Periodicamente riemerge. Anche se con meno forza rispetto al passato. Ma riemerge. E’ il tema del parcheggio di Corso Italia, quello realizzato da Saba per conto dell’amministrazione comunale di Vignola (si era al termine del primo mandato del sindaco Roberto Adani) con la formula del project financing (l’investimento a carico della società privata che viene remunerata con l’affidamento della gestione e relativi introiti – in questo caso per 99 anni). Riemerge in particolare il tema di “riportarla a piazza”. Da ultimo ne hanno parlato alla stampa sindaco e vicesindaco (Gazzetta di Modena del 19 ottobre 2016: pdf), anche se l’obiettivo non è chiarissimo. Diciamo subito che il programma elettorale al proposito è ambiguo. La parte su “mobilità e viabilità” termina con una affermazione enfatica, ma che non brilla per chiarezza (pag. 37): “Una proposta su tutte: ripensare all’uso di piazza Corso Italia!!!!!”.

Gazzetta di Modena, 19 ottobre 2016, pag.34.
Bisogna dire subito che se con tale frase si intende dismettere la funzione a parcheggio (il riferimento, ovviamente, è all’area di superficie) per ripristinare la funzione “piazza”, si tratta di una ipotesi decisamente contraddittoria. Lasciamo stare se quella sia mai stata una vera piazza per i vignolesi (dopo la prima guerra mondiale parco delle Rimembranze, poi slargo per la circolazione automobilistica, poi parcheggio – seppur con l’uso per il mercato del giovedì e qualche altro evento). Quello che fino all’inizio del ‘900 era il “foro boario” di Vignola (spiazzo per il mercato settimanale del bestiame) non è mai stato – mi pare – una piazza vera. Vignola ne era di fatto sprovvista e tale uso era convogliato su altri spazi: via Garibaldi e Corso Italia, ma all’imbocco di via Mazzini (lì si incontravano nei giorni festivi e di mercato i contadini di una volta).

Corso Italia negli anni ’50 (foto Archivio Neri)
Comunque la contraddizione non è (tanto) con i fatti storici, ma con la progettualità per il futuro. Infatti se si vuole tenere aperta la possibilità di pedonalizzare il centro storico, anche solo parzialmente (anche questo è un obiettivo del programma civico: “Chiusura progressiva del centro storico alla circolazione e alla sosta di auto con il coinvolgimento di residenti ed esercenti” – così recita a pag. 35), del parcheggio di Corso Italia c’è assolutamente bisogno. La pedonalizzazione del centro storico (di nuovo: parziale o totale che sia) necessita della disponibilità di una rete di parcheggi lungo il perimetro (vedi). Ora che si concretizza la prospettiva della risistemazione del parcheggio di via Zenzano (e relativa riqualificazione del percorso di accesso al centro tramite via Pusterla), grazie agli accordi stipulati con la Fondazione di Vignola (mamma Fondazione!), sarebbe davvero un delitto rimettere in discussione l’uso a parcheggio della superficie di Corso Italia. Semmai va rinegoziato con Saba il rientro di quel parcheggio nella disponibilità dell’amministrazione (o un’adeguata politica di incentivazione all’uso – vuol dire tariffe assai inferiori a quelle attuali: 1,50 euro/ora: vedi), così da riservare quei posti auto ai residenti od ai clienti del centro storico. E possibilmente non lasciarlo vuoto o quasi (come capita vedere con una certa frequenza).

Il parcheggio di Corso Italia (foto del 22 febbraio 2014)
E’ una delle possibilità che fa capolino dalle dichiarazioni rilasciate dagli amministratori alla Gazzetta: una delle ipotesi, infatti, è quella di “renderla nuovamente un parcheggi gratuito, garantendo come contropartita a Saba altre concessioni”. Se ci sono ambiguità rispetto ai programmi sull’area – così sembrerebbe stando all’articolo sulla Gazzetta – è bene scioglierle quanto prima, adottando una visione sostenibile nel lungo periodo. Appunto improntata al “bene comune” o, per essere più precisi in questo caso, alla “città come bene comune”. Slogan che piace al sindaco – giustamente. Ma quello di Corso Italia (e del suo parcheggio) è certamente un banco di prova.
commento postumo: io in quella “piazza” ci andavo da piccola con la nonna e le amichette. Perciò c’era , e ci divertivamo pure molto. Ero
felice all’idea di riaverla come da “slogan” Smeraldi e la voglio. Come risolvere il problemi parcheggi non è mia competenza. Ma sono entrambe questioni importanti. La piazzetta “fa comunità” , e di
questi tempi ce n’e molto bisogno, in particolare in un paesello come Vignola.