Un fotografo vignolese in mostra al Museum of Modern Art (MoMA) di New York? Chi potrebbe mai essere? Scartate i nomi più noti che vi vengono in mente. Se si dovesse realizzare questo improbabile evento si tratterebbe di un nome sconosciuto ai più, anzi praticamente a tutti. Eppure a questo tenace e regolare fotografo – un fotografo amatoriale o, meglio, un fotografo da vacanze – è appena stato dedicato un libro che entrerà presto nei circuiti internazionali della fotografia d’élite. Gli autori del libro sono Erik Kessels (classe 1966), olandese, fotografo, pubblicitario e curatore d’arte (vedi) e Sergio Smerieri (classe 1958), fotografo e artista vignolese (vedi). Il libro – In almost every pictures n.17 – presenta una selezione delle foto scattate nell’arco di una vita dal vignolese Carlo Gubertini (1930-2019). Non un fotografo professionista, dicevamo. E non certo foto scattate con intento artistico, anche se in quegli scatti una chiara intenzionalità programmatica è evidente. Ecco il primo paradosso: trent’anni fa quelle foto non sarebbero mai state oggetto di una pubblicazione per professionisti della fotografia, per esteti e teorici dell’immagine. Sarebbero solo state mostrate agli amici nel corso di una serata conviviale. Oggi si trovano in un volume, edito da KesselsKramer Publishing, Amsterdam, 2021, che andrà a popolare la sezione di fotografia delle più importanti biblioteche ed istituzioni d’arte e fotografia a livello internazionale. Come è potuto accadere?
24 novembre 2019. Sergio Smerieri, fotografo, artista, … cittadino illustre
10 novembre 2019Un piccolo evento straordinario. Domenica 24 novembre, alle ore 16 presso la Sala dei Contrari nella Rocca di Vignola, viene presentato un libro sull’opera di Sergio Smerieri, fotografo e artista vignolese. Una monografia che ne ripercorre la carriera artistica. Scrivo dunque un breve invito all’evento cercando di mettere in luce la posta in gioco, non solo per l’artista, un amico, ma per la città. Leggi il seguito di questo post »
Una bella mostra di sculture di legno nella Sala della Meridiana. E uno spunto per le politiche locali
29 giugno 2016Una bella mostra di sculture di legno è approdata nella Sala della Meridiana (accesso dal portico d’ingresso della Rocca di Vignola). Per i curiosi dell’arte merita una visita. “Luci ed ombre del legno” – questo il titolo – sarà visitabile a Vignola dal 25 giugno al 17 luglio (pdf). Sono le opere di un gruppo di artisti vincitori della X edizione del “Simposio del Tesino”, un concorso internazionale di scultura in legno che si svolge nel corso di una settimana di fine luglio in alcune località della Valsugana (TN). Una mostra viaggiante, dunque. Che con Vignola è giunta alla sesta ed ultima tappa – dopo Trento, Verona, Dozza (BO), Monzuno (BO), Borgo Valsugana (TN). E che serve come lancio promozionale del prossimo Simposio internazionale di scultura in legno che si terrà da martedì 26 a domenica 31 luglio (vedi) nei quattro comuni dell’altopiano del Tesino (Valsugana): Castello Tesino (il più grande: 1.211 abitanti), Pieve Tesino (667 abitanti), Cinte Tesino (370 abitanti), Bieno (423 abitanti). La formula è intelligente e potrebbe essere uno spunto per amministratori locali. Leggi il seguito di questo post »
Il manichino della storia: flop colossale della mostra al Mata di Modena
6 febbraio 2016Sono stato uno dei 16.817 visitatori della mostra al MaTa (ex-Manifattura Tabacchi) di Modena, “Il manichino della storia. L’arte dopo le costruzioni della critica e della cultura”, curata da tal Richard Milazzo. Già il titolo è un capolavoro di marketing: invita a starne alla larga. Sono comunque un visitatore pentito – lo confesso. Perché la mostra era priva di qualsiasi sostanza culturale. Un semplice affastellamento di 90 opere (alcune anche pregevoli) senza un vero nesso tra di loro se non quello di essere arte contemporanea. Ma per l’assessore alla cultura (sic) di Modena – sembra si chiami Gianpietro Cavazza – trattasi comunque di un’operazione riuscita. Invece no. La mostra è stata un flop clamoroso, e non solo dal punto di vista economico. E’ anzi proprio sul piano culturale che si è rivelata del tutto inconsistente. Leggi il seguito di questo post »
Dislocata. Un anno di arte contemporanea a Vignola
22 aprile 2015
Alessandro Moreschini, Uomini al lavoro, 2000 (opera esposta presso la galleria d’arte Dislocata, Vignola; foto del 19 aprile 2015)
E’ in Via Cantelli 3/1 a Vignola: “ex garage, ex laboratorio meccanico, ex deposito. Uno spazio di 25 mq in una delle strade più intrise di storia della città di Vignola, immerso in un complesso contesto multietnico” – come recita la presentazione (vedi). E già in questo si intuisce l’esistenza di un chiaro “programma culturale” dell’associazione WunderKammer che quello spazio espositivo gestisce (vedi). Sostanzialmente mettere in contatto due mondi lontani: quello dell’arte contemporanea e una realtà cittadina di provincia come Vignola. Lo spazio espositivo Dislocata è atterrato a Vignola, in centro storico, grazie al matching di due elementi: l’intenzionalità delle animatrici e l’opportunità dischiusa dall’incubatore d’impresa per il centro storico Armilla (possiamo anzi dire che si tratta di uno dei pochi reali casi di successo dell’incubatore: vedi). Comunque, si è trattato di una bellissima notizia per la città. Ed oggi, a poco più di un anno dell’avvio di questa esperienza, merita un commento. Leggi il seguito di questo post »
Tre artisti locali alla Casa della cultura di Mulino di Savignano: Paolo Salvioli, Corrado Fochetti, Lauro Silvestri
4 novembre 2012Ancora pochi giorni (la mostra chiude domenica 11 novembre) per poter vedere le opere di tre artisti locali: Paolo Salvioli, Corrado Fochetti, Lauro Silvestri. Sono esposte dal 27 ottobre alla Casa della cultura di Mulino di Savignano (ricavata nella ex scuola dell’infanzia di Mulino e inaugurata il 13 settembre scorso: vedi). La mostra è organizzata dall’associazione culturale Ponte Alto – Giuseppe Graziosi e merita certamente una visita. Mi hanno particolarmente colpito alcuni quadri di Corrado Fochetti, artista spilambertese che non conoscevo. E da qui sviluppo qualche riflessione sulle politiche culturali, sui luoghi della cultura e sulla loro importanza per le nostre comunità – aggiungendo considerazioni ad un tema già trattato più volte (vedi). Leggi il seguito di questo post »
Il giardino dei tarocchi. Una mini-Disneyland dada?
29 luglio 2012In località Garavicchio, nel comune di Capalbio (GR), si trova il “Giardino dei Tarocchi” (vedi) realizzato ed interamente finanziato dall’artista franco-americana Niki de Saint Phalle (vero nome: Catherine Marie-Agnes Fal de Saint Phalle) (vedi). 22 sculture, alcune di enormi dimensioni (15 metri), riproducono le figure degli Arcani maggiori dei tarocchi, ricoperte di ceramica colorata, mosaici o specchi. Molte di queste sono penetrabili, percorribili o addirittura abitabili, come la grande sfinge che raffigura l’Imperatrice, all’interno della quale la stessa Niki de Saint Phalle ha vissuto durante la realizzazione del giardino. Tutto questo configura il Giardino dei Tarocchi non solo come un complesso artistico, ma come un vero e proprio “parco divertimenti”. Ed in effetti è così che è vissuto dalle migliaia di famiglie con bambini (moltissime straniere) che lo visitano nei mesi d’apertura (da maggio ad ottobre). Questa esperienza è anche un invito a riflettere sui luoghi della cultura (anche quelli presenti – o più spesso “mancati” – nel territorio dell’Unione Terre di Castelli) e sulla connessa “economia dell’esperienza” di cui parla Pier Luigi Sacco. Leggi il seguito di questo post »