Gli ultimi episodi avvenuti a Spilamberto (rapine e furti eclatanti in pochi giorni) e a Vignola (una persona accoltellata) si inseriscono in una lunga scia che riguarda tutto il territorio dell’Unione Terre di Castelli. Pochi mesi fa era Savignano al centro dell’attenzione con episodi non meno eclatanti. Se qualche amministratore dell’Unione fosse tentato di provare soddisfazione per il fatto che il territorio che amministra non è al momento interessato da episodi criminali cruenti farebbe bene a ridestarsi prontamente. La criminalità è in aumento ovunque anche in questo territorio (come nel resto d’Italia), anche se plausibilmente si mantengono alcune differenze di ordine territoriale (fascia pedemontana vs. montagna). E cambia la “composizione” dei reati – secondo una logica di “convenienza economica” secondo il sociologo Marzio Barbagli (vedi). Borseggi, scippi, furti in appartamento, rapine sono in crescita. Spesso accompagnati da atti di violenza. Se è vero che il contrasto al crimine spetta alle forze dell’ordine, è anche vero che una “domanda di sicurezza” si rivolge inevitabilmente alle amministrazioni comunali. Alla luce degli episodi più recenti la spinta ad una diversa organizzazione della Polizia Municipale impressa dall’amministrazione vignolese risulta salutare. Specie se verrà accompagnata da un nuovo “piano per la sicurezza” (un progetto “Unione sicura”) e da un impegno vero alla rendicontazione – prerequisiti per rendere routinari i processi di apprendimento organizzativi e nell’ambito delle politiche. Leggi il seguito di questo post »
Polizia Municipale: serve una diversa organizzazione, serve un nuovo comandante
1 ottobre 2015Cosa deve ancora succedere affinché si prenda definitivamente atto che è opportuno un cambio del comandante del corpo unico della polizia municipale? In questi ultimi mesi gli elementi emersi ed a disposizione dell’opinione pubblica sono più che sufficienti per giungere a ritenere che un avvicendamento sia salutare. E va realizzato il più presto possibile. Si è infatti determinato una sorta di corto-circuito tra il comandante del corpo unico Fabio Venturelli e la sigla sindacale (il SULPL) a cui il comandante appartiene: il segretario provinciale, Federico Coratella, fa parte dell’organico dell’Unione – è dunque un sottoposto di Venturelli, ma è anche il suo principale “sponsor”! In questi mesi, dunque, il pressing di questa organizzazione sindacale sembra essere stato finalizzato più alla conferma del comandante che alla risoluzione delle vertenze sindacali con l’amministrazione dell’Unione. Dando così l’idea che la nomina del comandante (l’incarico è scaduto a giugno ed è stato riproposto a Venturelli per soli 6 mesi, così da avere un po’ di tempo per una “riflessione”) possa essere imposta alla giunta dell’Unione (ed all’assessore competente, il sindaco di Castelvetro Fabio Franceschini) dalla sigla sindacale maggioritaria. Leggi il seguito di questo post »
Alberi e sicurezza. Di cosa parliamo, di Stefano Corazza
30 agosto 2010Nell’ultimo anno e mezzo a Vignola sono morte tre persone a causa di incidenti stradali. Erano pedoni o ciclisti. Epperò nella vicenda di via Barella l’amministrazione ha cercato di far valere, in modo non del tutto commisurato, l’argomento della “insicurezza” derivante dagli alberi. Certo il tema della sicurezza va affrontato seriamente – anche per gli alberi in città. Ed è certamente vero che una cultura della sicurezza non è oggi sufficientemente robusta e diffusa, tanto a livello dei cittadini, quanto delle istituzioni. Allora è il caso di iniziare ad analizzare il problema, innanzitutto dai dati disponibili. Magari in attesa che uguale attenzione venga messa dall’amministrazione comunale nei confronti della sicurezza sulle strade o sugli effetti dell’inquinamento dell’aria che respiriamo. Per stimolare qualche riflessione pubblichiamo qui un testo di Stefano Corazza.
Per avere qualche dato sul tema non si può rivolgersi altro che ad una letteratura scientifica anglosassone, copiosa e interessante e attenta anche al mutare dei tempi tanto da trattare negli ultimi anni con crescente interesse il tema della opinione dei cittadini e delle comunità. Leggi il seguito di questo post »
Dizionario minimo per questa fase di passaggio: primarie, solidarietà, sicurezza, coalizione. Un appunto di Maurizio Montanari
30 dicembre 2008L’ingresso in questo 2009 gravido di scadenze elettorali, mi pare mancante, a livello locale, di alcuni vocaboli. Alle porte ci attende una tornata elettorale storica, poiché in questi che sono a tutti gli effetti tempi destri che sembrano voler confluire in un non auspicabile presidenzialismo di origini sospette, la linea Maginot, se davvero la si vuole tracciare, si scava nel locale. Nei piccoli agglomerati urbani, nelle reti sociali, nei paesi e nelle città. Ecco allora la prima questione che pongo: chi ha notizie delle primarie? Sono state sufficientemente pubblicizzate? Hanno quella caratteristiche di prima partecipazione, di partenza dal basso, che ne connota l’aspetto democratico e partecipativo? Non sembra. Leggi il seguito di questo post »
Ancora su sicurezza ed immigrazione. Un appunto di Daniela Piani
22 Maggio 2008Daniela Piani, medico ospedaliero e componente del Comitato Direttivo del PD di Vignola mi ha trasmesso questo testo in cui svolge considerazioni in parte “divergenti” rispetto a quelle che avevo svolto nel precedente post. La discussione (seria) è per me un piacere e dunque eccole qua.
L’episodio di violenza attualmente al centro dell’attenzione pubblica rimarrà tale per molto tempo, perché si inserisce in quella lunga serie di modificazioni che il nostro ambiente di vita e culturale ha subito in conseguenza del progressivo e rapido incremento della popolazione extracomunitaria o straniera in generale: in alcuni quartieri di Vignola non si sente più parlare italiano e proliferano attività di certo non degne o propizie al fiorite di un “centro commerciale naturale” e tantomeno del “salotto buono” del paese; nelle scuole si devono aumentare gli interventi e gli sforzi del personale docente NON per favorire la transculturalità (andiamo noi italiani con la mente in altre culture e conosciamo altre lingue!), ma la “alfabetizzazione italiana” di utenti (alunni) le famiglie dei quali sono ben disposte a lavorare in Italia, molto meno ad assorbirne la cultura e le tradizioni; i nostri servizi (scuola in primis, sanità subito dopo) sono pressati da un aumento notevole della richiesta di prestazioni e interventi, senza essere attrezzate per farvi fronte. Leggi il seguito di questo post »