“Il 12 e 13 Giugno 2011 gli italiani hanno dato un segnale al paese: fuori l’acqua dal mercato, fuori i profitti dall’acqua. Sarà compito di tutte e tutti noi mantenere alta l’attenzione e raggiungere l’obbiettivo di una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico.” Così si esprimeva il Comitato Promotore per il Sì ai Referendum per l’Acqua Pubblica subito dopo l’esito referendario (per un veloce riepilogo dei fatti: vedi). Dopo poco meno di un anno l’invito a non far cadere l’attenzione risulta decisamente attuale. Non è affatto scontato, purtroppo, il rispetto della volontà popolare. Anche se qualche segnale positivo c’è. Di tutto questo si parlerà lunedì 5 marzo, ore 20.45, presso il teatro Cantelli di Vignola (in via J.Cantelli, in centro storico), in un incontro promosso dalla lista di cittadini Vignola Cambia (vedi), da tempo impegnata sul tema dell’acqua pubblica e dei beni comuni.
5 marzo: a Vignola la campagna di obbedienza civile in difesa del voto referendario sull’acqua
4 marzo 2012La nostra primavera? I referendum del 12 e 13 giugno 2011 e quello che verrà
13 giugno 2011Il raggiungimento del quorum nei 4 referendum del 12 e 13 giugno è per me un fatto commovente (era dal 1995 che il quorum non era raggiunto!). Offre una chance di riscatto a questo paese. Una chance, nulla di più. Ma una chance importante. Costruita con pazienza e tenacia dalle migliaia di cittadini che si sono sbattuti ed hanno messo tempo, energie, entusiasmo nei numerosissimi comitati per l’acqua pubblica che si sono costituiti in quest’ultimo anno e mezzo. Che prima, dal 24 aprile 2010, hanno raccolto le firme per i referendum sull’acqua, raggiungendo quota 1,4 milioni – record assoluto. E poi giù a testa bassa per sensibilizzare l’Italia tutta sui social network e nelle pubbliche piazze. Carla Cappi, vignolese, è una di queste persone. Alle 16.01 ha mandato un’e-mail agli amici di Vignola Cambia che con lei hanno partecipato a questa straordinaria prova di mobilitazione. Diceva: “sto un po’ piangendo e vi voglio un gran bene”. Cosa si può ancora aggiungere?
Ugo Mattei a Vignola per parlare di referendum contro la privatizzazione dell’acqua
17 Maggio 2011Domenica 15 maggio a Vignola, nel salone di Casa Frate Leone presso il Convento dei Cappuccini, si è tenuta la Festa dell’acqua organizzata dalle liste civiche Vignola Cambia e Città di Vignola (vedi). In quell’occasione Ugo Mattei, docente di diritto civile all’Università di Torino (vedi), ha tenuto una bellissima conferenza dove ha parlato del “senso” dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Mattei ha innanzitutto richiamato l’attenzione sulla non piena reversibilità dei processi di privatizzazione, nel senso che la strada della privatizzazione è facilmente percorribile, ma una volta che sono stati ceduti diritti di proprietà il percorso inverso – da attuarsi, ad esempio, perché ci si accorge degli “effetti collaterali” negativi della gestione privata – è assai più impegnativo (mi viene in mente il paragone con i diritti edificatori: una volta concessi ad un privato non possono di fatto più essere revocati, se non a seguito di un forte indennizzo). A ciò si associa il fatto che i “benefici” che dovrebbero essere prodotti dalla privatizzazione sono in larga parte fittizi. Insomma, opera qui l’ideologia neoliberista che è stata assorbita da larga parte della società e del sistema politico (anche a sinistra). L’affidamento della gestione a privati non aumenta nella misura sperata gli investimenti (specie quelli a lungo termine) (vedi); fa crescere le tariffe con l’obiettivo di produrre utili (e remunerare il capitale finanziario in modo scollegato dagli investimenti); fa crescere i compensi degli amministratori; fa crescere le spese di pubblicità (anche come leva di condizionamento dei media e dell’informazione). Insomma, ci vogliamo fermare un attimo a riflettere? Qui un brano della conferenza del prof. Mattei.
Festa dell’acqua! Domenica 15 maggio a Vignola
13 Maggio 2011Domenica 15 maggio, a Vignola, in viale Mazzini, a partire dalle 16 e fino a notte, si terrà la Festa dell’acqua! Una festa dedicata all’acqua “bene comune” ed al referendum in calendario per il 12 e 13 giugno. Referendum dedicato all’acqua (due quesiti), contro il nucleare, contro il legittimo impedimento. La Festa dell’acqua, promossa dalle liste di cittadini Vignola Cambia e Città di Vignola, è pensata proprio per ricordare a tutti i cittadini di Vignola e dintorni l’importanza di questi referendum. Si farà festa, ma con … la testa! Spettacoli per bambini e bambine con Eugenio e Fabio, alle 16. Musica Rock con il gruppo Gusfraba, alle 17. E alle 18 incontro pubblico con il prof. Ugo Mattei, docente di diritto civile all’Università di Torino – uno degli estensori dei quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua. A seguire, in serata, tigelle per tutti e musica con il gruppo Soul Stirring Sound. Non mancate! In caso di pioggia (e nel momento in cui scrivo il meteo dell’ARPA Emilia-Romagna la mette con alta probabilità: vedi) la festa si terrà nel salone di Casa Frate Leone, presso il Convento dei Cappuccini di Vignola (via C.Plessi 267). Oltre all’informazione ed all’invito – partecipate! – tre considerazioni veloci.
La politica con le bollicine. Serve davvero la “casa dell’acqua” a Vignola?
14 febbraio 2011Tra i programmi dell’amministrazione comunale di Vignola per il 2011 vi è quello di realizzare la “casa dell’acqua”. L’espressione non rende immediatamente comprensibile di cosa si tratta. Il termine casa, infatti, fa pensare ad una dimora, a mura e tetto, ad un luogo protetto. Insomma, una dimora per che cosa? Per capire di cosa si tratta bisogna leggere la Relazione previsionale e programmatica (la relazione firmata dalla giunta – vedi – chi materialmente la scrive non si sa) a pagina 64: “Entro il 1° semestre 2011 sarà installato un distributore di acqua (naturale e gassata) che, prelevando l’acqua dall’acquedotto pubblico ed a seguito di processi di purificazione, metterà a disposizione dei cittadini acqua di ottima qualità a costi molto bassi. L’investimento, previsto complessivamente in ca. 25.000 euro sarà sostenuto dalla Vignola Patrimonio con risorse proprie, senza alcun ricorso al credito.” Ecco svelato l’arcano. Si tratta di un “distributore” d’acqua. Insomma, poco più di una fontana (tecnologicamente un po’ più sofisticata). Se ci pensate a modo vedete subito come il progetto – vedremo dopo se meritorio o no – sia stato piegato ai fini del marketing politico. Nessuno ha pensato di chiamare i distributori di latte fresco, installati negli ultimi anni anche a Vignola, la “casa del latte”. Infatti quelli sono principianti del marketing. In comune a Vignola no. Al di là di questi aspetti comunicativi, rimane la questione essenziale: serve davvero la “casa dell’acqua” a Vignola? Leggi il seguito di questo post »
Buchi nell’acqua. Il PD e i tre referendum
20 Maggio 2010Il PD ha deciso di non aderire alla campagna referendaria sull’acqua. Si limita a “guardare con simpatia” i movimenti che contrastano l’impostazione del governo in tema di acqua, che contrastano cioè la norma che ne dispone la privatizzazione della gestione entro il 2015. “Guarda con simpatia” chi, secondo quanto esso stesso dichiara, sta lanciando … un boomerang. Secondo questa formulazione l’azione referendaria sarebbe dannosa (vedi). Una insinuazione che si affianca a quella un po’ più benevola che afferma che l’azione referendaria è “solo” inutile: “sono 15 anni che il referendum non raggiunge gli obiettivi prefissati” e, oltre a questo, “il referendum per sua stessa natura ha una natura abrogativa, va contro qualcosa e non ha nulla di propositivo”. Già il conciliare questi elementi – il referendum è inutile, il referendum è dannoso, ma ad esso guardiamo con “simpatia” – è cosa impegnativa. Ma il PD vorrebbe anche convincere che la raccolta di un milione di firme per una legge di iniziativa popolare è decisamente più efficace. Leggi il seguito di questo post »