Dobbiamo davvero accettare una politica che racconta balle? PSC e consumo di territorio

3 ottobre 2013

I documenti del PSC appena adottati dalla giunta comunale di Vignola e dalla giunta dell’Unione Terre di Castelli prevedono a Vignola 189.000 mq di “nuovo territorio rurale urbanizzabile” (vedi). Si tratta, in altri termini, della possibilità di consumare ancora territorio non compromesso. Nuove case o nuovi capannoni al posto di territorio agricolo. Altri comuni hanno fatto scelte diverse. Hanno adottato “piani regolatori” (o altri strumenti di pianificazione territoriale) a crescita zero (vedi). Non è così, invece, per Vignola. Peccato che in campagna elettorale il sindaco Daria Denti avesse promesso diversamente (vedi). Peccato che il programma elettorale del PD e degli alleati di allora (nel frattempo evaporati) prevedesse appunto “stop al consumo di territorio non compromesso”. Vogliamo davvero una politica che in campagna elettorale prende impegni che poi non rispetta? Per me la risposta è scontata: no. Leggi il seguito di questo post »


Lettera aperta all’assessore Mauro Scurani sul PSC. Per un confronto politico ragionato e senza pregiudizi

22 agosto 2013

Il PSC “merita confronti politici più ragionati e senza pregiudiziali” – così afferma l’assessore alla Pianificazione e Gestione del Territorio del comune di Vignola, Mauro Scurani, nel rispondere alle critiche al PSC avanzate dalla lista di cittadini Vignola Cambia (vedi). Seppur ruvido prendiamolo come un invito al confronto vero. Ecco dunque una lettera aperta all’assessore, con qualche risposta e qualche domanda mirata.

Caro Mauro, le tue repliche al comunicato di Vignola Cambia sul PSC meritano una risposta. Il tema è troppo importante (ne va del futuro di questo territorio). Tu, tra l’altro, sei l’unica persona in giunta che io stimo. E se dunque anche non condivido le tue valutazioni, non voglio rinunciare ad un “confronto politico ragionato e senza pregiudiziali” – sono parole tue. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


Zero consumo di territorio? Era solo una promessa da campagna elettorale!

18 agosto 2013

E’ davvero stupefacente il dietro-front realizzato dal sindaco Daria Denti sul “consumo di territorio”! In campagna elettorale promette una cosa (“stop al consumo di territorio non compromesso”), ma da sindaco ne fa un’altra (i documenti del PSC appena adottato prevedono a Vignola 189.000 mq di “nuovo territorio rurale urbanizzabile”, ovvero la possibilità di consumare ancora territorio non compromesso) (vedi). E’ bene dunque rinfrescare la memoria, ripassando gli impegni assunti dall’allora candidato a sindaco Daria Denti e dal PD. Anche per chiedere conto di questi comportamenti contraddittori. Di queste promesse da marinaio. Leggi il seguito di questo post »


Cosa non va nel PSC. Lo dicono le liste civiche in un documento

4 luglio 2013

Tre liste civiche – Vignola Cambia, Insieme per Savignano, Spilamberto Solidarietà e ambiente – hanno condiviso un documento di valutazioni sul PSC dell’Unione Terre di Castelli. Dopo aver partecipato e “vivacizzato” gli incontri pubblici del percorso di “ascolto strategico e partecipazione” (più di 84.000 euro buttati a mare: vedi), analizzato gli unici due documenti sino ad ora resi pubblici (in un PSC in corso di redazione dal 2006 e ripartito nel 2010), discusso e approfondito i nodi critici, ora le valutazioni sono state messe nero su bianco in un documento di quattro pagine, articolato in 13 punti. Che magari non tratta tutti i temi del PSC, ma i nodi nevralgici certamente sì. In sintesi: secondo le liste civiche di Vignola, Savignano e Spilamberto al centro del PSC va messo senza tentennamenti e senza equivoci l’obiettivo della rigenerazione urbana e della tutela della campagna e del paesaggio. Abbandonando definitivamente ogni idea di ulteriore consumo di territorio per costruire case. Il documento è stato presentato ieri in conferenza stampa ed ha avuto buon risalto sulla stampa locale. Leggi il seguito di questo post »


Il PSC sulla mobilità: un nuovo tracciato per la ferrovia Vignola-Bologna?

23 giugno 2013

I documenti sino ad ora resi pubblici (praticamente niente) del PSC dell’Unione Terre di Castelli lasciano intravvedere, in tema di mobilità, un progetto altamente discutibile: lo spostamento del tratto terminale dell’odierna ferrovia Bologna-Vignola. Non è chiarissimo, in realtà, cosa prefigura il PSC, ma quello che si intravvede lascia davvero perplessi. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


PSC: molto cemento, poca intelligenza

1 Maggio 2013

Il principale nodo critico della pianificazione territoriale non sta tanto nell’incapacità di individuare il futuro auspicabile, visto che tanto i progettisti, quanto gli amministratori sanno bene cosa è desiderabile e curano dunque questa dimensione “narrativa” (il PSC dell’Unione Terre di Castelli, per quello che è dato vedere, è zeppo di richiami alla “rigenerazione urbana” o “ambientale”, alla tutela del paesaggio, ecc.). Esso sta piuttosto nello scarto, rilevabile a posteriori, tra il “progetto” e la sua “realizzazione”. La pianificazione disegna, per così dire, scenari “da favola”, ma le realizzazioni sono assai più “prosaiche” e deludenti. Si parla di tutela della campagna, ma cresce il cemento (vedi). Si decanta il fiume – proprio nel momento in cui sono sconvolte struttura e paesaggio fluviale (vedi). Si inneggia ai centri urbani, ma si progettano nuovi “poli d’attrazione” destinati a svuotarli ancora di più (vedi). E così via. Per questo sarebbe importante un dibattito, ben articolato, tramite cui analizzare criticamente i documenti di piano. Invece a circa un mese dall’avvio della Conferenza di pianificazione i cittadini non sanno ancora praticamente nulla del nuovo PSC – ad oggi sono accessibili solo una “bozza di documento strategico” (sic) e una “relazione di sintesi” dei documenti di piano (vedi). I documenti di piano, già pronti da tempo, non sono resi accessibili (anche quando assolutamente innocui, come il Quadro conoscitivo); mentre altri documenti, scaturiti da un percorso di “ascolto” (sic) metodologicamente fallato,  sono subito divenuti obsoleti e inutili (vedi). Tuttavia, anche quel poco che è stato ad oggi divulgato solleva interrogativi e fa sorgere perplessità. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


84.700 euro di denaro pubblico per un percorso inefficace di “partecipazione” al PSC

1 marzo 2013

84.700 euro! Ottantaquattromilasettecento! E’ la cifra che spende l’Unione Terre di Castelli per organizzare la “partecipazione” dei cittadini alla definizione del PSC. Si tratta di una cifra spropositata anche se dovesse servire ad organizzare il miglior percorso di informazione e partecipazione alla definizione dei documenti di piano che compongono il PSC. Risulta ancora più spropositata vedendo come vengono spesi questi soldi! Per organizzare un “percorso” che, pur coinvolgendo un po’ di cittadini dell’Unione (meno di 400 su circa 60.000), risulterà infine inefficace e dunque inutile. Quando si vedono gli amministratori locali promuovere queste spese vien davvero voglia di “mandarli tutti a casa”! Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


Carlo Bruzzi sulla partecipazione al PSC: la commedia degli equivoci

23 febbraio 2013

In due interviste a quotidiani locali (Modena Qui e Il Resto del Carlino) Carlo Bruzzi, sindaco di Castelnuovo e assessore al PSC dell’Unione Terre di Castelli, ha replicato alle critiche sul “percorso partecipativo” al PSC. Ovviamente si guarda bene dal rispondere alle cinque domande rivoltegli tramite questo blog (vedi). Come troppo spesso succede a chi conquista, certo democraticamente, un po’ di potere, la strategia prescelta è quella di non rispondere alle obiezioni vere, ma di rispondere invece alle obiezioni che nessuno ha sollevato. Così il compito risulta decisamente più facile. Io replico qui a mia volta. Non che pensi di chiarire alcunché (Bruzzi continuerà a non rispondere nel merito), ma almeno a beneficio degli osservatori vorrei sgombrare il campo dagli equivoci. Smacchiare il giaguaro – la si può mettere anche così. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


La tribù del PSC. Immagini da 5 incontri (21 gennaio – 4 febbraio 2013)

4 febbraio 2013
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La tribù del PSC (21 gennaio – 4 febbraio 2013), un set su Flickr.


Un PSC poco partecipato. Qualche domanda a Carlo Bruzzi e Francesco Lamandini.

31 gennaio 2013

Breve ma intenso scambio di vedute lunedì sera a Castelnuovo con Francesco Lamandini e Carlo Bruzzi, rispettivamente sindaco di Spilamberto e di Castelnuovo. L’oggetto del contendere è questo strano “percorso partecipato” sul PSC. Che più va avanti, meno convince i partecipanti. Carlo Bruzzi vorrebbe cavarsela rimproverandomi di non cogliere la differenza tra “ascolto strategico” (che è quanto ora si starebbe facendo) e “partecipazione” (che avverrà in futuro, ma non si sa quando né come). Francesco Lamandini, invece, reputa arroganti ed irrispettose le mie critiche. Che sono indubbiamente severe. Ma lo sono perché – lo ribadisco per l’ennesima volta – tanto il lavoro sul PSC, quanto il progetto di “ascolto strategico e partecipazione” (un’integrazione prevista dalla delibera della giunta dell’Unione Terre di Castelli n. 14 del 23 febbraio 2012: pdf) risultano decisamente di bassa qualità (per una critica alla pseudo-partecipazione proposta da Avventura Urbana: vedi). Che le cose stiano così l’ho ampiamente argomentato. Comunque, ecco alcune domande che aiutano a comprendere. Leggi il seguito di questo post »