Lunedì 14 novembre a Vignola Roberto Bin parla della riforma costituzionale

f_roberto-bin

Il prof. Roberto Bin (foto dal sito http://www.estense.com)

La riforma non risolverà da sola tutti i nostri problemi, ma è la premessa indispensabile ad un migliore funzionamento del procedimento legislativo, della elaborazione delle politiche pubbliche, delle relazioni tra le istituzioni.” E’ uno dei passaggi di un testo di Roberto Bin, docente di diritto costituzionale all’Università di Ferrara (vedi), a proposito della riforma della costituzione – di cui difende le ragioni (pur riconoscendo che non è una riforma ottimale). Ma, come ha osservato anche Andrea Morrone (altro professore universitario intervenuto anche a Vignola) la questione vera non è se la riforma sia perfetta, ma piuttosto se essa “sia utile al paese” (vedi). Ovvero se migliora l’assetto dello stato ed il funzionamento del circuito governo-parlamento. Lunedì 14 novembre, ore 20.30, in municipio a Vignola (sala consiliare) Roberto Bin proverà a spiegare proprio questo. Merita andare ad ascoltarlo anche perché Roberto Bin è stato colui che ha risposto in modo puntuale al documento dei 56 costituzionalisti (colleghi di Bin, capeggiati da Valerio Onida già presidente della Corte Costituzionale) che in 7 punti criticava l’impianto della Riforma (qui il documento dei 56: vedi; qui la risposta di Bin: pdf).

a_rocca-31mar2013-003

L’iniziativa è promossa dal Comitato Vignola per il sì, coordinato da Giovanni Zanasi (vedi). Confesso che ritengo preferibile un contraddittorio tra sostenitori qualificati del sì e del no (astenersi uomini di spettacolo, saltimbanchi e sportivi in fuorigioco – da qualsiasi parte siano schierati: vedi). Ma vedo che è tendenza diffusa e poi non sempre è oggettivamente possibile concordare iniziative viste le agende fitte di impegni dei massimi portatori di competenze sul tema (e Bin lo è certamente). Comunque, a Vignola sono in corso di promozione diverse iniziative per il sì e per il no – chi vuole può dunque sentire entrambe le campane. Io invito ad andare ad ascoltare Roberto Bin perché argomenta in modo molto pragmatico e convincente in che cosa il nuovo testo costituzionale migliore l’attuale assetto (personalmente ho trovato ineccepibile e assolutamente convincente la sua risposta ai “56”: pdf). In particolare trovo convincente lo stare al merito della riforma (senza farsi trascinare nel vortice dei posizionamenti pro o contro il presidente del consiglio – un vero sport popolare, anche se il premier ha le sue responsabilità avendo egli stesso incentivato questo gioco: vedi). Insomma, come ha scritto il prof. Andrea Morrone: “c’è solo una domanda che un costituzionalista si deve porre: questa riforma è utile al Paese?” (la sua risposta: “Seppur con alcuni difetti per me lo è”: vedi). In conclusione un’anticipazione dei ragionamenti che Roberto Bin proporrà – probabilmente – lunedì sera. In occasione di un contraddittorio con Ugo De Siervo (vedi) alla domanda “perché votare sì?” ha risposto: “Per una semplice ragione: se passa la riforma si apre la porta al futuro, altrimenti quella porta resta chiusa. Il sistema istituzionale di oggi è bloccato, il nostro attuale bicameralismo ha mostrato con chiarezza tutta la sua inefficienza (lo stesso basso livello della discussione in Senato ne è una chiara riprova). Può essere che la riforma incontri ostacoli nella sua applicazione, che non ci sia abbastanza forza innovatrice per impostare il nuovo Senato in modo che funzioni davvero, che non riesca ad imporsi come la sede dove le autonomie e lo Stato possono concordare le leggi che perseguono le politiche pubbliche comuni, che ciò non permetta di conseguenza di abbattere il contenzioso tra Regioni e Stato e di farci superare lo stallo attuale. Può essere che vada male. Ma la riforma apre la porta sul futuro, il suo fallimento la chiuderà per molti e molti anni. Non credo che ce lo possiamo permettere. La riforma non risolverà da sola tutti i nostri problemi, ma è la premessa indispensabile ad un migliore funzionamento del procedimento legislativo, della elaborazione delle politiche pubbliche, delle relazioni tra le istituzioni” (pdf).

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: