Effetto farfalla su molte linee ferroviarie regionali, tra cui anche la Vignola-Bologna. Il gravissimo incidente avvenuto a luglio su una linea ferroviaria in Puglia (vedi) ha spinto il governo ad una maggiore severità nelle regole della circolazione ferroviaria sulle linee regionali. Un Decreto Ministeriale del 5 agosto scorso ha disposto il passaggio di competenze dall’USTIF all’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) in materia di sicurezza ferroviaria per tutta la rete ferroviaria locale interconnessa alla rete nazionale. La nuova agenzia richiede il rispetto di norme più restrittive: in particolare le linee ferroviarie non provviste di dispositivi di sicurezza evoluti (SCMT, ovvero Sistema Controllo Marcia Treno) – come è anche la linea Vignola-Bologna (sulla nostra linea è in corso di installazione, procedura che terminerà nel 2017) – sono tenute ad adottare misure cautelative che ne limitano la velocità (ed altro). A seguito di una nota emanata dall’ANSF il 19 ottobre è di 70 km/h la velocità massima consentita sulle linee regionali gestite da FER fino alla conclusione dell’attrezzaggio di sicurezza in corso. Il provvedimento ha rilevanza per il tratto Vignola-Casalecchio (di competenza FER) visto che in alcuni segmenti il treno raggiungeva i 90 km/h.

Gazzetta di Modena, 5 agosto 2016.
Tutto questo per dire che il programma di riduzione dei tempi di percorrenza – che già ha visto un primo risultato con il nuovo orario dell’11 settembre scorso (vedi) – deve fronteggiare un ostacolo imprevisto. Al momento le aziende ferroviarie (FER e TPER) hanno convenuto di non modificare l’orario, anche se la limitazione della velocità (in vigore dal 2 novembre: vedi) potrà ripercuotersi in ritardi di alcune corse (cosa che è successa nei primi giorni di applicazione delle nuove disposizioni, anche se in modo molto limitato – ritardi di 3-4 minuti su circa un quarto delle corse).

La cartolina realizzata nel 2016 dall’associazione degli utenti per promuovere la riduzione dei tempi di percorrenza.
Il limite di velocità, così come l’obbligo del secondo agente in cabina, permarrà fino al completamento dell’attrezzaggio della linea con il sistema di sicurezza SCMT (i lavori sulla Bologna–Vignola sono stati avviati la scorsa primavera e saranno completati entro il 2017). Nell’immediato, la riduzione della velocità potrà determinare, secondo FER, un allungamento del tempo di viaggio di alcuni minuti. Tuttavia, FER e TPER hanno deciso di non modificare l’attuale orario almeno fino al prossimo 10 dicembre (quando avverrà cambio orario di fine anno). L’andamento del servizio nel mese di novembre consentirà di verificare la sostenibilità dell’orario vigente (quello che ha introdotto, per molte corse, tempi di percorrenza di 56 minuti anziché 62) anche con le nuove limitazioni di velocità. Un test in vista dell’orario 2017. Al proposito è già in calendario un incontro del tavolo di coordinamento della linea (Regione, aziende, enti locali, associazione utenti) entro la fine di novembre (vedi). Terminato l’attrezzaggio della linea con SCMT il programma di riduzione dei tempi di percorrenza dovrà riprendere a pieni giri!

Un treno ETR350 presso la stazione di Savignano comune (foto del 18 ottobre 2014)
PS Su “Vignola Informa”, la newsletter dell’amministrazione comunale (n.3, ottobre 2016, pag.7), l’assessore al turismo Kathrine Ciardullo riesce a parlare per una pagina intera dei miglioramenti del servizio ferroviario Vignola-Bologna (qui il testo pdf) senza citare neppure una volta l’associazione degli utenti che pure in questi miglioramenti ha giocato un ruolo incomparabilmente superiore a quello degli enti locali, comune di Vignola incluso (vedi). Pazienza. Assessore distratto? Ombelico del mondo?