Si torna un po’ indietro. Verso un allungamento dei tempi di percorrenza. Probabilmente solo temporaneamente. E’ una conseguenza delle disposizioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), l’agenzia subentrata nel corso dell’estate all’USTIF nel presiedere alle ferrovie regionali. E che ha imposto norme più severe alle linee ferroviarie non provviste di dispositivi di sicurezza evoluti (SCMT, ovvero Sistema Controllo Marcia Treno). Provvedimenti che hanno riguardato anche la linea Vignola-Bologna, visto che qui il SCMT è in corso di installazione (con termine previsto entro l’estate 2017). Dunque limitazione della velocità massima a 70 km/h (è così dal 2 novembre scorso: vedi). Un provvedimento che ha “messo in tensione” l’orario vigente, come si è sperimentato in novembre (con percentuale di corse puntuali che dal 99% sono scese al di sotto del 90%), mentre a settembre 2016 i tempi di percorrenza erano stati ridotti di 4-6 minuti. Ne è conseguita una revisione dei tempi di percorrenza – diventerà operativa dall’11 dicembre con l’entrata in vigore del nuovo orario 2016-2017 (qui il comunicato di TPER: vedi). Meglio dunque dare un’occhiata al nuovo orario (cambiano anche gli orari di partenza delle corse da Vignola).
[1] Il provvedimento era atteso (vedi), visto che le nuove norme sulla circolazione ferroviaria nelle tratte prive di dispositivo SCMT, impongono una riduzione della velocità a 70 km/h (in precedenza, sulla Vignola-Bologna, il treno poteva, in alcune tratte, superare i 90 km/h). Con conseguente allungamento dei tempi di percorrenza. In realtà l’impatto, in termini di allungamento dei tempi, si registra per le corse Vignola-Bologna (tranne alcune corse che impiegheranno 64 minuti, tutte le corse richiederanno 60 minuti, solo tre 59 o 56 minuti). Per le corse in direzione opposta (Bologna-Vignola) le cose vanno meglio: i tempi normali di percorrenza rimangono di 55-56 minuti (con solo due corse che richiederanno 63-64 minuti). Novità anche sulle (poche) corse Bazzano-Bologna: per queste corse (solo per queste) vengono eliminate alcune fermate (si tratta di Zola Chiesa, Riale e Casalecchio Ceretolo). Insomma, c’è un piccolo “prezzo” da pagare. Una sospensione del percorso di riduzione dei tempi di percorrenza – plausibilmente fino a settembre 2017. Dovrà dunque trattarsi – questo l’intendimento dell’associazione degli utenti – di una situazione provvisoria, in attesa del completamento dell’attrezzaggio SCMT che renderà più sicura la circolazione dei treni. I lavori sono iniziati la scorsa primavera (quindi prima della pubblicazione della nota ANSF) e FER prevede di terminarli entro l’estate 2017. Se i tempi saranno rispettati, alla scadenza cesserà sia il limite di velocità (e potranno essere ripristinati tempi di percorrenza più brevi), sia l’obbligo del secondo agente in cabina (figura che TPER ha individuato nel capotreno).
[2] Nel corso di questo periodo (da dicembre 2016 a settembre 2017) sarà compito dell’associazione degli utenti vigilare sul rispetto dei tempi annunciati ed anche sull’attuazione del programma d’intervento che più volte in questi mesi l’assessore regionale Raffaele Donini ha presentato pubblicamente e che ha l’obiettivo di consentire una riduzione del tempo di percorrenza sotto i 50 minuti (vedi). “Questo temporaneo ‘ritorno al passato dell’orario di servizio’ non deve fornire alibi per il congelamento di tale obiettivo – sono parole del presidente dell’associazione, Maurizio Quartieri – anzi, deve essere un’occasione affinché sia perseguito fin da subito con determinazione, perché il tempo passa e alcune scadenze l’assessore regionale le aveva già fissate entro la fine del 2017.” Insomma, è una battuta d’arresto non prevista. Ma deve davvero essere solo temporanea.

Un treno ETR350 alla stazione di Vignola (foto del 20 marzo 2016)
PS. Qui la comunicazione circa il nuovo orario da parte di TPER (vedi). E qui il nuovo orario della ferrovia Vignola-Bologna in vigore da domenica 11 dicembre (pdf).