Nella seduta consiliare di lunedì 28 dicembre è stato approvato il Bilancio di previsione 2010 del Comune di Vignola. Come da copione la maggioranza consiliare (PD e IdV) ha votato a favore. Gli altri gruppi consiliari hanno votato contro. Sin qui nulla di nuovo, anche se il numero degli emendamenti presentati dalle diverse forze politiche – 38 in tutto – da un’idea della “vivacità” delle proposte che si sono accese attorno all’atto più importante della nuova amministrazione comunale retta dal sindaco Daria Denti. Su alcuni elementi caratteristici del Bilancio 2010 ho già richiamato l’attenzione. Trasparenza e partecipazione rimangono una promessa non mantenuta (vedi). Si registra, anzi, uno scarto fortissimo tra intenzione (apprezzabile) e capacità realizzativa (inconcludente). Lo slogan, su questo aspetto, potrebbe essere: vorrei … ma non ne sono capace! Inoltre oggi come ieri i documenti di bilancio risultano incomprensibili se non ai pochissimi super-specialisti. La Relazione previsionale e programmatica 2010-2012 ha un chiaro taglio di marketing: è presentato solo quello che fa comodo, mancano i dati per confrontare le scelte 2010 con quelle del passato e di molti provvedimenti non sono illustrate le motivazioni, ovvero gli argomenti in base a cui sono assunti. Si parla di sostegno alle famiglie in difficoltà per la crisi, ma poi si scopre che per questa voce di spesa sono stanziati solo 20.000 euro in più rispetto al 2009 (vedi). Si parla di ricorso, per il 2010, alla filiera locale per le realizzazioni di opere pubbliche e manutenzioni, ma poiché non viene quantificato questo impegno per l’anno che si chiude (il 2009) non è dato sapere se l’intervento reale per il nuovo anno sarà in crescita oppure no. Si parla di “sobrietà” come della “nuova parola d’ordine”, ma poi si vede che tale principio è applicato in modo selettivo (sono tuttora previsti ulteriori 100mila euro di interventi sulla piazza davanti a Villa Braglia, dopo che ne sono stati spesi 1,3 milioni per la sua realizzazione)! Insomma, pur essendo un documento articolato e complesso è bene provare a darne una “lettura” ed una “valutazione” sintetica. Proviamoci, dunque. Leggi il seguito di questo post »
Bilancio di previsione 2010. La spesa corrente
26 dicembre 2009Il bilancio di previsione per il 2010 è il primo atto davvero importante del sindaco Daria Denti e della nuova amministrazione comunale di Vignola. Merita dunque un’attenzione speciale, anche per iniziare a misurare quante delle tante promesse fatte in campagna elettorale hanno una qualche chances di essere realizzate. Per fare questo – e per farlo nel modo più oggettivo possibile – dobbiamo innanzitutto fare un’operazione di de-marketing. Scavare sotto la retorica e far parlare i numeri, in primo luogo. Ma anche provare a ragionare sulla visione strategica sul futuro di Vignola che questo primo bilancio di previsione della nuova amministrazione comunale disegna (ammesso e non concesso che un disegno strategico ci sia). “Sobrietà è la nuova parola d’ordine” – così esordisce nelle prime righe la Relazione previsionale e programmatica 2010-2012. Non lasciamoci incantare dalle parole, ma andiamo a verificare i fatti. Che questo sia il principio che ispira le principali scelte del bilancio 2010 potrebbe già essere messo in discussione non appena si vede, nel Piano degli investimenti, che per la piazza davanti a Villa Braglia è prevista un’ulteriore spesa di 100.000 euro di arredi (per il “completamento”), dopo che sono stati spesi 1,3 milioni di euro per la sua realizzazione. Forse la “sobrietà” va cercata altrove. Comunque, senza disconoscere gli elementi positivi di novità presenti (non tanti e, come vedremo, più enunciati che praticati), proviamo a “leggere” criticamente questo bilancio di previsione. Leggi il seguito di questo post »
Per un bilancio comprensibile ai cittadini. Una lettera ad assessori e consiglieri comunali
13 dicembre 2009I documenti di bilancio – si tratti di previsionale, consuntivo, ecc. – sono documenti complessi, redatti secondo norme tecniche fissate dal legislatore a cui le amministrazioni comunali devono sottostare. Ma nulla impedisce un minimo di investimento per renderli leggibili ai propri cittadini che di mestiere non fanno i commercialisti! Se poi un’amministrazione comunale intende davvero promuovere la partecipazione dei cittadini e sviluppare la “democrazia locale” questo diventa un obbligo. Per questo ho inviato una nota all’assessore al bilancio Romina Bertoni ed all’assessore alla trasparenza amministrativa Maria Francesca Basile (e per conoscenza ai consiglieri comunali). Ecco il testo. Leggi il seguito di questo post »