La lobby della combustione dei grassi animali non riposa mai, di Roberto Monfredini

4 gennaio 2016

Lo scenario della combustione in materia di gliceridi o, detto volgarmente, rifiuti artefatti di grassi animali si sta modificando rapidamente. La scintilla mediatica è stata certamente la trasmissione di Report (RAI3) del 18 ottobre 2015 (vi si dice: “Il grasso animale: la direttiva europea recepita dai ministeri della Salute e delle Politiche agricole lo classifica come combustibile per produrre energia rinnovabile, mentre quello dell’Ambiente non si è aggiornato. Così è il burocrate locale che decide se un impianto può funzionare, o deve essere bloccato.” – vedi), unita probabilmente alla pubblicazione sulla rivista di Medicina Democratica del quadro esatto normativo a livello nazionale ed europeo (abbracciando 2 ministeri italiani e 2 Commissioni europee) [un articolo scritto da Roberto Monfredinipdf], in tema di combustione grassi/rifiuti animali. Leggi il seguito di questo post »


Energia da biomasse e filiera corta, di Paolo Romagnoli

12 Maggio 2010

Nel dibattito sulla sostenibilità e sulla green economy occorre prestare attenzione ai significati. C’è ad esempio il rischio che venga modificato il significato della “filiera corta” intendendolo riferito solo ad una ipotetica distanza. C’è il rischio che passi l’idea che la coogenerazione da metano (combustibile fossile) sia intesa come “rinnovabile”, in contrasto con gli impegni presi. C’è il rischio che venga modificato anche il significato della green economy – non più il ripensare il nostro sistema produttivo in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ma – da quello che ho ascoltato in alcune esposizioni di politici – semplicemente il lavorare in attività legate al verde. Forse anche tutta l’agricoltura chimica diventerà green economy? Anche chi deforesta l’Ammazzonia sarà green economy? Perchè non definire green economy anche chi libera il sottosuolo di quel liquido inquinante che si chiama petrolio? Leggi il seguito di questo post »