“Entro il 2020, la raccolta differenziata sarà innalzata al 73% e la produzione pro-capite di rifiuti ridotta del 20-25%.” Questi alcuni degli obiettivi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) approvato all’inizio di maggio dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna (vedi). Non è detto che l’obiettivo della raccolta differenziata venga centrato: la percentuale è sin qui cresciuta di circa il 2% all’anno e nel 2014 era pari, a livello regionale, al 58,2% (così il Report 2015 La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna: vedi). Forse ancora più difficile sarà centrare l’obiettivo della riduzione anche solo del 20% dei rifiuti pro-capite prodotti (nel 2014 pari a 657 kg/abitante). Comunque, nel sistema regionale della raccolta dei rifiuti un ruolo importante è assunto dalla rete delle “stazioni ecologiche”: nel 2014 erano 373 i centri di raccolta rifiuti. E’ plausibile che per centrare obiettivi ambiziosi di raccolta differenziata e di riciclaggio debbano essere meglio valorizzate. Forse anche ripensate. Per aumentarne la capacità di raccolta è necessario ampliarne gli orari di apertura (anche al fine di ridurre il fenomeno del “conferimento” rifiuti ingombranti a lato cassonetto). E magari trasformarle in vere e propri centri di riciclaggio. E perché non iniziare a progettare stazioni ecologiche in grado di funzionare anche senza il presidio di operatori e magari pure H24? Leggi il seguito di questo post »