Lotta politica su Babbo Natale

26 dicembre 2008

Nel consiglio comunale di Vignola del 15 dicembre 2004 il consigliere Luigi Gentile (del gruppo Centrodestra per Vignola) ha presentato un “ordine del giorno” con oggetto “Celebrazione del Santo Natale”. L’ordine del giorno (vedi pdf) fa riferimento alla presenza (minoritaria) di alunni “extracomunitari” nelle scuole del territorio. Riconosce che una parte di tali alunni stranieri “professa la religione islamica” e per questo, riferisce, si assiste a “proteste da parte dei genitori dei menzionati alunni per la celebrazione della ricorrenza del Santo Natale all’interno delle attività didattiche” (e qui compie un’evidente forzatura perché in genere a mettere in discussione la celebrazione delle festività religiose nelle scuole dell’infanzia ed elementari sono piuttosto genitori italiani – pochi – che vogliono una scuola non impegnata a promuovere una religione). L’ordine del giorno, infine, chiede che l’amministrazione comunale “incentivi le scuole a festeggiare ufficialmente il Natale”, ovvero ad inserire “i festeggiamenti del Santo Natale all’interno delle attività didattiche”. Cosa stava succedendo? Leggi il seguito di questo post »


Domenica a pranzo si mangia il cous cous!

16 novembre 2008

Vignola, nel cuore dell’Emilia. Al centro di una terra, tra Modena e Bologna, ricca di una tradizione gastronomica di tutto rispetto. Tortellini, lasagne, crespelle, tagliatelle, tortelloni. Poi i salumi e gli altri prodotti frutto della “cultura del maiale”: zampone, cotechino, prosciutto, coppa, ciccioli, mortadella, pancetta e altro ancora. Formaggio grana. Alimenti tipici realizzati con la farina, come tigelle e borlenghi. Aceto balsamico. Tutti cibi che ancora oggi segnano l’identità di questo territorio, dal punto di vista gastronomico. Epperò qualcosa sta cambiando. Può succedere, infatti, che un giorno festivo, una domenica, un giorno in cui di solito a tavola si celebra la “tradizione” gastronomica, una famiglia anche di questo territorio si trovi a pranzare con un cibo che rompe la catena delle eredità del passato. Ebbene sì. Oggi, domenica 16 novembre, a pranzo c’é il cous cous. Ed i figli ne sono entusiasti. Un segno che stiamo perdendo il “conflitto delle civiltà”? Che ci siamo malamente arresi al fenomeno del multiculturalismo? L’ennesima testimonianza di una identità debole e dell’incombere del relativismo? Una manifestazione del “declino dell’Occidente” di spengleriana memoria? Vediamo. Leggi il seguito di questo post »