Come non farsi infinocchiare dai “professionisti” della partecipazione

27 gennaio 2013

Negli ultimi anni si è aperta un nuovo ambito di business: quello dei servizi di consulenza in tema di  partecipazione dei cittadini. Il tema va di moda e dunque le amministrazioni locali si sentono in dovere di dimostrare di fare qualcosa al proposito. D’altro canto i cittadini chiedono effettivamente di contare di più nel governo locale: chiedono informazione, trasparenza, partecipazione (ed è buona cosa! vedi). E’ così che si è aperto un nuovo mercato: quello dei “professionisti” della partecipazione. Ovvero quello di singoli, associazioni professionali o imprese che si propongono di aiutare gli enti locali ad organizzare la partecipazione. E che con questa attività ci campano. In questi ultimi anni ne ho visti all’opera tre: Genius Loci Sas con “Via della Partecipazione”, la “progettazione partecipata”  (sic) di via Barella e via Libertà (vedi) – costo alla collettività 25.000 euro; LuoghiNonComuni Srl di Cristiano Bottone, incaricata della gestione dell’Iniziativa di Revisione Civica (IRC) sul progetto del comune unico di Valsamoggia (vedi); Andrea Pillon e Avventura Urbana, che per conto dell’Unione Terre di Castelli stanno conducendo il percorso di “ascolto strategico e partecipazione” sul PSC – costo alla collettività “fino a 70.000 euro” (vedi). Ho analizzato in dettaglio (e criticamente) queste esperienze di partecipazione (anche prendendovi parte – tranne l’IRC della Valsamoggia, che ho solo osservato, interloquendo con alcuni partecipanti e supervisori scientifici). E’ ora di proporre alcune semplici regole per cittadini che non vogliono farsi infinocchiare. Una sorta di Vademecum della “buona” partecipazione. Per evitare di spendere tempo ed energie e poi scoprire di essere stati presi per il naso. Leggi il seguito di questo post »


Via della partecipazione. Facciamo il punto

2 novembre 2009

E’ trascorso un mese dall’avvio del progetto “Via della partecipazione” – il progetto che l’amministrazione comunale ha voluto per dirimere le controversie sorte attorno all’intervento di risistemazione di via Libertà (vedi). Il progetto, inoltre, riguarda anche via Barella dove il tasso di “conflitto” sembra minore (in questo caso l’abbattimento degli alberi che costeggiano la via su di un lato, non previsto in origine nel progetto, è stato richiesto dai residenti in occasione di una riunione ad inizio 2009!). La scelta di sospendere i lavori (così su via Barella) e di avviare un percorso partecipato, di coinvolgimento (un po’ più sistematico) dei cittadini, è da valutare positivamente. Di questo va dato atto all’amministrazione comunale ed al sindaco Daria Denti. Ma, come in tutte le cose importanti, è bene “guardarci dentro”. Come si suol dire in questi casi: la partecipazione è una cosa troppo importante per lasciarla ai soli consulenti (siano questi di Genius Loci o di altre società). Leggi il seguito di questo post »


Via della partecipazione. Mettiamo in gioco l’intelligenza locale

8 ottobre 2009

E’ arrivato ottobre ed ha portato l’avvio del progetto “Via della partecipazione”, un progetto di coinvolgimento dei cittadini per la messa a punto delle “linee guida” progettuali per gli interventi di riqualificazione di via Libertà e via Barella. In effetti in queste vie il progetto di intervento predisposto dalla precedente amministrazione (sindaco Roberto Adani) ha incontrato numerosi consensi, ma anche una forte contrarietà. Su via Libertà questo ha portato all’iniziativa “Non il mio nome”: ciascuno dei 172 alberi che costeggiano la via (su entrambi i lati) ha visto “scendere in campo” un cittadino che si è fatto fotografare al suo fianco (vedi). Iniziativa “creativa” che ha spinto l’amministrazione comunale a sospendere gli interventi già accantierabili e ad avviare, appunto, un “percorso partecipato” finalizzato a raccogliere osservazioni ed a stimolare la “creatività” alla ricerca di una soluzione la più possibile condivisa. Leggi il seguito di questo post »