Domenica 27 novembre, ore 16 al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola, Mohamed Ba (nato in Senegal, in Italia mediatore culturale ed attore: vedi) mette in scena “Invisibili“, uno spettacolo che ripercorre il cammino di due cittadini africani che cercano di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera (vedi). Lo spettacolo sarà introdotto da “Al di là dei numeri“, il racconto della propria esperienza in un centro di prima accoglienza profughi (estate 2016 a Reggio Calabria: vedi), da parte di un gruppo di scout vignolesi (Clan La Quercia del gruppo Agesci Vignola 1). Leggi il seguito di questo post »
Domenica 27 novembre al Teatro Fabbri di Vignola lo spettacolo “Invisibili” (e non solo)
22 novembre 2016Pungoli ad una politica locale sempre più frastornata
21 ottobre 2016“Può mai essere considerata un’emergenza, per una regione come l’Emilia-Romagna, accogliere 10.000 persone in fuga? Può essere un’emergenza per Bologna accogliere mille persone? Dopo Caporetto, le famiglie dell’Emilia-Romagna accolsero 60.000 immigrati per tre anni, senza fondi dell’UE” – sono le parole sferzanti indirizzate agli amministratori locali da parte del direttore della Fondazione Migrantes della CEI sulla questione “profughi”, condivise dall’Arcivescovo di Bologna mons. Matteo Maria Zuppi (vedi). Ma non sono rimaste episodio isolato. L’Arcivescovo di Bologna è intervenuto anche su altre questioni pungolando la politica locale. “Sul contrasto alla povertà la politica è inadeguata e la Chiesa deve fare opera di supplenza” – una delle ultime dichiarazioni (vedi). E poi ancora sull’assenza di politiche per i giovani – prime “vittime” della perdurante crisi economica: “Verrebbe da dire che anche Bologna non è un paese per giovani anche se alcuni dati, come quello sui NEET, ci dicono che la situazione qui è migliore che altrove” (così giovedì 20 ottobre ad un convegno dell’Istituto Gramsci sui giovani a Bologna: vedi). Certo, per sentire parole del genere da parte della massima autorità della chiesa bolognese si è dovuto aspettare il nuovo arcivescovo (vedi), nominato nell’autunno 2015 da Papa Francesco. Insomma, non sono troppo ovvie neppure nella Chiesa del XXI secolo. Eppure nulla del genere si sente oggi nel mondo della politica, neppure dalle parti della cosiddetta sinistra. Leggi il seguito di questo post »
Accoglienza profughi? Una banco di prova della nostra solidarietà
13 settembre 2015Decisamente sorprendente vedere che la voce europea più netta a favore dell’accoglienza è quella di Angela Merkel (leader CDU e capo del governo tedesco – qui la sua intervista pubblicata su la Repubblica del 6 settembre scorso: vedi). La bellissima vignetta di Chappatte in cui si vede un indispettito Hollande che di fronte alla Merkel che “abbatte” le frontiere per accogliere i profughi pensa “Ci rifanno la scena della caduta del muro” dovrebbe essere sufficiente per fare riflettere (ancora di più chi si ritiene di sinistra).
Nonostante il clamore mediatico non si tratta (ancora) di un’invasione. “La massa di chi cerca riparo da noi rappresenta lo 0,1 per cento della popolazione europea” – ha affermato Jean-Claude Juncker nel suo discorso al Parlamento europeo (vedi). Qualcosa del tipo 160-200mila su 300 milioni. Per l’Europa è un “problema” ancora gestibile. Ma non è detto che sarà così anche in futuro. Conviene dunque iniziare ad interrogarsi su quali valori vogliamo vengano “testimoniati” dall’Europa (che poi siamo noi) e su “a cosa siamo disposti a rinunciare” per testimoniare (davvero) la nostra solidarietà. Leggi il seguito di questo post »