Bisognerebbe al più presto riprendere davvero a ragionare della condizione della città ed a cercare di tracciare un bilancio oggettivo dell’esperienza dell’amministrazione “civica” (o forse sarebbe più corretto dire dell’amministrazione Smeraldi). Non basta infatti riattivarsi saltuariamente, ovvero solo durante la campagna elettorale. La capacità di analisi e di elaborazione non è qualcosa che può essere attivata alla bisogna – chi non la pratica con continuità la vede atrofizzarsi fino a scomparire o quasi. Prima però bisognerebbe poter chiudere i conti, per così dire, con le vicende del recente passato. Senza reticenze, senza manipolazioni, senza versioni di comodo. “Devo anche smentire – continua il sindaco [oramai ex-sindaco] – chi ha fantasticato nei giorni scorsi di mirabolanti promesse che io avrei fatto al PD perché venisse in mio soccorso: non ci sono state trattative, accordi o inciuci” – questo afferma Mauro Smeraldi su Il Resto del Carlino – Modena di oggi, 31 gennaio 2017 (pdf). Smentita a sua volta smentita. A stretto giro di posta, via facebook, il segretario del PD di Vignola Federico Clò informa invece che la settimana scorsa l’allora sindaco ha invitato il PD ad una trattativa.

Da facebook (31 gennaio 2017)
E nel corso di quell’incontro sarebbe stato proposto agli esponenti del PD l’ingresso in maggioranza (in sostituzione della lista civica Vignola per tutti che aveva annunciato la propria defezione) o almeno un “appoggio esterno”. Insomma, proprio una proposta di “inciucio”. Se questo non si è realizzato non è dunque perché il sindaco uscente (o per lui un collega di giunta) non l’ha proposto, ma perché il PD l’ha chiaramente rifiutato. Arrivando poi ad invitarlo alle dimissioni, ovvero a prendere atto del fatto che la coalizione con cui si era presentato agli elettori (e che gli aveva consentito di vincere al ballottaggio – peraltro per soli 147 voti: vedi) non c’era più. Le dimissioni sarebbero state un atto responsabile. L’unico atto coerente e responsabile. Sappiamo ora che invece il sindaco ha cercato una diversa via d’uscita, pronto a cambiare maggioranza in barba al mandato degli elettori (vedi). Insomma, proprio l’inciucio.
Consiglio, però, Federico Clo’ di inviare la risposta anche direttamente al giornale.
Ne approfitto per dirgli:
poiché “guardate al futuro” , come affermi, guardateci davvero bene…il futuro di Vignola sicuramente ha bisogno di tanto (anche per l’aggregazione giovanile come “divertissement” ad esempio, perchè no, per alleggerire questa cappa di grigio opprimente che neanche nel dopoguerra era così!!),
ma di certo NON ha bisogno di un’altro supermercato.
E men che meno di ubicare un polo scolastico, se non ho capito male, tra la circonvallazione e via per Sassuolo: un luogo veramente poco adatto alla salute di chi frequenterà.
Ponderate molto bene tutto, per preparare una chiara e precisa campagna elettorale.
Buon lavoro.
Devo precisare: non il “divertissement” come lo intendeva Pascal naturalmente.