#Gennaioalmuseo tra Modena e Rimini

5 gennaio 2017


L’arte ti somiglia” è il nuovo spot che Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e la regia di Paolo Santamaria per promuovere i Musei Italiani. E’ carino e per quanto provi simpatia verso ogni iniziativa volta ad avvicinare i cittadini ai luoghi della cultura (tra cui musei e pinacoteche), rendendoli fruitori e conoscitori dell’arte (e magari anche creatori d’arte), debbo dire che sono scettico sulla sua efficacia. Comunque, offro qui il mio contributo alla promozione dei musei d’arte e soprattutto delle pinacoteche di questa regione. Dieci opere per ciascuna pinacoteca/museo d’arte di 5 città emiliano-romagnole: Modena, Bologna, Forlì, Ravenna, Rimini (vai a Flickr). Leggi il seguito di questo post »


#DomenicalMuseo ma non per la Galleria Estense di Modena

6 novembre 2016
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Gian Lorenzo Bernini, Busto di Francesco I d’Este, 1651 (foto del 13 febbraio 2016)

#DomenicalMuseo, giornata in cui tutti i musei e le aree archeologiche statali saranno visitabili gratuitamente, in applicazione della norma del decreto Franceschini che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si pagherà il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato” – così dovrebbe essere (vedi). Ma non vale per la Galleria Estense di Modena che per togliere dall’imbarazzo cittadini senza più la scusa del biglietto ha deciso la chiusura in tutte (tutte!) le domeniche di novembre. Sembra una presa in giro: la prima domenica del mese entri gratis, ma la domenica è chiuso.
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Comuni incapaci di accedere ai finanziamenti del Piano biblioteche e musei

19 luglio 2016

Angelo Varni, presidente dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna, ha espresso soddisfazione per “la straordinaria attenzione riservata dagli Enti pubblici regionali allo sviluppo della propria dimensione culturale intesa quale fattore di crescita collettiva” – è il commento all’esito dell’ultimo bando per l’erogazione di contributi regionali alla cultura (Piano per biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali) (vedi). Ma non dappertutto l’attenzione è stata “straordinaria”. Non così, ad esempio, sul territorio dell’Unione Terre di Castelli, dove un po’ troppi comuni si sono distratti, dimenticando di partecipare al bando, o dove hanno presentato progetti poi non ammessi al finanziamento (cosa che può succedere, ma se succede ti devi chiedere perché). Sarebbe interessante analizzare in modo dettagliato la partecipazione a bandi per l’ottenimento di finanziamenti da parte dei comuni dell’Unione Terre di Castelli. Fornirebbe, plausibilmente, argomenti a chi teme che comuni di queste dimensioni stiano perdendo in modo preoccupante la capacità di procacciarsi finanziamenti. Comunque, vediamo intanto cosa ci dice quest’ultimo bando regionale per il finanziamento di biblioteche, archivi, musei. Leggi il seguito di questo post »


Un’unica card per i musei della città metropolitana di Bologna

8 aprile 2016

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E’ in vendita da mercoledì 6 aprile. Si tratta della Card Musei Metropolitani di Bologna, ovvero l’abbonamento ai musei della città e dell’area metropolitana, costa 25 euro (20 euro ridotto), vale 12 mesi (vedi). Precisamente: accesso illimitato alle collezioni permanenti (e riduzioni sugli ingressi a quelle temporanee) di 21 musei di Bologna e provincia (musei comunali e del circuito Genus Bononiae: vedi). Per chi come me frequenta Bologna ed i suoi musei, decisamente un affare. Ho fatto l’acquisto il 6 aprile stesso. L’assessore alla cultura Davide Conte (subentrato ad Alberto Ronchi nell’ottobre 2015: vedi) vede l’operazione non solo come un’agevolazione turistica, ma come un elemento della moderna cittadinanza: «Abbiamo voluto approfittare dei 900 anni del Comune di Bologna [vedi] per rendere ancora più accessibile il patrimonio della nostra città. Questa non è semplicemente una tessera sconto, ma un elemento di cittadinanza culturale» (vedi). C’è indubbiamente enfasi in questa affermazione, ma anche del vero. Specie se le istituzioni museali intendono la loro “missione” con dinamismo, come in effetti succede nella realtà bolognese. Non solo luoghi di conservazione ed esposizione di oggetti (come se la “fruizione” culturale venisse di conseguenza in automatico). Ma vere e proprie “imprese” di diffusione di cultura. Davvero un’altra galassia rispetto alla misera realtà dell’Unione Terre di Castelli. Leggi il seguito di questo post »


Guerra sulla street art a Bologna

13 marzo 2016

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La “guerra” sulla street art a Bologna “ha radici politiche molto bolognesi” – su questo ha ragione uno dei curatori della mostra Banksy & Co. Che inaugurerà il 18 marzo a Palazzo Pepoli a Bologna (vedi). Ciò nondimeno essa rivela cose interessanti non solo sul genere della street art, ma sull’arte in generale e sul rapporto che essa intrattiene con la società. Il fatto poi che tale guerra si esplosa per opera di Blu (e grazie al gesto polemico di distruggere le sue opere bolognesi) invita anche chi sta a Vignola a prestarvi attenzione, visto che nella nostra città Blu, nel frattempo divenuto uno degli street artist più importanti a livello internazionale, ha dipinto due “murales”, di cui uno distrutto solo qualche mese fa da uno scriteriato intervento di ACER Modena (vedi). Leggi il seguito di questo post »


Ancora sul nuovo museo al castello di Levizzano. Dilettanti allo sbaraglio?

21 febbraio 2016

Sembra che anche Castelvetro avrà presto il suo museo che non visita nessuno. Non che proprio gli mancasse, visto che già oggi Castelvetro è al top nell’Unione Terre di Castelli in tema di musei senza visitatori con il MUSA-Museo dell’Assurdo (o Assurdo di Museo? vedi) – qui gli ultimi dati sui visitatori (vedi; a proposito, ritengo scandalosa questa non volontà/incapacità di tenere aggiornati i dati “di performance” dei musei, ennesima dimostrazione dell’incapacità di “manutenere” le nuove realizzazioni – nel caso specifico una sezione web dedicata ai musei ). Guardo dunque perplesso l’entusiasmo con cui l’assessore Giorgia Mezzacqui e la responsabile dell’ufficio cultura Alessandra Anderlini lavorano al progetto per un nuovo museo presso il castello di Levizzano di volta in volta definito “museo legato alle tradizioni castelvetresi, lambrusco in primis”, “museo etnologico”, “museo etnografico”, “ecomuseo”. Come se questo territorio (incluso Castelvetro) non avesse memoria dei tanti progetti di cui in passato si decantarono le magnifiche e progressive sorti, poi abortiti (eppure proprio il MUSA dovrebbe essere un monito sufficiente). Perché come ho già cercato di argomentare non sono le idee “brillanti” (sic) che mancano, quanto piuttosto una concezione realistica della “sostenibilità” di tali iniziative culturali (proprio con riferimento al nuovo museo di Levizzano: vedi). La domanda vera, per intenderci, è: in quali condizioni si ritroverà un tale museo a cinque anni dall’apertura? Un progetto serio dovrebbe partire da qui. Leggi il seguito di questo post »


Splendida la nuova Galleria Estense a Modena!

14 febbraio 2016
Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591-Bologna 1666), Venere, Marte e Amore, 1633

Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591-Bologna 1666), Venere, Marte e Amore, 1633

Il nuovo allestimento della Galleria Estense (a Palazzo dei Musei, Modena) consente ora di apprezzare adeguatamente un patrimonio artistico (dipinti, sculture, altri oggetti) davvero notevole. La raccolta artistica, pure ampliata (609 opere in mostra, circa 50 in più che in passato), è di nuovo accessibile al pubblico: ha riaperto il 29 maggio 2015 dopo la forzata chiusura a seguito del terremoto del 2012 (vedi). Oltre ai grandi capolavori – di Bernini, Velazquez, Guido Reni, Correggio, El Greco, Cosmè Tura – numerose sono le opere importanti che meritano l’attenzione del pubblico. Nel corso del post ne segnalo dieci che mi hanno particolarmente colpito. Nel 2015 la Galleria Estense ha avuto 24.131 visitatori (il dato è riferito al periodo dal 29 maggio a fine anno). Un dato incoraggiante. Ma come ha ricordato il nuovo direttore delle Gallerie Estensi Martina Bagnoliin termini assoluti sono cifre ancora basse rispetto alle potenzialità di queste collezioni” (vedi). Considerato che, come in tutti i musei statali, la prima domenica di ogni mese l’ingresso è gratuito (e l’orario di apertura è ampliato) questo post vuole essere anche un invito alla visita. Non fatevi scappare questa occasione! Leggi il seguito di questo post »


Il museo di Castelvetro al castello di Levizzano? Ma anche no

31 dicembre 2015

La notizia è stata riportata su Il Resto del Carlino del 28 dicembre scorso (pdf). L’amministrazione comunale di Castelvetro sta elaborando un progetto per fare del castello di Levizzano, un antico castello Matildico (vedi), la sede di un museo “dedicato alle tradizioni castelvetresi, Lambrusco in primis”. Il progetto, per quanto è dato capire dall’articolo, è convincente per quanto riguarda la formula contenutistica (non “la solita esposizione di attrezzi agricoli corredata da cartelloni”). Non è convincente per altri. Non è convincente, ad esempio, la collocazione di un tale museo: dovrebbe stare in centro a Castelvetro, contribuendo così alla capacità di attrazione del borgo antico e del sottostante paese moderno. Un secondo limite è che questo progetto di utilizzo del bel castello di Levizzano non si inserisce in un “piano strategico” di territorio. Ovvero non è pensato in relazione con quanto altri comuni dell’Unione Terre di Castelli stanno progettando (certo, ad oggi manca un “piano di marketing territoriale” dell’Unione, ma questo non è una scusante per chi siede nella giunta dell’Unione). Leggi il seguito di questo post »


Un episodio della vita di W.A.Mozart al museo della musica di Bologna. Alla ricerca del museo efficace

28 aprile 2013

avendo avuto sotto gli occhi alcune composizioni musicali di vario stile, e avendo più volte ascoltato suonare il cembalo, il violino e cantare il Sig. Cav. Amadeo Wolfgango Mozart di Salisburgo maestro di musica della camera di sua Altezza l’eccelso Principe Arcivescovo Salisburghese, in età di anni 14, con mia singolare ammirazione …” – così scrive da Bologna, il 12 ottobre 1770, padre Giambattista Martini (1706-1784), frate minore, musicista, maestro di cappella in San Francesco, storico della musica (vedi). E’ uno dei documenti conservati al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (vedi), testimonianza del secondo soggiorno bolognese di Mozart, nell’estate del 1770. Un pezzetto straordinario di storia della musica, accessibile a poca distanza da Vignola.

Ritratto di Wolfgang Amadé Mozart (1777), di ignoto pittore austriaco, esposto al Museo della musica di Bologna (foto del 28 aprile 2013)

Ritratto di Wolfgang Amadé Mozart (1777), di ignoto pittore austriaco, esposto al Museo della musica di Bologna (foto del 28 aprile 2013)

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L’amministrazione adotta un ricco. Philippe Daverio.

28 marzo 2013

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Sabato 23 marzo, alle ore 18 presso la Rocca di Vignola, invitato dall’Unione Terre di Castelli, Philippe Daverio ha tenuto una conferenza in occasione della presentazione pubblica del progetto del “museo diffuso” (vedi; per una valutazione critica: vedi). Per oltre un’ora ha somministrato ai presenti chiacchiere di assoluta vacuità. Certo, con la sua capacità affabulatoria, per cui è anche un apprezzatissimo conduttore e personaggio televisivo, ha perorato la causa della tutela e soprattutto della valorizzazione del ricchissimo patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Ma all’interno di questo frame, che oggi tutti dicono di condividere, ha inserito temi ed argomenti assai superficiali. Leggi il seguito di questo post »