Si è celebrata oggi la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Se guardiamo alle iniziative locali pochi se ne debbono essere accorti (anche se, è vero, alcuni eventi si terranno nei prossimi giorni). Probabilmente l’iniziativa più impattante, almeno dal punto di vista simbolico, sarà l’installazione artistica (con letture) Zapatos rojos – Scarpe rosse in piazza, in piazza Matteotti a Marano domenica 29 novembre dalle 10 alle 12 (in cui i cittadini sono invitati a portare in piazza un paio di scarpe rosse come simbolo della violenza subita da una donna: vedi). Tuttavia, in generale, l’impressione è che le istituzioni locali non sappiano bene cosa fare su un tema certo non facile come quello del contrasto alla violenza alle donne. E ciò non solo con riferimento a come celebrare una giornata. Ma anche al cosa fare nei restanti 364 giorni dell’anno. Certo, gli appositi servizi (la Casa delle donne contro la violenza di Modena: vedi; il Centro LDV dell’Azienda USL di Modena: vedi) operano senza sosta, ma le istituzioni locali cosa fanno per “dare una mano”? Il tema vero è infatti la “prevenzione”, ovvero il cambiamento culturale nella società. E su questo localmente qualcosa in più si potrebbe fare. Leggi il seguito di questo post »
Giornata contro la violenza sulle donne nell’Unione Terre di Castelli. Occasione mancata
25 novembre 2015Violenza sulle donne. Tentativi di politiche locali
4 novembre 2010Nell’ultimo consiglio comunale (articolato in due serate, l’ultima il 2 novembre) è stato presentato e poi discusso il primo avvio locale di una politica coordinata di contrasto al fenomeno della violenza sulle donne (promossa dal distretto sanitario e dall’Unione Terre di Castelli – Centro per le famiglie e Polizia municipale). Siamo davvero agli inizi e l’occhio attento lo vede. Lo si vede soprattutto perché le azioni messe in campo in questi ultimi mesi sono tutte sul lato dei servizi. Che indubbiamente hanno bisogno di “fare rete”, definire modelli di coordinamento e di attivazione “sistemica”, sviluppare cultura, professionalità, modelli operativi comuni e trasversali tra gli operatori (medici ed assistenti sociali, vigili ed educatrici, ecc.). Per questo è importante investire nella formazione degli operatori. Meglio se trasversale, ovvero inter-istituzionale, come si sta facendo. Ma se su questo lato delle politiche si muove, finalmente, qualcosa, dall’altro lato – quello delle azioni di sensibilizzazione, attivazione, cambiamento culturale – siamo ancora all’anno zero. In effetti anche nella seduta consiliare vignolese questo aspetto – quali sono i gruppi target della popolazione (vittime più probabili, aggressori più probabili) e quali modelli efficaci di intervento possono essere messi in campo, soprattutto sul piano della formazione di atteggiamenti, della capacità di riconoscere il fenomeno (contrastando la tendenza a minimizzarlo, tipico dei contesti familiari), insomma della “prevenzione” e del mutamento culturale – è rimasto decisamente nell’ombra. Un contributo può venire dalla circolazione di materiale di “sensibilizzazione”? Io ho trovato particolarmente ben fatto questo video (diretto da Alessio Rupalti) di cui sono venuto a conoscenza grazie all’azione di un’associazione femminile milanese (Amiche di ABCD, che sta per Ateneo-Bicocca Coordinamento Donne: vedi). Partiamo da qui.
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Violenza etnica. Quale risposta?
25 ottobre 2009La notizia è apparsa sulla Gazzetta di Modena di ieri, 24 ottobre: “Tenta di stuprarla in un garage”. Giovedì 22 ottobre, verso le ore 15, “una ragazza marocchina di 19 anni è stata immobilizzata da un connazionale in una palazzina di piazza Carducci. Condotta in uno scantinato, la violenza non è stata consumata solo per la reazione della vittima.” Un episodio avvenuto in pieno centro a Vignola. Ci sono diverse ragioni per cui questo episodio dovrebbe far riflettere. Proviamo a vederle. Leggi il seguito di questo post »
Esprimere solidarietà e reagire con determinazione. Ma senza strumentalità
9 Maggio 2008“Libere di correre. Camminata contro la violenza”. Questa iniziativa, promossa dall’associazione 8 marzo di Savignano, da altre associazioni di donne, dal Centro Documentazione Donna di Modena e da Cgil, Cisl e Uil di Vignola, va nella giusta direzione. Una camminata da Piazza Falcone, in centro a Savignano s.P. (ritrovo sabato 10 maggio ore 15.30), a piazza dei Contrari a Vignola, passando per il “percorso Sole”. Un modo per manifestare “affettuosa e forte” solidarietà e per richiamare l’attenzione di tutti sul tema della violenza alle donne (vedi). Leggi il seguito di questo post »
The dark side of the man
12 marzo 2008L’ultimo episodio si è verificato il 3 marzo scorso. Stando al resoconto dei giornali un immigrato marocchino di 24 anni ha prima molestato, poi percosso e rapinato una sua connazionale in una zona centrale di Spilamberto. Ma l’episodio più grave, riferito di recente dai giornali, è avvenuto il 10 luglio 2007 a Vignola, quando un uomo (italiano) ha ucciso a colpi di pistola la ex moglie. Sono due episodi, diversi per gravità, di cronaca locale. Accomunati da un filo rosso: la violenza sulle donne. Leggi il seguito di questo post »