Terzo, e forse ultimo (per il piacere di alcuni), contributo di Alessandro Lolli (sindaco di Bazzano dal 1992 al 2004) sulla fusione dei comuni della valle del Samoggia. Leggi il seguito di questo post »
Comune unico di Valsamoggia. Perché ancora forzature? Perché non un “percorso Costituente”?, di Alessandro Lolli
30 dicembre 2012Fusione dei comuni? In Val Samoggia la discussione è aperta
22 ottobre 2011Da qualche giorno cinque comuni della Valle del Samoggia (Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio, Savigno) hanno iniziato la presentazione pubblica dello studio di fattibilità per la costituzione di un comune unico (qui i materiali: vedi), la cui realizzazione era stata affidata un anno fa alla Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica (SPISA) dell’Università di Bologna (vedi). L’iniziativa è coraggiosa. Questo è il primo dato che va sottolineato. La prospettiva individuata – quella di ottenere un comune di circa 30.000 abitanti dalla fusione di 5 comuni più piccoli (dai 9.800 abitanti di Crespellano ai 2.800 di Savigno) – presenta sia opportunità, sia rischi. Trattandosi di un progetto complesso e ambizioso il primo rischio è quello dell’insuccesso. Certo, al momento la decisione di procedere alla fusione non è ancora stata formalmente presa ed in ogni caso essa sarà sottoposta a consultazione referendaria tra i cittadini dei cinque comuni. E’ dunque importante sia la qualità del progetto, sia l’accortezza e l’inclusività del percorso. E’ importante, una volta che le élites amministrative e politiche locali abbiano maturato la convinzione della validità del progetto, lavorare per convincere di ciò anche la maggioranza dei cittadini interessati (oltre che uno spettro ampio delle forze politiche). E questo non è affatto banale. In questo post, più che un vero e proprio commento al progetto, vorrei limitarmi a rimarcarne l’importanza e ad evidenziare quelli che ritengo essere alcuni nodi critici che vanno adeguatamente presidiati. Leggi il seguito di questo post »