Il lungo cammino verso un servizio decente: biglietti online per la ferrovia Vignola-Bologna?

C_Emett 23giu2015 022L’11 giugno è stata installata una macchina emettitrice di biglietti presso la stazione ferroviaria di Vignola. Finalmente! Non è nuova (lo si capisce dai graffiti che la “abbelliscono”), ma va bene ugualmente. E’ da qualche anno che l’associazione degli utenti “In prima classe per Bologna-Vignola” chiede che le stazioni più importanti della linea siano dotate di una emettitrice automatica di biglietti (prima dell’installazione a Vignola, solo la stazione di Bazzano ne era provvista), così da superare alcuni inconvenienti (la vendita dei biglietti TPER è affidata alle tabaccherie, ma ciò rende impossibile l’acquisto del biglietto al mattino presto o a sera tardi e nei giorni festivi). E’ stato però solo grazie all’intervento diretto dell’assessore regionale (vedi) che si è riusciti ad avere l’emettitrice automatica a Vignola. E’ il segno di modalità operative da Sud del mondo: l’azienda regionale risponde al “padrone”, non agli utenti! Comunque, non si tratta dell’unica novità intervenuta. Ma la strada da fare per un “servizio decente” resta lunga.

Macchina emettitrice di biglietti ferroviari alla stazione di Bazzano (foto del 17 luglio 2012)

Macchina emettitrice di biglietti ferroviari alla stazione di Bazzano (foto del 17 luglio 2012)

[1] Con la nuova dotazione vignolese le emettitrici automatiche sulla linea ferroviaria Vignola-Bologna sono due: Bazzano e Vignola. Nessuna delle restanti 15 stazioni ne è provvista (ovviamente alla stazione di Bologna i biglietti possono essere acquistati presso lo sportello TPER aperto dalle 7 alle 19). Fuori da Bologna la rete delle rivendite è ad oggi costituita dalle tabaccherie – qui la mappa con indicato giorno di chiusura (ma non l’orario effettuato): vedi. Ovviamente se prendete un treno alle 6.07 o alle 6.46 (sono le prime due corse al mattino da Vignola per Bologna) non trovate alcuna rivendita aperta. Da giugno, almeno, i passeggeri vignolesi hanno a disposizione una macchina emettitrice. 24 ore su 24. Che sembra pure funzionare bene, almeno per ora (si tratta di una macchina diversa da quella ubicata alla stazione di Bazzano, spesso guasta).

La macchina emettitrice di biglietti alla stazione di Vignola (foto del 23 giugno 2015)

La macchina emettitrice di biglietti alla stazione di Vignola (foto del 23 giugno 2015)

Le regole del viaggio prescrivono, in effetti, che il biglietto debba essere acquistato a terra. E’ possibile, in realtà, acquistarlo anche a bordo treno, ma in tal caso si paga un sovrapprezzo di 5 euro. Una corsa Vignola-Bologna verrebbe dunque a costare 8,70 euro (3,70 euro prezzo del normale biglietto + 5 euro di sovrapprezzo). Confesso che anche a me è capitato in un giorno festivo, avendo deciso all’ultimo un viaggio a Bologna con qualche famigliare e non trovando alcuna tabaccheria aperta, di dover pagare il biglietto maggiorato. Una gran seccatura, visto che in alcuni momenti non v’è proprio modo di acquistare un biglietto in loco. Da qualche giorno il problema per i vignolesi è stato risolto, non così per chi risiede negli altri comuni serviti dalla linea.

Cartelli della campagna

Cartello della campagna “FER Play” (foto del 27 maggio 2011)

[2] “Per viaggiare su un treno regionale è necessario dotarsi di un biglietto di viaggio valido, obliterarlo prima di salire a bordo treno e conservarlo fino all’uscita della stazione d’arrivo.” Così recita la carta dei servizi del Servizio Ferroviario Regionale (vedi). D’altro canto nel 2011 l’azienda ferroviaria lanciò in grande stile una campagna di contrasto ai “portoghesi”, denominata “FER Play” (anche se il titolo della campagna, riecheggiante “fair play“, non è molto coerente rispetto al messaggio fortemente “sanzionatorio”). Da allora in effetti le cose sono migliorate, anche se i controlli non vengono svolti con regolarità (non più di un terzo delle corse sono sottoposte a controllo circa i titoli di viaggio). Ma oltre ai controlli, è fondamentale rendere facile agli utenti il compito di procurarsi il titolo di viaggio! E qui ancora non ci siamo.

Cartello della campagna

Cartello della campagna “FER Play” (particolare) (foto del 27 maggio 2011)

Due macchine emettitrici ed una rete di rivendite (tabaccherie) non è ancora sufficiente. Specie se si pensa alle facilità che le nuove tecnologie mettono a disposizione. Se è facile acquistare biglietti online per il servizio Trenitalia (pagando con carta di credito) non si capisce perché questa opportunità non venga data agli utenti dell’azienda regionale dei trasporti ferroviari TPER. A quando la possibilità dell’acquisto dei biglietti online? Una volta dispiegata anche questa opportunità il “sistema” risulterebbe adeguatamente articolato: rivendite (tabaccherie), macchine emettitrici (anche se almeno un’altra è da aggiungere a Casalecchio Garibaldi), acquisto online. Acquistare il biglietto anche a seguito di una decisione improvvisa di un viaggio a Bologna, in un giorno festivo, non sarebbe più una mission impossible.

Controlli a bordo treno in occasione del lancio della campagna

Controlli a bordo treno in occasione del lancio della campagna “FER Play” (foto del 26 maggio 2011)

[3] Un’ultima informazione. L’acquisto del biglietto a bordo treno, come ricordato, comporta una maggiorazione di 5 euro rispetto al normale prezzo del biglietto. Per non incorrere in sanzioni i passeggeri devono recarsi dal capotreno al momento della salita per acquistare il titolo di viaggio. Le indicazioni regionali, tuttavia, riconoscono che presso alcune stazioni il reperimento dei titoli di viaggio è tutt’altro che agevole: “Alcune fermate sono sprovviste di una rivendita adiacente. I passeggeri che salgono da tali fermate, non sono tenuti al pagamento del sovrapprezzo di 5 €, nel caso acquistino a bordo treno il titolo di viaggio.” E’ una soluzione in vigore da tempo presso altre linee ferroviarie regionali e nelle settimane scorse l’associazione degli utenti è riuscita (finalmente) ad ottenerne l’applicazione anche per la linea Vignola-Bologna. Ad oggi TPER riconosce come “fermate sprovviste di rivendita o emettitrice automatica” solo due stazioni: Muffa e Via Lunga (entrambe nel comune di Valsamoggia) (vedi). I passeggeri che salgono in questa stazioni possono dunque fare il biglietto a bordo senza pagare alcuna maggiorazione.

Dalla stazione di Muffa la rivendita più vicina è a circa 1 km di distanza (screeshot della mappa con geolocalizzazione delle rivendite di TPER)

Dalla stazione di Muffa la rivendita più vicina è a circa 1 km di distanza (screenshot della mappa con geolocalizzazione delle rivendite di TPER)

In realtà la medesima situazione si presenta anche a Ponte Ronca, Casalecchio Palasport e forse a Ceretolo. Nelle prossime settimane l’associazione effettuerà verifiche al fine di controllare l’adeguata applicazione di questa norma. Insomma, è compito dei passeggeri acquistare il biglietto e poi obliterarlo. Ma è compito dell’azienda che gestisce il servizio facilitare il reperimento dei titoli di viaggio! Per questo bisogna al più presto attivare l’acquisto online.

Dalla stazione di Casalecchio Palasport la rivendita più vicina è a circa 800-1.000 metri (screeshot della mappa con geolocalizzazione delle rivendite di TPER)

Dalla stazione di Casalecchio Palasport la rivendita più vicina è a circa 800-1.000 metri (screenshot della mappa con geolocalizzazione delle rivendite di TPER)

PS Qui il testo della nota della Regione Emilia-Romagna prot. n.306691 del 12 maggio 2015 che sollecita le aziende che gestiscono il servizio ferroviario regionale ad una più puntuale applicazione delle norme sull’emissione di titoli di viaggio a bordo treno (pdf).

5 Responses to Il lungo cammino verso un servizio decente: biglietti online per la ferrovia Vignola-Bologna?

  1. Vuoi dirmi che siamo già nel 2015?

  2. Andrea Paltrinieri ha detto:

    L’esperienza quotidiana insegna molte cose sull’Italia. Acquistare i biglietti online per una proiezione al Festival del Cinema di Venezia è macchinoso, ma fattibile. E’ invece impossibile l’acquisto online di biglietti per i treni regionali di Trenitalia. Tombola! (Così come è impossibile l’acquisto online di biglietti per i treni regionali TPER – come raccontato in questo post). Su ragazzi, dai che ce la facciamo (con un po’ di impegno). Racconta tutto Bruno Simili sul sito web della rivista Il Mulino:
    http://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:2929

  3. Andrea Paltrinieri ha detto:

    Start Romagna, la società di trasporto pubblico dell’area romagnola, ha lanciato quest’anno l’acquisto del biglietto bus (da 1,30 a 5,10 euro a seconda delle “zone” attraversate) con il credito telefonico, ovvero tramite un’app per smartphone.
    http://www.startromagna.it/content/dropticket/

    “Dal 12 febbraio 2015 i clienti Start Romagna possono acquistare i titoli di viaggio pagando con il proprio credito telefonico, senza necessità di registrazione o carta di credito, su tutte le linee di trasporto pubblico dei Bacini di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

    L’innovativo servizio denominato DropTicket® è possibile grazie all’accordo siglato dai quattro principali operatori di telecomunicazioni (TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia) e da Start Romagna con il partner A-Tono, fornitore del servizio di mobile ticketing disponibile per le aziende di trasporto pubblico in Italia.

    COME FUNZIONA IL SERVIZIO

    Il primo passo per accedere al servizio è l’installazione sul proprio smartphone dell’app DropTicket® scaricabile da questo link e disponibile sui principali store. La app ha la funzione di automatizzare il processo di acquisto del biglietto e di rendere possibile la convalida a bordo (obbligatoria). (…) Al prezzo del biglietto prescelto si aggiunge il costo della richiesta, che varia a seconda del proprio operatore telefonico.”

    Ho l’impressione che non sia ancora l’uovo di Colombo, ma si tratta indubbiamente di un’innovazione interessante. Su ragazzi che ce la facciamo anche noi!

    • Marco Roncaglia ha detto:

      non voglio sempre esser il bastian contrario, ma mi chiedo perchè, in un italia dove ci consideriamo un paese civile, l’utente finale deve sempre lottare per ottenere un servizio decente.. rido per non piangere quando vedo treni nuovi ed anche confortevoli devo dire, poi stazioni fatiscenti, acquisto di biglietti come da caccia al tesoro.. ottenere un servizio completo ed efficiente fin dall’inizio in questo paese è sempre utopia… ovvio che questo è solo uno dei tenti servizi incompleti, ma per gli altri suppongo ci siano post differenti..
      scusate lo sfogo, ma penso che spesso l’innovazione tecnologica, che potrebbe risolvere o almeno facilitare la nostra vita, in italia venga utilizzata per lo più per scopi futili…

      saluti
      Marco

Lascia un commento