Il Progetto “Via Cantelli Agorà della Cultura” compie un anno, ma ancora nessuna risposta dall’amministrazione comunale

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Il 23 gennaio 2024 il Progetto “Via Cantelli Agorà della Cultura” ha compiuto un anno. Ma c’è poco da festeggiare! È passato un anno dalla serata di presentazione pubblica delle raccomandazioni finali esito del percorso di Scelta Partecipata. È trascorso un anno anche dalla consegna formale all’Amministrazione Comunale del progetto e di tutta la documentazione relativa (disponibile al sito partecipattiva.it). Da allora, oltre alla reiterata esaltazione della Partecipazione come ambito privilegiato dell’azione comunale, qualche polemica sul percorso svolto, dichiarazioni di consenso a titolo individuale da parte di singoli membri della Giunta al Progetto Agorà Cantelli, inesatti riferimenti al suo contenuto, nessun passo formale è stato compiuto dal Comune di Vignola.
Ricordiamo che, secondo il dettato del Regolamento sugli Istituti di Partecipazione e Democrazia Diretta all’Art.9 c.7: “Una volta concluso il percorso, le raccomandazioni finali vengono discusse dagli organi competenti in materia, Consiglio o Giunta Comunale, che assumono ogni determinazione in merito.”
È passato oltre un anno ma da parte dell’Amministrazione non è pervenuta alcuna comunicazione, come se il primo ed unico percorso di Scelta Partecipata attivato nella città non meritasse né un commento né una risposta.
Nel maggio 2023 si è tenuto un incontro tra l’Amministrazione (Sindaco, Assessori al Centro Storico e alla Cultura) e il Comitato Promotore di Agorà Cantelli. Il Comitato ha chiesto al Comune una risposta formale tempestiva e dettagliata sul progetto presentato. È stato comunicato che questa sarebbe arrivata “entro poche settimane”, tuttavia, per l’eventuale implementazione delle azioni del progetto, si sarebbero dovute attendere le indicazioni del Concorso di Progettazione per il Centro Storico e che sarebbe stato installato un cordolo (per il cui acquisto si era resa necessaria una variazione di bilancio!!) per evitare la svolta a sinistra in Via Muratori provenendo dal Ponte Muratori, secondo indicazioni provenienti da uno studio sul traffico.
Detto tra parentesi, è senz’altro vero che la pasticciata misura del cordolo (solo il 26 gennaio 2024 è stata deliberata la sua installazione effettuata oltre due mesi prima: vedi) abbia notevolmente diminuito i transiti su via Muratori/Barozzi, con diminuzione di inquinamento, rumore e rischio per i residenti, ma è anche cresciuto il numero delle infrazioni, tra l’altro distruttive e rischiose, compiute dagli automobilisti.
Allora come oggi riteniamo inconcludenti, controproducenti e generatrici di nuovi problemi soluzioni parziali che non contemplino il completo allontanamento della circolazione e del parcheggio dal Centro Storico, con le caratteristiche prospettate dalle raccomandazioni finali di Agorà Cantelli.

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Un dibattito sulla partecipazione in città è assente
Al di là dello specifico caso del progetto “Via Cantelli – Agorà della Cultura”, è il caso di parlare del pessimo stato di salute della partecipazione nella nostra città. Il percorso di Scelta Partecipata “Agorà Cantelli” resta ad oggi l’unico promosso direttamente dai cittadini.
Negli scorsi anni, le Amministrazioni che si sono succedute hanno apportato modifiche ed integrazioni agli Istituti di Partecipazione e Democrazia Diretta della città previsti dallo Statuto, tuttavia, pur riconoscendo le buone intenzioni, scarsi sono stati i risultati di un incremento dell’interesse della cittadinanza al tema.
Lo strumento del Bilancio Partecipato è stato certamente il più pubblicizzato e utilizzato ma ha promosso una forma di partecipazione più competitiva che collaborativa ridotta al facile click on-line per votare i progetti proposti e ammessi. Rispetto alla prima edizione (2021) il numero dei progetti presentati tende a decrescere e ad oggi solo 4 su 9 sono stati portati a conclusione. Altro strumento recentemente aggiunto nello Statuto, è quello delle Assemblee di Quartiere, introdotto secondo le intenzioni degli amministratori per formalizzare e sostenere gruppi di cittadinanza attiva già presenti e operativi nei quartieri, tuttavia, da allora nessun gruppo di cittadini ne ha richiesto l’attivazione.
Un’ulteriore considerazione va indirizzata agli strumenti già esistenti e sperimentati diversi anni fa ma non più attivati come La Giornata della Democrazia e La Parola al Cittadino rispetto ai quali l’Amministrazione si dimostra inadempiente. Lo Statuto (Artt. 12 c.1 e 11 c.1) prevede infatti che: “Su iniziativa dell’Amministrazione, almeno una volta ogni due anni, su argomenti di interesse collettivo, viene convocata “La Giornata della Democrazia”, aperta a tutti i residenti. Sono inoltre invitati a partecipare 500 cittadini estratti a sorte dalle liste elettorali.” e che: “Almeno una volta all’anno su iniziativa dell’Amministrazione o su richiesta di 200 aventi diritto agli istituti di cui al presente titolo, viene convocata, su argomenti di interesse collettivo, un’assemblea aperta al pub-blico, La Parola al Cittadino […]”.
Infine, il recente Progetto “Vignola va Veloce” (Città 30), non qualificato formalmente come istituto di democrazia diretta ma presentato dall’Amministrazione come grande occasione di partecipazione dei cittadini, si è rivelato di fatto un ulteriore esempio di riduzione della partecipazione alla possibilità per i cittadini di rispondere ad un questionario (Democrazia del Click) o di poter formulare delle domande durante gli incontri pubblici. Che sembra più un modo per avallare una scelta predeterminata che un modo per acquisire un reale contributo dei cittadini alla formulazione di una iniziativa di interesse della comunità.
Ci domandiamo quindi, nonostante l’iperattivismo (anche verbale) dell’Amministrazione, come mai la partecipazione dei cittadini alle scelte di governo della città sia ancora così scarsa e così poco motivata e se le modalità di coinvolgimento siano state efficaci. L’Art. 3 c.1 del Regolamento prevede l’istituzione di un Tavolo di Negoziazione Permanente costituito da cittadini con “il compito di promuovere la conoscenza delle forme di partecipazione e di democrazia diretta, nonché di facilitarne la fruizione”. Nonostante questo fondamentale organo sia attivo e ben articolato, gli effetti della sua azione risultano poco evidenti. Auspichiamo una maggiore incisività e indipendenza.

Quale futuro per il Centro Storico?
Nonostante le dichiarazioni di interesse, i cordoli e le telecamere, lo stato di salute del Centro Storico, della qualità della vita, del lavoro e della sua fruizione sono in costante declino a causa della sufficienza e scarsa capacità di visione d’insieme con cui viene affrontato il tema cultura e relazioni, con grandi potenzialità ignorate o svilite.
Ora che i Progetti del Concorso per il Centro Storico, realizzati da professionisti senza nessun contatto strutturato con i cittadini sono stati scelti ma rimangono ancora sconosciuti (vedi), è lecito aspettarsi che chi governa la città dica qual è la sua strategia per il Centro Storico e le sue altre parti e dia finalmente una risposta a quanto, per poco che sia o venga stimato, i cittadini hanno elaborato.

Il Comitato Promotore “Via Cantelli – Agorà della Cultura”

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