Ricerche genealogiche nell’archivio storico comunale. I Paltrinieri a Vignola tra fine Ottocento ed inizio Novecento

26 dicembre 2016

Il cognome Paltrinieri è particolarmente diffuso nella bassa modenese (lo si ritrova soprattutto nei comuni di Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Carpi) e con ogni probabilità ha origine in quell’area. La concentrazione in un’area geografica ristretta può far pensare ad uno sviluppo relativamente recente (forse tra Seicento e Settecento). E’ dunque facile ipotizzare un movimento migratorio che ad un certo punto ha portato una o più persone di cognome Paltrinieri nella zona di Vignola. Alcune ricerche fatte nell’Archivio Storico Comunale, assolutamente preliminari, consentono di ricostruirne la storia fino agli inizi dell’Ottocento. Un compito facilitato dal nuovo Polo Archivistico (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Sei incontri con l’archivistica (a Vignola e Spilamberto)

27 settembre 2016

Sei incontri per parlare di archivistica e degli archivi storici comunali conservati presso il Polo archivistico dell’Unione Terre di Castelli. I primi tre incontri si tengono a Vignola, presso la biblioteca comunale F.Selmi (si inizia mercoledì 5 ottobre, ore 20.30, con la Dott.ssa Debora Dameri). Quindi altri tre incontri a Spilamberto (presso lo Spazio Eventi L.Famigli) per parlare di ricerche genealogiche, archivi storici e biblioteche, conservazione dei documenti. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati, sono organizzati dall’associazione Archivivi ed hanno ottenuto il patrocinio del Comune di Vignola e di Spilamberto e dell’Unione Terre di Castelli.

volantino-incontri-2016

Qui la versione stampabile (pdf) del volantino con il programma.


Inaugurato il Polo Archivistico. Una riflessione sul senso strategico di questo evento

5 giugno 2015

B_home 5giu2015 115Si è tenuta oggi alle 17.30 l’inaugurazione del Polo archivistico dell’Unione Terre di Castelli. Ospita gli archivi storici dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto e Vignola ed ha sede a Vignola in via Papa Giovanni Paolo II 96 (praticamente di fronte all’ingresso dell’ospedale). La nuova struttura, messa a disposizione dalla Fondazione di Vignola, sostituisce le precedenti sedi che ogni Comune aveva sul proprio territorio (vedi). Con la giornata di oggi si chiude idealmente un percorso iniziato tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, avviato dalla Fondazione di Vignola con la (molto opportuna) revisione del progetto su Villa Trenti (vedi) e condiviso dalle precedenti amministrazioni comunali non senza qualche tribolazione di troppo (forti sono state le proteste a Spilamberto, ad esempio: vedi). Numerose le autorità intervenute alla cerimonia odierna (vedi il comunicato stampa: vedi). Dopo il taglio del nastro i presenti hanno avuto la possibilità di visitare il nuovo archivio. Oltre alla soddisfazione di questa nuova realizzazione è opportuno leggere questo episodio anche come un (finalmente) nuovo progetto intercomunale che giunge a compimento. Il segno che solo “facendo sistema” questo territorio è in grado di realizzare progetti di qualità (che un singolo comune altrimenti non riuscirebbe a realizzare). Quest’ultimo aspetto è quello che merita maggiormente di essere sottolineato. Leggi il seguito di questo post »


Un unico polo archivistico a servizio del territorio: si può fare?

24 aprile 2014

Nella giornata di ieri, mercoledì 23 aprile, la Fondazione di Vignola ha presentato prima alla stampa e poi agli studiosi locali il progetto di accorpamento degli archivi comunali e di altri archivi storici del territorio (oltre agli archivi comunali di Castelnuovo, Castelvetro, Marano, Savignano, Spilamberto e Vignola si tratta degli archivi dell’ospedale di Vignola e dell’ex-Ipab Roncati di Spilamberto). Progetto che prevede l’acquisto dalla BPER dell’edificio usato fino a poco tempo fa come archivio della Cassa di Risparmio di Vignola, ubicato in via Giovanni Paolo II (nella zona retrostante l’ospedale, a fianco della linea ferroviaria) – qui l’articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta di Modena (pdf). L’operazione, del costo di 1,55 milioni di euro, non ha mancato di sollevare già qualche protesta da parte di cittadini che non vogliono rinunciare alla presenza dell’archivio storico nel proprio comune. Nei giorni scorsi, ad esempio, voci di protesta levatesi a Spilamberto sono state raccolte dalla stampa locale. Che dire? Leggi il seguito di questo post »