Lo spunto per il titolo di questo post viene dalla Campagna Referendaria per l’acqua pubblica. L’energia, come l’acqua, è un bene comune: la sua produzione e il suo utilizzo devono essere oggetto di decisioni democratiche. Come Lista di cittadini “Vignola Cambia” abbiamo più volte affrontato l’argomento energia, nel programma elettorale e nei nostri recenti emendamenti al Bilancio, sia dal punto di vista del risparmio che dal punto di vista della sua produzione ed utilizzo più efficiente, ribadendo la necessità, prima di tutto, di un Piano energetico, che vuol dire definire insieme ai cittadini una “politica energetica”. La conoscenza di dati e problemi, infatti, consente ai cittadini di partecipare alle scelte strategiche , come quelle relative all’energia, di trovare delle soluzioni in modo informato e quindi consapevole. Vignola Cambia ha presentato in Consiglio Comunale delle proposte concrete che sono state bocciate con giustificazioni pretestuose, col fare di chi non ama dialogare. Mentre gli eventi catastrofici in Giappone hanno portato le più grandi potenze economiche del mondo a rivedere i propri programmi nucleari, rilanciando politiche energetiche di risparmio connesso all’uso di fonti rinnovabili, l’Italia ha fatto un timido e truffaldino (solo per affondare il referendum) passo indietro approvando una moratoria di un anno, senza peraltro porsi il problema di ridefinire la sua politica energetica. Il prezzo del petrolio sale alle stelle e l’uso delle fonti fossili viene drasticamente ridotto dai programmi energetici europei anche allo scopo di raggiungere gli obiettivi del Protocollo di Kyoto ( 20/20/20); anche la Regione Emilia Romagna si muove approvando un Piano energetico tutto improntato sull’uso delle fonti rinnovabili, invece a livello locale l’Amministrazione Comunale di Vignola resuscita il Progetto M.E.T.E. del 2004 peggiorandolo e rendendolo oggi l’opera più inutile per i cittadini, dannosa per l’ambiente ed economicamente svantaggiosa. Leggi il seguito di questo post »
Impianto di cogenerazione e teleriscaldamento: si scrive energia, si legge democrazia, di Monica Maisani e Eleonora Mariotti
13 aprile 2011Affonda la centrale a Biomasse, ma il gas fa galleggiare CPL Concordia e una Giunta “non rinnovabile”, di Stefano Corazza
11 aprile 2011Con una recente decisione di Giunta (delibera n.40 del 28 febbraio 2011) il Comune di Vignola ha deliberato una modifica alla concessione a Vignola Energia (una società costituita da CPL Concordia) per una centrale a cogenerazione (produce cioè elettricità e acqua calda) con annessa rete di teleriscaldamento. Ma con lo stesso atto ha fatto indirettamente di più. La Giunta di Vignola ha cancellato, è vero, una disgraziata idea (mancante di ogni requisito di reale fattibilità come già discusso ampiamente su questo blog: vedi) di realizzare un impianto a biomasse, ma ha mantenuto la previsione di una centrale che utilizza un combustibile fossile come il gas.