Ancora sul nuovo museo al castello di Levizzano. Dilettanti allo sbaraglio?

21 febbraio 2016

Sembra che anche Castelvetro avrà presto il suo museo che non visita nessuno. Non che proprio gli mancasse, visto che già oggi Castelvetro è al top nell’Unione Terre di Castelli in tema di musei senza visitatori con il MUSA-Museo dell’Assurdo (o Assurdo di Museo? vedi) – qui gli ultimi dati sui visitatori (vedi; a proposito, ritengo scandalosa questa non volontà/incapacità di tenere aggiornati i dati “di performance” dei musei, ennesima dimostrazione dell’incapacità di “manutenere” le nuove realizzazioni – nel caso specifico una sezione web dedicata ai musei ). Guardo dunque perplesso l’entusiasmo con cui l’assessore Giorgia Mezzacqui e la responsabile dell’ufficio cultura Alessandra Anderlini lavorano al progetto per un nuovo museo presso il castello di Levizzano di volta in volta definito “museo legato alle tradizioni castelvetresi, lambrusco in primis”, “museo etnologico”, “museo etnografico”, “ecomuseo”. Come se questo territorio (incluso Castelvetro) non avesse memoria dei tanti progetti di cui in passato si decantarono le magnifiche e progressive sorti, poi abortiti (eppure proprio il MUSA dovrebbe essere un monito sufficiente). Perché come ho già cercato di argomentare non sono le idee “brillanti” (sic) che mancano, quanto piuttosto una concezione realistica della “sostenibilità” di tali iniziative culturali (proprio con riferimento al nuovo museo di Levizzano: vedi). La domanda vera, per intenderci, è: in quali condizioni si ritroverà un tale museo a cinque anni dall’apertura? Un progetto serio dovrebbe partire da qui. Leggi il seguito di questo post »


Staccare la spina al MUSA? Prognosi infausta per il Museo dell’Assurdo a Castelvetro

13 Maggio 2015

Tre anni dopo la polemica che mi ha contrapposto all’allora sindaco di Castelvetro, Giorgio Montanari (spalleggiato dal critico d’arte Valerio Dehò), sono ritornato al MUSA (sta per Museo dell’Assurdo). Per trovarlo aperto ho dovuto cogliere l’occasione di “Musei da gustare”, l’iniziativa di invito ai musei promossa dalla Provincia di Modena (visto che normalmente il MUSA è chiuso). Con ogni probabilità domenica 10 maggio sono stato uno dei pochissimi visitatori di questo Museo dell’Assurdo che in realtà è un’esposizione dedicata all’arte contemporanea (ma che già in passato avevo definito un “assurdo di Museo”, provocando le ire dell’allora sindaco: vedi). Sabato 9 le cose debbono essere andate un po’ meglio. Scommetto comunque che nel week end non ha avuto più di 30 visitatori, confermandosi come uno dei musei meno frequentati e dunque più inutili della provincia di Modena (400 visitatori complessivi nel 2012, ultimo dato di cui disponiamo: vedi). Leggi il seguito di questo post »


Cosa ci facciamo con questi musei? Ancora sul MUSA & C.

7 settembre 2012

Circa un anno fa un mio post dedicato al “MUSA”, il Museo dell’Assurdo a Castelvetro (non preoccupatevi: se non lo conoscete non avete perso nulla), ha provocato una piccola “rissa” nel web con Giorgio Montanari (suo ideatore quando a Castelvetro era assessore alla cultura) e Valerio Dehò (critico d’arte, suo curatore) (vedi). In sintesi sostenevo che il MUSA non è solo un Museo dell’Assurdo, ma anche un assurdo di museo. Vedere per credere (vedi). Poiché ogni tanto sul tema delle “politiche culturali” mi incrocio su facebook con il sindaco di Castelvetro (che è anche assessore alla cultura dell’Unione Terre di Castelli), mi sembra opportuno aggiungere qualche considerazione. Anche perché proprio oggi la stampa locale ha dato risalto (temo più di quanto meritasse) alla notizia circa l’avvio del progetto di “museo diffuso” del territorio. Un’idea indubbiamente buona, solo che la si riempia di contenuti sostanziosi. Che però oggi ancora non ci sono. Vediamo. Leggi il seguito di questo post »


MUSA di Castelvetro & C. Riflessioni sul sistema museale del territorio

6 Maggio 2011

Gli amici di Castelvetro, sindaco incluso, mi perdoneranno se prendo a pretesto le vicende del MUSA – Museo dell’Assurdo per ragionare dei luoghi della cultura e del sistema museale del territorio. Mi perdoneranno – così spero – perché proverò ad argomentare che il Museo dell’Assurdo è un assurdo di museo. Come consolazione si potrebbe osservare che, in quanto “museo assurdo”, è in buona compagnia. Per certi versi vanno annoverati nella categoria anche il “Museo dell’elefante” di Savignano ed il Museo civico di Vignola. Ma anche il Museo naturalistico di Marano. Se non fosse per la loro funzione didattica, al servizio delle scuole del territorio, la loro irrilevanza sarebbe certa. Dopo alcuni anni gloriosi, subito dopo l’inaugurazione, hanno visto un progressivo declino – ogni tanto interrotto da una ripresina, magari a seguito di un intervento di restyling (come nel caso del museo civico di Vignola). Va ancora aggiunto, a ben vedere, che il gruppo dei musei “assurdi” è in realtà molto ampio in Italia. Basta considerare la realtà del sistema museale italiano, di cui disponiamo i dati per la parte statale (vedi – invece mancano, colpevolmente, dati su visitatori ed introiti dei musei gestiti dagli enti locali – un’opera su cui potrebbe svolgere qualche utile funzione la provincia o la regione). In effetti la maggior parte dei musei o luoghi della cultura ha un numero di visitatori disperatamente basso. Anche se sono pochi, anzi pochissimi, quelli che hanno meno visitatori del MUSA di Castelvetro (800 in un anno, secondo dati forniti alla stampa dalla stessa amministrazione). Leggi il seguito di questo post »


MUSA & “Italia, Italie” a Castelvetro. In cerca di visitatori

3 Maggio 2011

Dal 2002, a Castelvetro, è presente il MUSA – Museo dell’Assurdo, oggi divenuto uno spazio museale dedicato all’arte contemporanea (vedi). Associato ad esso, in questi giorni, dal 16 aprile al 22 maggio 2011, nello spazio espositivo Pake, si trova la mostra temporanea “Italia, Italie. Noi, gli altri e il Belpaese nell’arte contemporanea” (vedi). Qui le immagini scattate il giorno primo maggio (unico visitatore della giornata).

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