Un gruppo di cittadini si è impegnato per migliorare le condizioni del Parco delle Città Gemellate e Amiche (l’ex-parco di via di Mezzo: vedi). Da oltre un anno è al lavoro ed ha macinato una grande quantità di iniziative. L’ultima è stata una campagna di raccolta fondi per dotare il parco di un gioco attrezzato per bambini con disabilità: il Castello di Re Caramella (vedi). L’operazione è andata in porto (e la cosa non era affatto scontata): sono stati raccolti circa 12mila euro che serviranno per coprire le spese di acquisto e posa della struttura (all’insegna della trasparenza è disponibile un rendiconto economico dell’iniziativa). A ben pensarci si tratta di una notizia davvero straordinaria! Ogni area verde minimamente significativa dovrebbe avere il proprio “comitato di cittadini” (vedi). Qui l’auspicio è diventato realtà. Un breve resoconto delle cose fatte e dei progetti futuri è tracciato da Elisa Montanini, portavoce dell’associazione. Ecco qua.

Uno scorcio del parco (foto del 4 settembre 2016)
[1] “A luglio 2016 abbiamo compiuto un anno ed è stato un bellissimo regalo di compleanno il raggiungimento dell’obiettivo del crowdfunding (vedi). Ci siamo messi in gioco con questa modalità di raccolta fondi ancora poco conosciuta in Italia, ci siamo appoggiati a una piattaforma molto seria e di Bologna, Idea Ginger, che ci ha sostenuto e guidati in questo meraviglioso viaggio. Meraviglioso perché ci ha dato tantissime preoccupazioni, ma ancora più ci ha regalato tante tante emozioni: ci ha unito molto come gruppo, l’idea di condividere un sogno e sentirti appoggiata dai tuoi concittadini è stato molto gratificante per tutti noi.
In questo anno abbiamo raggiunto diversi obiettivi:
- acquistato e montato i posacenere per ogni cestino
- sistemato il campetto di basket adiacente e montate nuove reti per i canestri
- falciato l’erba
- fatto pulizia periodica del Parco
- annaffiato le piante
- acquistato e montato 3 nuovi giochi per i bambini più piccoli
- raggiunto l’obiettivo per l’acquisto del Castello di Re Caramella

Cestino con posacenere (foto del 4 settembre 2016)
Ma non intendiamo fermarci qui. I nostri prossimi obiettivi sono:
- sicurezza del parco tramite telecamere
- sistemazione di nuove piante
- sistemazione dell’impianto di irrigazione
- sistemazione e aggiunta di nuove aree sport ( calcio, pallavolo, basket)
- aggiunta di altri giochi
- creare un’area per i ragazzi dello streetwork
Le idee non ci mancano la voglia neppure quindi noi andiamo avanti anche se non nascondiamo che le difficoltà che troviamo sul nostro percorso sono tante ma, per ora, non hanno ancora intaccato la nostra voglia di fare.” (Elisa Montanini)

La realizzazione della base per la struttura ‘Il castello di Re Caramella’ (foto del 4 settembre 2016)
[2] Inutile girarci attorno. La città ha bisogno di questo impegno “civico” e volontario. Ne ha un bisogno disperato. Non solo perché nel corso degli ultimi anni il bilancio comunale si è rimpicciolito (vedi) e le risorse per la manutenzione della città (sia economiche che umane) sono anch’esse in contrazione. Non è solo una questione di “economie”. E’ anche una questione di partecipazione. E di “controllo” sui servizi pubblici. Partecipazione alla creazione e poi manutenzione di un bene collettivo: un parco di (maggiore) qualità. E per fare questo occorre necessariamente il coinvolgimento di chi quel parco fruisce. Ma anche “controllo” e “pungolo” verso l’amministrazione comunale affinché intervenga tempestivamente (e con continuità) a fare manutenzione e ad impedire che, poco tempo dopo essere stato inaugurato, prenda il via il processo di degrado (come purtroppo accaduto per altre aree verdi e non solo). Allo stesso tempo il successo delle iniziative è il miglior motore per tenere in moto il processo partecipativo. Insomma, un’esperienza positiva che bisognerebbe cercare di esportare e diffondere nelle altre aree verdi (e luoghi pubblici) vignolesi (vedi).

Nuovi giochi installati nel parco (foto del 4 settembre 2016)
PS Il Parco delle Città Gemellate e Amiche (ex-parco di via di Mezzo) è stato inaugurato l’8 giugno 2013, poco più di tre anni fa, dall’amministrazione Denti (vedi). Trattandosi di uno dei parchi più grandi di Vignola (secondo solo al Parco dei nuovi nati, in via Gessiere) meriterebbe un lavoro di valutazione della qualità progettuale, oggi facilmente realizzabile (a posteriori). Si potrebbe mettere a punto un documento leggero su come si progetta un parco e su quali sono gli errori da evitare ad uso degli attuali e dei futuri amministratori locali (vedi).

Rendiconto della raccolta fondi per l’acquisto e la posa del Castello di Re Caramella.