Un’unica card per i musei della città metropolitana di Bologna

8 aprile 2016

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E’ in vendita da mercoledì 6 aprile. Si tratta della Card Musei Metropolitani di Bologna, ovvero l’abbonamento ai musei della città e dell’area metropolitana, costa 25 euro (20 euro ridotto), vale 12 mesi (vedi). Precisamente: accesso illimitato alle collezioni permanenti (e riduzioni sugli ingressi a quelle temporanee) di 21 musei di Bologna e provincia (musei comunali e del circuito Genus Bononiae: vedi). Per chi come me frequenta Bologna ed i suoi musei, decisamente un affare. Ho fatto l’acquisto il 6 aprile stesso. L’assessore alla cultura Davide Conte (subentrato ad Alberto Ronchi nell’ottobre 2015: vedi) vede l’operazione non solo come un’agevolazione turistica, ma come un elemento della moderna cittadinanza: «Abbiamo voluto approfittare dei 900 anni del Comune di Bologna [vedi] per rendere ancora più accessibile il patrimonio della nostra città. Questa non è semplicemente una tessera sconto, ma un elemento di cittadinanza culturale» (vedi). C’è indubbiamente enfasi in questa affermazione, ma anche del vero. Specie se le istituzioni museali intendono la loro “missione” con dinamismo, come in effetti succede nella realtà bolognese. Non solo luoghi di conservazione ed esposizione di oggetti (come se la “fruizione” culturale venisse di conseguenza in automatico). Ma vere e proprie “imprese” di diffusione di cultura. Davvero un’altra galassia rispetto alla misera realtà dell’Unione Terre di Castelli. Leggi il seguito di questo post »


La ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer a Bologna

18 Maggio 2014

H_home 29gen2014 005Ancora una settimana per ammirare uno dei capolavori di Johannes Vermeer (1632-1675), per la prima volta in Italia, esposto a Palazzo Fava a Bologna (vedi) fino al 25 maggio: La ragazza con l’orecchino di perla (1665 circa). Il quadro e le altre opere esposte (in tutto 37) provengono dal Museo Mauritshuis dell’Aia, chiuso per ampliamenti (lavori finanziati, intelligentemente, mandando in tournée mondiale questo gruppo di opere). A Bologna l’unica tappa europea. La mostra ha suscitato vivaci polemiche, ma sta avendo un grande successo di pubblico (più di 300mila i visitatori ad oggi) ed offre l’opportunità per una riflessione sulle politiche culturali. Leggi il seguito di questo post »


Abbasso l’iperbole. Una nota di Giuseppe Sciortino sulle politiche culturali bolognesi

8 marzo 2009

In questo articolo Giuseppe Sciortino, docente di sociologia del mutamento all’Università di Trento, ma residente a Bologna, svolge alcune considerazioni sulla “politica per la cultura” a Bologna. Fatte le dovute proporzioni, le sue considerazioni sono pertinenti anche per la realtà vignolese. Una riflessione sulla “politica dei grandi eventi” che ci ricorda come sia importante il radicamento delle iniziative culturali nel tessuto locale, valorizzando in primo luogo le “energie” delle numerosissime e qualificate associazioni culturali del territorio. Un tema che, a livello vignolese, è stato sviluppato soprattutto da Valter Cavedoni, presidente dell’Università della libera età. Ma che è anche un elemento di riflessione, non da ora, del Partito Democratico (vedi). Leggi il seguito di questo post »