislature fa  [cosa peraltro non vera: vedi], ha evidenziato come nel programma della sua coalizione sia scritto a chiare lettere stop al consumo di territorio” (vedi il pdf). Già in precedenza, sempre a Il Resto del Carlino (il 6 maggio 2009, p.17), aveva dichiarato: “Sempre in tema di vivibilità non si potrà più edificare se non su aree già compromesse e chi costruirà dovrà rispettare precisi parametri di standard energetici e rispetto ambientale” (pdf). Gli impegni assunti nel 2009 sono chiarissimi dunque. Ma i documenti del PSC di oggi mostrano che quegli impegni sono stati disattesi.

Dichiarazioni di Daria Denti a Il Resto del Carlino del 6 maggio 2009: "non si potrà più edificare se non su aree già compromesse". Peccato che il PSC appena approvato dica diversamente!

Dichiarazioni di Daria Denti a Il Resto del Carlino del 6 maggio 2009: “non si potrà più edificare se non su aree già compromesse”. Peccato che il PSC appena approvato dica diversamente!

[3] Con grande disinvoltura gli impegni assunti in campagna elettorale finiscono sotto il tappeto. I cittadini vengono presi per il naso. Il PD imbarazzato non sa cosa dire. E intanto i documenti di piano, adottati con delibera di giunta n. 84 dell’Unione Terre di Castelli il 18 luglio scorso, prevedono per Vignola 189.000 mq di “nuovo territorio rurale urbanizzabile” (vedi). Ovvero campagna che potrà essere cementificata e trasformata in città. Ovvero “consumo di territorio non compromesso”. Nuove case, nuovi palazzi, nuovi capannoni costruiti dove oggi c’é terreno agricolo (vedi). Anche in conseguenza di ciò il PSC prevede una forte crescita demografica di Vignola che raggiungerebbe i 28.000 abitanti nei prossimi quindici anni. E così via. Forse è ora di dire basta. Sia al consumo di territorio. Sia a politici che prendono impegni di fronte ai cittadini che poi non si sentono di rispettare.

2 Responses to Dobbiamo davvero accettare una politica che racconta balle? PSC e consumo di territorio

  1. lanfrancoviola2011 ha detto:

    Fortunatamente per Vignola, tutte le previsioni di NUOVE URBANIZZAZIONI che vengono fatte da queste amministrazioni MIOPI, sono destinate a dimostrare la loro inutilità, in quanto per molti anni a venire, non si costruiranno più molte nuove case. Ma rimarranno lì a dimostrare che non è così che si salvano la COOP loro sponsor e il loro distacco dalla REALTA’ attuale.

  2. Laura ha detto:

    Ma guarda un po’ tutti questi begli articoli del carlino, dove si parla di tante belle promesse della Denti, sono scritte da Carla Tassi, poi diventata addetto stampa del sindaco…

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