La felicità delle vacche e la nostra, di Roberto Monfredini

5 novembre 2013

A chi non è capitato di prendere l’auto o il treno e attraversare la Svizzera, l’Austria, la Germania, la Francia, il nord  Europa e di notare una sostanziale differenza tra noi e loro: a parte il verde che ovunque è lussureggiante e denso, mi riferisco alla presenza di animali al pascolo. Cosa significa per la mente umana, percorrere strade prive di animali … sono risposte che dovrebbero dare psicologi, psichiatri o sociologi. In questi ultimi 50 anni la tecnologia “dura”, è cresciuta ed ha soppiantato la tecnologia “morbida”. Dove per morbida si intende la convivenza uomo-animale come prima dell’ultima guerra. Insomma, la civiltà contadina, con le due vacche, il toro, i due o tre maiali, le galline, i conigli. La tecnologia “dura” invece riduce tutto al profitto con la scusa o non scusa del bisogno: “occorre sfamare il mondo”. Ed in questo senso sono nati gli allevamenti senza terra, automatizzati. Si è sviluppata l’industrializzazione dell’allevamento produttivo. Leggi il seguito di questo post »


Imparare a stare al mondo. Un convegno con Vandana Shiva

18 settembre 2009

Già. Oramai sono evidenti i segnali che il sistema-mondo ci manda: abbiamo bisogno di “imparare a stare al mondo”. Questo il titolo della due giorni (18 e 19 settembre) organizzata da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna sulla promozione di stili di vita sani e sostenibili (vedi). Con anche un convegno – “Economia e sostenibilità: la chiave per lo sviluppo futuro” – tenutosi oggi con la partecipazione di Vandana Shiva, scienziata, attivista politica radicale ed ambientalista indiana.

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