Todo cambia, ma la sega no!, di Stefano Corazza

19 gennaio 2018

1_foto alberi

Todo cambia, canta Mercedes Sosa, ma certo non vale per l’atteggiamento verso gli alberi degli amministratori comunali di Vignola di qualunque parte essi siano. E’ così che il primo vero intervento su un’area verde della città di questa amministrazione non si discosta molto da quanto fatto dalle precedenti. Nell’area attorno al campo da tennis coperto, in zona piscina, sono stati tagliati, tra ieri e oggi, almeno una trentina di alberi, una dozzina dei quali pioppi di grande dimensione alti fino a 20 metri e disposti principalmente in filare lungo il canale che delimita l’area. Due di essi, tra i più grandi, si trovavano accanto al Casale della Mora. Non dubito che si leveranno immediatamente a motivare l’intervento giustificazioni quali “messa in sicurezza”, “pulizia e sistemazione del verde pubblico”, addirittura “riqualificazione del verde”. Leggi il seguito di questo post »


Trump e i suoi trumpini vignolesi, di Stefano Corazza

4 giugno 2017

B_home 3giu2017 013

Biasimo e discredito dell’opinione pubblica mondiale e dei politici europei e italiani hanno accolto l’annuncio del presidente degli Stati Uniti di denunciare l’accordo sul cambiamento climatico già firmato dal suo Paese a Parigi solo l’anno passato (vedi). Giusto! Mentre si annuncia, percepibile anche in questa nostra caldissima e secca primavera, un ennesimo anno record dell’innalzamento della temperatura media globale, il negazionismo Trumpiano, confortato anche dal capo di quella che fu ai suoi inizi un modello esemplare di struttura per lo studio e il controllo ambientale l’EPA (Agenzia per la Protezione Ambientale), sembra una rivolta bigotta e ignorante contro la scienza, una rivolta che solletica solo interessi arretrati e non può che condurre a catastrofi locali e globali. Ciò che mi conforta un poco in questa situazione certamente negativa è il vedere che negli stessi Stati Uniti interi stati come la California e grandi città come San Francisco e New York (vedi) hanno prontamente reagito confermando che non abbandoneranno e anzi approfondiranno le loro politiche verso le energie rinnovabili (la California ha il parco auto più elettrico del mondo) o verso la tutela delle risorse naturali (l’accurata pianificazione e gestione dell’intero bacino idrico da cui dipende la città fanno di New York la più grande città del mondo in cui l’acqua corrente sgorga dai rubinetti senza bisogno di alcun trattamento) capaci di opporsi al cambiamento climatico. Sono solo due esempi tra i tanti esistenti di cosa sia possibile fare localmente per affrontare grandi sfide globali. Certo nel nostro Paese i politici locali appaiono piuttosto, nei fatti al di là degli annunci, tanti piccoli emuli di Trump molto più che dei mini Jerry Brown (Governatore della California) o dei piccoli Bill De Blasio (Sindaco di New York). Vignola, non molto diversamente che altre città italiane, presenta casi esemplari. L’ultimo in ordine di tempo – si parla di piccole cose – è lo stato in cui sono stati ridotti i tigli di Via Libertà con l’ultimo intervento effettuato fra febbraio e marzo. Quasi a cavallo della crisi politica della città (vedi). Leggi il seguito di questo post »


C’è un problema nel parco della biblioteca

8 agosto 2015
Bivacco all'interno della limonaia, nel parco della biblioteca di Vignola.

Bivacco all’interno della limonaia, nel parco della biblioteca di Vignola (foto dell’8 agosto 2015).

Nel parco della biblioteca di Vignola c’è qualcosa che non va. Ci sono segni di una situazione divenuta problematica e che rendono necessario un intervento deciso. Prima che la situazione sfugga di mano ed il processo di degrado superi la soglia d’allarme. Il fatto più eclatante è un bivacco che da tre settimane almeno si trova all’interno del vecchio edificio della “limonaia”, in cui è stata sfondata la cancellata d’ingresso. Leggi il seguito di questo post »


Verde al verde? A quando buone pratiche di cura del “bene comune” verde pubblico?, di Stefano Corazza

15 giugno 2015

Penso che ogni cittadino di Vignola che guardi la sua città con un minimo di attenzione non possa non porsi, prima o poi, la domanda sul perché ogni forma di verde pubblico, dalle alberature stradali alle aiuole spartitraffico, all’arredo verde (sempre molto scarso) dei parcheggi, dai parchi (anche sedicenti o presunti tali) ai percorsi attrezzati, ecc. versi in uno stato di manutenzione così deplorevole sul piano della qualità e della continuità. Leggi il seguito di questo post »


Cittadini che si prendono cura dei parchi pubblici. In via Cavedoni è già realtà

12 febbraio 2014
Alcuni degli associati di "Dog Mania". A sinistra Enrica Magnoni, presidente (foto del 25 gennaio 2014)

Alcuni degli associati di “Dog Mania”. A sinistra Enrica Magnoni, presidente (foto del 25 gennaio 2014)

La propensione a prendersi cura dell’ambiente e dei luoghi in cui si vive è probabilmente diffusa più di quanto si pensi. Ha probabilmente solo bisogno di un “catalizzatore”. A volte l’innesco avviene spontaneamente, a volte è conseguenza di un intervento deliberato, dell’iniziativa di un amministratore sensibile o illuminato. Qualcosa del genere è successo di recente nell’area del parco di via Cavedoni (per intenderci: subito oltre gli orti per gli anziani). Alcune persone, residenti nel quartiere, hanno iniziato a curarsi del parco pubblico: un po’ di sorveglianza, annaffiatura d’estate quando serve, interventi di pulizia e così via. La passione per i cani li ha quindi spinti a costituirsi in associazione ed a coinvolgere altre persone. E’ così nata l’associazione “Dog Mania” (presidente è Enrica Magnoni) che nel corso del 2013 ha ottenuto attenzione da parte dell’amministrazione comunale che ha delimitato ed attrezzato una porzione di quel parco ad area di “sgambatura cani”. Ma l’associazione non si limita a curare la zona assegnata, ma realizza con continuità interventi di cura e miglioramento dell’intero parco. Leggi il seguito di questo post »


Cura del verde? In realtà si spende per abbattere alberi, di Erio Ricchi

21 settembre 2013

Alberi sani abbattuti in via Cavedoni. Perché? (foto del 20 settembre 2013)

Dove via Cavedoni svolta e si affianca alla Tangenziale, per finire in via Caselline all’altezza del nuovo locale “The Square“, c’era, fino a due giorni fa, una bellissima barriera verde che respingeva in parte lo smog, il rumore e l’orrenda visione della tangenziale col suo traffico di auto e camion. In più era sorta a costo zero in quanto in parte cresciuta spontaneamente ed in parte con qualche piccola aggiunta dei frontisti. C’era. Ora non c’è più. Leggi il seguito di questo post »


Ancora un parco abbandonato all’incuria, lungo il Rio Schiaviroli a Pratomavore

19 settembre 2013

Non se la passano bene i parchi appena inaugurati, come quello di via di Mezzo (vedi). Figurarsi gli altri. E’ la triste realtà del verde pubblico vignolese. Discretamente presente in quantità. Penoso in qualità, a causa di scarsa o scarsissima cura, manutenzione, pulizia. Rispondo dunque alla sollecitazione di alcuni cittadini occupandomi del parco che costeggia, su entrambi i lati, il Rio Schiaviroli a Pratomavore. Probabilmente è ai più sconosciuto, essendo un parco di quartiere in un quartiere esclusivamente residenziale –nuove urbanizzazioni degli anni ’90. Ma appunto, essendo un parco incastonato nel quartiere (delimitato da via Milano e via Ravenna), è a servizio dei residenti del quartiere e non di altri, essendo periferico al cuore della città. Circa 6-7.000 mq, dunque nient’affatto piccolo. Con giochi e attrezzature, ma abbandonato a se stesso. Leggi il seguito di questo post »


Parco di via di Mezzo: un parco nato morto

31 agosto 2013
Foto 31ago2013 058Foto 31ago2013 178Foto 31ago2013 183Foto 31ago2013 021Foto 31ago2013 022Foto 31ago2013 024
Foto 31ago2013 025Foto 31ago2013 028Foto 31ago2013 031Foto 31ago2013 037Foto 31ago2013 042Foto 31ago2013 043
Foto 31ago2013 046Foto 31ago2013 047Foto 31ago2013 052Foto 31ago2013 061Foto 31ago2013 067Foto 31ago2013 073
Foto 31ago2013 078Foto 31ago2013 088Foto 31ago2013 092Foto 31ago2013 100Foto 31ago2013 104Foto 31ago2013 108

Parco di via di Mezzo: un parco nato morto, un set su Flickr.

Era stato inaugurato sabato 8 giugno (vedi). E’ bastata un’estate per fare del Parco di via di Mezzo un parco morto. Il parco è completamente secco. Di verde ci sono solo le erbacce. Insomma è completamente inospitale (se non per i cani). Leggi il seguito di questo post »


Inaugurato il Parco delle città gemellate e amiche, subito ribattezzato Parco delle erbacce

9 giugno 2013

Sabato 8 giugno è stato finalmente inaugurato il parco di via di Mezzo, dopo che l’inaugurazione prevista un anno fa, il 30 giugno 2012 (vedi), era stata rinviata per le cattive condizioni del “nuovo” parco (sic). Il parco è stato intitolato “Parco delle città gemellate e amiche”, ma prontamente ribattezzato da alcuni presenti come “Parco delle erbacce”. Essendo uno dei pochi cittadini vignolesi che ne ha seguito l’iter di progettazione e realizzazione con continuità (vedi) e che più ha tentato, assieme alla lista di cittadini Vignola Cambia, di migliorarne il progetto (vedi), aggiungo le ultime considerazioni a questa triste vicenda amministrativa, dove l’incapacità nel fare si aggiunge alla non volontà di ascoltare ed il conto viene fatto pagare ai cittadini – in primo luogo ai residenti del quartiere che pur avendo a disposizione il secondo, per grandezza, parco urbano vignolese scopriranno assai presto quanto poco ospitale sarà il nuovo parco specie nel periodo estivo (l’hanno già scoperto, in verità). I miei interventi precedenti sul parco sono ora raggruppati nella categoria “parco di via di mezzo”.

Il momento del taglio del nastro (foto dell'8 giugno 2013)

Il momento del taglio del nastro (foto dell’8 giugno 2013)

Leggi il seguito di questo post »


Parco della Piscina. Un parco pubblico chiuso al pubblico, di Stefano Corazza

25 marzo 2013

Sabato mattina ore 10.00. Un padre e due bambini armati di palla da Basket arrivano al cancello del parco della piscina. Chiuso e legato da una catena.  Non c’è più il vecchio cartello “Parco Pubblico” fissato alle grate del cancello. C’è però su una nuova plaquette l’orario dello Stones Café e sotto in tre righe veniamo informati che: “Per l’accesso al Parco e alla pista da jogging si prega di usufruire dell’ingresso principale del centro nuoto”. Mi dico sarcasticamente che “per risparmiare sulla gestione” (il virtuoso Monti fa scuola in periferia)  tengono aperto un solo ingresso e con i bambini ci avviamo ad “usufruire dell’ingresso principale”. Leggi il seguito di questo post »