L’amministrazione Smeraldi ha bisogno di una strategia per il centro storico

1 gennaio 2017

Diverse sono le considerazioni condivisibili nell’intervista di metà mandato rilasciata dal sindaco Mauro Smeraldi al Resto del Carlino (pubblicata il 31 dicembre 2016: pdf). Ma almeno una non lo è affatto: quella sul mancato intervento sul centro storico. Qui la narrazione è all’insegna del “vorrei, ma non posso”. Anzi, del “sono pronto a fare (anche se con poche risorse), ma non me lo consentono”. I commercianti del centro e le associazioni di categoria sarebbero i “cattivi” che impediscono la pedonalizzazione del centro (vista a ragione come un elemento di un più ampio processo di riqualificazione che deve abbracciare molteplici fronti: riqualificazione commerciale, riqualificazione edilizia, viabilità). La tendenza ad attribuire la responsabilità sempre e solo all’esterno, ad altri, è segno di infantilismo politico. Meglio riflettere seriamente sulla strategia che l’amministrazione comunale, consapevole da tempo delle resistenze che avrebbe incontrato, non è stata in grado di mettere in campo. E su qualche errore anche recente. Solo a queste condizioni il giusto ed ambizioso obiettivo potrà essere centrato in un futuro non troppo lontano. Leggi il seguito di questo post »


Goodbye Armilla!

30 novembre 2016

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Nel 2013, dopo tre anni di meditazioni, riflessioni, studi, l’amministrazione Denti avviava il programma di incubatore d’impresa in centro storico. Con tanto di denominazione, logo e gadget, secondo i principi del marketing (politico). Era nato Armilla! (vedi) Dopo pochi mesi era evidente che la montagna aveva partorito il classico topolino (vedi). 50.000 euro di finanziamento regionale, di cui una parte non proprio trascurabile girata all’incubatore, ovvero Democenter-Sipe. Comunque, tutto ciò bastava al sindaco Daria Denti per vantarsi dell’operato nel suo “bilancio di mandato” (vedi lettera A-Armilla): “Contribuisce a rigenerare la parte commerciale del centro storico, a riaccendere gli ‘occhi bui’ sotto i portici del centro storico e si accompagna alle misure di sostegno all’insediamento culturale …” eccetera eccetera. Purtroppo nessuna seria valutazione a posteriori è stata fatta. Nel 2016, dopo tre anni, il progetto si è completamente liquefatto – stavolta sotto l’amministrazione Smeraldi. Dapprima con la delibera di giunta n.71 del 21 giugno 2016 l’area di intervento è stata estesa: non più “solo” il centro storico, ma anche gli altri due Centri Commerciali Naturali (CCN) di Vignola (Fuori le mura e Le Vie Ensamble-via Resistenza). Ovvero svapora l’obiettivo della riqualificazione del centro storico (obiettivo fondamentale visto che l’area continua ad avere gli stessi caratteri di degrado di sempre). In più, ora, con delibera di giunta del 29 novembre 2016, i termini di partecipazione vengono estesi retroattivamente. Capovolgendo la logica dell’intervento. Leggi il seguito di questo post »


Piazza, bella piazza? Ancora sul parcheggio di Corso Italia

9 novembre 2016

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Periodicamente riemerge. Anche se con meno forza rispetto al passato. Ma riemerge. E’ il tema del parcheggio di Corso Italia, quello realizzato da Saba per conto dell’amministrazione comunale di Vignola (si era al termine del primo mandato del sindaco Roberto Adani) con la formula del project financing (l’investimento a carico della società privata che viene remunerata con l’affidamento della gestione e relativi introiti – in questo caso per 99 anni). Riemerge in particolare il tema di “riportarla a piazza”. Da ultimo ne hanno parlato alla stampa sindaco e vicesindaco (Gazzetta di Modena del 19 ottobre 2016: pdf), anche se l’obiettivo non è chiarissimo. Diciamo subito che il programma elettorale al proposito è ambiguo. La parte su “mobilità e viabilità” termina con una affermazione enfatica, ma che non brilla per chiarezza (pag. 37): “Una proposta su tutte: ripensare all’uso di piazza Corso Italia!!!!!”. Leggi il seguito di questo post »


Muri imbrattati in città. E le stelle stanno a guardare …

20 Maggio 2016

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Nuove scritte e scarabocchi imbrattano i muri del centro storico di Vignola (all’angolo tra via Tufo e via Posterla). Si aggiungono ad una fitta rete di “graffiti” che da mesi sta deturpando quell’angolo del centro storico. A ridosso della Rocca. Anzi, ora una bella scritta (sic) campeggia sul muro della fossa castellana. Degrado su degrado. Solo un mese fa un trattamento analogo era stato riservato alla stazione ferroviaria di Vignola. Quella che – a sentire l’amministrazione – dovrebbe essere una delle porte di accesso alla città. Atti vandalici di un qualche genere accompagnano le città dalla loro nascita. Scritte graffite sui muri sono state trovate in copiosa quantità a Pompei e plausibilmente “decoravano” le città già in epoca romana. E così si ripresentano con continuità anche a Vignola (come in molte, se non tutte, le città: vedi). E si ripresenteranno anche in futuro. Ma segnali di degrado come questi dovrebbero provocare una reazione un po’ più tempestiva nell’amministrazione comunale. Sono infatti il segno di un problema che sta crescendo. Ma che non è adeguatamente affrontato.
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Ancora rattoppi in asfalto per la pavimentazione del centro storico!

2 aprile 2016

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Più di una decina di rattoppi alla pavimentazione in ciottoli fatti con l’asfalto. Si presenta così in questi giorni il centro storico di Vignola. Ancora un esempio di “estetica del brutto”. Certo, era importante intervenire in vista delle giornate centrali della Festa della Fioritura, ma nulla che non potesse essere programmato per tempo ed eseguito a regola d’arte. Le soluzioni ci sono tutte e sono alla portata anche di questa amministrazione. Leggi il seguito di questo post »


#Sirottistaisereno

28 luglio 2015

Con le sue dichiarazioni sul centro storico Andrea Sirotti, ennesimo “commissario” del PD di Vignola mandato da Modena, fa persino tenerezza. Come quando ti danno in mano per la prima volta una zappa e … te la tiri sui piedi. Per questo ha avuto gioco facile il sindaco di Vignola Mauro Smeraldi a ricordargli, nel caso nessuno l’avesse avvertito, che qui il PD ha governato ininterrottamente per settant’anni (fino al 2014). Dunque se il centro storico vignolese ha bisogno di essere “riqualificato” inutile prendersela con altri se non loro stessi.

Prima Pagina, 28 luglio 2015, p.19.

Prima Pagina, 28 luglio 2015, p.19.

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Quando l’amministrazione Denti praticava la cura dell’asfalto al centro storico

21 luglio 2015
Via Garibaldi

Via Garibaldi “asfaltata” (foto del 6 agosto 2010)

Il 22 luglio 2010 la pavimentazione in cotto di via Garibaldi, proprio nel tratto davanti all’ingresso della chiesa parrocchiale, esplose. Si sollevò di una decina di centimetri, sembra a causa del caldo (e dell’assenza di giunti di dilatazione, non previsti nella posa dei mattoni in cotto realizzata a metà degli anni ’90 – allora era sindaco Gino Quartieri). L’amministrazione Denti intervenne prontamente rimuovendo il tratto di pavimentazione staccatosi. Solo che invece di ripristinare la pavimentazione in cotto sistemò (sic) quel tratto di via Garibaldi con un bel manto d’asfalto. Che rimase per quasi quattro mesi, visto che la pavimentazione in cotto venne ripristinata solo a metà novembre 2010. Anche per interventi di “ripristino” minori ci si accomodò ad usare asfalto e catrame (vedi). E pensare che il centro storico, stando alle dichiarazioni del sindaco Denti, era considerato “il salotto buono” della città. Per fortuna! Un episodio analogo è successo anche quest’anno: il 9 giugno è “esploso” un altro tratto della pavimentazione in cotto di via Garibaldi (in questo caso nel tratto davanti al negozio d’abbigliamento Montanari e davanti alla farmacia Plessi). Leggi il seguito di questo post »


Lettera aperta a Manuel Terzi sul centro storico di Vignola

19 luglio 2015

Gentile Manuel, ho letto su Il Resto del Carlino di ieri, 18 luglio, la sua “lettera aperta” al sindaco di Vignola dove lamenta della chiusura alle auto di via Bernardoni e dove, soprattutto, difende un centro storico “a misura d’auto”, visto che questo, secondo lei, garantirebbe le migliori condizioni per le attività commerciali che popolano il centro storico vignolese. Sul tema di un centro storico insieme vitale ed “a misura d’uomo” ho scritto più volte nei miei commenti sulle vicende amministrative di questa città (vedi) e dunque intervengo a mia volta con una “lettera aperta” indirizzata a lei ed ai numerosi commercianti (o bottegai, come lei ama definirsi) perplessi (quando non decisamente contrari) rispetto all’ipotesi di un centro con meno auto in circolazione e in sosta. Leggi il seguito di questo post »


Palazzo Barozzi alla Fondazione di Vignola: un accordo che dischiude grandi opportunità per Vignola

17 aprile 2015
Il palazzo di Hercole Contrari, poi palazzo Boncompagni, detto comunemente "Palazzo Barozzi" (foto del 21 gennaio 2012)

Il palazzo fatto costruire da Hercole Contrari il vecchio, poi palazzo Boncompagni, detto comunemente “Palazzo Barozzi” (foto del 21 gennaio 2012)

Ci sta pure il piccolo incidente diplomatico, con l’ex-parroco che contraddice la versione rilasciata dalla Fondazione di Vignola circa la tempistica delle trattative (vedi Il Resto del Carlino di oggi, 17 aprile 2015: pdf). Aspetti minori che non possono offuscare la portata dell’operazione. Da tempo custode e gestrice della Rocca di Vignola  (prima metà del XV secolo), ora la Fondazione di Vignola avrà la possibilità di gestire anche il dirimpettaio Palazzo Barozzi (seconda metà del XVI secolo). In questo modo gli unici due gioielli monumentali che la storia vignolese ci ha lasciati potranno pienamente giocare in squadra, con grandissime potenzialità circa la capacità d’attrazione turistica. Se poi a questo si aggiunge che nell’estate di quest’anno è attesa la prima videoriproduzione degli affreschi esterni della Rocca (vedi), allora risulta chiaro che l’anno 2015 può davvero essere l’anno di svolta per Vignola ed il suo centro storico. Leggi il seguito di questo post »


Un sasso nello stagno della campagna elettorale/1. Pedonalizzare il centro storico?

18 febbraio 2014

Un po’ troppo spesso i programmi dei candidati alle elezioni comunali sono infarciti di parole d’ordine tanto accattivanti, quanto generiche ed inconcludenti. “Rilanciare la qualità del centro storico” ne è un perfetto esempio. Se poi a pronunciare questa frase banale – chi non sarebbe d’accordo? chi vorrebbe meno qualità? – è l’assessore uscente Mauro Scurani, allora c’è davvero qualcosa che non va. Se una campagna elettorale deve servire a qualcosa non può essere che ci se la cava con qualche banalità. Vediamo allora di aggiungere un po’ di sale. Io sono convinto che per dare qualità al centro storico bisogna togliere di lì un po’ di auto: di quelle circolanti e di quelle parcheggiate. Ed in questo modo restituire spazi ai cittadini (ed anche agli esercenti): per la socialità, per attività ricreative, per iniziative culturali. Leggi il seguito di questo post »