Si può fare! Con il nuovo orario si riducono i tempi di percorrenza sulla ferrovia Vignola-Bologna

Sembrava impossibile. Quando per la prima volta l’associazione degli utenti “In prima classe per Bologna-Vignola” ha posto il tema della riduzione dei tempi di percorrenza del servizio ferroviario sulla linea (era il novembre 2013: vedi) erano in pochi a crederci. Anzi pochissimi. Invece ci siamo. Da domenica 11 settembre 2016 entra in funzione un nuovo orario (pdf). Per la prima volta da quando la linea è stata riattivata nel 2003-2004 si riducono i tempi di percorrenza! Si passerà da una percorrenza “standard” di 62 minuti ad una di 56 minuti. Insomma, 6 minuti “liberati” dal viaggio (un conto per i pendolari: 12 minuti al giorno per 200 giorni lavorativi fanno 2.400 minuti all’anno, ovvero 40 ore). Non tutti i treni avranno questa riduzione, ma la maggior parte sì. E non è finita. Visto che sabato 10 settembre, in occasione della cerimonia per celebrare queste novità (quarto treno elettrico ETR350 messo in esercizio e nuovo orario ferroviario), l’assessore regionale Raffaele Donini presenterà pubblicamente il “piano di velocizzazione” della linea (qui il programma della giornata: pdf). L’obiettivo, già dichiarato alcuni mesi fa (vedi), è quello di giungere tra non molto a tempi di percorrenza inferiori a 50 minuti. Insomma, un vero e proprio “miracolo”.

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Un treno elettrico ETR350 in stazione a Savignano Comune (foto del 18 ottobre 2014)

[1] Come è stato possibile? Cosa è successo? Gli attori di questo evento assolutamente straordinario sono molteplici. Il primo (in ordine di apparizione, ma non solo) è senza dubbio l’associazione degli utenti (qui il rinnovato sito web: vedi). Che per prima ha individuato il tema della riduzione dei tempi di percorrenza come obiettivo strategico della linea (la competizione con il trasporto su gomma che, tra l’altro, nel 2019 farà un salto evolutivo con il completamento della “nuova Bazzanese”: vedi). Ed ha messo a fuoco anche il momento su cui innestarlo: l’esercizio del servizio con solo treni elettrici ETR350, più performanti. Insomma, è stata l’associazione a ribadire con forza questo interrogativo: possibile che dopo aver messo treni moderni ed aver investito qualche decina di milioni nella linea i tempi di percorrenza rimangano peggiori di quelli del 1939 (vedi)? La domanda era pertinente. Avrebbe potuto essere elusa (all’inizio ci si è provato), ma non è stato così.

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La cartolina promozionale per la riduzione dei tempi di percorrenza (illustrazione di Roberto Baldazzini per la campagna promossa dall’associazione degli utenti)

E questo per merito del secondo attore (in ordine di apparizione), l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini. Perché fino all’entrata in scena dell’assessore regionale (di questo assessore regionale) le aziende incaricate di gestire il servizio (TPER Spa e FER Srl) avevano “fatto melina”. Nessuno aveva il coraggio di dire che la richiesta era importuna (dunque inopportuna, dunque “irrealizzabile”), ma non c’era molta voglia di prenderla sul serio (magari con il rischio di creare un precedente – un comitato di utenti che chiede una riduzione dei tempi di percorrenza, cosa che magari si scopre fattibile). Il 2014 e larga parte del 2015 sono passati così: con “studi” e confronti che si vedeva benissimo non avrebbero portato da nessuna parte. Ma la determinazione dell’associazione e la volontà politica messa in campo dall’assessore regionale (insediatosi negli ultimi giorni del 2014) hanno fatto il “miracolo”. Il riconoscimento della visione strategica messa in campo (vogliamo davvero spostare utenti dalla gomma al ferro?) ha prodotto un impegno reale (aiutato anche da qualche “spinta gentile”: vedi). E oggi, finalmente, si centra un primo obiettivo. Quattro o sei minuti in meno sulla quasi totalità delle corse.

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L’assessore regionale Raffaele Donini (a sx) riceve dal presidente dell’associazione degli utenti, Maurizio Quartieri, la cartolina promozionale per la riduzione dei tempi di percorrenza (foto dell’1 giugno 2016)

[2] Rimane da dire qualcosa dell’inefficacia degli enti locali – i comuni attraversati dalla linea ferroviaria Bologna-Vignola (Vignola, Savignano, Valsamoggia, Zola Predosa, Casalecchio). Sull’incapacità degli enti locali di svolgere in questi anni un’azione efficace sul miglioramento del servizio è bene interrogarsi. Il fenomeno, infatti, non è fisiologico (o, meglio, non si vorrebbe lo diventasse). Esso è il risultato dell’accoppiarsi di due debolezze. In primo luogo la mancanza di un adeguato dispositivo di governance, ovvero di un’arena decisionale che riconoscesse formalmente il ruolo di “committenti” (o almeno importanti stakeholder) dei comuni verso le aziende incaricate della gestione del servizio. In secondo luogo la “frammentazione territoriale” degli obiettivi: con ogni amministrazione comunale fortemente interessata ai problemi della ferrovia sul proprio territorio comunale, ma per questo incapaci di vedere e sostenere con forza gli obiettivi “di sistema” (la performance dell’intera linea)! Insomma, la mancata emersione di una visione strategica e quindi la mancata richiesta di un adeguato dispositivo di governance. Che questa capacità di visione sia emersa in seno all’associazione piuttosto che tra gli amministratori locali è un fatto singolare che va rimarcato (e che induce ad interrogarsi sulla qualità della politica locale). Certo, bisogna riconoscere che negli enti sovraordinati (Provincia prima, Città metropolitana poi) alcuni amministratori si sono rivelati assai sensibili al tema della performance della linea e dunque hanno giocato un ruolo positivo nella dinamica del miglioramento – mi riferisco all’assessore provinciale di Bologna Giacomo Venturi (vedi; purtroppo prematuramente scomparso) ed al delegato della Città Metropolitana Irene Priolo (anche sindaca di Calderara di Reno e da poco assessore alla mobilità del comune di Bologna: vedi). Ma ciò non toglie che un problema di governance rimanga (peraltro non percepito e dunque non affrontato dall’assessore regionale).

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Una riunione del consiglio direttivo dell’associazione degli utenti (foto del 20 dicembre 2014)

[3] Condizioni straordinarie (ma non per questo non replicabili) hanno consentito di centrare un importante obiettivo. La riduzione dei tempi di percorrenza va a beneficio dei circa 5.000 passeggeri che utilizzano quotidianamente la ferrovia Vignola-Bologna. Ed è solo il primo passo di un percorso a più tappe che si svolgerà nei prossimi 2-3 anni (l’associazione degli utenti è, come sempre, terribilmente determinata a non fermarsi qui: vedi). Prescindendo dal caso specifico, l’episodio ci dice cose interessanti sulle dinamiche positive che comitati (o associazioni) di utenti o di cittadini possono contribuire ad innescare ed implementare. Specie dove incontrano istituzioni recettive. Insomma, non solo una buona notizia (miglioramento del servizio). Ma anche un esempio per ulteriori “applicazioni” di un “dispositivo” cittadini-istituzioni.

PS Qui il nuovo orario TPER del servizio ferroviario Vignola-Bologna in vigore da domenica 11 settembre 2016 (pdf). Di norma le partenze da Vignola (in precedenza al minuto 48 di ogni ora) sono programmate ai ’50. Di norma le partenze da Bologna (in precedenza al minuto 16 di ogni ora) sono programmate ai ’18.

2 Responses to Si può fare! Con il nuovo orario si riducono i tempi di percorrenza sulla ferrovia Vignola-Bologna

  1. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Riporto di seguito il resoconto dell’evento di ieri, con l’assessore regionale Raffaele Donini, fatto dal presidente dell’associazione degli utenti, Maurizio Quartieri, e trasmesso alla mailing list dei soci dell’associazione:

    “Ieri mattina si è svolto a Crespellano l’evento dal titolo “Il futuro della Bologna-Vignola”, fortemente voluto dall’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini per presentare il quarto e ultimo elettrotreno ETR350 assegnato alla linea, nonché il nuovo orario in vigore da oggi 11/9.
    Il nuovo orario, reso possibile proprio dall’uso esclusivo di ETR350 e da alcuni interventi infrastrutturali, prevede la riduzione dei tempi di viaggio. Si tratta di un piccolo, ma significativo cambiamento. Per tre semplici ragioni: una storica, in quanto è la prima volta che accade dalla riapertura della linea (2003); una psicologica, perché come ha ricordato l’assessore si scende sotto la soglia dei 60 minuti; la terza, la più importante, perché rappresenta la prima tappa di un percorso più ambizioso, di seguito illustrato.
    Si è trattato dunque di un evento celebrativo, durante il quale l’assessore e i dirigenti delle aziende ferroviarie hanno ripercorso le tappe che hanno permesso il raggiungimento di tale obiettivo (aspetti di cui vi abbiamo già dato ampia rendicontazione nei mesi passati), sottolineando anche come sia l’intero servizio ferroviario regionale ad essere oggetto entro il 2018-19 di una serie di importanti interventi di ammodernamento (materiale rotabile, nuovi sistemi di sicurezza nelle linee FER, riqualificazione delle stazioni RFI e FER, ecc.).
    La conferenza stampa di ieri mattina, tuttavia, non è stata solo la celebrazione del conseguimento di tali importanti obiettivi; all’O.d.g. c’era un terzo punto: il piano di velocizzazione della linea.
    E’ su questo aspetto che vogliamo aggiornarvi nel dettaglio, perché l’assessore ha annunciato i prossimi interventi per portare il tempo di viaggio sotto i 50 minuti, dettandone anche la tempistica!
    – Entro il 2017 saranno completati i lavori d’installazione del nuovo sistema per il controllo della circolazione dei treni (SCMT), lavori che includono anche il nuovo sistema automatico d’informazione audio a terra.
    – Entro il 2017 sarà realizzato un nuovo binario di scambio a Ponte Ronca (è il punto della linea che, anche in funzione delle performance degli ETR350, consente di ridurre al minimo i tempi d’attesa dei treni incrocianti in previsione di viaggiare con meno di 50’).
    – Settembre 2017: nuovo orario ferroviario, con ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza a ca 50 minuti, grazie agli interventi sopra citati (e ad altri, come la chiusura di alcuni PL, parte dei quali grazie al cantiere della Nuova Bazzanese).
    – Entro il 2019 (obiettivo di mandato dell’assessore): raddoppio del binario tra Casalecchio e Via Lunga. Questa è la vera novità del giorno!!! Già in passato si era ipotizzato di allungare il secondo binario di C. Garibaldi fino a C. Palasport (intervento previsto nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’intera area), ma mai … ci si era spinti fino a Via Lunga!!!
    – Sempre entro il mandato, l’assessore ha confermato gli interventi di riqualificazione delle stazioni, previsti nell’ambito del progetto SFM (anche di questo abbiamo rendicontato più volte in passato), i cui fondi sono stati sbloccati dal governo centrale lo scorso maggio.

    È difficile prevedere oggi se l’agenda dettata dall’assessore Donini da qui al 2019 sarà pienamente rispettata nella tempistica e nei contenuti. Come associazione non ci resta che vigilare e sostenendo l’assessore e il suo staff nella realizzazione del piano sopra esposto. È fuori discussione, infatti, che l’entrata in scena dell’assessore regionale Donini abbia indotto un’accelerazione (inattesa anche per noi) nel conseguimento già oggi di alcuni obiettivi, che fino a pochi mesi fa ci sembravano ancora lontani, suonando la sveglia anche nelle alte sfere delle aziende incaricate di gestire il servizio (TPER Spa e FER Srl).
    Nell’incontro di ieri, dunque, è emersa non solo la necessità (di chi fa politica) di celebrare gli obiettivi raggiunti, ma anche la volontà politica dell’assessore regionale di sfruttare al meglio le risorse disponibili per elevare lo standard qualitativo del trasporto ferroviario regionale (ma non solo; è infatti notizia di questi giorni l’aggiudicazione della gara fatta dalla regione per la consegna di 177 nuovi autobus per il TPL su gomma dell’intera regione), con una visione strategica (…se spostiamo utenti sui treni ne beneficia l’intero sistema di mobilità e di trasporto pubblico/privato regionale) e globale (un miliardo di euro investiti dalla Regione per migliorare tutto il TPL ferroviario nei prossimi anni).
    Non ci resta che dargli fiducia a questo assessore; se nel 2019 lui brinderà, lo faremo anche noi e non ci potrebbe essere modo migliore di celebrare il decennale dell’associazione.”

    Maurizio Quartieri

    P.S. tutti i dettagli della conferenza stampa di ieri mattina, inclusi gli interventi dell’associazione, sono disponibili sul sito (completamente rinnovato):

    http://inprimaclasseperbolognavignola.it/2016/09/11/futuro-della-fbv-passa-dallo-scambio-ponte-ronca-un-parziale-raddoppio/

  2. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Qui invece il comunicato della Regione Emilia-Romagna, che si riporta per la parte relativa al “progetto di velocizzazione”:

    “Per quanto riguarda la velocizzazione della Bologna-Vignola, nel corso dell’ultimo anno Fer ha realizzato tutta alcuni interventi infrastrutturali con l’obiettivo di aumentare la velocità sulla linea e portare le percorrenze tra Bologna Centrale e Vignola al di sotto dell’ora per quasi tutti i treni. Sono stati eseguiti lavori di modifica delle caratteristiche geometriche di alcuni tratti che consentiranno di sfruttare completamente l’andamento planimetrico dell’attuale tracciato (come l’aumento delle sopraelevazioni delle curve). E’ stato modificato inoltre l’impianto Acei (Apparato centrale elettrico con comando a itinerari) di Vignola per permettere l’arrivo e la partenza dal secondo binario (binario di corsa), anziché dall’attuale terzo binario (binario di circolazione): questo permetterà di sfruttare quasi tutto il percorso da Savignano a Vignola alla nuova velocità massima di 90 km/h. Sarà possibile anche un maggiore assorbimento di corrente da parte dei treni, da 500 A (Ampere) a 750 A, in modo da consentire maggiori accelerazioni al momento della partenza. Da sottolineare, inoltre, che sono in corso i lavori di istallazione del Scmt/Accm sulla linea Casalecchio-Vignola: da un lato questo rafforzerà ulteriormente la sicurezza, dall’altro consentirà una migliore gestione degli apparati di linea assicurando la regolarità di esercizio.
    Sempre in un’ottica di maggiore velocizzazione, l’impegno preso dalla Regione, in accordo con la Città metropolitana, Tper, Fer, Rfi e il comitato degli utenti, è di mettere a punto in tempi brevi uno studio per un nuovo orario che preveda il cadenzamento di tutti i treni della linea, per superare le interferenze con il tratto comune Bologna-Casalecchio della Porrettana. Interventi propedeutici per raggiungere quest’obiettivo sono l’inserimento di un ulteriore punto di incrocio in linea a Ponte Ronca e, successivamente, il raddoppio del binario tra Casalecchio e via Lunga.”

    http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2016/settembre/Bologna-Vignola-pronti-nuovo-elettrotreno-orario-epiano-di-velocizzazione

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