A Legnano la più importante mostra italiana su Rodin. E a Vignola? Riflessioni sulle “città creative”

3 gennaio 2011

Dal 20 novembre 2010 al 20 marzo 2011 è allestita a Palazzo Leone da Perego a Legnano (MI) la mostra Auguste Rodin. Le origini del genio (1864-1884) (vedi). “Per celebrare i dieci anni di attività espositiva la Città di Legnano dedica ad Auguste Rodin, geniale innovatore del linguaggio scultoreo, la più grande mostra mai realizzata in Italia.” La mostra, composta da 65 sculture, 26 disegni, 19 dipinti, oltre a lettere, documenti e fotografie originali, viene introdotta con queste parole.

Auguste Rodin, L’eterna primavera, 1884 (Legnano, 28 dicembre 2010)

Legnano, la città che la ospita (presso la sede SALE – Spazi Arte Legnano: vedi), ha poco più di 58.000 abitanti, una superficie di 18 kmq, una densità di più di 3.000 abitanti per kmq (quasi tre volte la densità abitativa di Vignola che pure è una delle più alte in Emilia-Romagna!) (vedi). Morfologicamente fa parte di un’unica grande conurbazione che ingloba i centri dell’Alto Milanese e si estende da Milano fino a Gallarate (VA). Che un tale luogo (tutt’altro che “bello” o “di qualità”) si proponga per una importante mostra d’arte è già un fatto degno di nota. Che poi la mostra in questione, vista la sua importanza, emerga nel panorama italiano degli eventi d’arte a cavallo tra 2010 e 2011 è un fatto che testimonia come sempre più spesso l’arte venga utilizzata in senso “strategico” come fattore di visibilità, di produzione di turismo, di volano economico. Partiamo da qui per riflettere sulle “città d’arte”, sulle “città della cultura” o, per usare un termine comprensivo, sulle “città creative”. Leggi il seguito di questo post »


PSC. Approvato il Documento Preliminare. Proviamo a fare il punto

29 ottobre 2008

Con la delibera n.90 del 15 ottobre 2008 la Giunta dell’Unione Terre di Castelli ha approvato il Documento Preliminare (e relativi allegati tecnici: Quadro conoscitivo e Valsat) del Piano Strutturale interComunale (PSC) dei cinque comuni dell’Unione: Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Savignano, Spilamberto e Vignola. Giunge così al termine una prima fase di lavoro di oltre un anno in cui i tecnici, seguendo le indicazioni degli amministratori, hanno redatto gli apparati tecnici del PSC ed il primo documento “politico” di indirizzo. Leggi il seguito di questo post »


Futuro passato. Obiettivi centrati e mancati dal “piano strategico” del 1994

31 luglio 2008

Rileggere i documenti preliminari al Piano Regolatore Generale (PRG) di Vignola degli anni ’90 produce un effetto singolare. Si ritorna indietro nel tempo ad un momento in cui, grazie al lavoro di tecnici, esperti, amministratori e politici, si delineava un futuro per Vignola ed il suo territorio. Un futuro che oggi è passato. Ma il fascino di questa operazione sta proprio nel mettere a confronto il futuro che allora veniva delineato ed il futuro che, in questi anni, si è invece progressivamente realizzato (e che oggi è presente o, addirittura, passato recente). Questo esercizio è salutare anche perché interroga alla radice la capacità degli amministratori e delle forze politiche di pianificare, cioè di progettare lo sviluppo del territorio ed in tal modo il suo sviluppo sociale ed economico (oltre ad interrogare sulla capacità di implementare effettivamente quello che si è fissato nei documenti di piano). Recuperare la memoria di quel “futuro passato” getta dunque una luce nuova sull’operazione che stiamo compiendo oggi con l’attuale processo di pianificazione – la redazione, in corso d’opera, del nuovo Piano Strutturale interComunale (PSC) dell’Unione Terre di Castelli – in cui si prova a disegnare un futuro (“futuro futuro”) di questo territorio. Leggi il seguito di questo post »


Memoria del territorio nel “piano delle strategie” del 1994

29 luglio 2008

Data al 1994 il primo “piano delle strategie” relativo al territorio di Vignola. Come simboleggia la nottola di Minerva di hegeliana memoria è nel momento in cui si chiude un ciclo economico e sociale per la città che si acquista consapevolezza di ciò che (prima) si aveva e che (ora) si è perso (leggi: la produzione e, soprattutto, il commercio della frutta). Quel passaggio critico si coglie con chiarezza leggendo il documento redatto da Eco&Eco, La popolazione e le attività produttive dell’area. Storia, caratteri e scelte, febbraio 1994 (un documento preliminare al Piano Regolatore Generale in forma associata dei Comuni di Vignola, Savignano e Marano – PRG che poi il Comune di Vignola ha adottato nel 1998). E’ una lettura istruttiva, sia perché fornisce “memoria” ai cittadini di questo territorio, specie su una scelta decisiva (il rifiuto, negli anni ’60 e ’70 di ciò che allora era visto come un valore: l’industrializzazione, ovvero – nella sua manifestazione concreta – l’insediamento delle ceramiche che, in effetti, si sono fermate a Castelvetro e non hanno intaccato il territorio vignolese), sia perché costituisce il primo esercizio di pianificazione “strategica”, ovvero la prima esperienza di un’amministrazione che con strumenti nuovi pensa al futuro del territorio vignolese ed alle possibili opzioni in campo. Leggi il seguito di questo post »


Una mission per questo territorio: Il Parco europeo dell’ospitalità?

8 luglio 2008

Il 15 marzo 2006 l’Unione Terre di Castelli ha adottato (delibera n.20/2006) il Piano delle strategie. Metodologia per lo sviluppo sostenibile in area vasta, redatto da Massimo Casolari di Studio Agoraa (RE). Esso traccia le linee guida di un modello di sviluppo sostenibile locale per il nostro territorio per i prossimi 15-20 anni (vedi il documento in formato pdf, 2,8MB) ed è un documento preliminare al Piano Strutturale interComunale (PSC) oggi in corso di elaborazione. E’ dunque importante conoscerlo e valutarlo anche criticamente, recuperando un’azione di diffusione e discussione (come si deve) a livello locale. Il testo che segue vuole essere una presentazione sintetica del Piano, con un primissimo accenno di “analisi critica”. Leggi il seguito di questo post »